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vince (di poco) il SI a mirafiorfi, torino è salva...tante polemiche ancora

Yd.rss2025 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
Il piagnisteo non è mio costume, forse è il tuo.
Piagnisteo? Veramente si tratta di una situazione poco civile che portera il mondo del lavoro allo sfruttamento totale , prossimamente tutti a paghe di 400 euro al mese stile Serbia .

ma se Fiat inizia a produrre in Canada e In America dove il costo del lavoro è SUPERIORE, ci rendiamo conto che il problema non è il costo della manodopera ma soprattutto il fatto che qui si lavori male anche e soprattutto per colpa di un certo sindacalismo?
 
modus72 ha scritto:
Gli interessi della Fiom girano attorno alla visibilità che si stanno creando, tutta la faccenda sarà una buona pubblicità che probabilmente servirà ad attrarre chi si riconosce nelle loro idee;

Quindi sta facendo politica Fiom, non gli interessi dei lavoratori.

Anche per Fiat io ho il forte sentore che il guadagno in tutto questo vada ben oltre la possibilità di investire gli sbandierati 1mld? (cui crederò solo quando li vedrò spesi, visto che i piani di Marchionne sono più fumosi di una pineta che brucia e, quando anche delineati, soggetti a ripetuto cambiamento)

Diamogli almeno il tempo di metterlo in pratica sto piano, che, per inciso, sembra il più credibile da 20 anni a questa parte visto che di tutti i modelli previsti esistono sia piattaforme idonee che motori. Anzi, dal piano presentato mesi fa è assente una vettura che ormai invece tutte le riviste danno per certa, ovvero il rebadge della Chrysler 200. Chi la spaccia per futura Lancia e chi per futura Fiat. Di quell'auto nel piano non c'è traccia. Provare per credere. Non vorrei passare dall'abitudine di non rispettare i piani per difetto al non rispettarli per eccesso.

Per quanto riguarda la probabilità di far saltare lo stabilimento, no, non ci credo, anche se diversi fra i rilievi mossi dalla Fiom sono a mia opinione sacrosanti, nel momento in cui Marchionne dice che o prendi la minestra o tanti saluti, è chiaro che chi ha famiglia a carico si piega ai diktat... Credo che sia scontata la vittoria dei SI, mi stupirebbe il contrario... Un singolo lavoratore, perdipiù perfettamente cosciente di come e quanto possa venir "tutelato" e rappresentato da un sindacato (qualsiasi) non può mettersi contro la Fiat...

Non ci credo proprio alla vittoria schiacciante del SI. E l'opera di convincimento attuata ieri dagli stessi uomini fiat all'interno dello stabilimento ne è un evidente segnale imho. Anzi a leggere Repubblica e a vedere il tg3 (che reputo credibili quanto Fede) tutti proclamano il No, e, peggio ancora, tutti sono convinti che in un modo o nell'altro si trova la soluzione e lo stabilimento non chiude. Vorrei capire chi li ha indottrinati in tal senso.

E in quest'ottica è sorprendente (ma neanche tanto) il comportamento del Governo, nella persona del Nano, che invece di fare gli interessi dell'Italia fa quelli della Fiat, dei suoi azionisti e proprietari dichiarandosi d'accordo allo spostamento delle attività produttive... Vabbè, lasciamo perdere...

E mi spiace che proprio tu, anche tu, hai colto tale dichiarazione in questo senso. Io credo che in primis, alle parole di appoggio del premier, Sergio si sia grattato i gioielli; inoltre, il senso di quelle dichiarazioni, sempre secondo me, è che, voi votate pure il No, ma tenete presente che interventi dello stato li vedete dal binocolo.
 
modus72 ha scritto:
L'accordo prevede quello che effettivamente riporti, ed è proprio quello che io non digerisco: se io mi ammalo sul serio anche se è la terza volta e capita giusto in quei giorni io PRETENDO di esser pagato perchè non sono un nullafacente, chiaro? I nullafacenti vengano scovati e bastonati secondo regole che facciano giustizia, non con con imposizioni che sparano sul mucchio con il solo fine di far quadrare i conti al padrone, perchè in questo modo i furbi continueranno a fare i furbi e a prenderlo nel culo resteranno sempre gli onesti! Punire l'assenteismo ingiustificato è un conto, e qui nessuno credo che possa o voglia darti torto, dire "non sono in grado/ non mi conviene stanare i furbi, quindi scelgo questa strada che perlomeno faccio quadrare i MIEI conti" è un altro.

