<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1566 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Era esattamente quello che intendevo dire, quanto meno in Italia l'automobile di massa è un fenomeno del secondo dopoguerra

Mia nonna con le sorelle come tanti 'nuovi' Romani si è spostata da un paese a circa 70 km proprio nel dopoguerra, gente nata intorno agli anni 20. Mi hanno sempre raccontato che per loro il mondo erano i 5 km che facevano a piedi, ma poi anche a Roma non è che nel 48 facevano quello che facciamo noi, il cambiamento che noi ora diamo per scontato ci fu anni dopo, e comunque era sempre gente che pure negli anni 70 poi di tanto non è che si spostava. Le vere generazioni che hanno vissuto i cambiamenti sono quelle nate nel dopoguerra secondo me, insomma quelli che ora vanno per gli 80, quelli si hanno vissuto un nuovo tipo di società per mezzo delle automobili, ma parliamo di generazioni abbastanza recenti, se consideriamo che i millenia già invece hanno una visione della mobilità differente si capisca che alcune generazioni hanno vissuto un tipo di mobilità ma non moltissime
 
A parte che il mondo non è l'Europa, e la motorizzazione di massa è partita negli Stati Uniti, a me sembra che la società non sia cambiata, ma piuttosto vi sia una ben precisa fazione che vuole che cambi, in nome di un'ideologia del tutto staccata dalla realtà e sviluppatasi in ambiti che partivano (e partono tuttora) da enormi privilegi sociali ed economici.
E ho qualche timore sul fatto che, in fondo, siano gli stessi che propugnano una società imbarbarita in modo che morendo in culla qualunque altro modello si ritorni a spararsi per decidere chi abbia diritto e precedenza sul marciapiedi.
 
A parte che il mondo non è l'Europa, e la motorizzazione di massa è partita negli Stati Uniti, a me sembra che la società non sia cambiata, ma piuttosto vi sia una ben precisa fazione che vuole che cambi in nome di un'ideologia del tutto staccata dalla realtà e sviluppatasi in ambiti che partivano (e partono tuttora) da enormi privilegi sociali ed economici.
Gli elettronauti....

Già descritti sono una "setta" attiva da ben prima della transizione europea e con tutto quello che gli serviva per godersi la loro silenziosa velleità su gomma. Pannelli solari, 7,2 domestico se piove con WB, abbonamenti alle colonnine....e anzi noi peones dell'elettrone con le nostre (per chi le ha) C3 ,TP-03 , Avender, o Plugin siamo solo tempo di attesa alle colonnine e quindi per loro siamo solo acari sul materasso....
 
A parte che il mondo non è l'Europa e la motorizzazione di massa è partita negli Stati Uniti, a me sembra che la società non sia cambiata, ma piuttosto vi sia una ben precisa fazione che vuole che cambi in nome di un'ideologia del tutto staccata dalla realtà e sviluppatasi in ambiti che partivano (e partono tuttora) da enormi privilegi sociali ed economici.

Ma non è neanche gli USA sono il mondo, a fine anni 80 quanti paesi del mondo avevano una mobilità privata come la intendiamo oggi? Io allora stavo in URSS e le auto le avevano in 4 gatti, per fare un esempio
 
se consideriamo che i millenia già invece hanno una visione della mobilità differente si capisca che alcune generazioni hanno vissuto un tipo di mobilità ma non moltissime
Loro non concepiscono le uscite del fine settimana o la gita domenicale .. per loro lo spostamento è prendere un aereo o interrail e rivederci tra 1 mese, un anno o forse mai più. Sempre che non siano mummie come dice agricolo.
 
