<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 366 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Io riporto quello che ho espresso tempo fa e secondo me è il punto della questione, se uno ritiene che il trasporto privato non ha responsabilità sulle condizioni di vita collettive è tacito che anche se sono l'1% a fare quei tipi di viaggi hanno il sacrosanto diritto di farlo, se invece si pensa che il trasporto automobilistico privato ha impatti sulla vita di tutti allora probabilmente vede quell'1% come un uso della vettura che si potrebbe andare a modificare o eliminare.
Mi sembra che si continui sempre a parlare di mele quando un altro parla di pere.
 
Io riporto quello che ho espresso tempo fa e secondo me è il punto della questione, se uno ritiene che il trasporto privato non ha responsabilità sulle condizioni di vita collettive è tacito che anche se sono l'1% a fare quei tipi di viaggi hanno il sacrosanto diritto di farlo, se invece si pensa che il trasporto automobilistico privato ha impatti sulla vita di tutti allora probabilmente vede quell'1% come un uso della vettura che si potrebbe andare a modificare o eliminare.
Mi sembra che si continui sempre a parlare di mele quando un altro parla di pere.
Questo è verissimo come ragionamento, ma ciò porterebbe anche ad avere una vacanza non a Oslo/Mauritius/Mikonos ma a Firenze, Elba e così via (...a Loano, all'idroscalo e poi stai a casa cercando di respirare poco).

Pur capendo molto bene quel che tu dici, se la imposti sotto il profilo della responsabilità e dell'austerity potrai sempre fare quel "giro di vite" in più ogni volta andando a sacfiricare libertà e piacere individuale sull'altare dell'austerity ad ogni costo... Oggi togli il viaggio in auto all'Oktoberfest, domani togli quello in aereo a Londra, dopodomani vai al mare nelle Marche, il giorno dopo decidi che fai comunque troppa strada e per inquinare meno ti fermi a Ravenna...

Io la vedo da un altro punto di vista, che si integra ma non sostituisce il tuo: ci vuole un po' di responsabilità e senso civico "distribuito", ma non si può contare solo e soltanto su quello.

Anche esulando dal tema auto e transizione UE bisognerebbe davvero trovare un modo di parlarsi a livello globale, mettere in fila i consumi, le emissioni di stati, aree produttive, continenti, paesi, settori e cercare di indirizzare gli sforzi e gli investimenti per ilmitare l'emissione di inquinanti e gas serra laddove se ne produce di più.

Qui si parla di auto, di EU, ma siamo su un unico (e unito) globo terracqueo che deve sostenere e sostentare un po' tutti e un po' tutti dovremmo, INSIEME, cercare di migliorare la situazione e rallentare il cambiamento climatico.

Far andare qualche milione di europei su auto elettriche (prodotte in cina con emissioni "record") equivale a svuotare il mare con un cucchiaino e versare quel cucchiaino sulla battigia.
 
Questo è verissimo come ragionamento, ma ciò porterebbe anche ad avere una vacanza non a Oslo/Mauritius/Mikonos ma a Firenze, Elba e così via (...a Loano, all'idroscalo e poi stai a casa cercando di respirare poco).

Pur capendo molto bene quel che tu dici, se la imposti sotto il profilo della responsabilità e dell'austerity potrai sempre fare quel "giro di vite" in più ogni volta andando a sacfiricare libertà e piacere individuale sull'altare dell'austerity ad ogni costo... Oggi togli il viaggio in auto all'Oktoberfest, domani togli quello in aereo a Londra, dopodomani vai al mare nelle Marche, il giorno dopo decidi che fai comunque troppa strada e per inquinare meno ti fermi a Ravenna...

Io la vedo da un altro punto di vista, che si integra ma non sostituisce il tuo: ci vuole un po' di responsabilità e senso civico "distribuito", ma non si può contare solo e soltanto su quello.

Anche esulando dal tema auto e transizione UE bisognerebbe davvero trovare un modo di parlarsi a livello globale, mettere in fila i consumi, le emissioni di stati, aree produttive, continenti, paesi, settori e cercare di indirizzare gli sforzi e gli investimenti per ilmitare l'emissione di inquinanti e gas serra laddove se ne produce di più.

