<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ultimissime su accordo Fiat-Chrysler | Il Forum di Quattroruote

Ultimissime su accordo Fiat-Chrysler

dal sito del Corriere della Sera:

Chrysler-Fiat, intesa vicina - Sindacati nel capitale

Pressing della Casa Bianca sulle banche. Il potente sindacato Uaw socio con il 20%. E spunta l'opzione Opel

MILANO ? C?è ancora una variabile molto, molto politica: quella parte di opposizione, ma anche di opinione pubblica, che preme su Barack Obama perché «non si può salvare Chrysler e la­sciar fallire Gm». Così è pure nel­le stanze del potere, e non solo sulle colonne dei quotidiani, che gli Usa parlano dell?ipotesi di mettere in qualche modo in­sieme almeno «pezzi» delle due ex big di Detroit. Se problema sa­rà, per la Fiat che punta alla più piccola delle case americane, po­trebbe però esserlo (semmai) più avanti: in fondo a Gm Ba­rack Obama ha concesso 30 gior­ni in più, la dead line tra nuovi aiuti pubblici e probabile banca­rotta qui scade il 31 maggio.

Fine aprile rimane invece la scadenza per «l?unica strada» ? definizione e insieme chiara indicazione della task force vo­luta dalla Casa Bianca ? che può salvare Chrysler. Il matri­monio con il Lingotto, appunto, la consegna delle chiavi di Au­burn Mills a Sergio Marchion­ne. E se ufficialmente tutti si at­tengono alla cautela d?obbligo, nella realtà i colpi d?accelerato­re che potrebbero portare a qualche novità già giovedì pros­simo (giorno del board Fiat) continuano. L?ultimo è la noti­zia, lanciata ieri da Automotive News, del possibile ingresso del sindacato Usa nell?azionariato. È un chiaro segnale che i nego­ziati si stanno sbloccando, che la potente United Workers Asso­ciation va verso la conferma del «sì» a Marchionne anche sul punto più delicato (il taglio del costo del lavoro). E non è il solo effetto del piano presentato da Fiat, base della discreta moral suasion governativa. Passi avan­ti si registrano nelle trattative con gli istituti di credito, cui a breve il Tesoro Usa (attentissi­mo pure ai conti del Lingotto) presenterà una nuova offerta per il rimborso dei debiti Chry­sler: e sarebbe a quel punto complicato per i banchieri, sal­vati dai fondi pubblici, rifiutare di fare la propria parte nel soc­corso a un pezzo cruciale dell?in­dustria americana.

È prematuro dire che è fatta. Gli ostacoli non sono del tutto eliminati, e tutto può ancora in­cepparsi. Intanto però l?ultima fotografia sullo stato del nego­ziato vedrebbe la Uaw, il sinda­cato, pronto a convertire in azio­ni la metà dei 10,6 miliardi van­tati come «obblighi sanitari» verso Chrysler. Significherebbe entrare nel capitale con una quo­ta forse anche un po? superiore al 20% che, all?inizio, avrà Fiat. Naturalmente, con il placet di Marchionne. «Sono pronto a fa­re tutto il possibile», ha dichiara­to solo l?altro ieri: l?accordo con il sindacato rientra nel quadro. Come non è escluso possa rien­trarci, e non solo se continueran­no le pressioni per una soluzio­ne che coinvolga anche Gm, al­meno qualche «pezzo» dell?altra grande malata Usa. La partita, però, potrebbe spostarsi in Euro­pa. Accantonato il dossier Peuge­ot, il Lingotto starebbe guardan­do a Opel. Potrebbe trovare lì il partner continentale e, insieme, quadrare il cerchio della questio­ne «aiuti anche a General Mo­tors ».
 
Montezemolo ha smentito la notizia relativa ad Opel:

Il presidente del Lingotto, Luca Cordero di Montezemolo, ha smentito l'ipotesi di un interesse dell'azienda per la tedesca Opel
"No, no" ha replicato il presidente della Fiat a chi chiedeva di confermare la notizia.

