<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1568 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 6 26,1%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 2 8,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 3 13,0%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 11 47,8%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 34,8%

  • Total voters
    23
Non c'è nessun obbligo per Zio Peppino di sostituire la sua auto. E neanche ci sarà tra 10 anni, perché potrà comperare una termica il 31.12.2034 e tenersela altri 15 anni buoni, quindi tirare avanti fino al 2050.
Come non c'è stato alcun obbligo per decenni di smaltire l'Eternit nel caso in cui non fosse degradato.
Quindi una buona termica, se ben mantenuta, tirerà avanti tranquillamente fino alla metà del secolo...
peccato che ci siano dei limiti alla produzione che hanno fatto schizzare il prezzo del 50% in 4 anni e quest'anno i limiti sono anche più alti . e infatti le case fanno pressione per farli abbassare o toglierli (il che implicherebbe il crollo del mercato dell'elettrica già in crisi per via della rimozione dei mostruosi incentivi pubblici di cui ha goducto fino agli anni scorsi)
 
.... anche perché di fatto spesso non possono prendere altro....
certo. l'auto elettrica in cina costa un terzo...i limiti del termico sono spesso solo economici (solo in poche grandi metropoli ci sono limiti alle immatricolazioni)
se qui una panda elettrica costasse come una benzina secondo me la gente si lamenterebbe molto meno...anche con l'autonomia più scarsa... e non ci sarebbero problemi di ricarica (su questo bisognerebbe far riflettere i fanboy dell'elettrica)....
 
Questione di tempo.
Forse neanche tanto.
dici che con le colossali vendite di questi anni i volumi consentiranno prezzi bassi?
a me pare che le aziende produttrici europee si erano già predisposte a diventare importatrici...tanto era palese il vantaggio concorrenziale dei cinesi (il che vuol dire niente più che la fine dell'automotive europea)...
vediamo se i dazi tengono , certo non faranno scendere i prezzi....
 
Io non direi che la «colpa» dello scarso successo delle BEV sia da attribuire a chi potrebbe ma è condizionato dai preconcetti. Come diceva Occam, la soluzione più semplice spesso è quella giusta, e in questo caso è particolarmente semplice: per adottare volentieri una tecnologia nuova, o comunque diversa da quella cui sono abituato, devo percepire un vantaggio netto evidente, sul piano pratico e/o su quello economico. Non basta l'argomentazione «potrebbe andarmi bene», peggio ancora se «con un minimo di adattamento», così la compro se e solo se Pantalone ci mette un cospicuo contributo. E appena Pantalone chiude il borsellino, abbiamo visto cosa succede....
Stiamo facendo lo stesso discorso ma considerandola in 2 contesti differenti.
Tu presupponi, o più precisamente, collochi l'auto elettrica come alternativa/concorrente dell'auto termica quindi la "pesi" e la valuti come tale che, ovviamente per le sue note caratteristiche, ne esce chiaramente perdente.
Io invece la considero per quello che l' Unione Europea gli darà come ruolo, ovvero sostituire a prescindere l'auto termica.
Quindi per chi per la sua gestione non rientra nelle sue corde o non se la farà rientrare, perdomani il termine, non glie ne fregarà un bel cippone a nessuno. Perchè l'utilizzatore non dovrà decidere se gli andrà bene o meno decretandone il fallimento o il successo.
Ma dovrà decidere se : adeguarsi, continuare con il termico fin quando ne avrà la possibilità, altrimenti trovare un mezzo alternativo o, nella più cupa delle ipotesi, andarsene a piedi.
Sul perchè, gli obiettivi, che sia giusto o sbagliato non mi esprimo meglio soprassedere viste le pagine precedenti e di politica/politiche non se ne può parlare ma ad oggi, febbraio 2025, una cosa è certa : per decreto dal 2035 si potrà costruire solo auto a emissioni zero. Tra l'altro al riguardo più volte la commissione Europea ha dato ampie prove di non cedere minimamente a rinvii o annullamenti. E fino a prova contraria il forse, il magari, al si potrebbe, ecc.ecc. praticamente ai fini pratici non contano nulla.
Con queste premesse ho basato le considerazioni del mio post.
Onestamente questa situazione mi sembra la stessa di quando il protagonista di un film al posto di scappare anticipatamente dallo scoppio di una bomba si accanisce su di essa nella speranza che fino all'ultimo secondo riesca a staccare il filo giusto impedendo la tragedia.
Il problema che questo non è un film, quindi come può succedere che ci riesca a staccare il filo giusto e salvare capra e cavoli, come invece il suo tempo si riveli perso staccando quello sbagliato e la bomba gli scoppi tra le mani. Mancano 10 anni e solo il tempo sarà rivelatore, ma ripeto ad oggi per ora a queste regole bisogna sottostare.
 
Ultima modifica:
dici che con le colossali vendite di questi anni i volumi consentiranno prezzi bassi?
a me pare che le aziende produttrici europee si erano già predisposte a diventare importatrici...tanto era palese il vantaggio concorrenziale dei cinesi (il che vuol dire niente più che la fine dell'automotive europea)...
vediamo se i dazi tengono , certo non faranno scendere i prezzi....
Io credo che le auto elettriche, molto più semplici di quelle termiche, potenzialmente potrebbero costare molto meno.
In fin dei conti la voce più pesante è quella delle batterie che però hanno prezzi in costante e importante diminuzione.
Poi, sicuramente, ci saranno altri fattori che concorreranno a formare i prezzi finali, ma le premesse ci sarebbero.
 
(ANSA) - Uno studio ha rilevato che l'impatto di carbonio delle pubblicazioni digitali di un influencer con 3 milioni di follower tra le diverse piattaforme è di 1072 tonnellate di anidride carbonica all'anno, l'equivalente di 481 viaggi andata e ritorno tra Parigi e New York. Da questo problema è nato uno strumento gratuito e open source per aiutare influencer e brand a misurare gli impatti delle proprie campagne sui social e comprendere come ridurli per una fruizione più consapevole e rispettosa dell'ambiente.
 
Considerando quanti anni ci stanno mettendo per elettrificare la linea Novara biella viene istintivo quando si parla di treni e citano una data aggiungerci 10 anni
Elettrificare le linee secondarie è spesso inutile, soldi sprecati per 10 treni al giorno e manutenzione continua. Non siamo in Svizzera, oggi (come abbiamo visto) non abbiamo surplus di corrente né la produciamo a basso costo grazie alla trovata europea delle sanzioni.

Quella delle linee elettrificate a tutti i costi è il solito refrain da greenwashing di cui si riempiono la bocca gli amministratori locali in cerca di consensi. Germania e Danimarca, paesi con una coscienza ambientale maggiore della nostra, buona disponibilità di eolico eccetera, hanno ancora moltissime linee non elettrificate che non pensano minimamente di convertire. O peggio a passare alla tavanata dell'idrogeno...
 
Non discuto se abbia senso o meno elettrificare le tratte minori,probabilmente no almeno dal punto di vista economico.
Ma il fatto che ci stiano mettendo 10 anni per farlo,e se ho capito bene solo in un senso.
Per questo quando leggo che una nuova tecnologia sarebbe in arrivo ci vado molto cauto e tendo a non credere ai proclami,dopo tutto sono gli stessi che ci hanno messo 3 anni per realizzare un ascensore che sale e scende di un solo piano.
 
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