Luigi_82 ha scritto:
E' ragionevole quindi, nel quadro che hai descritto, che un azienda cerchi degli strumenti di tutela da tale fenomeno? E' evidente che qui abbiamo una collaborazione attiva da parte di lavoratore e medico a frodare l'azienda. Permetti che chi la gestisce provi a prendere le contromisure ad un sistema che pare diffusissimo e contro cui si lotta senza il sostegno delle istituzioni?
Ah ma certo che è ragionevole... per Fiat lo è... ma per tutti gli altri, intesi i lavoratori onesti o meno, è da considerarsi ragionevole, o meglio, giusta? No, perchè può danneggiare anche chi sta male sul serio ma può venir castigato da una "commissione paritetica"...
Io ho la fortuna di poter osservare e giudicare questa diatriba dall'esterno dal momento che, se ne verrò toccato, lo sarà molto lontanamente, quindi cerco una soluzione che possa essere ragionevole per entrambe le parti: la soluzione di Fiat all'astensionismo è, a mio modesto avviso, ragionevole solo per Fiat e non per chi affronta il proprio lavoro con serietà; e io son sicuro che di questi ultimi ce ne siano diversi e che, anzi, siano la maggioranza visto che Fiat ancora produce modelli più che decenti, nonostante il tentativo di far passare l'operaio come un brigante lavativo che le tenta tutte per fregare il padrone... Altre soluzioni ad altri problemi, come per esempio la flessibilità e gli straordinari, secondo me sono ragionevoli per entrambi (anche se i limiti massimi di ore continuative sono molto elevati per un impiego in catena di montaggio) perchè se da un lato si chiede lavoro extra, dall'altro questo viene ricompensato. Ma la soluzione sull'astensionismo no, mi dispiace.