hpx ha scritto:
Internet è una grande invenzione basta qualche clic ed hai tutte le informazioni che vuoi, quindi non bisogna essere fanatici per conoscere la o reperire la storia di una casa automobilistica. Sui tedeschi presto detto non mi piacciono perchè non li considero costruttori di auto vere. A parte il costo che paghi molto più di quello che ti danno, scarsa attenzione per il cliente dopo che hai sganciato l'assegno, e poi non mi piace la loro politica industriale, sopratutto Vag. La loro preoccupazione è solo quella di :
- fare numeri, vedi acquisizioni a dispetto della personalità.
-standardizzare, praticamente guidi auto tutte uguali con vestito diverso per risparmiare e aumentare gli utili.
-perdità di identità, basta vedere cosa hanno combinato alla Porsche che si sono dovuti inventare i suv Cayenne e adesso Machan per sopravvivere perchè oltre alla 911 non hanno saputo fare, se no a quest'ora avevano già chiuso. La stessa fine la faranno fare alla Lamborghini e Ducati.
Sono il primo a dire che ognuno a casa sua fà i propri conti, ma per me possono stare li dove sono.
No, però, aspetta hpx, che Toyota abbia utilizzato un modello corporativo da utilizzare nella sua azienda e nei suoi stabilimenti (replicato poi da altri) mi sta anche bene, Henry Ford fu uno dei primi a farlo e noi abbiamo avuto il nostro Adriano Olivetti ma affermare che Toyota/Lexus non vende per utili ma per filosofia lo trovo molto da spot pubblicitario e poco da situazione reale.
Neanche Ferrari, che rimane una delle case automobilistiche a produzione artigianale ad oggi più attive, è rimasta immune alle influenze del mercato pur conservando una sua identità, ovvero quella di costruttore di auto sportive, quindi figuriamoci se se lo può permettere una generalista come Toyota/Lexus!
Loro sono attenti ai numeri ne più ne meno come gli altri tanto più che sono quotati in borsa (Tokyo, NewYork e Londra) e le scelte della casa si riperquotono sul valore delle azioni e sull'umore degli azionisti. Quindi un conto sono le strategie commerciali un conto la filosofia un po idilliaca che si pensa possa avvolgere Toyota che sembra come che andrebbe anche al fallimento per rispettare alcuni ipotetici valori mentre non è così, tutto va bene finchè funziona!
I tedeschi possono essere anche poco simpatici ma dell'auto ne fanno un sistema nodale della loro economia. La sostanziale differenza poi la fanno i mercati! Toyota riesce ad ottimizzare il parallelismo del mercato motoristico asiatico con quello americano dove le affinitià non mancano anche per questo un prodotto per l'America si vende bene anche su gran aprte dei mercati dove Toyota è attiva tranne che in Europa poichè il nostro continente fa storia a se; per lo stesso motivo i costruttori europei hanno il problema inverso.
Sulle acquisizioni non mi pare immune neanche Toyota, Daihatsu e Fuji (Subaru) sono solo alcuni esempi così come non condivido le critiche che si avanzano sulla "replica" attuata da VAG (che hai citato) nelle loro produzioni e che io reputo dal punto di vista dell'offerta geniale per come riescono ad amministrare così tanti marchi, cosa che Toyota ha completamente bypassato con l'operazione Toyota GT86 - Subaru BRZ presentando veramente due macchine identiche e cambiandogli solo marchio!
Porsche ha saputo leggere l'interesse del mercato e ha fatto del SUV di lusso un suo punto di forza, uno status symbol, tanto di cappello. A me fa abbastanza inorridire come vettura ma dire che Porsche non sa fare altro e sarebbe fallita è un azzardo.

Anche Lamborghini è un marchio che noni italiani non abbiamo saputo ammnistrare portandolo verso il fallimento, oggi lamborghini è tornanto ad essere un marchio prestigioso apprezzato in tutto il mondo con sold out annuali di produzioni.
Sull'attenzione al cliente magari hai ragione però vedo molta latitanza anche in Europa su questo argomento cosa che non accade in altri Paesi.
hpx ha scritto:
Vedi ogni scelta generalmente preclude dei rischi se no sto mondo era un paradiso. La loro offerta è innovativa perchè nessuna altra marca ha in listino un'ibrida sfruttabile come quella, se poi parliamo dei modelli Toyota non c'è storia. Non ho mai detto che sono più furbi di altri. Ho detto che il fatto di eliminare il Diesel è una scelta come quella di tappare il buco in europa facendo un accordo com Bmw, che è ti ricordo solo per l'europa non mondiale. Discutibile o no solo il tempo le darà ragione o torto, mentre tu sostieni che la scelta è data da un gap tecnico.