(fonte:http://www.motori24.ilsole24ore.com/Industria-Protagonisti/2009/04/fiat-chrysler-ceo-governo-usa.php)
 
gentle-man ha scritto:
Montezemolo ha smentito la notizia relativa ad Opel:

Il presidente del Lingotto, Luca Cordero di Montezemolo, ha smentito l'ipotesi di un interesse dell'azienda per la tedesca Opel
"No, no" ha replicato il presidente della Fiat a chi chiedeva di confermare la notizia.

(fonte:http://www.motori24.ilsole24ore.com/Industria-Protagonisti/2009/04/fiat-chrysler-ceo-governo-usa.php)

potrei capire il diniego, che se ne fa di Opel?
 
Fiat: Fresco, utile acquisto Opel da Gm (Rep.)

ROMA (MF-DJ)--I sindacati americani difendono delle rendite di posizione che rischiano di portare a picco le aziende. Per questo e' positivo il pressing che sta facendo l'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, per riuscire a trovare l'accordo con la Chrysler. E' quanto dichiarato in un'intervista a Repubblica, dall'ex presidente della Fiat, Paolo Fresco. "I grandi produttori Usa non hanno risolto il problema del costo del lavoro. Non lo ha risolto completamente nemmeno la Ford", spiega aggiungendo che per quel che riguarda l'ingresso dei sindacati nel capitale delle aziende: "non sono contrario a priori. L'esperienza tedesca mostra che quando i sindacati vengono dalla tua stessa sponda del fiume, diventano molto piu' ragionevoli". Sull'ipotesi di staccare l'auto dal resto del gruppo per fare l'accordo dice: "l'avrei gia' fatto da tempo". Secondo Fresco dopo l'alleanza con la Chrysler Fiat dovrebbe procedere all'acquisizione della Opel da Gm perche' si creerebbero sinergie positive derivanti dalla possibilita' di produrre una gamma completa con la stessa piattaforma. red/cat (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. April 20, 2009 02:50 ET (06:50 GMT)
 
ezio12 ha scritto:
Fiat: Fresco, utile acquisto Opel da Gm (Rep.)
.....
Secondo Fresco dopo l'alleanza con la Chrysler Fiat dovrebbe procedere all'acquisizione della Opel da Gm perche' si creerebbero sinergie positive derivanti dalla possibilita' di produrre una gamma completa con la stessa piattaforma.

almeno è coerente...

...comunque la partnership con Opel non si è rivelata una grande opportunità qualche anno fa e non credo che lo sarebbe oggi con la crisi che c'è...
 
Un aggiornamento (fonte: yahoo finanza):

Settimana decisiva per il matrimonio Fiat-Chrysler

L'amministratore delegato del Gruppo Fiat, Sergio Marchionne, è partito questa mattina per gli Stati Uniti. E' il terzo viaggio oltreoceano in meno di un mese. L'obiettivo è proseguire i colloqui per definire la possibile alleanza con la Chrysler. La prima tappa dovrebbe essere Washington e poi Detroit.

Ricordiamo che questa è una settimana cruciale per l'accordo tra Fiat e Chrysler. Il Lingotto riunirà giovedì il consiglio di amministrazione per l'esame dei conti del primo trimestre e potrebbe essere proprio quella l'occasione per l'annuncio dell'intesa con i sindacati Usa, senza la quale l'amministratore delegato, Sergio Marchionne, non intende procedere con il piano per Chrysler.

L'accordo con le organizzazioni sindacali statunitensi, secondo indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi, sembra più vicino: i lavoratori della United Auto Workers entrerebbero nel capitale della Chrysler con la conversione in azioni dei crediti sanitari che vantano sull'azienda. Inoltre dovrebbero accettare anche una riduzione del costo del lavoro che allinei le retribuzioni a quelle di altri stabilimenti a guida giapponese o tedesca. E che l'intesa possa essere ad un passo sembra trovare una conferma anche nel fatto che l'altro colosso Usa a rischio fallimento, la General Motors, stia per adottare una soluzione analoga a quella Chrysler. Convertire in azioni i debiti che l'azienda ha sia nei confronti dei dipendenti sia degli obbligazionisti. Al lavoro anche la task force governativa guidata da Steve Ratter cui spetta il compito di convincere le banche , Jp Morgan, Citigroup Morgan Stanley e Goldman Sachs, a una maggiore flessibilità nei rimborsi. Dalla sua il governo ha gli svariati miliardi di dollari concessi alle banche per sostenerle nella crisi. Il tempo stringe e a Detroit mancano solo 10 giorni per chiudere: o Chrysler trova un accordo con la Fiat o saranno avviate le procedure di fallimento.
 
ezio12 ha scritto:
Fiat: Fresco, utile acquisto Opel da Gm (Rep.)

