<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Edit. Mondiale F.1: GP del Giappone (e incidente Bianchi) | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Edit. Mondiale F.1: GP del Giappone (e incidente Bianchi)

Ma Bernie Ecclestone ha la coda di paglia? Di quale privacy va blaterando mentre impedisce la visione delle immagini dell'incidente?
La coda di paglia ce l'ha si, perchè sà benissimo che in quel punto prima di entrare in azione l'autogru doveva esserci la safety car in pista.
 
ALGEPA ha scritto:
danilorse ha scritto:
La colpa della direzione puo' essere solo quella di aver fatto intervenire la ruspa (sempre che i commissari non abbiano deciso autonomamente) in assenza del regime di Safety Car.
Ricordo pero' che in altri circuiti, ad esempio Montecarlo, piu' volte i commissari hanno operato durante la gara a bordo pista in condizioni di scarsa sicurezza, ma nessuno ha mai preso provvedimenti.
perdonami ma io sto proprio contestando l'ingresso dell ruspa prima di quello della safety car. Se proprio devo prendere un rischio preferisco che per 2 minuti ci sia ferma una F1 che ha una conformazione anche fatta per gestire gli urti con un altra F1 che un mezzo che è costruito per altri scopi.Che poi su altri circuiti lo si faccia per me resta sempre un errore, e cmq montecarlo presenta delle caratteristiche che per certi versi aiutano l'intervento sia dei commissari che dei mezzi

Esatto, questo è il punto.

Non mi sento di dire che la colpa dell'incidente sia solo del pilota stesso. Ho 60 anni, gare ne ho fatte una trentina e ne ho viste centinaia, forse migliaia, ma un incidente di questo tipo credo sia la prima volta che ne vedo uno.
Dicono che lui non abbia rallentato. Ok, ma quella è una curva da 190 all'ora con l'asciutto e 170/180 col bagnato ed è una delle più difficili del circuito, un'uscita di strada è sempre possibile, soprattutto sul bagnato (v.Sutil). In ogni caso, se un pilota non rallenta abbastanza non deve schiantarsi contro una ruspa e rischiare la vita.

Incidenti simili si potranno evitare solo in un modo: applicando in tutto il mondo le regole americane.
Avallo quindi ciò che hanno detto J. Villeneuve e Carlo Vanzini: in America quando una vettura esce di pista NON ENTRANO A BORDO PISTA NE' MEZZI DI SOCCORSO NE' COMMISSARI fino a quando non entra la SC (o peace-car). Non appena la gara è neutralizzata, possono entrare i mezzi di soccorso e i commissari. Ovviamente la PC entra subito dopo l'uscita di pista.
E' una regola semplice che ora vorrei fosse applicata anche in Europa e nel mondo.

Nel 2007 (in Germania, nuovo Nurburgring) Liuzzi uscì di pista e urtò leggermente, con l'alettone, un mezzo di soccorso che stava spostando una macchina. Là si rischiò la tragedia, ma in 7 anni non si è fatto nulla. Ricordo che sempre nel 2007, in una gara addirittura una gru rimise in pista Hamilton, che era finito fuori ma non fece spegnere il motore e restò in macchina.
 
Il dramma di questo incidente è che la scocca della monoposto di Bianchi non ha impattato l'autogru ma ci è finita sotto come un cuneo.
Tra monoposto è improbabile un urto simile, nei tantissimi incidenti si è visto anche decollare auto su auto e comunque la testa del pilota era protetta dal tubolare del gancio, nessuno ha pensato mai ad una dinamica simile.
 
pilota54 ha scritto:
ALGEPA ha scritto:
danilorse ha scritto:
La colpa della direzione puo' essere solo quella di aver fatto intervenire la ruspa (sempre che i commissari non abbiano deciso autonomamente) in assenza del regime di Safety Car.
Ricordo pero' che in altri circuiti, ad esempio Montecarlo, piu' volte i commissari hanno operato durante la gara a bordo pista in condizioni di scarsa sicurezza, ma nessuno ha mai preso provvedimenti.
perdonami ma io sto proprio contestando l'ingresso dell ruspa prima di quello della safety car. Se proprio devo prendere un rischio preferisco che per 2 minuti ci sia ferma una F1 che ha una conformazione anche fatta per gestire gli urti con un altra F1 che un mezzo che è costruito per altri scopi.Che poi su altri circuiti lo si faccia per me resta sempre un errore, e cmq montecarlo presenta delle caratteristiche che per certi versi aiutano l'intervento sia dei commissari che dei mezzi

Esatto, questo è il punto.

