<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ultimissime su accordo Fiat-Chrysler | Page 15 | Il Forum di Quattroruote

Ultimissime su accordo Fiat-Chrysler

: Press, nuova Chrysler vendera' 700.000 auto l'anno

WASHINGTON (MF-DJ)--La nuova Chrysler registrera' vendite al dettaglio pari a 700.000 veicoli l'anno una volta completata la partnership con l'italiana Fiat. A fornire le stime e' il presidente di Chrysler, Jim Press, nel corso di un'audizione dinanzi alla Commissione Commercio del Senato degli Stati Uniti. red/ren (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. June 04, 2009 02:08 ET (06:08 GMT)
 
Fiat: Scajola, credo che per Opel le carte siano ancora da giocare

MILANO (MF-DJ)--"Con la Germania abbiamo parlato anche di auto. Credo che le carte siano ancora da giocare". Lo ha affermato il ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola, nel corso del suo intervento all'assemblea annuale dell'Anci. "Il piano industriale di Fiat e' il miglior piano industriale presentato" per Opel, ha precisato ai giornalisti il ministro, parlando di "un programma di prospettiva. La prima scelta del governo tedesco e della Gm e' stata una scelta di carattere finanziario condizionata dal clima politico che si vive in Germania". "Mi auguro che le dichiarazioni del cancelliere Merkel vogliano significare che da qui a 6 mesi questa fase provvisoria di gestione da parte del governo tedesco e di Gm possa portare a riconsiderare il progetto", ha proseguito il ministro, precisando che cio' sarebbe "nell'interesse dell'Europa, che ha bisogno di un grande gruppo automobilistico". Scajola ha sottolineato in precedenza che "Fiat sta lavorando bene, con un buon prodotto e con una buona organizzazione di manager. Non c'e' dubbio che per competere nel settore dell'auto ci sia bisogno di aggregazioni e Fiat e' partita per prima e con un buon piano". ds Paola Longo, 02-58219467 Paola.longo@mfdowjones.it (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. June 04, 2009 05:28 ET (09:28 GMT)
 
Berlino: su Opel giochi ancora aperti

MILANO ? Lo spazio di un weekend. Il tempo di arrivare al primo impegno da onorare: quei 300 milioni, spuntati all?ul­timo, che Sergio Marchionne si era rifiutato di «bruciare» e Frank Stronach, invece, aveva promesso a scatola chiusa. «Un nuovo buco Opel? Nessun pro­blema. Copriamo noi». Già. Pec­cato che il versamento fosse ur­gente. E che se ne siano perse le tracce. Magari si materializzerà, prima o poi. Ma quel cash, a Ber­lino erano stati chiari, era que­stione di sopravvivenza: a Rüs­selsheim serviva «subito», falli­mento di Gm o no. Morale: l?as­segno ? così almeno si legge tra le righe di comunicati sem­pre più imbarazzati ? l?ha dovu­to staccare il governo tedesco. È lì che Angela Merkel ha toccato con mano quello che in Germa­nia molti, a partire dal titolare dell?Economia Karl-Theodor zu Guttenberg, sospettavano dal­l?inizio della saga. Che cioè l?of­ferta di Magna-Sberbank non fosse solo «molto meno chiara del piano Fiat» (definizione del ministro inglese Peter Mandel­son, parte in causa per via di Vauxhall), ma nascondesse an­che qualche sorpresa.

Voilà. Forse i giochi si riapri­ranno davvero, forse no, forse sul serio l?affaire terrà banco fin dopo le elezioni. Di sicuro è già tornato tutto in discussione. Con ulteriori, pesanti grattacapi arrivati per Frau Merkel in largo anticipo rispetto a quanto lei stessa, in fondo, temeva. L?inte­sa con i russo-canadesi e con Gm è stata firmata venerdì, do­po una decisiva telefonata tra la cancelliera e Barack Obama e in­sieme al via libera di Berlino al prestito-ponte da 1,5 miliardi. Passano solo tre giorni, e Mer­kel comincia a esternare i dub­bi: l?operazione comporta «mol­ti rischi». Almeno però, aggiun­ge, l?intesa con Magna-Sber­bank «non è vincolante». Ieri, al­tra botta: quei colloqui sono an­cora in fase preliminare, «il pro­cesso è ancora aperto a tutti i candidati». Modo scontatamen­te diplomatico con cui Ulrich Wilhelm, portavoce del gover­no, ribadisce che no, i contatti con Fiat (e con la cinese Baic) non sono ripresi, ma le porte re­stano spalancate. Ne approfitterà, la Beijing Au­tomotive? Probabile. Ma tutto sommato secondario. Perché l?altro candidato «vero» era il Lingotto, e dunque la domanda riguarda in prima battuta Tori­no. Rientrerà? Altrettanto proba­bile, se davvero si ricomincerà da dove il «piatto» era saltato giovedì. Ovvio però che intanto osservino e basta, in Fiat. Mar­chionne è a Detroit (rientra og­gi) e il suo messaggio è chiaro: per ora di concreto c?è Chrysler, e lì ci concentriamo. Il resto so­no ipotesi, voci, «aperture», sì, che però dal gruppo scelgono di non commentare. O dovrebbero riparlare di soap opera, e adesso non è proprio il caso. Meglio go­dersi le vendite raddoppiate, in Germania, anche a maggio.