Oggi ho desiderato avere un'auto elettrica.
O che ce l'avesse il vecchietto che avevo davanti al distributore.
Non mi ha fatto perdere tanto tempo solo che l'ho vissuta comunque come una rottura.
Siamo entrati insieme nello spiazzo del distributore,avevamo entrambi lo sportellino per il carburante a sinistra (e poi comunque le pompe dall'altro lato erano occupate) quindi ci siamo diretti entrambi verso le pompe di destra.
Solo che si è fermato alla prima invece di proseguire alla seconda,cosa che avrebbe dato la possibilità di fare rifornimento anche a me senza dover aspettare che finisse lui.
E' una cosa che fanno in tanti,onestamente a me da fastidio.
Ok tu devi rifornire ma se ci sono due pompe libere perchè non ti prendi quella 10 metri più avanti e lasci quella dietro a me che sono appunto dietro di te?
Comunque è sceso,ha messo la banconota (presumo dalla durata del rifornimento che fossero 20 euro o addirittura 10) e li la tragedia...
Ha preso il guanto monouso e non riusciva ad aprirlo come al supermercato,alla fine l'ha usato come se fosse un tovagliolo di carta senza indossarlo.
Aveva una peugeot diesel e ci ha messo decisamente meno a erogare il carburante rispetto alla lotta col guanto.
Finisce,posa la pistola,sale in auto e tra me e me ho pensato vabbè dai ci ha messo 30 secondi in più di quanti ce ne avrei messi io niente di tragico.
Solo che non ripartiva,magari doveva azzerare il contakm parziale sul display.
Non volevo suonare perchè pareva brutto ma mi sentivo in ostaggio.
Alla fine ce l'ha fatta.
Toltosi lui in 1 minuto ho messo i soliti 20 euro...
Beato chi ricarica a casa perchè 5 minuti al distributore sembrano comunque più lunghi di qualche ora a casa propria.
 
E frattanto Toyota presenta la terza generazione di veicoli a idrogeno che estenderà anche ad auto piccole (e più economiche)
E ben venga anche l'idrogeno!
Se ne avrò le possibilità tecniche ed economiche, perché no?
A me non interessa l'auto a pile in se, mi interessa un sistema che possa far a meno delle fonti non rinnovabili.
Non perché sia un talebano in tal senso, ormai lo sapete, ma la spinta alla ricerca delle alternative deve esserci!
Tempo indietro avevo postato una mia esperienza.
Avevo partecipato ad un convegno di un'azienda locale che faceva ricerca proprio sull'idrogeno (pur avendo interessi nella robotica ed in altri settori).
L'AD (che poi di fatto credo fosse anche il detentore delle quote di maggioranza, ndr), 2 o 3 anni fa diceva che la loro visione era quella di produrre idrogeno da FV (o comunque da fonti rinnovabili).
I dati, allora, non erano eclatanti, circa il 40% di efficienza nella conversione (non so quanto sia l'efficienza di un motore a idrogeno).
Ma erano fiduciosi, pensavano a miglioramenti consistenti e, comunque, ad un'interazione efficace anche con le CER (se ne parlava già diffusamente), un sistema per correggere l'intermittenza produttiva da fonti rinnovabili (sole, vento, acqua).
E qui la domanda, oltre a Toyota?
 
Oggi ho desiderato avere un'auto elettrica.
O che ce l'avesse il vecchietto che avevo davanti al distributore.
Non mi ha fatto perdere tanto tempo solo che l'ho vissuta comunque come una rottura.
Siamo entrati insieme nello spiazzo del distributore,avevamo entrambi lo sportellino per il carburante a sinistra (e poi comunque le pompe dall'altro lato erano occupate) quindi ci siamo diretti entrambi verso le pompe di destra.
Solo che si è fermato alla prima invece di proseguire alla seconda,cosa che avrebbe dato la possibilità di fare rifornimento anche a me senza dover aspettare che finisse lui.
E' una cosa che fanno in tanti,onestamente a me da fastidio.
Ok tu devi rifornire ma se ci sono due pompe libere perchè non ti prendi quella 10 metri più avanti e lasci quella dietro a me che sono appunto dietro di te?
Comunque è sceso,ha messo la banconota (presumo dalla durata del rifornimento che fossero 20 euro o addirittura 10) e li la tragedia...
Ha preso il guanto monouso e non riusciva ad aprirlo come al supermercato,alla fine l'ha usato come se fosse un tovagliolo di carta senza indossarlo.
Aveva una peugeot diesel e ci ha messo decisamente meno a erogare il carburante rispetto alla lotta col guanto.
Finisce,posa la pistola,sale in auto e tra me e me ho pensato vabbè dai ci ha messo 30 secondi in più di quanti ce ne avrei messi io niente di tragico.
Solo che non ripartiva,magari doveva azzerare il contakm parziale sul display.
Non volevo suonare perchè pareva brutto ma mi sentivo in ostaggio.
Alla fine ce l'ha fatta.
Toltosi lui in 1 minuto ho messo i soliti 20 euro...
Beato chi ricarica a casa perchè 5 minuti al distributore sembrano comunque più lunghi di qualche ora a casa propria.
Capisco il tuo discorso ma mi sembri esagerato.
 
