Sono un critico feroce della gestione (sarebbe meglio dire umiliazione) Marchionne di Lancia.
Non voglio illudermi ora con Stellantis, ma sono cautamente ottimista perchè l'AD è uno che ama le auto (e pare anche che Alfa e Lancia siano tra i suoi miti, voglio immaginare che segretamente lo siano ben più delle opache francesi); poi conosce il prodotto; infine ha una occasione unica per lanciare il gruppo a livello mondiale.
C'è una azione banale ma concreta di aver messo una persona di spessore come responsabile del Marchio, che voglio sperare non sia una bella statuina da soprammobile.
Tutte cose che prima non potevamo immaginare.
Forse dovremo tapparci un pò il naso con le piattaformi comuni, ma sono anni che tutti lo fanno e rispetto alla preannunciata morte da parte di tanti cantori funebri è una prospettiva del tutto insperata.
E allora via con la base Giulia e Stelvio, un modello di immagine (a me piacerebbe una 4 posti cabrio) e, già che ci siamo, una notizia da prima pagina:
SENSAZIONALE: LANCIA RITORNA UFFICIALMENTE NEL MONDIALE RALLY.
Alla presentazione erano presenti i responsabili ed i progettisti della mitica squadra corse HF di Borgo S Paolo, nonché alcuni dei tanti campioni che le hanno guidate, da Munari ad Alen fino a Biasion.
A fare da contorno alla nuova arma totale le nobili antenate del Museo Lancia, nell'ordine Aurelia B20, Flavia coupé, Fulvia HF, Stratos, 037, Delta S4 e le 4 versioni della Delta integrale. Dettagli in cronaca!
Scusate se è poco.