Rassegna stampa - 1
“Quanta tristezza sul volto di Vettel alla fine del GP del Messico. Poveretto, era arrivato secondo e doveva patire da un lato la gioia di Verstappen, dall’altro l’euforia di Hamilton, fresco iridato. Immagine emblematica della stagione che la Ferrari ha buttato via, dato che il titolo piloti è quello che conta di più per il grande pubblico. […] Una Ferrari più competitiva della Mercedes, come nella maggior parte dei casi quest’anno, ma meno consistente come team. Vettel dovrà fare un esame di coscienza sui troppi errori che gli sono costati il titolo, la Ferrari dovrà meditare sullo sbandamento avuto dopo la scomparsa di Marchionne, con tante manovre dietro le quinte che hanno finito per distrarla dall’obbiettivo iridato. La sconfitta è venuta dalla fragilità mentale del team, non dall’auto. Debolezze nascoste quanto evidenti, con le quali non si va lontano”.
Pino Allievi, La Gazzetta dello Sport