E ben venga anche l'idrogeno!
Se ne avrò le possibilità tecniche ed economiche, perché no?
A me non interessa l'auto a pile in se, mi interessa un sistema che possa far a meno delle fonti non rinnovabili.
Non perché sia un talebano in tal senso, ormai lo sapete, ma la spinta alla ricerca delle alternative deve esserci!
Tempo indietro avevo postato una mia esperienza.
Avevo partecipato ad un convegno di un'azienda locale che faceva ricerca proprio sull'idrogeno (pur avendo interessi nella robotica ed in altri settori).
L'AD (che poi di fatto credo fosse anche il detentore delle quote di maggioranza, ndr), 2 o 3 anni fa diceva che la loro visione era quella di produrre idrogeno da FV (o comunque da fonti rinnovabili).
I dati, allora, non erano eclatanti, circa il 40% di efficienza nella conversione (non so quanto sia l'efficienza di un motore a idrogeno).
Ma erano fiduciosi, pensavano a miglioramenti consistenti e, comunque, ad un'interazione efficace anche con le CER (se ne parlava già diffusamente), un sistema per correggere l'intermittenza produttiva da fonti rinnovabili (sole, vento, acqua).
E qui la domanda, oltre a Toyota?
Zeno perdona, mi rivolgo a te in particolare....

allora millemila pagine di interventi, impossibile cogliere e tenere un filo, tutto corretto.

Ma di ste colonnine e tariffe ne vogliamo parlare? La cosa riguarda tutti, utenti attuali e quindi anche futuri. Sento oltre che lamentele sulle tariffe parecchie lamentele in aumento ovviamente seponenziale di fuoriuso, e altro....

Se questo è progresso....un pò come ci avessero detto nel 2000 dal 2025 tutte le macchine a etanolo e oggi l'etanolo costasse 13,44 euro al litro....
 
Penso che il lasso temporale citato sia corretto.
75 anni fa doveva ancora nascere la nuova 500 che è stata l'auto che ha motorizzato l'Italia.
Mio padre è del 1941,diciamo che potrebbe essere mio nonno perchè abbiamo 46 anni di differenza,e pur provenendo da una famiglia povera ha avuto accesso alla mobilità individuale.
Azzarderei che forse era più libero di spostarsi lui con la sua prima 500 di quanto non lo sia un diciottenne oggi,nel senso che oggi abbiamo auto decisamente migliori sotto tutti i punti di vista ma viaggiare ha un costo decisamente alto quindi può essere che faccia meno km una persona dei giorni nostri.
Forse quel cambiamento si è avvenuto quasi dall'oggi al domani,nel senso che in pochi anni si è passati da un numero relativamente ristretto di persone che si potevano permettere un'auto e si è arrivati all'auto quasi per tutti.
Oggi io temo che ci stiamo allontanando da quel paradigma anche senza mettere di mezzo l'auto elettrica.
Si parla tanto dei giovani che hanno poca passione per le auto ma forse sotto sotto sono di meno le famiglie che possono festeggiare il conseguimento della patente di un figlio regalandogli un'auto che alla famiglia non serve perchè magari ce ne sono già due.
Non dico che sia necessariamente un male ma che purtroppo ci sono aspetti della vita scolastica,sociale e lavorativa di tutti noi che sono basati sulla mobilità individuale e per adesso rimangono tali.
Magari a livello scolastico e sociale ci sarà un rapido cambiamento ma a livello lavorativo non so.
Quante aziende oggi offrono un lavoro a un ragazzo giovane che non può garantire che sarà sul posto di lavoro alle 8 precise ogni giorno che piova o ci sia il sole,estate e inverno?
Magari avremmo dovuto lavorare a ritroso.
Non puntare sulla riduzione delle auto,ripeto senza tirare in ballo l'auto elettrica bastano i costi di acquisto e mantenimento attuali per dire che l'auto purtroppo non è più o presto non sarà più per tutti,e poi aspettarsi che sia tutto il resto ad adeguarsi ma fare il contrario.
Rendere le auto sempre meno necessarie (ricordiamoci che non tutti viviamo,studiamo e lavoriamo in una grande città con la fermata della metro sotto casa) e fare in modo che il loro numero diminuisse da se.
Poi certo l'auto non è solo una necessità,tanti non ci avrebbero comunque rinunciato.
Però così rischiano di rinunciarci anche persone che avrebbero un po' di passione.
 
Ma non è neanche gli USA sono il mondo
E' il tipo di società che nel bene e nel male, ha guidato lo sviluppo dell'Occidente come lo intendiamo noi. Purtroppo, negli ultimi 20 anni che tu citi, l'Europa ha perso la bussola...perché (magari anche giustamente) ha cercato una via propria "alternativa" allo sviluppo ma sbagliando clamorosamente su tutti i fronti, com'è abbastanza facile rilevare dai principali indicatori economici e non solo.