ROMA (MF-DJ)--I sindacati americani difendono delle rendite di posizione che rischiano di portare a picco le aziende. Per questo e' positivo il pressing che sta facendo l'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, per riuscire a trovare l'accordo con la Chrysler. E' quanto dichiarato in un'intervista a Repubblica, dall'ex presidente della Fiat, Paolo Fresco. "I grandi produttori Usa non hanno risolto il problema del costo del lavoro. Non lo ha risolto completamente nemmeno la Ford", spiega aggiungendo che per quel che riguarda l'ingresso dei sindacati nel capitale delle aziende: "non sono contrario a priori. L'esperienza tedesca mostra che quando i sindacati vengono dalla tua stessa sponda del fiume, diventano molto piu' ragionevoli". Sull'ipotesi di staccare l'auto dal resto del gruppo per fare l'accordo dice: "l'avrei gia' fatto da tempo". Secondo Fresco dopo l'alleanza con la Chrysler Fiat dovrebbe procedere all'acquisizione della Opel da Gm perche' si creerebbero sinergie positive derivanti dalla possibilita' di produrre una gamma completa con la stessa piattaforma. red/cat (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. April 20, 2009 02:50 ET (06:50 GMT)

Opel è un doppione di Fiat come poteva esserlo Psa;
Ci sono Vantaggi e svantaggi:
Vantaggi per il nuovo gruppo che vedrebbe ridursi notevolmente i costi di produzione con Opel e Chrysler :thumbup: e per il cliente che sulla carta dovrebbe beneficiare in termini di prezzi :thumbup: :thumbup:.

Svantaggi per i dipendenti perche riduzione dei costi significa anche meno dipendenti tra le altre cose :thumbdown:. Da Italiano c'è da sperare che se sarà Fiat a comandare, i posti dovrebbero perdersi altrove ma ammetto che non un gran bel sperare!!!
 
un ulteriore aggiornamento (fonte: Il Sole 24 Ore)

Fiat-Chrysler, il nodo canadese frena l'alleanza Torino-Detroit

Quando mancano 10 giorni alla scadenza dell'ultimatum fissato da Barack Obama per trovare un accordo, la corsa verso l'alleanza Fiat-Chrysler si ferma a Toronto. Qui infatti l'azienda di Detroit (che in Canada ha diversi impianti) sta trattando con i rappresentanti di lavoratori per ottenere una significativa riduzione del costo del lavoro. Una condizione che il numero uno della Fiat Sergio Marchionne ha posto come essenziale per la chiusura della fusione Torino-Detroit. Il sindacato canadese Canadian Auto Worker però ha fatto sapere che non intende accettare la proposta di Chrysler di una riduzione dei salari e dei benefit di 19 dollari canadesi l'ora. Entro fine mese la casa automoblistica statunitense deve presentare un consistente piano di ristrutturazione al governo, per poter accedere a nuovi aiuti pubblici. Il presidente del sindacato, Jen Lewenza, non si è comunque voluto sbilanciare sull'esito delle trattative ma si è limitato a dire che la richiesta di una riduzione del 20% dei costi del lavoro «non è fattibile».

In Canada si produrranno le Fiat
E la partita canadese rischia di diventare cruciale per i destini dell'alleanza Torino-Detroit. Proprio uno stabilimento canadese di proprietà di Chrysler infatti dovrebbe essere convertito - secondo le indiscrezioni di Automotive News - per produrre veicoli basati su piattaforme del segmento B di Fiat. Se l'alleanza andrà in porto dalla metà del 2011 le due case produrrebbero modelli in comune, con Chrysler che entro il 2013 dovrebbe produrre tra le 500 e le 600 mila unità all'anno di veicoli basati su piattaforme del gruppo Fiat.