Qui si parla di auto, di EU, ma siamo su un unico (e unito) globo terracqueo che deve sostenere e sostentare un po' tutti e un po' tutti dovremmo, INSIEME, cercare di migliorare la situazione e rallentare il cambiamento climatico.

Far andare qualche milione di europei su auto elettriche (prodotte in cina con emissioni "record") equivale a svuotare il mare con un cucchiaino e versare quel cucchiaino sulla battigia.

Concordo con te , aggiungo che non volevo dare un giudizio di merito in quello che dicevo , mi posiziono in una via di mezzo tra i due approcci che descrivevo , perché da una parte sono da tenere in considerazioni tutte le esigenze mentre dall'altra nom si può neanche fare sempre appello alla libertà perché se tutti volessimo e potessimo fare 50.000 km all'anno o prendere ogni giorno l'aereo da quel di che eravamo tutti tornato alle biciclette.
 
Per me come è stato detto tante volte la transizione non sarà solo far diventare le auto termiche elettriche ma modificare le abitudini in tema di mobilità.
Può piacere o non piacere (personalmente non piacere almeno per la questione dei prezzi) però ostinarsi a non volerlo vedere penso che non serva a niente.
Si vuole confinare l'auto agli spostamenti di breve e media distanza.
Quindi escludendo quelli troppo lunghi,perchè oggettivamente più difficili con un'auto elettrica.
Ma anche quelli molto brevi perchè comunque l'intento è almeno in ambito urbano di ridurre il traffico.
Ora onestamente tralasciando il modo in cui si vuole ottenere questo risultato non mi sembrano pretese irragionevoli.
Gli spostamenti troppo lunghi come ho già lasciato intendere per me non sono efficienti se percorsi in auto.
Certo prima le alternative erano talmente lente e scomode che l'auto sembrava comunque la soluzione migliore.
Mia madre mi racconta dei treni dal sud Italia a Torino che ci mettevano 30 ore e passa.
Io sono andato in treno in Calabria senza posto a sedere.
Ovvio che se l'alternativa è quella auto tutta la vita.
Ma per fortuna almeno sulle tratte più importanti oggi esistono alternative più veloci e imho più intelligenti o comunque preferibili.
Idem per gli spostamenti molto brevi.
Noi oggi siamo abituati a pensare che per gli spostamenti da 150 metri a 1500 km l'auto sia la soluzione.
In futuro forse penseremo che sia la soluzione per gli spostamenti dai 3 km a 500 km.
Sarà una tragedia?
Non lo so,sarà diverso.
Magari rimpiangeremo i viaggi di 1000 km a bordo della 127 stracarica,o magari ci chiederemo come facevamo prima a stare tante ore di fila in auto.
 
la transizione non sarà solo far diventare le auto termiche elettriche ma modificare le abitudini in tema di mobilità.
Ecco perché va combattuta con forza, dato che i risultati saranno ininfluenti sul clima. (Quasi) nessuno parla di isolare commercialmente e socialmente quei Paesi che se ne infischiano, perché? Facile così eh... Io non cambio un bel niente, mi devono puntare un fucile piuttosto.
 
