<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1918 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 9 26,5%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 8,8%
  • no dipende dalle case

    Votes: 6 17,6%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 15 44,1%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 9 26,5%

  • Total voters
    34
Ma chiudo qua il tema sull’essere consapevoli dell’effetto delle proprie azioni sulla collettività perché ho già intuito dove si finirà a parare.
Lo sappiamo tutti benissimo che un sacco di violazioni, in Italia, non vengono contestate, oppure sono ignorate le multe. Ma inquinare anche la stessa aria che si respira e che si fa respirare alla propria famiglia, non è solo illegale, ma anche scioccamente autolesionista.
 
Noi abbiamo molto territorio inusato o comunque non sfruttato per nulla sarebbe secondo me fattibile un progetto per ulilizzarli con le torri al sale con tecnologia che in cina sta facendo faville
 
Io da profano pensavo che in questa zona non potessero essere realizzati perché si coltiva quasi esclusivamente riso e,sempre da profano,pannelli solari e mare a quadretti non mi pareva una combinazione vincente.

Non penso che risaia e agrivoltaico siano compatibili, ci sarà un piano di coltivazione che prevederà un cambio colturale

Queste cose non vanno osteggiate a 360 gradi, ma bisogna vigilare che vengano realizzati nel modo corretto
 
Non penso che risaia e agrivoltaico siano compatibili, ci sarà un piano di coltivazione che prevederà un cambio colturale

Queste cose non vanno osteggiate a 360 gradi, ma bisogna vigilare che vengano realizzati nel modo corretto
Esatto, ci sono contesti in cui si può integrare bene, altri dove proprio non ci sta. Nelle mie zone, ad esempio, di contesti così ne vedo pochi, anche considerando tutte le zone che potrebbero essere coperte (tetti di capannoni e parcheggi soprattutto). In altre zone ci può stare, certamente. Ognuno vede le cose con i suoi occhiali... ;)
 
Esatto, ci sono contesti in cui si può integrare bene, altri dove proprio non ci sta. Nelle mie zone, ad esempio, di contesti così ne vedo pochi, anche considerando tutte le zone che potrebbero essere coperte (tetti di capannoni e parcheggi soprattutto). In altre zone ci può stare, certamente. Ognuno vede le cose con i suoi occhiali... ;)

Possono stare nei contesti che convengono agli osteggiatori ...

:emoji_zipper_mouth:
 
Comunque, al di là di termocamini e caldaie a pellet, che sono molto diffusi in diverse zone d'Italia, il discorso di partenza era ben diverso e cioè che gli impianti di riscaldamento domestico si sono molto evoluti da 50 anni a questa parte. Al sud, per dire, ci si riscaldava con il caminetto (e molte famiglie che vivono in piccoli paesi rurali lo fanno ancora oggi) in modo un po' rudimentale, poi con il tempo siamo passati ai termosifoni, che permettono di riscaldare un appartamento in modo uniforme, e ora agli impianti a pavimento, che sono ancora più efficienti. Anche nel settore automotive è realistico attendersi una simile evoluzione, siamo passati da motori che facevano 10 km/l (anni settanta) a motori molto più efficienti e dotati di trattamento dei gas di scarico. È lecito attendersi che il processo continui con la graduale elettrificazione sino al superamento, in tutto o in parte, del motore termico
 
Proprio tu...

Non sono io che invento limitazioni che di fatto non ci sono.
E se non ci sono significa che si sta contestando alla gente un comportamento che è del tutto lecito.
Il pellet lo vendono al supermercato non gli spacciatori nei vicoli.
Oltretutto le stufe a pellet sono state anche incentivate per parecchio tempo quindi ora se impedissero a chi magari 5 anni fa ne ha installata una di usarla sarebbe ridicolo.
Fate la morale quanto volete ma chi usa il camino per ridurre la spesa per il riscaldamento evidentemente lo fa perché altrimenti riscaldare la casa gli costerebbe troppo.
Possiamo dire che invece di usare il camino dovrebbero trasferirsi in una casa più efficienti ma si torna ai soliti discorsi.
Non tutti si possono permettere un'auto elettrica e una casa classe a.
Mettiamoli in croce per questo.
Dai che siamo sotto le feste e in teoria dovremmo essere tutti più buoni.
Io di esempi dove si potrebbe,anzi si dovrebbe,intervenire ne ho citati.
Da parte mia pur non avendo una casa ne un'auto particolarmente efficienti faccio del mio meglio per ridurre le emissioni contenendo l'uso e i consumi.
Non tutti lo fanno e a volte a inquinare di più sono quelli con la macchina euro 6 e la casa super efficiente.
Il titolare della ditta per chi lavoro tiene 25 gradi nel suo ufficio,nel resto dello stabile ce ne saranno 15,e 22 a casa.
Avendo una casa efficente potrebbe accontentarsi di una temperatura confortevole ma non primaverile e inquinare ancora meno ma non gliene frega.
Che ci vuoi fare.
 
Quindi se hanno l’allaccio al gas ma usano il termocamino , se ho interpretato bene nelle pagine precedenti, commettono un illecito.
E da come sembra da questo link, pure altamente inquinanti
Ideale per la pianura padana.

Se si legge l'articolo fino alla fine si scopre che un termocamino con ventilazione interna adeguata inquina molto poco. Perché il problema non è il mezzo ma la combustione: se la legna brucia bene e lascia poca cenere non ha inquinato più di una caldaia a metano. E per chi non lo sa un termocamino per chi lo vede la prima volta si chiede dove esce il fumo, perché appare completamente chiuso anche dentro: i fumi, prima di uscire fanno tutto un giro dove scaricano la maggior parte della fuliggine.
 
Sul discorso dell'evoluzione dei riscaldamenti a me sembra che una volta fatto il salto da camii e stufe ai termosifoni non sia cambiato più di tanto.
Le caldaie da normali sono diventate a condensazione ma la stragrande maggioranza delle persone continua a scaldare la casa utilizzando lo stesso combustibile che si usa da decenni cioè il metano.
Alle auto viene chiesta un'evoluzione molto più spinta e molto più costosa perché almeno a livello locale le amministrazioni si concentrano sempre solo su di esse.
Io sarei più per fare un uso più responsabile delle tecnologie che abbiamo piuttosto che svenarsi per abbandonarle e passare ad altro.
Ho visto di recente un'attività in cui hanno installato delle pompe di calore e a quanto mi dicono di vantaggi economici non ce ne sono,probabilmente avrebbero dovuto fare anche il riscaldamento a pavimento ma già così la spesa è stata ingente.
Non si possono chiedere sacrifici così grandi secondo me.
 
In realtà nel settore residenziale i cambiamenti sono molto più radicali e costosi. Le nuove costruzioni devono necessariamente rispondere a criteri di efficientamento energetico, in poche parole devono avere cappotto termico e fotovoltaico. Il metano ormai è sparito.
Il processo è meno evidente perché, mentre le auto durano mediamente vent'anni, le case durano molto di più, possono essere ristrutturate e, in molti casi, aumentano il loro valore nel tempo. Quindi la riconversione implica un processo molto ma molto più lungo
 
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