Gli ingredienti, tuttavia, a una soap assomigliano sempre più. Non c?è solo il nuovo giallo intorno ai 300 milioni, i soliti: quelli che prima hanno fatto vo­lare insulti tra governo america­no e governo tedesco e che, alla fine, hanno visto Fiat sfilarsi da un?asta diventata «rischio irra­gionevole ». Ci sono, in paralle­lo, i russi che esultano: «Portere­mo qui parte della produzione Opel». C?è Stronach che butta lì: «Gli accordi con Gm ci precludono i mercati di Usa e Cina». Il suo vice che annuncia la firma per settembre mentre il capo di Opel smorza: «Ancora molto da chiarire». E poi Volkswagen, sullo sfondo, che avverte: «L?operazione con Magna crea conflitti d?interesse. Vigileremo». Insomma: caos totale. Anche per la Merkel e il suo governo. I quali, ironia, ieri si sono visti omaggiare da una pagina di pubblicità sui principali quotidiani: «Opel ringrazia!». Sarà ritirata?
 
Fiat: Tremonti; Governo interessato, ora anche noi in gioco

ROMA (MF-DJ)--"Il Governo italiano e' molto interessato alla Fiat" e "adesso che e' cambiato il gioco giochiamo anche noi". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, a Sky Tg 24 Economia, parlando dell'operazione Fiat/Opel in Germania. pev (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. June 04, 2009 12:42 ET (16:42 GMT)
 
ezio12 ha scritto:
Fiat: Tremonti; Governo interessato, ora anche noi in gioco

ROMA (MF-DJ)--"Il Governo italiano e' molto interessato alla Fiat" e "adesso che e' cambiato il gioco giochiamo anche noi". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, a Sky Tg 24 Economia, parlando dell'operazione Fiat/Opel in Germania. pev (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. June 04, 2009 12:42 ET (16:42 GMT)

si muove anche il governo... era ora...

tutti gli altri governi e politici si sono dati un gran da fare nell'operazione...

da noi invece è un mese che politica e notiziari non parlavano che di cronaca rosa... (rosa...??blaaah!!! :( )

altro che salvataggio delle case automobilistiche... chi salverà il popolo italiano dalla ns classe politica (tutta....) ??
non potremmo "fonderci" come Fiat-Chrysler con qualche altro governo di un altro paese europeo...??

così magari potremmo sperare in qualcuno che non faccia solo i propri interessi... :!:
 
Baic ancora in corsa, presto accesso a dati finanziari (fonte)

ROMA (MF-DJ)--PricewaterhouseCoopers e' stata scelta dalla cinese Baic come advisor per le trattative su Opel. Lo ha riferito alla Dow Jones Newswires una fonte vicina al dossier, aggiungendo che Baic potrebbe presto avere accesso ai dati finanziari di Opel. red/rov (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. June 04, 2009 13:29 ET (17:29 GMT)
 
Fiat: in Brasile tocca i 10 mln di vetture prodotte (MF)

MILANO (MF-DJ)--La Fiat in questi giorni ha festeggiato l'auto numero 10 mln prodotta nel megastabilimento di Betim da quando la marca torinese si e' insediata in Brasile e il ritorno alla leadership sul mercato brasiliano nel mese di maggio. Su MF si legge che per tornare alla leadership nel mercato brasiliano il Lingotto ha abbassato i prezzi dei propri modelli rispondendo a una strategia simile attuata da Volkswagen. red/em (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. June 05, 2009 02:43 ET (06:43 GMT)
 
