Purtroppo gran parte delle scelte (a mio avviso scellerate) dell'amministrazione di una determinata città sono nate sull'onda emotiva della pandemia come "panacea" per gli spostamenti, invece di implementare i mezzi pubblici per diminuire la densità degli occupanti.
Investimenti sul trasporto pubblico che avrebbero costituito il nerbo, una volta finita la pandemia, di una vera rivoluzione nella mobilità sicura, economica, ecologica e accessibile.
Invece si è preferito veicolare un tipo di mobilità personale senza regole, favorendo la diffusione di mezzi insulsi e pericolosi (monopattini ed e-bike velocissime) tutti di costruzione cinese, che i cinesi stessi NON adottano né consentono sulle loro piste ciclabili, quasi tutte in sede protetta tra l'altro.
Ne è scaturito un "caos circolatorio" che nessuno mai prima aveva sperimentato nella metropoli lombarda, tutto in una volta praticamente "imposto" dall'alto senza preoccuparsi delle conseguenze. Non è mutata la mobilità come naturale e lenta evoluzione, è stata semplicemente imposta per scelte ahimé di tipo politico-opportunistico. Mie personalissime valutazioni ovviamente.