Io non direi che la «colpa» dello scarso successo delle BEV sia da attribuire a chi potrebbe ma è condizionato dai preconcetti. Come diceva Occam, la soluzione più semplice spesso è quella giusta, e in questo caso è particolarmente semplice: per adottare volentieri una tecnologia nuova, o comunque diversa da quella cui sono abituato, devo percepire un vantaggio netto evidente, sul piano pratico e/o su quello economico. Non basta l'argomentazione «potrebbe andarmi bene», peggio ancora se «con un minimo di adattamento», così la compro se e solo se Pantalone ci mette un cospicuo contributo. E appena Pantalone chiude il borsellino, abbiamo visto cosa succede....
Stiamo facendo lo stesso discorso ma considerandola in 2 contesti differenti.
Tu presupponi, o più precisamente, collochi l'auto elettrica come alternativa/concorrente dell'auto termica quindi la "pesi" e la valuti come tale che, ovviamente per le sue note caratteristiche, ne esce chiaramente perdente.
Io invece la considero per quello che l' Unione Europea gli darà come ruolo, ovvero sostituire a prescindere l'auto termica.
Quindi per chi per la sua gestione non rientra nelle sue corde o non se la farà rientrare, perdomani il termine, non glie ne fregarà un bel cippone a nessuno. Perchè l'utilizzatore non dovrà decidere se gli andrà bene o meno decretandone il fallimento o il successo.
Ma dovrà decidere se : adeguarsi, continuare con il termico fin quando ne avrà la possibilità, altrimenti trovare un mezzo alternativo o, nella più cupa delle ipotesi, andarsene a piedi.
Sul perchè, gli obiettivi, che sia giusto o sbagliato non mi esprimo meglio soprassedere viste le pagine precedenti e di politica/politiche non se ne può parlare ma ad oggi, febbraio 2025, una cosa è certa : per decreto dal 2035 si potrà costruire solo auto a emissioni zero. Tra l'altro al riguardo più volte la commissione Europea ha dato ampie prove di non cedere minimamente a rinvii o annullamenti. E fino a prova contraria il forse, il magari, al si potrebbe, ecc.ecc. praticamente ai fini pratici non contano nulla.
Con queste premesse ho basato le considerazioni del mio post.
Onestamente questa situazione mi sembra la stessa di quando il protagonista di un film al posto di scappare anticipatamente dallo scoppio di una bomba si accanisce su di essa nella speranza che fino all'ultimo secondo riesca a staccare il filo giusto impedendo la tragedia.
Il problema che questo non è un film, quindi come può succedere che ci riesca a staccare il filo giusto e salvare capra e cavoli, come invece il suo tempo si riveli perso staccando quello sbagliato e la bomba gli scoppi tra le mani. Mancano 10 anni e solo il tempo sarà rivelatore, ma ripeto ad oggi per ora a queste regole bisogna sottostare.