dal Il Sole 24 Ore:
Opel, General Motors e Magna verso l'accordo di massima
L'inizio del vertice su Opel convocato per oggi dal governo tedesco è stato rinviato alle ore 18 a causa dei colloqui ancora in corso tra Gm e Magna. Lo rende noto un portavoce del governo tedesco. All'incontro ministeriale per discutere sul futuro di Opel non parteciperanno nè Fiat, nè Magna, nè Gm, nè i rappresentanti del governo Usa. Lo rendono noto fonti ufficiali del governo. E mentre Sergio Marchionne, paragona le sempre più estenuanti trattative per Opel «a una soap opera brasiliana in un anno elettorale», iniziano a diffondersi voci su un accordo di massima tra Gm e Magna. Lo riporta l'agenzia Reuters, secondo cui le due parti devono ancora lavorare su molti dettagli prima di incontrare la cancelliera Angela Merkel. Il nodo della trattativa sono i 300 milioni di euro che Magna ha offerto a Gm per per chiudere la partita e lanciare un prestito ponte tedesco da 1,5 mld di euro. «Un accordo quadro è stato raggiunto - scrive la Reuters citando una fonte vicina ai colloqui - l'obiettivo è di definire il maggior numero di dettagli possibile prima dell'incontro con la (cancelliera Angela) Merkel per firmare un memorandum d'intesa oggi». Per ora però prevale la cautela tra le parti. Siegfried Wolf, co-amministratore di Magna, in un'intervista all'agenzia Bloomberg, ha detto di «non poter confermare un accordo con General Motors». Se l'intesa tra Magna e Gm fosse raggiunto, per il governo tedesco sarebbe più difficile dire no al colosso austro-canadese. L'esecutivo tedesco dovrà certamente tenere conto di quanto si deciderà a Bruxelles, dove è iniziato l'incontro tra i ministri dell'industria europei per discutere sul caso.
Al via il vertice europeo su Opel
Il tema sul tavolo della riunione straordinaria dei ministri dell'industria europei è la possibile violazione delle regole comunitarie sulla concorrenza che potrebbe emergere dalla vicenda Opel. L'incontro è stato chiesto esplicitamente dal Belgio (lo stabilimento Opel di Anversa dà lavoro a 2500 persone). Diversi governi infatti temono misure da parte dei governi tedesco e britannico a sostegno degli stabilimenti nazionali in contrasto con le regole della concorrenza. Il ministro tedesco Peter Hintze ha cercato di convincere i colleghi europei affermando poco prima dell'inizio della riunione che la Germania «agisce in uno spirito europeo» e che quanto si decide a Berlino «serve a tutta l'Europa». A marzo dodici titolari dell'industria (tra cui Scajola) avevano concordato che qualsiasi misura nazionale di sostegno al settore auto (come di qualsiasi altro settore) sarebbe stata oggetto di informazione preliminare a livello europeo e di una scelta «coordinata». Oggi il presidente della Commissione José Barroso ha ribadito che Bruxelles «é attenta al pieno rispetto delle regole di concorrenza nelle risposte che potranno essere date alla situazione dell'Opel».
Marchionne: «La vita va avanti»
«La vita va avanti» anche se Magna si prende Opel. Così l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne ha commentato le indiscrezioni. Il Lingotto, ha fatto sapere, continuerà a trattare con Saab. L'operazione principale per Fiat continua a essere quella di Chrysler. Questa, ha aggiunto, ha buone prospettive per gli impianti canadese con la cooperazione del sindacato Caw. La casa di Torino, ha precisato inoltre Marchionne, non é interessata ad alcuna partnership con Magna in Opel, non sta pensando all'acquisto del brand Saturn di Gm.
Opel, General Motors e Magna verso l'accordo di massima
L'inizio del vertice su Opel convocato per oggi dal governo tedesco è stato rinviato alle ore 18 a causa dei colloqui ancora in corso tra Gm e Magna. Lo rende noto un portavoce del governo tedesco. All'incontro ministeriale per discutere sul futuro di Opel non parteciperanno nè Fiat, nè Magna, nè Gm, nè i rappresentanti del governo Usa. Lo rendono noto fonti ufficiali del governo. E mentre Sergio Marchionne, paragona le sempre più estenuanti trattative per Opel «a una soap opera brasiliana in un anno elettorale», iniziano a diffondersi voci su un accordo di massima tra Gm e Magna. Lo riporta l'agenzia Reuters, secondo cui le due parti devono ancora lavorare su molti dettagli prima di incontrare la cancelliera Angela Merkel. Il nodo della trattativa sono i 300 milioni di euro che Magna ha offerto a Gm per per chiudere la partita e lanciare un prestito ponte tedesco da 1,5 mld di euro. «Un accordo quadro è stato raggiunto - scrive la Reuters citando una fonte vicina ai colloqui - l'obiettivo è di definire il maggior numero di dettagli possibile prima dell'incontro con la (cancelliera Angela) Merkel per firmare un memorandum d'intesa oggi». Per ora però prevale la cautela tra le parti. Siegfried Wolf, co-amministratore di Magna, in un'intervista all'agenzia Bloomberg, ha detto di «non poter confermare un accordo con General Motors». Se l'intesa tra Magna e Gm fosse raggiunto, per il governo tedesco sarebbe più difficile dire no al colosso austro-canadese. L'esecutivo tedesco dovrà certamente tenere conto di quanto si deciderà a Bruxelles, dove è iniziato l'incontro tra i ministri dell'industria europei per discutere sul caso.
Al via il vertice europeo su Opel
Il tema sul tavolo della riunione straordinaria dei ministri dell'industria europei è la possibile violazione delle regole comunitarie sulla concorrenza che potrebbe emergere dalla vicenda Opel. L'incontro è stato chiesto esplicitamente dal Belgio (lo stabilimento Opel di Anversa dà lavoro a 2500 persone). Diversi governi infatti temono misure da parte dei governi tedesco e britannico a sostegno degli stabilimenti nazionali in contrasto con le regole della concorrenza. Il ministro tedesco Peter Hintze ha cercato di convincere i colleghi europei affermando poco prima dell'inizio della riunione che la Germania «agisce in uno spirito europeo» e che quanto si decide a Berlino «serve a tutta l'Europa». A marzo dodici titolari dell'industria (tra cui Scajola) avevano concordato che qualsiasi misura nazionale di sostegno al settore auto (come di qualsiasi altro settore) sarebbe stata oggetto di informazione preliminare a livello europeo e di una scelta «coordinata». Oggi il presidente della Commissione José Barroso ha ribadito che Bruxelles «é attenta al pieno rispetto delle regole di concorrenza nelle risposte che potranno essere date alla situazione dell'Opel».
Marchionne: «La vita va avanti»
«La vita va avanti» anche se Magna si prende Opel. Così l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne ha commentato le indiscrezioni. Il Lingotto, ha fatto sapere, continuerà a trattare con Saab. L'operazione principale per Fiat continua a essere quella di Chrysler. Questa, ha aggiunto, ha buone prospettive per gli impianti canadese con la cooperazione del sindacato Caw. La casa di Torino, ha precisato inoltre Marchionne, non é interessata ad alcuna partnership con Magna in Opel, non sta pensando all'acquisto del brand Saturn di Gm.