Non mi sento di dire che la colpa dell'incidente sia solo del pilota stesso. Ho 60 anni, gare ne ho fatte una trentina e ne ho viste centinaia, forse migliaia, ma un incidente di questo tipo credo sia la prima volta che ne vedo uno.
Dicono che lui non abbia rallentato. Ok, ma quella è una curva da 190 all'ora con l'asciutto e 170/180 col bagnato ed è una delle più difficili del circuito, un'uscita di strada è sempre possibile, soprattutto sul bagnato (v.Sutil). In ogni caso, se un pilota non rallenta abbastanza non deve schiantarsi contro una ruspa e rischiare la vita.

Incidenti simili si potranno evitare solo in un modo: applicando in tutto il mondo le regole americane.
Avallo quindi ciò che hanno detto J. Villeneuve e Carlo Vanzini: in America quando una vettura esce di pista NON ENTRANO A BORDO PISTA NE' MEZZI DI SOCCORSO NE' COMMISSARI fino a quando non entra la SC (o peace-car). Non appena la gara è neutralizzata, possono entrare i mezzi di soccorso e i commissari.
E' una regola semplice che ora vorrei fosse applicata anche in Europa e nel mondo.

Nel 2007 (in Germania, nuovo Nurburgring) Liuzzi uscì di pista e urtò leggermente, con l'alettone, un mezzo di soccorso che stava spostando una macchina. Là si rischiò la tragedia, ma in 7 anni non si è fatto nulla.
Posso anche essere d'accordo, pero' vorrebbe dire che si rischia di avere almeno un paio di safety car a GP, con punte molto maggiori in alcuni circuiti cittadini. Ovviamente lo stesso principio dovrebbe essere applicato per salvaguardare i commissari di percorso, che quindi non devono intervenire fino a che non sono protetti dal regimi di safety car anche per spostare un'auto con motore rotto.
La mia sensazione e' che dovra' sempre essere la direzione di gara a valutare la situazione, ovviamente con criteri piu' rigidi rispetto agli attuali in particolare con il bagnato e dove ci sono piccoli spazi di fuga come alla maledetta curva 7, altrimenti si corre il rischio di vedere gare corse per buona parte del tempo dietro la safety car.
 
economyrunner ha scritto:
Il dramma di questo incidente è che la scocca della monoposto di Bianchi non ha impattato l'autogru ma ci è finita sotto come un cuneo.
Tra monoposto è improbabile un urto simile, nei tantissimi incidenti si è visto anche decollare auto su auto e comunque la testa del pilota era protetta dal tubolare del gancio, nessuno ha pensato mai ad una dinamica simile.
Se la Marussia avesse impattato la gruetta a livello di ruota posteriore (cioè sul mozzo ruota) sarebbe andata molto ma molto peggio, con il coinvolgimento dei tecnici impegnati a spostare la Sauber e del gruista.

Cmq è davvero impensabile che una vettura F1 esca di pista e attraversi un varco tra le 2 uniche protezioni esistenti. Il varco non doveva esserci !!
 
automoto3 ha scritto:
economyrunner ha scritto:
Il dramma di questo incidente è che la scocca della monoposto di Bianchi non ha impattato l'autogru ma ci è finita sotto come un cuneo.
Tra monoposto è improbabile un urto simile, nei tantissimi incidenti si è visto anche decollare auto su auto e comunque la testa del pilota era protetta dal tubolare del gancio, nessuno ha pensato mai ad una dinamica simile.
Se la Marussia avesse impattato la gruetta a livello di ruota posteriore (cioè sul mozzo ruota) sarebbe andata molto ma molto peggio, con il coinvolgimento dei tecnici impegnati a spostare la Sauber e del gruista.

Cmq è davvero impensabile che una vettura F1 esca di pista e attraversi un varco tra le 2 uniche protezioni esistenti. Il varco non doveva esserci !!

Beh, c'era proprio perchè la ruspa lo stava attraversando per portare la macchina di Sutil dietro le barriere. Quando Sutil è andato a sbattere, praticamente nello stesso punto, le barriere erano chiuse..
 
la cosa assurda è che se non usassero quei muletti ma dei sempici autocarri con gru retrocabina (acquistabili usati anche a prezzo inferiore rispetto ad una gru simile nuova...) da 1 Ton, potrebbero lasciare il mezzo pesante dietro le barriere e solamente agganciare e sollevare l'auto danneggiata.
Solo in casi estremi (grande lontananza dell'auto dalle barriere) si potrebbe far entrare la safety car e procedere con più calma a far entrare dei mezzi di soccorso.

agganciare l'auto al braccio della gru è questione di un minuto.

