Comprendo che rimanga difficile capire perchè acquistare un'auto che sulla carta non è alla pari di tante altre per autonomia e costo, se non avete mai avuto il piacere di provare una Honda E.
Esteticamente è soggettiva (a me naturalmente piace, perchè è un amalgama tra passato e futuro, con la mascherina identica davanti e dietro, linee pulite, semplici) ma dovete entrarci per capire.
La scelta degli spazi aperti tra i sedili (consentiti da motore e trazione posteriori). Il cruscotto lineare, pulito, sospeso tra la credenza di una volta e il ponte di comando dell'Enterprise. I colori, il grigio e il marrone insieme, che fanno casa. L'assenza totale di rumore e di vibrazioni. L'assemblaggio perfetto di materiali non piacevolissimi al tatto ma solidi come e più di una tedesca di una volta. E poi la guidi, e scopri che il peso della batteria distribuito uniformemente sotto l'intera lunghezza dell'auto la rende equilibrata, docile e incollata a terra. E se spingi, con le sospensioni posteriori inclinate, scarica 154 cavalli a terra senza la minima incertezza o slittamento. Il raggio di sterzata è pazzesco, il piacere totale.
Insomma, è nata per essere elettrica, per essere un prototipo viaggiante dell'auto del futuro, un sogno un po' folle e forse irrazionale del genio innovatore di Honda. E questo o lo senti o non lo senti. Ho guidato altre elettriche (ID3, Mini, 500) e sono semplicemente auto, volutamente simili a quelle di sempre, con propulsione elettrica. Questa è diversa.
Poi, ammetto che tutto l'infotainment sia pieno di ogni sorta di bug, la guida autonoma non proprio sicura, il parcheggio automatico non funzioni, la ricarica non sia così veloce come dovrebbe, l'IA di Honda sia una lontana parente derelitta di Siri e soprattutto si sogni i 220 km dichiarati di autonomia. Ma non mi capitava da tempo, tanto, di innamorarmi di nuovo di un'auto. A prescindere dal risparmio.