<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Statistiche incidenti e vittime in Italia nel 2022 e 2023 | Page 44 | Il Forum di Quattroruote

Statistiche incidenti e vittime in Italia nel 2022 e 2023

Infatti l'approccio è lo stesso, l'essere incurante in bicicletta é equivalente a quello che in auto con la pista ciclabile o il marciapiede di fianco ha una guida aggressiva che il caso per fortuna raramente porta all'incidente ma quando poi accade ci scappa la tragedia.
Però io mi ripeto, da noi forse per motivi culturali quando si parla di prepararsi o fare istruzione su di un attività vengono i capelli dritti, non va a nessuno, si nasce imparati e poi basta l'esperienza per migliorare
 
il ciclista, al contatto, va in terra*.
Perché ha solo 2 ruote, come il monopattino. Mezzi pericolosissimi in ambito urbano: o gli costruisco le apposite infrastrutture di protezione, oppure se insisto a volerli far convivere con altri mezzi sono io il colpevole degli incidenti. Almeno, questa la mia opinione (ma ampiamente suffragata da altre scelte in altre Nazioni). A Milano non c'è spazio per le ciclabili? O rivedi completamente (ma completamente intendo da zero) la viabilità prevedendo ampie ZTL e corsie ciclabili protette, oppure vieti il transito alle bici su determinate strade. Non capisco per quale motivo ideologico le bici debbono poter circolare dappertutto mentre le auto no.

E no, non ne capisco la valenza ecologica né ideologica, la bicicletta per me è un mezzo arcaico e faticoso, l'automobile è progresso e non mi interessa un futuro di regresso e fatica. Se si vuole limitare l'uso dell'auto in ambito urbano per motivi di spazio e praticità, allora si potenzino autobus, tram e "people mover" invece di puntare alla vecchia Cina di Mao.
 
Non capisco per quale motivo ideologico le bici debbono poter circolare dappertutto mentre le auto no.

perchè alcune zone dei centri urbani non si adattano al transito di automobili, e non è solo un discorso di inquinamento. Ma a te sembrerebbe normale che nelle vie più famose del centro storico di Roma potrebbe esistere ancora una traffico automobilistico come avveniva anni fa? Ti parlo di via del corso o via condotti, ma ce ne sono tante altre dove ancora le auto passano e se sei un pedone devi salire sulle rientranze di un portone per far passare l'auto. A me non sembra una cosa normale.
Ma allo stesso modo a me non sembra neanche normale che se sto camminando su di un percorso di montagna devo stare attendo se mi arriva quello con la mountain bike e la tuta da astronauta che sembra che stia facendo la finale delle olimpiadi e rischio di essere investito.
Poi ognuno può gradire un mezzo rispetto ad un altro , ma non è che si vive soli al mondo
 
Infatti....

L' unica cosa veramente importante da imparare
e' che la SICUREZZA su strada non esiste.
Anzi ce n'e' pure un' altra....
Mancando QUESTA....Eccola:
" Aiutati che il ciel ti aiuta "
P.s.:
Faccio sempre piu' caso agli anziani che,
alle PEDONALI,
si fermano
e anche se, gia' da fermo, gli fai con un sorriso il segno di passare,
rimangono sul posto....E ricambiano ( il segno )
 
perchè alcune zone dei centri urbani non si adattano al transito di automobili, e non è solo un discorso di inquinamento. Ma a te sembrerebbe normale che nelle vie più famose del centro storico di Roma potrebbe esistere ancora una traffico automobilistico come avveniva anni fa? Ti parlo di via del corso o via condotti, ma ce ne sono tante altre dove ancora le auto passano e se sei un pedone devi salire sulle rientranze di un portone per far passare l'auto. A me non sembra una cosa normale.
Ma allo stesso modo a me non sembra neanche normale che se sto camminando su di un percorso di montagna devo stare attendo se mi arriva quello con la mountain bike e la tuta da astronauta che sembra che stia facendo la finale delle olimpiadi e rischio di essere investito.
Poi ognuno può gradire un mezzo rispetto ad un altro , ma non è che si vive soli al mondo
Sembra di sentire i discorsi degli anni 70\80 quando resero pedonale corso vittorio emanuele\via dante a Milano. Orde di commercianti che si lamentavano della desertificazione.
 