Per me come è stato detto tante volte la transizione non sarà solo far diventare le auto termiche elettriche ma modificare le abitudini in tema di mobilità.
Può piacere o non piacere (personalmente non piacere almeno per la questione dei prezzi) però ostinarsi a non volerlo vedere penso che non serva a niente.
Si vuole confinare l'auto agli spostamenti di breve e media distanza.
Quindi escludendo quelli troppo lunghi,perchè oggettivamente più difficili con un'auto elettrica.
Ma anche quelli molto brevi perchè comunque l'intento è almeno in ambito urbano di ridurre il traffico.
Ora onestamente tralasciando il modo in cui si vuole ottenere questo risultato non mi sembrano pretese irragionevoli.
Gli spostamenti troppo lunghi come ho già lasciato intendere per me non sono efficienti se percorsi in auto.
Certo prima le alternative erano talmente lente e scomode che l'auto sembrava comunque la soluzione migliore.
Mia madre mi racconta dei treni dal sud Italia a Torino che ci mettevano 30 ore e passa.
Io sono andato in treno in Calabria senza posto a sedere.
Ovvio che se l'alternativa è quella auto tutta la vita.
Ma per fortuna almeno sulle tratte più importanti oggi esistono alternative più veloci e imho più intelligenti o comunque preferibili.
Idem per gli spostamenti molto brevi.
Noi oggi siamo abituati a pensare che per gli spostamenti da 150 metri a 1500 km l'auto sia la soluzione.
In futuro forse penseremo che sia la soluzione per gli spostamenti dai 3 km a 500 km.
Sarà una tragedia?
Non lo so,sarà diverso.
Magari rimpiangeremo i viaggi di 1000 km a bordo della 127 stracarica,o magari ci chiederemo come facevamo prima a stare tante ore di fila in auto.

A livello di emissioni di CO2, l'aereo è peggiore dell'automobile.
Il treno, invece, molto migliore (mi auguro che abbiano tenuto conto della CO2 emessa per produrre l'energia elettrica.
co2-emissions-train.jpg
 
Ecco perché va combattuta con forza, dato che i risultati saranno ininfluenti sul clima. Nessuno parla di isolare con forza quei paesi che se ne infischiano, perché? Facile così eh... Io non cambio un bel niente, mi devono puntare un fucile piuttosto.

Scusa se te lo dico ma allora la tua posizione è estrema quanto quella di chi vuole imporre l'elettrico con la forza.
O si trova un compromesso oppure il futuro sarà in stile Terminator coi due schieramenti che cercano di annientarsi a vicenda.

La cosa che mi lascia perplesso è che a volte i più fermi oppositori della transizione sono persone che tutto sommato ci potrebbero convivere.
Non mi riferisco a te ma parlo in generale.
Se a non volerla fosse chi non ha un garage,deve fare tanti km per motivi vari e non per sua scelta,e non si può permettere un'elettrica lo capirei benissimo.
Se a non volerla è qualcuno che tutto sommato cadrebbe in piedi perchè potrebbe prendere una Tesla,non fa mai tanti km (anche se la fa passare per la sua preoccupazione principale),ha una casa indipendente con contatore già adeguato e possibilità di ricaricare comodamente capisco lo stesso ma mi chiedo se il rifiuto non sia più che altro ideologico.

Poi per carità non essere contenti è un sacrosanto diritto.
Ma da qui a incatenarsi davanti ai cancelli di qualche autorità europea ce ne passa.

Io credo di stare un po' nel limbo.
Ho esigenze che tutto sommato sarebbero conciliabili con un'auto elettrica quindi si potrebbe pensare "Per forza che la prendi con filosofia tu non hai i problemi che ho io".
Però allo stesso tempo io un'elettrica nuova non me la posso permettere quindi si può dire che rischio di più io di rimanere a piedi di chi magari un'elettrica non la vuole ma se domani cambiasse idea ne può prendere una decente senza problemi.

Magari è questione d'età.
Non voglio darvi dei dinosauri,semplicemente il fatto di avere un'auto per me è una costante da una decina d'anni.
Pur avendo preso la patente a 18 anni come tutti non ho avuto subito un'auto mia quindi si può dire che sono di più gli anni che ho vissuto senza auto che quelli con.

In ogni caso io penso che la transizione comporterà notevoli criticità da risolvere e che l'ostinazione dei singoli non dovrebbe essere un'ulteriore ostacolo che probabilmente non rallenterà nulla ma renderà solo per le persone più spiacevole la convivenza con la nuova realtà.
 