Marchionne negli Usa per lo sprint finale
La scadenza del 30 aprile fissata dall'amministrazione Obama per arrivare a un accordo sulla fusione Fiat-Chrysler intanto si avvicina. E la strada non appare tutta in discesa. In vista del consiglio di amministrazione della Fiat, che si riunirà giovedì prossimo, (secondo le stime l'azienda chiuderà il primo trimestre 2009 in rosso di 70 milioni di euro) Marchionne è volato negli Usa per cercare di sistemare i tasselli dell'alleanza in modo da presentare un progetto più dettagliato al board.

I nodi da sciogliere: banche creditrici e sindacati
L'intesa con il sindacato americano secondo indiscrezioni è vicina. La United Auto Worker, a compensazione dei crediti che vanta verso la Chrysler, dovrebbe diventare azionista nella nuova società. Ma prima che questo accordo venga formalizzato, è necessario ottenere il via libera dei creditori, che finora non hanno ancora chiarito la loro posizione sulla ristrutturazione del debito. le banche creditrici dovrebbero presentare a breve una loro proposta.
 
Fiat: sindacati Opel contro possibile interesse del Lingotto (DJ)

MILANO (MF-DJ)--Un membro del consiglio di sorveglianza rappresentante la forza lavoro di Adam Opel GmbH si e' espresso contro il possibile interesse di Fiat ad acquisire una quota nel produttore auto tedesco. E' quanto riportato da Dow Jones Newswires. Il sindacato tedesco IG Metall, nonostante le apparenti difficolta' di Opel, non ritiene che una significativa partecipazione del Lingotto possa aiutare la casa automobilistica. A detta di Armin Schild, capo del sindacato e membro del CdS di Opel, "anche il piu' forte dei bambini non puo' sopportare due genitori malati". Fiat potrebbe mettere di nuovo a rischio il futuro del gruppo perche' la casa torinese "versa in un drammatico eccesso di capacita' produttiva". red/est/vz (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. April 23, 2009 08:58 ET (12:58 GMT)
 
ezio12 ha scritto:
Fiat: sindacati Opel contro possibile interesse del Lingotto (DJ)

MILANO (MF-DJ)--Un membro del consiglio di sorveglianza rappresentante la forza lavoro di Adam Opel GmbH si e' espresso contro il possibile interesse di Fiat ad acquisire una quota nel produttore auto tedesco. E' quanto riportato da Dow Jones Newswires. Il sindacato tedesco IG Metall, nonostante le apparenti difficolta' di Opel, non ritiene che una significativa partecipazione del Lingotto possa aiutare la casa automobilistica. A detta di Armin Schild, capo del sindacato e membro del CdS di Opel, "anche il piu' forte dei bambini non puo' sopportare due genitori malati". Fiat potrebbe mettere di nuovo a rischio il futuro del gruppo perche' la casa torinese "versa in un drammatico eccesso di capacita' produttiva". red/est/vz (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. April 23, 2009 08:58 ET (12:58 GMT)

Sta per nascere un mega gruppone con Gruppo Fiat che controllerà Gruppo Chrysler e Opel/Vauxhell Europa!!
Se si pensa a cosa era fiat 5 anni fa.......
:shock: :-o :D :lol: :p
 
156jtd. ha scritto:
ezio12 ha scritto:
Fiat: sindacati Opel contro possibile interesse del Lingotto (DJ)

MILANO (MF-DJ)--Un membro del consiglio di sorveglianza rappresentante la forza lavoro di Adam Opel GmbH si e' espresso contro il possibile interesse di Fiat ad acquisire una quota nel produttore auto tedesco. E' quanto riportato da Dow Jones Newswires. Il sindacato tedesco IG Metall, nonostante le apparenti difficolta' di Opel, non ritiene che una significativa partecipazione del Lingotto possa aiutare la casa automobilistica. A detta di Armin Schild, capo del sindacato e membro del CdS di Opel, "anche il piu' forte dei bambini non puo' sopportare due genitori malati". Fiat potrebbe mettere di nuovo a rischio il futuro del gruppo perche' la casa torinese "versa in un drammatico eccesso di capacita' produttiva". red/est/vz (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. April 23, 2009 08:58 ET (12:58 GMT)

