<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1867 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 26,7%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,0%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 13,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 14 46,7%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 9 30,0%

  • Total voters
    30
Penso che chi trova una (parziale spero) giustificazione a questi comportamenti , tipo quelli citati da Pellegrini, non ha letto il post o non l’ha capito. Parla di un centro commerciale con migliaia di posti a disposizione, se parcheggi in un posto riservato alla ricarica lo fai di proposito non per pigrizia ( tra l’altro questi parcheggi di solito sono lontano dagli ingressi).
Il paragone con i posti dei disabili non ha alcun senso, è per me solo un modo per dar manforte ad un comportamento sbagliato da ogni direzione in cui lo guardi. Tanto come dar contro ai pedoni kamikaze quando gli automobilisti non si fermano sulle strisce.
Peccato leggere tali giustificazioni nel 2025.
 
Se avete LinkedIn, vi segnalo il post dell’ex direttore della rivista che da vita a questo forum:

Un sabato mattina, in un centro commerciale di Torino che dispone di migliaia di parcheggi vuoti, un automobilista sceglie deliberatamente di occupare non uno, ma due stalli di ricarica HPC con una vettura a motore termico.

Qualche giorno dopo, in centro a Milano, torno alla colonnina per riprendere l’auto e la trovo mutilata: lo sportellino che copre la prese di ricarica della Volvo EX 90 è stato strappato via, giace a terra, staccato con violenza dalla carrozzeria.

Entrambi sono gesti, e come tutti i gesti si fanno segno; o, se si preferisce, messaggio.

Da tempo, la transizione ecologica è diventata terreno di identità, appartenenza, sfida simbolica. Come in ogni conflitto che si colora di tratti religiosi, l’atto individuale si carica di un valore di affermazione e di negazione: occupa uno spazio fisico per sottrarlo a un avversario, mette in scena una dimostrazione di forza, ricerca nello sguardo altrui il riconoscimento di una provocazione.

La polarizzazione, in questo senso, non è un effetto collaterale della transizione: ne è ormai il linguaggio dominante. L’elettrico e il termico non vengono percepiti come soluzioni tecniche diverse, rispondenti a esigenze differenti, ma come bandiere opposte. Lo scontro si alimenta di simboli e di atti rituali, come in ogni guerra di religione: il parcheggiare di traverso per impedire la ricarica, il vandalismo vigliacco, il disprezzo ostentato verso chi fa una scelta diversa. Sono gesti minimi, quotidiani, e proprio per questo rivelatori. Ogni stallo di ricarica diventa un altare profanato o difeso. Così, come accade nei conflitti religiosi, si smarrisce il senso del fine per concentrarsi esclusivamente sui segni del contendere.

Quell’auto parcheggiata a impedire l’utilizzo di due colonnine e quello sportellino divelto non sono, in sé, il problema. Sono il sintomo. Il sintomo di un tempo in cui le scelte tecnologiche vengono piegate a strumenti di provocazione, e in cui il bisogno di appartenere prevale sul bisogno di capire
Quella polarizzazione nasce sulla imposizione politica.
Nessuno avrebbe lamentato alcunché se la politica non avesse posto in essere una strategia, anche comunicativa, aggressiva nei confronti della tecnologia termica e non avesse colpevolizzato chi la utilizza e/o non avrebbe intenzione di abbandonarla. Per contro, sempre politicamente, sono spuntati come funghi quelli che con stessi toni e aggressività difendono gli "zozzoni" puntando il dito contro le caricature (talvolta anche fandonie) green. I risultati sono evidenti.
 
credo che si esprimono pensieri in tutta libertà che possono piacere o non piacere, se non piacciono e non se ne vuole discutere allora perchè replicare? Se si ritiene che siano fuori dal regolamento si può segnalare altrimenti si passa oltre senza la necessità di rispondere.
 
Avere un'opinione non giustifica il compiere atti di vandalismo o di violenza.
Altrimenti sarebbe giustificabile prendere a pugni in faccia qualcuno semplicemente perché la pensa diversamente da me!
Assolutamente mi riferivo solo alle opinioni, non al vandalismo, che non è una opinione ma è lo sfogo criminale di un malessere....
 
Quella polarizzazione nasce sulla imposizione politica.
Nessuno avrebbe lamentato alcunché se la politica non avesse posto in essere una strategia, anche comunicativa, aggressiva nei confronti della tecnologia termica e non avesse colpevolizzato chi la utilizza e/o non avrebbe intenzione di abbandonarla. Per contro, sempre politicamente, sono spuntati come funghi quelli che con stessi toni e aggressività difendono gli "zozzoni" puntando il dito contro le caricature (talvolta anche fandonie) green. I risultati sono evidenti.
Ogni decisione politica comporta del malcontento: non si possono accontentare tutti, visto che siamo tutti diversi e abbiamo esigenze diverse.
 
Assolutamente mi riferivo solo alle opinioni, non al vandalismo, che non è una opinione ma è lo sfogo criminale di un malessere....
Certo, ma sai bene che - purtroppo - spesso dai contrasti di opinioni nascono le violenze... e gli atti di vandalismo. Condannabili sia quando sono da una parte che dall'altra della barricata.
 
Ogni decisione politica comporta del malcontento: non si possono accontentare tutti, visto che siamo tutti diversi e abbiamo esigenze diverse.
In questo caso si vuole imporre un cambio di paradigma (e usi e abitudini) percepito come non necessario e insensato. Gli altri 7,5 miliardi di umani vanno da un altra parte e magari ci arriveranno per gradi e secondo possibilità (di portafoglio, tecnologiche e di infrastruttura energetica). Noi invece stiamo facendo questo caos con l'obbiettivo di arrivare al 30% di elettriche ... ma almeno avessero puntato il 100% almeno la stupidata ideologica poteva avere una sua sostenibilità ideale ma così ....
 
In questo caso si vuole imporre un cambio di paradigma percepito come non necessario e insensato. Gli altri 7,5 miliardi di umani vanno da un altra parte e magari ci arriveranno per gradi e secondo possibilità (di portafoglio, tecnologici e di infrastruttura energetica). Noi invece stiamo facendo questo caos con l'obbiettivo di arrivare al 30% di elettriche ... ma almeno avessero puntato il 100% almeno la stupidata ideologica poteva avere una sua sostenibilità ideale ma così ....
Qua torniamo ai soliti discorsi fatti mille volte a cui non intendo partecipare, anche perché si sa quanto sia inutile scriverne su un forum nella speranza che cambi qualcosa.
 
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