A livello di emissioni di CO2, l'aereo è peggiore dell'automobile.
Il treno, invece, molto migliore (mi auguro che abbiano tenuto conto della CO2 emessa per produrre l'energia elettrica.
co2-emissions-train.jpg

Infatti per me per gli spostamenti lunghi il treno sarà la soluzione.
Ho citato l'aereo per il caso Milano Oslo per la rapidità.
Sulle tratte internazionali non so come funziona per i treni,se ci sono cambi da fare con le coincidenze temo che i tempi non possano essere competitivi come sulle tratte medie senza cambi.
Il nocciolo del mio ragionamento è che l'auto non è l'unica soluzione,tantomeno lo sarà l'auto elettrica.
Quindi per gli spostamenti più lunghi imho non ha senso pretendere che le elettriche arrivino a garantire gli stessi tempi di percorrenza delle termiche ma piuttosto abituarsi all'idea che non li faremo più in auto.
 
Sempre di 3 ore di volo contro 20 di auto (ipotizzando di tenere 100 km orari come media e non fare soste) parliamo.
Dai un test come quello è indifendibile.
Beh, in auto parti quando parti.
Supponendo non vivi di fronte all'aeroporto ci devi arrivare, parcheggiare, avere un minimo di margine di sicurezza. Arrivare al check in. Per me sono 2 ore e passa solo solo di viaggio, fra tutto quanto facciamo pure 3 ore e mezza. Consigliato presentarsi al checki n 2/3 ore prima. Facciamo 2 ore e mezza. Sono 6 ore. All'arrivo devi uscire dall'aeroporto, aspettare i tuoi bagagli, se non sei esperto capire come muoverti, e ci va quasi un'ora, Poi devi dirigerti versi la tua destinazione effettiva. Facciamo un'ora?
Sono 7 ore. + 3 di volo 10.
Che non sono 20, ma la differenza non è la stessa.
E su tratte più corte, le 7 ore di cui sopra restano, e la differenza si assottiglia.
 
Infatti per me per gli spostamenti lunghi il treno sarà la soluzione.
Ho citato l'aereo per il caso Milano Oslo per la rapidità.
Sulle tratte internazionali non so come funziona per i treni,se ci sono cambi da fare con le coincidenze temo che i tempi non possano essere competitivi come sulle tratte medie senza cambi.
Il nocciolo del mio ragionamento è che l'auto non è l'unica soluzione,tantomeno lo sarà l'auto elettrica.
Quindi per gli spostamenti più lunghi imho non ha senso pretendere che le elettriche arrivino a garantire gli stessi tempi di percorrenza delle termiche ma piuttosto abituarsi all'idea che non li faremo più in auto.

Su lunghe tratte tratte ad alta velocità, il treno è sempre sensibilmente più veloce dell'automobile, anche se si devono fare dei cambi.
Qui il problema diventa quello del costo, se devi muovere una famiglia o, comunque, un numero di persone superiore a 2.
 
Beh, in auto parti quando parti.
Supponendo non vivi di fronte all'aeroporto ci devi arrivare, parcheggiare, avere un minimo di margine di sicurezza. Arrivare al check in. Per me sono 2 ore e passa solo solo di viaggio, fra tutto quanto facciamo pure 3 ore e mezza. Consigliato presentarsi al checki n 2/3 ore prima. Facciamo 2 ore e mezza. Sono 6 ore. All'arrivo devi uscire dall'aeroporto, aspettare i tuoi bagagli, se non sei esperto capire come muoverti, e ci va quasi un'ora, Poi devi dirigerti versi la tua destinazione effettiva. Facciamo un'ora?
Sono 7 ore. + 3 di volo 10.
Che non sono 20, ma la differenza non è la stessa.
E su tratte più corte, le 7 ore di cui sopra restano, e la differenza si assottiglia.

Arrotondiamo per eccesso sia i tempi che i costi dell'aereo.
Però siamo sempre li non si arriva a 22 ore previste come per l'auto.
A me onestamente anche solo vedere quei 20 cerchi gialli che indicano i cantieri segnalati da google maps fa passare la voglia istintivamente di coprire quella distanza in auto.
Gli imprevisti poi possono capitare in ogni caso,se in auto capita l'incidente magari stai in coda 5 ore,se opti per l'aereo o altro e becchi lo sciopero o il guasto o il problema meteo idem.
Però sulla carta la disparità è troppa.
Poi quelli del test hanno pure preso un'auto elettrica,vuol dire proprio volersi fare del male.
 
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