Chrysler: liquidazione possibile se Corte Suprema rinvia vendita a Fiat

ROMA (MF-DJ)--Chrysler potrebbe essere obbligata alla liquidazione, se la Corte Suprema degli Stati Uniti dovesse autorizzare il rinvio della vendita a Fiat. In un documento presentato ieri sera, Chrysler ha chiesto all'Alta Corte di rifiutare una mozione presentata da un gruppo di fondi pensione dell'Indiana contrari alla vendita a Fiat che chiedevano al Tribunale di sospendere la vendita mentre proseguono i loro tentativi di bloccare l'operazione. "Non c'e' un'altra offerta per gli asset di Chrysler", ha detto uno dei legali della casa automobilistica, spiegando che "l'unica altra alternativa possibile per Chrysler e' procedere con la liquidazione, che non consentira' alle parti in causa di avere indietro piu' di 800 mln di dollari". Chrysler ha ricordato il termine fissato da Fiat per la chiusura dell'operazione, che scade il 15 giugno a causa dello "fragilita' e della giornaliera erosione di valore" della societa' statunitense. La richiesta di sospensione e' arrivata dopo che la Corte di Appello di New York ha approvato l'acquisizione di gran parte degli asset di Chrysler da parte di Fiat. La vendita e' stata approvata la scorsa settimana dal giudice fallimentare. La richiesta prevede l'estensione della sospensione temporanea della vendita, disposta dalla Corte di Appello fino alle 22h00 di oggi, o fino a quando la Corte Suprema decidera' se intervenire oppure no. A esaminare la richiesta sara' il giudice Ruth Bader Ginsburg: potra' prendere una decisione autonomamente oppure rimettere la mozione all'intera Corte. Ginsburg potrebbe anche respingere subito la richiesta o chiedere alle altre parti coinvolte di presentare delle memorie in tempi brevi. E' anche possibile che la Corte lasci passare il termine delle 22h00 senza decidere nulla: in quel caso la sospensione della Corte di Appello scadrebbe e la vendita potrebbe concludersi nella tarda serata di oggi. red/rov (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. June 08, 2009 11:05 ET (15:05 GMT)
 
Fiat: l'eurovoto tedesco rilancia il Lingotto (MF)

MILANO (MF-DJ)--Ieri si e' riaperta la partita Opel. Il sottosegretario al ministero tedesco dell'economia, Hartmut Schauerte ha dichiarato di ritenere "sbagliata" la cessione della casa tedesca a Magna, sottolineando che sono stati bruciati soldi dei contribuenti, per poi concludere che Fiat sarebbe stata la soluzione migliore. Su MF si legge che la conclusione della vicenda potrebbe essere rimandata a settembre, quando il 27 si terranno le elezioni politiche in Germania. Elezioni, che in base alle indicazioni dell'eurovoto, vedono nettamente vincente la Merkel, che non avra' piu' bisogno di rinnovare l'attuale Grosse Koalition, ovvero l'alleanza con i socialdemocratici, che hanno imposto al governo la soluzione Magna. Intanto la corte suprema degli Usa ha sospeso la vendita di Chrysler al Lingotto, accogliendo la richiesta di un gruppo di fondi pensione dell'Indiana di bloccare l'operazione. red/em (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. June 09, 2009 02:48 ET (06:48 GMT)
 
Chrysler, la Corte Suprema Usa sospende la vendita alla Fiat

NEW YORK - Con un colpo di scena dell' ultimo minuto, una giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti, Ruth Bader Ginsburg, ha sospeso la vendita della Chrysler alla Fiat, creando nuove incertezze su una operazione che veniva data praticamente per sicura da tutti. In un?ordinanza la Ginsburg ha affermato che la vendita è «sospesa fino a nuovo ordine».

GLI SVILUPPI - Il giudice della Corte Suprema Ruth Bader Ginsburg ha reso nota la sua decisione proprio prima della scadenza fissata per la giornata di lunedì alle 16 ora locale. Se la Corte Suprema non si fosse espressa, la vendita di Chrysler a Fiat sarebbe stata sbloccata. A questo punto, Ginsburg potrà prendere una decisione da sola, o chiedere all?intera Corte Suprema di decidere. Al momento non si hanno indicazioni su come la questione potrebbe evolversi. Sta di fatto che a incombere è un?altra scadenza cruciale, quella del 15 giugno. Se l?accordo di cessione di Chrysler a Fiat non sarà completato entro questa data, Fiat potrà infatti decidere di ritirarsi dall?alleanza. Ed è quanto ha ripetuto più volte Chrysler nelle ultime ore.

LA STAMPA: «CONTRATTEMPO PER OBAMA» - Secondo i primi commenti a caldo della stampa Usa, si tratta di uno serio contrattempo per l'amministrazione del presidente Usa Barack Obama, perché c'è il rischio non solo di un fallimento per la Chrysler, ma anche di problemi in vista per il secondo colosso di Detroit in difficoltà, la Generale Motors.
 
dal Sole 24 Ore:

Chrysler, slitta la vendita a Fiat - Marchionne: non rinunceremo

La Corte Suprema Usa, chiamata a pronunciarsi sulla vendita della Chrysler alla Fiat, ha ritardato l'operazione. Lo scrive il Wall Street Journal online. In un'ordinanza la Il giudice Ruth Bader Ginsburg ha affermato che la vendita è «sospesa fino a nuovo ordine». Una precisazione che potrebbe implicare un ritardo anche solo temporaneo. La notizia arriva poche ore dopo che la Casa Bianca aveva invitato la massima magistratura statunitense a respingere la richiesta di rinviare la vendita delle attività di Chrysler alla nuova società di cui fa parte anche Fiat. Secondo il governo il rinvio avrebbe «gravi conseguenze» per Chrysler».