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NEWsuper5 ha scritto:
la cosa assurda è che se non usassero quei muletti ma dei sempici autocarri con gru retrocabina (acquistabili usati anche a prezzo inferiore rispetto ad una gru simile nuova...) da 1 Ton, potrebbero lasciare il mezzo pesante dietro le barriere e solamente agganciare e sollevare l'auto danneggiata.
Solo in casi estremi (grande lontananza dell'auto dalle barriere) si potrebbe far entrare la safety car e procedere con più calma a far entrare dei mezzi di soccorso.

agganciare l'auto al braccio della gru è questione di un minuto.
Spesso dall'altra parte del guard-rail non c'e' spazio per muovere un camion di queste dimensioni.
Quindi la soluzione ottimale sarebbero le gru fisse utilizzate a Montecarlo, ma rimane comunque il problema di mettere in sicurezza anche i commissari che devono operare sulle vetture.
Se si vuole la massima sicurezza (100% e non 99% come e' stato fino ad oggi) per ogni vettura che si ferma lungo il circuito necessita la safety car (salvo nei casi l'auto non si fermi in zone protette).
 
Frankie71, la Sauber ha toccato la barriera buoni 10 m più in la: il filmato lo mostra bene. La ruspa la tira su e poi indietreggia, fino ad arrivare al varco (colorato di arancione) ma purtroppo non ci arriva, perchè arriva prima Bianchi.

Addirittura, poi si vedono movimenti frenetici al di là della barriera: due grosse auto monovolume che vengono spostate dalla traettoria del varco.
Quindi, a varco aperto, c'erano alcune automobili in linea di traettoria con la Marussia.
 
non mi riferisco ai nostri commenti ovviamente, ma se la federazione non trova un errore nel operatore di domenica da parte di chi gestisce la corsa vuole dire che le cose potrebbero ripetersi. Trovare l'errore commesso non equivale( e non serve) necessariamente a dare la colpa a qualcuno, lo dimostra bene quello che si fa in casi di incidenti aerei, in quei casi le indagini che vengono subito condotte servono sia ad appurare eventuali responsabilità ma soprattutto capire al più presto dove e perchè si è commesso l'errore e porre rimedio per evitare che ad esempio un protocollo in una delle procedere che viene seguite non sia sbagliato e possa portare a ripetere la tragedia.
Secondo me questo è l'approccio che dovrebbe ora seguire la federazione.
Altro punto che se fossi la federazione seguirei è la protezione della testa dei piloti. So che in questo caso forse qualsiasi soluzione per proteggere la testa di Bianchi sarebbe stata temo inutile,ma gli ultimi incidenti tragici che io ricordo in europa con le monoposto, quindi questo, quello di Massa e la tragica fine del figlio di Surtees figlio dimostrano che occorre ancora lavorare su questo punto.
 
danilorse ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
la cosa assurda è che se non usassero quei muletti ma dei sempici autocarri con gru retrocabina (acquistabili usati anche a prezzo inferiore rispetto ad una gru simile nuova...) da 1 Ton, potrebbero lasciare il mezzo pesante dietro le barriere e solamente agganciare e sollevare l'auto danneggiata.
Solo in casi estremi (grande lontananza dell'auto dalle barriere) si potrebbe far entrare la safety car e procedere con più calma a far entrare dei mezzi di soccorso.

agganciare l'auto al braccio della gru è questione di un minuto.
Spesso dall'altra parte del guard-rail non c'e' spazio per muovere un camion di queste dimensioni.
Quindi la soluzione ottimale sarebbero le gru fisse utilizzate a Montecarlo, ma rimane comunque il problema di mettere in sicurezza anche i commissari che devono operare sulle vetture.
Se si vuole la massima sicurezza (100% e non 99% come e' stato fino ad oggi) per ogni vettura che si ferma lungo il circuito necessita la safety car (salvo nei casi l'auto non si fermi in zone protette).
una gru fissa è impossibile, se non a montecarlo.

una mobile si. ed è larga (2.50 m) quanto un autocarro.

è difficile che non si riesca a ricavare 3-3.5 metri dietro le barriere giusto per il suo passaggio, anche solo spostando le barriere più avanti (meglio ridurre la via di fuga di qualche metro che avere un mezzo in giro senza protezione).

far entrare la safety car ogni volta, per ogni incidente...
non è indianapolis, alla fine tra giro di uscita, di rientro, ecc...mezza gara la perdi con 4 incidenti/guasti, che sarebbero una cifra normale in un GP.
ha poco senso, specie se il blocco riguarda una sola curva su un percorso di 5 km.

poi certo, se è un punto inaccessibile o anche la pista è piena di detriti, la safety car è d'obbligo.
ma per auto lontane dalla pista...

Ok la sicurezza, ma i partecipanti non sono dilettanti.
 
Esistono le bandiere gialle: peccato non vengano rispettate e non si faccia quasi niente per farle rispettare.
Di base, però, la responsabilità per il mancato rispetto delle bandiere gialle è del pilota: del resto se alla propria pelle non ci pensa lui perchè dovrebbero pensarci gli altri?