Modus modus modus...non passare tra le fila dei chiacchieroni però. Ti stimo, sei una persona che fa della ragione il suo riferimento. Non puoi cadermi su questo, specie dopo che io ti ho postato la copia dell'accordo. Mi autoquoto, sperando, almeno a te, di farlo capire.
Luigi_82 ha scritto:

Alla commissione paritetica spetterà il compito di individuare i casi ai quali non sia applicabile, tenendo conto della particolarità di ogni singola situazione concreta, il sistema di cui sopra.

Qui nessuno vuole capire che è la produttività che manda avanti gli stabilimenti oggi! C'è ancora gente che crede sia il numero di veicoli venduti a fare la differenza o a contare più di tutto.
 
Luigi_82 ha scritto:
Non ci credo proprio alla vittoria schiacciante del SI. E l'opera di convincimento attuata ieri dagli stessi uomini fiat all'interno dello stabilimento ne è un evidente segnale imho. Anzi a leggere Repubblica e a vedere il tg3 (che reputo credibili quanto Fede) tutti proclamano il No, e, peggio ancora, tutti sono convinti che in un modo o nell'altro si trova la soluzione e lo stabilimento non chiude. Vorrei capire chi li ha indottrinati in tal senso.
Chi li abbia indottrinati è direi palese: comunque staremo a vedere, ok per il tentativo di indottrinamento ma gli esempi di Termini Imerese e Pomigliano dovrebbero esser sufficienti, sullo Stato non c'è più da contare...

E mi spiace che proprio tu, anche tu, hai colto tale dichiarazione in questo senso. Io credo che in primis, alle parole di appoggio del premier, Sergio si sia grattato i gioielli; inoltre, il senso di quelle dichiarazioni, sempre secondo me, è che, voi votate pure il No, ma tenete presente che interventi dello stato li vedete dal binocolo.
Non penso proprio che il Nano intendesse quello... E' notoriamente un imprenditore, è schierato politicamente e, come il suo solito, credo abbia voluto evitare di dire qualsiasi cosa che potesse dar fastidio a chi sta contro l'odiata sinistra; mettersi dalla parte dei lavoratori per lui significava dar ragione alla sinistra, e quindi ha evitato. Piuttosto stesse zitto...
 
Luigi_82 ha scritto:

Alla commissione paritetica spetterà il compito di individuare i casi ai quali non sia applicabile, tenendo conto della particolarità di ogni singola situazione concreta, il sistema di cui sopra.
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NON PUOI affidare questo compito ad una commissione, Luigi... Non si tratta di apprezzare delle sfumature di grigio, il colore è bianco oppure nero, si tratta di decidere se un dipendente è malato o no e quindi giustificato o meno a restare a casa...
 
modus72 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:

Alla commissione paritetica spetterà il compito di individuare i casi ai quali non sia applicabile, tenendo conto della particolarità di ogni singola situazione concreta, il sistema di cui sopra.

NON PUOI affidare questo compito ad una commissione, Luigi... Non si tratta di apprezzare delle sfumature di grigio, il colore è bianco oppure nero, si tratta di decidere se un dipendente è malato o no e quindi giustificato a restare a casa...

Stai dicendo che non ti fidi del rappresentante sindacale che parteciperà alla commissione paritetica.
 
