I miei due cent sul futuro di Alfa.
1) Partiamo da un punto fermo: Alfa è un marchio di cui si parla tanto dovunque - basta vedere il numero di post su questo forum e confrontarlo con quello di tutti gli altri marchi - ma che nessuno compra più.
2) Perché nessuno compra più Alfa? Questa è la domanda da un milione di dollari. E' perché non è all'altezza - relativamente alle prestazioni - della concorrenza? Perché la meccanica è Fiat? La risposta è no: con Giiulia e Stelvio, Alfa ha prodotto la crema della crema e sostanzialmente non è servito a nulla; a dire il vero più per Giulia che per Stelvio ma insomma, non è bastato.
3) Quindi, è un problema di tecnologia (LED, Adas ecc.): si, e pure tanto, ma non solo. i valori son cambiati, va bene la bella meccanica ma senza la bella elettronica nessuno ti considera. Dirò di più, della bella meccanica interessa molto a pochi e nulla a quasi tutti
4) I motori: belli, sontuoso il V6 ma senza l'ibrido oggi e l'elettrico puro domani, non vai da nessuna parte, con buona pace del povero Busso. Fare un business plan basato sul diesel per un'auto che doveva arrivare ai giorni nostri dimostra, come se ce ne fosse bisogno, che Fiat era sempre almeno due passi indietro rispetto al mondo
5) Altri problemi enormi: la discontinuità di prodotto e la rete commerciale. Occhio non vede, cuore non duole, se fai un modello ogni dieci anni e non hai una rete commerciale, chi ti conosce? Al di fuori di Italia, Francia, UK e Germania, Alfa è un marchio esotico che pretende di essere come BMW ma che nessuno hai mai visto se non in tv. Voi ve lo comprereste un telefono di un marchio "strano" che pretende di essere come l'iPhone allo stesso prezzo dell'iPhone? Non credo proprio
6) Sarebbe quindi bastati, se forniti dall'inizio (2016), Matrix Led, giuda di livello 1, un bello schermo 12" per il cockpit e motori ibridi per far scegliere Alfa al posto della triade tedesca? E qui casca l'asino: non credo proprio. Troppi gli errori strategici, troppo il gap di reputazione, troppi i bidoni, troppi i problemi di qualità costruttiva accumulati nei decenni, a cominciare dalla gestione IRI e mai seriamente affrontati da Fiat (anzi), tranne che nell'ultimo decennio. Alfa "puzza" di Fiat e Fiat ha impresso a fuoco il marchio di "monnezza", soprattutto all'estero, e io che ci vado spesso lo posso testimoniare. Questo al di la della realtà, che vede oggi l'affidabilità delle Fiat messa non così male, anzi mi verrebbe da dire per certi versi meglio delle rinomate tedsche (in casa abbiamo una Giulietta e una 500L, sono perfette). Ma decenni di bidoni come Regata, Tempra e compagnia bella hanno lasciato un segno indelebile: chi deve comprare non rischia e si fida dell'opinione corrente per cui le Fiat, quindi le Alfa, non valgono niente. E poi, torno a dire, per un automobilista che non vive in quattro paesi europei chie è Alfa? Uno di quei marchi storici che una volta vinceva? E capirai, ce ne sono tanti di marchi decaduti o scomparsi. Io compro un'auto di oggi, non una che vinceva le corse 60 anni fa; ma chi se ne frega delle vittorie di allora, oggi vincono Audi, BMW, Mercedes, Toyota, Honda..
Quindi che si fa? Secondo me, Alfa deve oggi ricostuirsi una verginità e Dio solo sa quanto questo sia difficile, lungo e costoso. Tutti vorremmo il nuovo Busso, il nuovo sound inconfondibile, le nuove sospensioni che incollano alla strada ma la realtà è che quei tempi sono passati. Al di la, forse, di qualche supercar che se lo potrà permettere (e Alfa potrebbe produrle) il futuro è a corrente (oddio che dolore!), quindi tanto varrebbe pensare sin da oggi ad eccellere in quello. Come non lo so, visto l'appiattimento che l'auto a batteria porta, ma recuperare l'immagine perduta con i concetti del secolo scorso è tempo perso, viste anche (e soprattutto) le normative. Quindi il futuro, dovrà essere fatto sostanzialmente da SUV elettrici, sperando che tirino il coniglio fuori dal cilindro per differenziare il loro elettrico dagli altri (Tesla per ora lo fa): ruote alte, tanti display, guida autonoma e POI, ovviamente, una guidabilità al top, compatibilmente con la massa. E tanta, tanta ricerca sulle batterie, che il futuro ce lo giochiamo sulle Duracell.
Solo questo modo di tristezza potrà permettere ad Alfa di produrre qualche gioiello termico, sempre che sia ancora possibile, pienamente allineato alla tradizione ma con prezzi che, necessariamente, saranno da orefice.