Secondo me la bicicletta era ed è un mezzo che ha dei vantaggi enormi.
Ovviamente ha anche degli svantaggi.
In certe zone in cui le piste ciclabili ci sono e sono fatte a dovere il fatto che tante persone usino la bici toglie tante auto dalle strade,rendendo anche per gli automobilisti viaggiare un po' meno stressante e problematico.
Magari sbaglio ma penso che il fatto di non inquinare non significa avere un lasciapassare che permette di fare tutto quello che si vuole.
Il fatto di poter circolare contromano (non che servisse l'assenso da parte del legislatore) a me continua a sembrare un'assurdità che può creare grossi pericoli.
Se una persona va in bici e lo fa rispettando le regole del cds che valgono per tutti (tipo i semafori che dovrebbero valere sia per gli automobilisti che per ciclisti e pedoni) e soprattutto usando la testa io le dico brava.
Se va in giro in maniera sconsiderata anche se non rischia di ammazzare gli altri ma solo di farsi ammazzare il le dico sconsiderata.
Personalmente se ci fossero le condizioni valuterei seriamente di usare la bici come alternativa all'auto,almeno nella bella stagione.
Ma ad oggi mi sembra troppo pericoloso,anche per chi sta attento.
Non ne parliamo per chi,purtroppo va detto,si mette in situazioni pericolosissime affiancando mezzi pesanti o non prevenendo dei pericoli evidenti.
 
A me e' rimasto impresso quando andavo a Scuola in bici....
....Il pullman snodato che faceva la mia stessa strada.
E il suo perentorio avviso:

NON AFFIANCARSI IN CURVA

E ne son passati di anni
 
centro storico di Roma
O si abbattono le vecchie vie per risanare quartieri malfamati e si adatta la città al progresso e ai nuovi mezzi, come si faceva in passato in nome di una giusta modernità, oppure, una volta acclarato il valore storico del contesto architettonico e di pregio paesaggistico, come in tantissimi se non tutti centri storici italiani, si procede a un ridisegno della viabilità privilegiando zone totalmente pedonali con orari definiti (notturni-antelucani) per carico-scarico delle merci. La Germania è lì ad insegnarcelo...città ricostruite esattamente com'erano con pianta medievale ma quasi completamente ciclo-pedonalizzate.

Non abbiamo la minima programmazione né la pragmaticità per affrontare questi problemi e i risultati si vedono.
 
O si abbattono le vecchie vie per risanare quartieri malfamati e si adatta la città al progresso e ai nuovi mezzi, come si faceva in passato in nome di una giusta modernità, oppure, una volta acclarato il valore storico del contesto architettonico e di pregio paesaggistico, come in tantissimi se non tutti centri storici italiani, si procede a un ridisegno della viabilità privilegiando zone totalmente pedonali con orari definiti (notturni-antelucani) per carico-scarico delle merci. La Germania è lì ad insegnarcelo...città ricostruite esattamente com'erano con pianta medievale ma quasi completamente ciclo-pedonalizzate.

Non abbiamo la minima programmazione né la pragmaticità per affrontare questi problemi e i risultati si vedono.

io parlo di zone centralissime, credo che via Condotti o Piazza Navona le conosci, li fino a qualche decennio fa le auto ci passavano regolarmente, non credo che sia stata una orda ideologica che ha vietato il transito, semplicemente si è capito che alcune zone non possono essere attraversate da mezzi privati e mi è sembrato una conquista non una regressione.
Per il resto sono perfettamente d'accordo con te, ma almeno sempre da me semplicemente il riordinare la circolazione è una battaglia, ci sono voluti decenni perchè alcune vie diventassero a senso unico, e parlo di zone non centrali, perchè i commercianti non si sa per quale motivo sono dell'idea che se davanti alla loro vetrina non c'è l'ingorgo non lavorano. Ora che le vie sono a senso unico (neanche pedonali) i negozi sono sempre aperti e le vie sono più vivibili, anzi sono diventate un opportunità per stare ad esempio nei tavoli fuori a prendere un caffe in tranquillità e piena di vita.
 