Luigi_82 ha scritto:
Stai dicendo che non ti fidi del rappresentante sindacale che parteciperà alla commissione paritetica.
Non mi fido di rappresentanti di nessuna parte, l'unica figura in grado di poter certificare l'abilità o meno al lavoro in caso di sospetta malattia è un laureato in medicina che esercita la professione medica, punto e a capo. Dev'essere una commissione (in cui ognuna delle due parti perorerà la propria causa) a decidere se un lavoratore ha la febbre, o se colpito da diarrea fulminante, o da artrite reumatoide? O è compito di un medico?
 
scusate eh,ma ancora nessuno ha spiegato in che modo sarebbe penalizzante per gli operai l'accordo.e spiegare vuol dire argomentare partendo dai punti dell'accordo a 'sfavore'...
 
duke79 ha scritto:
scusate eh,ma ancora nessuno ha spiegato in che modo sarebbe penalizzante per gli operai l'accordo.e spiegare vuol dire argomentare partendo dai punti dell'accordo a 'sfavore'...
Uno dei punti, quello sulla malattia e astensionismo, è in discussione fra me e Luigi, proprio qui sopra.
 
modus72 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
Stai dicendo che non ti fidi del rappresentante sindacale che parteciperà alla commissione paritetica.
Non mi fido di rappresentanti di nessuna parte, l'unica figura in grado di poter certificare l'abilità o meno al lavoro in caso di sospetta malattia è un laureato in medicina che esercita la professione medica, punto e a capo. Dev'essere una commissione (in cui ognuna delle due parti perorerà la propria causa) a decidere se un lavoratore ha la febbre, o se colpito da diarrea fulminante, o da artrite reumatoide? O è compito di un medico?

Modus, hai ragione, ma gli stessi medici che or ora hanno tali capacità sono quelli che si sono resi complici dei certificati malattia fasulli da far generare gli elevati tassi di assenteismo. Quindi che si fa? Non si deve nemmeno cercare di cambiare le cose?
 
Luigi_82 ha scritto:
Modus, hai ragione, ma gli stessi medici che or ora hanno tali capacità sono quelli che si sono resi complici dei certificati malattia fasulli da far generare gli elevati tassi di assenteismo. Quindi che si fa? Non si deve nemmeno cercare di cambiare le cose?
Gigi, che le cose non vadano bene è acclarato, lungi da me pensare che vada mantenuto lo status quo. Ma la modifica va scelta con criterio e giustizia, non si può prendere la prima proposta che finisce per andare bene solo ad una delle due parti. I medici che hanno generato certificati fasulli sono complici di un reato che come tale andrebbe perseguito. Sarebbe compito delle forze dell'ordine, che se avessero più risorse e più input dall'alto non avrebbero difficoltà a fare un bel tanaliberatutti... Non mi si venga a raccontare che si tratta di reati difficilmente scopribili...
 
modus72 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
Modus, hai ragione, ma gli stessi medici che or ora hanno tali capacità sono quelli che si sono resi complici dei certificati malattia fasulli da far generare gli elevati tassi di assenteismo. Quindi che si fa? Non si deve nemmeno cercare di cambiare le cose?
Gigi, che le cose non vadano bene è acclarato, lungi da me pensare che vada mantenuto lo status quo. Ma la modifica va scelta con criterio e giustizia, non si può prendere la prima proposta che finisce per andare bene solo ad una delle due parti. I medici che hanno generato certificati fasulli sono complici di un reato che come tale andrebbe perseguito. Sarebbe compito delle forze dell'ordine, che se avessero più risorse e più input dall'alto non avrebbero difficoltà a fare un bel tanaliberatutti...

E' ragionevole quindi, nel quadro che hai descritto, che un azienda cerchi degli strumenti di tutela da tale fenomeno? E' evidente che qui abbiamo una collaborazione attiva da parte di lavoratore e medico a frodare l'azienda. Permetti che chi la gestisce provi a prendere le contromisure ad un sistema che pare diffusissimo e contro cui si lotta senza il sostegno delle istituzioni?
 
