Da tipico americano marchionne dopo poco più di 2 anni ha cambiato idea su alfa mettendo lui stesso una pietra tombale su tutto "faremo nuove alfa SOLO se queste 2 si autofinazieranno" sapendo benissimo che la cosa era impossibile.L' Alfa Romeo produttrice di vetture stile Giulia e Stelvio era l'idea di Marchionne.
Morto lui, morta Alfa o, meglio, quell'Alfa che aveva in mente lui e morta pure FCA, messa subito sul mercato dalla torinese Famiglia padrona (pardon, adesso si dice "maggior azionista"), e fusa con la gallica Peugeot. Ovviamente col termine " fondere" ci si riferisce eufemisticamente al vero significato", ovvero "vendere". Indigesta realpolitik (soprattutto a noi appassionati di Alfa e, alla fine, un po' automobilisticamente patrioti e non solo) ma sostenere oggi il contrario è mentire sapendo di farlo.
Quindi mettiamoci via tutti i sogni di quell'Alfa del futuro che speravamo promessa da Marchionne.
Chi vuole un' Alfa romeo deve fare un ritorno al passato, comprandosi una storica o, al limite, una Giulia (magari Q manuale prime versioni, come quella di un mio amico che al banco -certificato- gli ha regalato di serie ben 545 CV invece dei 510 dichiarati, e che se la tiene stretta stretta, uno perchè ne è innamorato pazzo, e due perchè di certo in futuro diventerà un pezzo da collezione).
Cmq aveva già ucciso un vero rilancio di alfa prima non facendo nessun suv/crossover non riuscendo minimamente a capire quel fenomeno di mercato, oltre ad aver fatto chiudere di propria mano il cs di arese.
La situazione è attuale è figlia di quelle scelte