Attenzione, non sto parlando di validità del prodotto (che è fuori discussione) ma di sopravvalutazione se si pensa che ad oggi si è confrontata sostanzialmente con il niente in una sorta di monopolismo. E questo ovviamente non è una colpa di Toyota ma della concorrenza, lei ha fatto una scelta che altri non hanno fatto per X, Y, Z motivi e si è ritagliata una nicchia, anche a lei tanto di cappello.
Allo stesso modo non penso per niente al "gap tecnico" intrinseco ma ad uno voluto, cioè non investire su determinate propulsioni e rinunciare anche ad alcune soluzioni. Poi la "pezza" l'hanno trovata con delle partnership ma bisognerà vedere gli sviluppi e le limitazioni.
Chi nello stesso tempo ha continuato a sviluppare i termici ed in più sta introducendo l'elettrico probabilmente ha fatto il doppio degli sforzi ma poichè vedo impossibile l'abbandono del termico così come l'uso diffuso dell'idrogeno bisognerà capire chi relamente ha visto più avanti nell'immediato futuro.
Nei prossimi anni Toyota avrà una effettiva concorrenza tra proposte di elettrico e plug-in da parte dei competitor e quindi le cose cambieranno un po.
hpx ha scritto:
Considerando che i Diesel si vendono solo in Europa chè in crisi e pure decisa a combattere tali motori, e il mercato mondiale si sta sviluppando in luoghi dove praticamente non esiste come dagli torto. Perché non rivolgersi per questo mercato a chi per ragioni di sopravvivenza è costretto a svilupparli ? Chiamali fessi.
Nessuno a detto che gli altri stanno a guardare, ma sta sviluppando tecnologie indipendentemente che ce ne sia imminente bisogno, vedi 15 anni fà l'ibrido, mentre altri lo fanno solo per necessità, se non è filosofia quella.
Combattere l'inquinamento non vuol dire di per se "combattere" i motori diesel ma casomai limitare le emissioni inquinanti.
Non che voglia ripetermi ma attualmente non esiste nessuna tipologia di powertrain che può essere dinamicamente confrontato con il termico quindi sin quando non si avrà un tipologia di motore capace di adattarsi dinamicamente alle varie richieste di mobilità e motricità è un discorso che non sta in piedi. Un furgone, un camion, un teno, una nave al momento hanno come riferimento questa tipologia di motore, non vi è dubbio che nel comparto CityCar con le future limitazione e lo sviluppo di altre tecnologie sarà sempre meno diffuso ma su altri segmenti si propone ancora come valida alternativa.
Poi che il mercato europeo stia in crisi ok ma non considerarlo a livello globale è un grosso abbaglio, ripeto l'Europa è un continente di per se ricco e l'assorbimento di modelli di vetture è piuttosto ampio al pari di USA e Cina. Quindi non conta solo il Paese ma anche l'indice di richezza del singolo cittadino.
Ora non volermene hpx ma il pensiero che Toyota abbia sviluppato l'ibrido (che in verità avevano realizzato tecnicamente anche altri) per il bene del mondo non riesco proprio a concepirlo; Toyota ha compiuto una scelta di cui gli va dato atto ma per un fine commerciale non per una filosofia di vita; hanno puntato sulla loro interpretazione di ibrido in base a quello che avevano maturato e di certo non compiendo un salto nel buio, il passaggio è stato graduale sottraendo via via spazio all'endotermico rispetto all'ibrido.
Ad oggi sono senza dubbio il riferimento su questa tecnologia e gliene va datto tutto il merito ma hanno giocato praticamente in solitaria, gli altri ibridi hanno una concezione del tutto diversa.
Quindi ammiro molto l'intuizione di Toyota ma il panorma cambia e non sono così convinto che sia quella più giusta.
hpx ha scritto:
Trova la stessa notizia da altre fonti e scoprirai di più. Con Mercedes era una fornitura delle batterie della Smart quindi una collaborazione. Toyota invece è andata oltre, in più alla progettazione congiunta per il Rav 4 Toyota è entrata nel capitale sociale di Tesla costituendo un gruppo di lavoro stabile congiunto per la progettazione, lo sviluppo e la creazione di auto elettriche. Questo si che è diverso.
Hpx, perdona la mia poca attitudine alla ricerca ma io questa notizia dell'ingresso nel capitale di Tesla ad oper di Toyota proprio non la trovo e dire che essendo società per azioni dovrebbe essere evidente ma non la vedo da nessuna parte.
Sul fatto dei concessionari Lexus le giudico opinioni un po stridenti, se il marchio avesse registrato un boom e le richieste avessero superato tutte le più rosee aspettative il numero non srebbe rimasto per niente chiuso, fidati. Il problem è che non c'è mai stat questa esplosione e quindi è un paralre a spalle ben coperte.
Ciao.
Ps.
I tedeschi sono un po antipatici ma non fanno così schifo.
http://www.ansa.it/motori/notizie/rubriche/news/2013/10/25/Ford-Volkswagen-premio-affidabilita-Dekra-usato_9521423.html