Sono 6 anni che, a Firenze, vado a lavorare in bici. Percorro 11 km ogni giorno con una ebike pieghevole. La bici viaggia al massimo a 25 orari, ,ma siccome ha i rapporti del cambio corti, normalmente viaggio settato a 20km/h di velocita' massima.
La bici ha ammortizzatori anteriori e posteriori e freni a disco, frena in spazi estremamente brevi ed e' stabile sull'asfalto anche dissestato.
circa il 60% del mio percorso e' su ciclabile, dove, devo dire corro i maggiori rischi, perche' le ciclabili spesso sono presidiate da pedoni che camminano con il cellulare in mano e non si rendono minimamente conto delle bici in arrivo.
Infatti un giorno ho centrato un signore che ha attraversato la ciclabile con il cellulare sotto gli occhi... per fortuna nessuno si e' fatto male ( in ogni caso io sono assicurato).
Quando mi tocca circolare insieme alle auto, presto la massima attenzione, ma a volte non basta. Ieri mentre facevo un cavalcavia a velocita' ridotta causa salita, sono stato superato da un camion che inavvertitamente ha allargato verso dx , mi ha quasi sfiorato la spalla e per evitare di cascare ho dovuto frenare e scendere immediatamente sul marciapiede. Credo non si sia accorto di avermi sfiorato ... queste situazioni purtroppo capitano e auspico che le ciclabili aumentino e siano sempre piu' delimitate. A mio avviso nelle citta' le auto non dovrebbero proprio circolare esistono mezzi molto piu' efficienti come la bici per gli spostamenti fino a 10 km.
 
Approposito di usare la testa.
Un'ora fa ho fatto una commissione in macchina.
Su un corso abbastanza trafficato vedo un ciclista che sbuca da sinistra da una stradina laterale.
Inizia a pedalare contromano e poi si gira per vedere se arrivavano auto per spostarsi dal lato destro della strada.
Io rallento,gli lascio completare l'inserimento e una volta sorpassato metto fuori il braccio dal finestrino.
Non per fare un gestaccio ma per indicare la pista ciclabile a due corsie totalmente deserta dal lato sinistro della strada che il ciclista ha totalmente ignorato preferendo pedalare sulla carreggiata.
Il ciclista ha detto qualcosa che non ho inteso.
Immagino mi abbia mandato a quel paese.
E io mentalmente ho fatto altrettanto.
 
la bicicletta per me è un mezzo arcaico e faticoso, l'automobile è progresso e non mi interessa un futuro di regresso e fatica

Sono completamente in disaccordo. La bicicletta è il mezzo di trasporto più geniale che l'uomo ha creato.

Detto questo...

Io uso la bicicletta come mezzo di trasporto e l'automobilista che in vie strette smadonna per passare istantaneamente dovrebbe pensare che per mia scelta non sono in auto e che se fossi in auto aumenterebbe la congestione della via stessa. Quindi non dico ringraziami, ma nemmeno inveire contro. Pensa anche ch'è occupo un parcheggio in meno proprio in città dove c'è scarsità.

Ho letto recentemente uno studio curioso che indicava una cosa che mi ha stupito. Il ciclista vestito con abbigliamento sportivo tecnico e casco è spersonificato. Viene visto dagli utenti motorizzati come un ostacolo non come una persona. Da cui comportamenti rischiosi come sfiorare il ciclista, etc. Il ciclista vestito normalmente invece è una persona per cui devo stare più attento. Strana la psicologia, vero?
 
Sono 6 anni che, a Firenze, vado a lavorare in bici.

Sono contento di leggere il tuo intervento, mi sento meno matto. I miei conoscenti, parenti, colleghi mi considerando pazzo... eppure sono 5 anni e mezzo che vado a lavorare in bici, nel mio caso una bici da corsa. 30km al giorno togliendo la mia auto dalla circolazione.
 
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