Poi non è che oggi gli USA siano un modello perfetto, anzi, scontano gravissime problematiche sociali. Il danno è che tutto ciò che proviene dal resto del mondo, incluso il Giappone che oggi in Italia è idolatrato senza motivo, resta (a mio parere) nel bene e nel male peggiore a livello di crescita, innovazione e benessere.
 
L'idrogeno è come il liscio.
Sembra sempre che sia spacciato ma ogni tanto se ne parla...
Non so quanto sia cambiato ma anni fa mi pare che l'unica auto a idrogeno sul mercato fosse la Mirai,che leggo online costa 75900 euro,e c'erano tipo due distributori in Italia.
Mi pare che abbia molte meno possibilità dell'elettrico di diffondersi.
 
Zeno perdona, mi rivolgo a te in particolare....

allora millemila pagine di interventi, impossibile cogliere e tenere un filo, tutto corretto.

Ma di ste colonnine e tariffe ne vogliamo parlare? La cosa riguarda tutti, utenti attuali e quindi anche futuri. Sento oltre che lamentele sulle tariffe parecchie lamentele in aumento ovviamente seponenziale di fuoriuso, e altro....

Se questo è progresso....un pò come ci avessero detto nel 2000 dal 2025 tutte le macchine a etanolo e oggi l'etanolo costasse 13,44 euro al litro....
Figurati.
Faccio però fatica a capire cosa intendi.
Per quello che riguarda le mie esternazioni non credo di contraddirmi, sostengo, come ho sempre fatto, che le aziende dovrebbero far ricerca per un graduale ma deciso allontanamento dalle fonti non rinnovali.
Per me, che le auto vadano a pile, a idrogeno o a Chianti poco importa, basta che si tenda ad evitare petrolio e combustibili "finiti".
La notizia che hai dato tu di Toyota è a dimostrazione di quello che sostengo, non sono le aziende europee a fare ricerca e innovazione.
Per certi versi negli ultimi anni è stata più innovativa (anche se con risultati alterni) una piccola casa come Mazda cdi tutti i grandi gruppi europei.
Loro, piccolini, hanno cercato nuove strade, nuove soluzioni.
Noi abbiamo solo migliorato, magari in maniera importante, vecchi concetti.

Per il resto sono il primo a lamentare che, anche su input "superiori", ormai la mobilità elettrica a pile viene osteggiata oltremodo.
Tariffe, inefficienze, mancata manutenzione la rendono ormai appetibile solo per i pochi, come me, che possono ricaricare da casa.
Quello su cui "battibecco" spesso è sul fatto che questo è un problema del sistema, di voler fare le cose o no, non delle auto elettriche in se.

A me interessa la tecnica, la tecnologia, la fattibilità, perché ritengo indispensabile un cambio di rotta (non solo per le auto, ovvio).

Il resto va (andrebbe) governato.
 
E ben venga anche l'idrogeno!
Se ne avrò le possibilità tecniche ed economiche, perché no?
A me non interessa l'auto a pile in se, mi interessa un sistema che possa far a meno delle fonti non rinnovabili.
Non perché sia un talebano in tal senso, ormai lo sapete, ma la spinta alla ricerca delle alternative deve esserci!
Tempo indietro avevo postato una mia esperienza.
Avevo partecipato ad un convegno di un'azienda locale che faceva ricerca proprio sull'idrogeno (pur avendo interessi nella robotica ed in altri settori).
L'AD (che poi di fatto credo fosse anche il detentore delle quote di maggioranza, ndr), 2 o 3 anni fa diceva che la loro visione era quella di produrre idrogeno da FV (o comunque da fonti rinnovabili).
I dati, allora, non erano eclatanti, circa il 40% di efficienza nella conversione (non so quanto sia l'efficienza di un motore a idrogeno).
Ma erano fiduciosi, pensavano a miglioramenti consistenti e, comunque, ad un'interazione efficace anche con le CER (se ne parlava già diffusamente), un sistema per correggere l'intermittenza produttiva da fonti rinnovabili (sole, vento, acqua).
E qui la domanda, oltre a Toyota?
L’avevo scritto qualche giorno fa che sono stato passeggero per 50 km su una Toyota Mirai ad idrogeno.
263.000 km in 3 anni, rifornimento dai tempi simili alla benzina,2 stazioni di rifornimento in città.
Ma le altre vetture Mercedes ( o BMW) non sono altrettanto affidabili
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Back
Alto