Sta per nascere un mega gruppone con Gruppo Fiat che controllerà Gruppo Chrysler e Opel/Vauxhell Europa!!
Se si pensa a cosa era fiat 5 anni fa.......
:shock: :-o :D :lol: :p
....e qualcuno ancora in questo forum dice che Fiat è un malato zoppo...quanta ipocrisia che c'è....ci sono case premium che oggi stanno peggio di lei....comunque ecco qualche aggiornamento:
.
Secondo le ultime indiscrezioni il governo usa avrebbe indicato la procedura fallimentare come l' opzione più adatta per Chrysler. Fiat e Chrysler potrebbero aver così più tempo per definire l' alleanza.in tal modo lo stato tutelerebbe quanto di Chrysler ha ancora un minimo di valore e lo porterebbe nelle braccia di Fiat. Fiat si ritroverebbe con qualche assets interessante come jeep o le moderne fabbriche in Michigan o in Messico. Intanto l' interesse per opel si fa sempre più forte, persino diversi politici tedeschi hanno ammesso che ci sono state trattative tra Marchionne e Zu Guttemberg, il ministro dell' economia. Da una parte molti sostengono che Fiat stia rischiando troppo ma io dall' altra parte mi sorprendo dall' inattività dei concorrenti. Se veramente Fiat incorporasse Chrysler, opel e gm latin america ( e quello sarebbe il vero colpo dato che nel 2008 ha registrato utili per 1,2 miliardi di dollari) metterebbe in ombra Psa, ford europa e in parte Renault-Nissan. Continuerebbe anche l' isolamento ( tutt altro che splendido) di Daimler e Bmw
 
premesso che sono stra felice se fiat si cucca sia i 3 marchi usa che opel, inviterei però tutti a non fare trionfalismi o a dire ammazzete quanto è forte fiat, i suoi problemi pregressi non sono spariti del tutto
Se questo mega matrimonio si farà sarà solo per il bollino di qc dato dalla politica e dalle banche che dovranno lenire gli effetti + socialmente devastanti di queste unioni
Brava cmq fiat ad approfittare del casino venuto fuori con questa crisi devastante ed a farsi trovare pronta a sfruttare occasioni a costo zero, occasioni che visti i suoi conti non avrebbe potutto sfruttare senza il disastro attuale, brava e coraggiosa direi, alla fine chi è coraggioso viene quasi sempre premiato !.
Per gli altri paesi nessuna illusione, se vanno in crisi faranno un mega gruppo francese , un mega gruppo tedesco, un americano e magari uno solo jap, al massimo 2 ,illudersi che lascino andare a ramengo tutta l'industria nazionale è illusorio
 
Fiat: Marchionne, commenti Verheugen su mercato auto non sono d'aiuto

TORINO (MF-DJ)--"Sono stupito dal tono e dal contenuto delle dichiarazioni rilasciate stamattina dal Commissario europeo Verheugen. Credevo che il suo ruolo a Bruxelles fosse chiaramente super partes, indipendentemente dalla sua nazionalita'. E' la seconda volta nel giro di pochi mesi che il Commissario Verheugen ha espresso opinioni che non sono costruttive per l'industria dell'auto, affermando a un certo punto che non tutti i costruttori europei sopravviveranno. Queste affermazioni non aiutano nello scopo finale di ristabilire solide condizioni sulle quali costruire il futuro dell'industria dell'auto". Lo ha affermato in una nota l'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, aggiungendo che "dal Commissario responsabile per l'Impresa e l'Industria mi sarei aspettato un dialogo costruttivo con i produttori europei per risolvere i problemi che stanno impattando negativamente sull'industria invece di lanciare sentenze di morte, scegliendo unilateralmente chi debba sopravvivere". com/pl (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl. April 24, 2009 07:47 ET (11:47 GMT)
 

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