Ciao.
 
NEWsuper5 ha scritto:
danilorse ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
la cosa assurda è che se non usassero quei muletti ma dei sempici autocarri con gru retrocabina (acquistabili usati anche a prezzo inferiore rispetto ad una gru simile nuova...) da 1 Ton, potrebbero lasciare il mezzo pesante dietro le barriere e solamente agganciare e sollevare l'auto danneggiata.
Solo in casi estremi (grande lontananza dell'auto dalle barriere) si potrebbe far entrare la safety car e procedere con più calma a far entrare dei mezzi di soccorso.

agganciare l'auto al braccio della gru è questione di un minuto.
Spesso dall'altra parte del guard-rail non c'e' spazio per muovere un camion di queste dimensioni.
Quindi la soluzione ottimale sarebbero le gru fisse utilizzate a Montecarlo, ma rimane comunque il problema di mettere in sicurezza anche i commissari che devono operare sulle vetture.
Se si vuole la massima sicurezza (100% e non 99% come e' stato fino ad oggi) per ogni vettura che si ferma lungo il circuito necessita la safety car (salvo nei casi l'auto non si fermi in zone protette).
una gru fissa è impossibile, se non a montecarlo.

una mobile si. ed è larga (2.50 m) quanto un autocarro.

è difficile che non si riesca a ricavare 3-3.5 metri dietro le barriere giusto per il suo passaggio, anche solo spostando le barriere più avanti (meglio ridurre la via di fuga di qualche metro che avere un mezzo in giro senza protezione).

far entrare la safety car ogni volta, per ogni incidente...
non è indianapolis, alla fine tra giro di uscita, di rientro, ecc...mezza gara la perdi con 4 incidenti/guasti, che sarebbero una cifra normale in un GP.
ha poco senso, specie se il blocco riguarda una sola curva su un percorso di 5 km.

poi certo, se è un punto inaccessibile o anche la pista è piena di detriti, la safety car è d'obbligo.
ma per auto lontane dalla pista...

Ok la sicurezza, ma i partecipanti non sono dilettanti.
Se penso a Monza, in molti punti dietro al guard-rail c'e' il bosco senza una stradina che consenta ad un camion di passare.

Tornando al discorso sicurezza, se vogliamo il 100% bisogna per forza far entrare la safety car con il rischio di fare mezza gare in tale regime. Altrimenti se si fa come si e' fatto sino ad ora (99%), mi sembra che sia la prima volta che avviene un incidente di questo tipo. Oltretutto in pochi secondi la gru sarebbe arrivata in zona protetta, ma purtroppo sappiamo bene cosa e' successo.

Tra l'altro ho visto il video del gps di Bianchi e nel momento in cui ha perso il controllo dell'auto andava a 213km/h, perche' aveva superato il punto di corda ed era in piena accelerazione.
 
Cavolo...certo che se andava ad oltre 200, nella curva più impegnativa del tracciato e con la pioggia, bisogna cercare di capire se stava cercando di recuperare il gap, approfittando della SC, o c'è stato qualche inconveniente tecnico sull'auto. Da quello che ho visto (a parte le polemiche per la bandiera verde che si vede nel video) mi sembra che le bandiere gialle fossero illuminate lungo tutto il tratto di pista già da un po'. Certo, la visibilità era quello che era, ma se i mezzi di soccorso e l'auto di Sutil si vedevano con le telecamere (che non hanno tutta la gamma dinamica dell'occhio umano) penso che li in pista si vedesse un po' meglio...forse è stato tradito da un rigagnolo...o dalle gomme
 
chiaro_scuro ha scritto:
Esistono le bandiere gialle: peccato non vengano rispettate e non si faccia quasi niente per farle rispettare.
Di base, però, la responsabilità per il mancato rispetto delle bandiere gialle è del pilota: del resto se alla propria pelle non ci pensa lui perchè dovrebbero pensarci gli altri?

Ciao.

ti pongo questa domanda, tu sei convinto che in pista un pilota abbia sempre al 100% il pieno controllo del mezzo? che non ci siano variabili al di fuori dal suo controllo che possano indurlo in errore?
Io sono dell'idea che anche in presenza di una bandiera gialla e del rispetto da parte di questa del pilota( a mia esperienza in qualsiasi categoria negli ultimi anni si rispettano le segnalazioni dei giudici) ci può essere un inconveniente che può portare all'errore, e su questo è difficile lavorarci perchè le variabili sono milioni credo, e molto più sensato lavorare sul fatto che un camion o come lo si voglia chiamare non deve essere in pista quando non è entrata la safety car.
 
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