Andrea Pontremoli AD Dallara ma anche lo stesso Ing. Dallara vedono un futuro dove lo stato fra auto "utile" e auto "ludica" sia ancora più netto anche quando e se si parlerà solo di elettrico. Dobbiamo metterci in testa che l'elettronica ha preso il sopravvento sulla meccanica già da qualche decennio e la strada ormai è tracciata, cosa comporta questo? Che oggi basta una soluzione meccanica più semplice ed elementare (ed economica) corretta costantemente dall'elettronica, oggi l'auto è più software che hardware. Faccio un esempio forse estremo ma è per rendere l'idea, i fratelli Frigerio oggi producono la Effeffe Berlinetta, l'auto più analogica credo che ci sia in commercio, monta il vecchio bialbero AlfaRomeo ed è completamente configurabile. Viene costruita attorno al cliente che sceglie il tipo di comportamento stradale e i tecnici regolano sospensioni, angoli, posizione del volante, della pedaliera, del sedile, tutto cacciaviti e chiavi inglesi (già qualsiasi supercar è molto più software che sia Ferrari o Lamborghini o quant'altro). Al contrario l'auto moderna che sia termica o elettrica ottiene gli stessi risultati se non anche meglio (questo potrebbe essere opinabile) ottenendo le stesse regolazioni via software su una meccanica più semplice, con quali risultati? Probabilmente con miglioramenti prestazionali sia a livello di potenza che in performance generali, probabilmente oggi una macchina "digitale" in pista è più veloce di una "analogica" ma probabilmente emoziona molto meno. Ecco la Effeffe è una macchina emozionale, potrebbero montarci anche un 1.2 Fire susciterebbe lo stesso tanta emozione a guardarla, ad accenderla, ad ascoltarla, a odorarla, potrebbe essere lenta, difficile ma sarà appagante. E' genuina, non ci sono artifici. Ma il futuro dell'automotive è diverso, e forse anche "antico", oggi anzichè parlare di Effeffe (ed è giusto che esista anzi io la sogno) dovremmo parlare di auto volanti a guida autonoma che ci facciano trovare la cena pronta a casa. Non si può parlare di futuro con l'odore di benzina sulle mani e il problema dell'autonomia delle pile che c'era 30 anni fa e continua ad esserci oggi. Non possiamo parlare di futuro con cerchi da 20 polllici e 2000kg di plastica da portare in giro, questa è preistoria! I fari led matrix ci sembrano futuro ma sono preistoria, ma dove sono finiti quei concept degli anni 80 ai saloni? Quello era il futuro quando in concessionaria c'era la Ritmo, oggi cos'è il futuro? L'Alfa del Futuro cosa deve offrire? Secondo me l'Alfa del futuro deve andare oltre a quello che fanno gli altri, deve ripartire dai concept, deve sognare l'auto volante, deve sognare un campionato monomarca di auto volanti, deve dire a tutto il mondo "oh ma ancora fate i dinosauri?"
Passato è passato,futuro è futuro e il presente è una gran cafonata
Mi piace questo intervento. Lo trovo condivisibile.
L'unica cosa che non condivido, o che meglio trovo fuorviante, è sostenere tout-court che una scelta tencologica minore (hardware) venga compensata dal software. Certo, se manteniamo l'asticella ferma delle prestazioni come fosse un valore assoluto. Cioè se vogliamo che il cmportamento di una macchina attuale, sia come quello di 25 anni fa, sicuro che ora ci si può arrivare con più elettronica a compensare.
Ma parliamo di Alfa Romeo, che gli standard dovrebbe fissarli al rialzo.
Altrimenti mi compro una Peugeot, no?