La Corte Suprema è stata chiamata a pronunciarsi sulla legittimità della cessione della Chrysler a Fiat dopo che tre fondi pensione dell'Indiana, che sono opposti fin dall'inizio all'operazione, hanno consegnato alla Corte, ultimo grado di giurisdizione, un ricorso d'appello d'emergenza per tentare di bloccare la vendita della casa automobilistica Usa al Lingotto. La richiesta di «congelamento» della transazione, formalizzata pochi minuti prima della mezzanotte tra sabato e domenica, è giunta dopo che venerdì scorso la Corte federale di appello di New York aveva confermato il parere positivo del tribunale fallimentare alla vendita di asset di Chrysler al Lingotto, rigettando di fatto un primo ricorso che era stato presentato dagli stessi fondi pensione.

La richiesta dei tre fondi dell'Indiana è quella di prolungare il blocco della vendita a Fiat. «In assenza di un blocco - si legge nel ricorso - la Corte sarà privata dell'opportunità di decidere su questioni legali critiche e rilevanti a livello nazionale collegate alla gestione dell'economia da parte del governo degli Stati Uniti». Anche perchè «il fallimento della Chrysler porta profonde implicazioni per l'economia della Nazione e quasi ognuno ne percepisce l'impatto».

L'impegno di Fiat verso Chrysler «va oltre il 15 giugno». Così a «Radiocor, Il Sole 24 Ore» un portavoce di Fiat ribadendo le affermazioni dell'a.d. del Lingotto, Sergio Marchionne, che, commentando la decisione del giudice americano ha detto a Bloomberg che Fiat non ritirerà la proposta per Chrysler neppure dopo il 15 giugno, la data entro la quale deve essere ufficializzato il contratto. L'incertezza riguarda adesso i tempi della magistratura. Secondo il quotidiano americano Wsj potrebbero anche volerci «settimane o mesi» perché si arrivi a una decisione. La nuova Chrysler, quella che uscirà dal fallimento pilotato, sarà in mano per il 20% alla Fiat (successivamente potrà salire al 35%), per il 10% ciascuno allo Stato americano e a quello canadese e per il 55% a un fondo gestito da sindacati.
 
Fiat: impegno per Chrysler anche dopo 15 giugno (DJ)

ROMA (MF-DJ)--Fiat continuera' a sostenere totalmente il proprio accordo con Chrysler nonostante la temporanea battuta d'arresto data ieri dalla Corte Suprema. E' quanto confermato da un portavoce della societa' alla Dow Jones Newswires confermando le dichiarazioni dell'a.d. del Lingotto Sergio Marchionne rilasciate a Bloomberg questa mattina. L'impegno di Fiat per Chrysler va oltre il 15 giugno. red/cat (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. June 09, 2009 04:13 ET (08:13 GMT)
 
Opel: risolte questioni critiche per accordo con Magna

FRANCOFORTE (MF-DJ)-Contrariamente a quanto riportato dagli organi di stampa, tutti i punti critici dell'offerta di Magna per rilevare Opel da Gm sono stati chiariti. E' quanto precisa il responsabile del consiglio di fabbrica della societa' tedesca, Klaus Franz. Non ci sono ragioni, spiega, per non pensare che l'accordo sia stato raggiunto. red/cat (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. June 09, 2009 07:52 ET (11:52 GMT)
 
Fiat: via libera da Corte Suprema Usa a vendita Chrysler

WASHINGTON (MF-DJ)--La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso di dare via libera alla vendita della Chrysler alla Fiat. La Corte Suprema ha emesso un breve comunicato per spiegare la decisione. Per ottenere un rinvio, o sospensione, occorreva dimostrare che almeno quattro dei nove giudici avessero ritenuta necessaria un'udienza e che la maggioranza dei giudici della Corte avessero ritenuto sbagliata la decisione del tribunale di livello inferiore. Ma i richiedenti l'azione legale non hanno dimostrato tale necessita', secondo la Corte Suprema. La decisione mette fine a giorni di incertezza e rappresenta una vittoria per l'amministrazione di Barack Obama che aveva portato avanti l'operazione con la Fiat. Nella giornata di oggi e' atteso il passaggio successivo con la vendita della Chrysler a Fiat. red/cat (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. June 10, 2009 02:33 ET (06:33 GMT)
 
Back
Alto