Luigi_82 ha scritto:
E' ragionevole quindi, nel quadro che hai descritto, che un azienda cerchi degli strumenti di tutela da tale fenomeno? E' evidente che qui abbiamo una collaborazione attiva da parte di lavoratore e medico a frodare l'azienda. Permetti che chi la gestisce provi a prendere le contromisure ad un sistema che pare diffusissimo e contro cui si lotta senza il sostegno delle istituzioni?
Ah ma certo che è ragionevole... per Fiat lo è... ma per tutti gli altri, intesi i lavoratori onesti o meno, è da considerarsi ragionevole, o meglio, giusta? No, perchè può danneggiare anche chi sta male sul serio ma può venir castigato da una "commissione paritetica"...
Io ho la fortuna di poter osservare e giudicare questa diatriba dall'esterno dal momento che, se ne verrò toccato, lo sarà molto lontanamente, quindi cerco una soluzione che possa essere ragionevole per entrambe le parti: la soluzione di Fiat all'astensionismo è, a mio modesto avviso, ragionevole solo per Fiat e non per chi affronta il proprio lavoro con serietà; e io son sicuro che di questi ultimi ce ne siano diversi e che, anzi, siano la maggioranza visto che Fiat ancora produce modelli più che decenti, nonostante il tentativo di far passare l'operaio come un brigante lavativo che le tenta tutte per fregare il padrone... Altre soluzioni ad altri problemi, come per esempio la flessibilità e gli straordinari, secondo me sono ragionevoli per entrambi (anche se i limiti massimi di ore continuative sono molto elevati per un impiego in catena di montaggio) perchè se da un lato si chiede lavoro extra, dall'altro questo viene ricompensato. Ma la soluzione sull'astensionismo no, mi dispiace; sarà ragionevole per Fiat, ma non è equa per i dipendenti.
 
modus72 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
E' ragionevole quindi, nel quadro che hai descritto, che un azienda cerchi degli strumenti di tutela da tale fenomeno? E' evidente che qui abbiamo una collaborazione attiva da parte di lavoratore e medico a frodare l'azienda. Permetti che chi la gestisce provi a prendere le contromisure ad un sistema che pare diffusissimo e contro cui si lotta senza il sostegno delle istituzioni?
Ah ma certo che è ragionevole... per Fiat lo è... ma per tutti gli altri, intesi i lavoratori onesti o meno, è da considerarsi ragionevole, o meglio, giusta? No, perchè può danneggiare anche chi sta male sul serio ma può venir castigato da una "commissione paritetica"...
Io ho la fortuna di poter osservare e giudicare questa diatriba dall'esterno dal momento che, se ne verrò toccato, lo sarà molto lontanamente, quindi cerco una soluzione che possa essere ragionevole per entrambe le parti: la soluzione di Fiat all'astensionismo è, a mio modesto avviso, ragionevole solo per Fiat e non per chi affronta il proprio lavoro con serietà; e io son sicuro che di questi ultimi ce ne siano diversi e che, anzi, siano la maggioranza visto che Fiat ancora produce modelli più che decenti, nonostante il tentativo di far passare l'operaio come un brigante lavativo che le tenta tutte per fregare il padrone... Altre soluzioni ad altri problemi, come per esempio la flessibilità e gli straordinari, secondo me sono ragionevoli per entrambi (anche se i limiti massimi di ore continuative sono molto elevati per un impiego in catena di montaggio) perchè se da un lato si chiede lavoro extra, dall'altro questo viene ricompensato. Ma la soluzione sull'astensionismo no, mi dispiace.

Giusta non sembra affatto, ma se avessimo davanti agli occhi le cifre degli ? che l'azienda ha speso per i vari dipendenti che, nel corso anche solo di pochi anni, si sono avvalsi del diritto ad essere pagati mentre erano in falsa malattia magari approcceremmo alla questione con meno cautele. Cmq modus ti saluto, ci becchiamo allo scrutinio ;)
 
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