<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 367 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Comprarsi l'auto che si vuole per mero gusto personale e non per (presunta) utilità si chiama libertà ed è alla base del funzionamento della nostra società, provare limitare questo aspetto ex lege è estremamente pernicioso...

Anche oggi non ti puoi comprare l'auto che vuoi.
E' vero non ci sono solo le elettriche ma se vivi in una grande città e vuoi il diesel compri comunque l'ibrido.
Se hai poche possibilità economiche e vuoi il V8 ti compri comunque altro.
Già oggi la scelta dell'auto non è del tutto libera ma pesantemente condizionata da tanti fattori.
 
il concetto di libertà è sempre soggettivo, per uno è comprarsi una macchina e girarci dove vuole , per un altro è prendere un aereo e andare dall'altra parte del mondo e per un altro ancora è avere una bicicletta che ti porti in giro o un abbonamento ai mezzi pubblici che soddisfa le proprie esigenze. Pretendere che quella che è una propria passione esprima il concetto di libertà assoluto e prioritario alla lunga non è più una liberta , o meglio è una libertà personale che non è libertà assoluta.
Secondo me difendere l'automobili facendola diventare il simbolo della libertà di spostamento per gli individui è invece proprio il modo di affossarla definitivamente
 
Su lunghe tratte tratte ad alta velocità, il treno è sempre sensibilmente più veloce dell'automobile, anche se si devono fare dei cambi.
Qui il problema diventa quello del costo, se devi muovere una famiglia o, comunque, un numero di persone superiore a 2.

Il problema potrebbero essere le coincidenze.
A me è capitato di avere pochissimi minuti per intercettare Italo scendendo dal regionale.
All'andata non ci sono stati ritardi e quindi ho coperto la distanza in meno di 4 ore mi pare.
Al ritorno ho mancato due coincidenze e ce ne ho messe 6.
Il viaggio di ritorno se l'avessi fatto in auto probabilmente anche andando piano sarebbe durato di meno.

Vero io quel viaggio l'ho fatto assieme a un'altra persona e alla fine abbiamo speso molto di più che ad andare in auto,però senza usufruire di offerte.
 
... in Europa e in Italia in particolare

Eh purtroppo si.
Ma anche per fortuna in certi casi.
Io non vorrei vivere a Las Vegas dove,almeno stando a quello che fanno vedere nei programmi tipo Fast & Loud,c'è la libertà di comprarsi un mostro che emette una colonna di fumo nero manco fosse un treno a carbone.
Quel tipo di libertà li imho è eccessiva.
 
Secondo me difendere l'automobili facendola diventare il simbolo della libertà di spostamento per gli individui è invece proprio il modo di affossarla definitivamente
Sfortunatamente, pare essere così ovunque tranne in Europa... Ho degli amici appena tornati da un mese negli States: mi hanno riportato impressioni diverse su tutto...tante elettriche in California, meno altrove. L'ultima cosa che mi hanno detto è di aver percepito un qualsivoglia clima di ostilità verso l'auto. Stanno investendo tantissimo in infrastrutture di ricarica, ma non certo per "punire" le macchine, bensì per non penalizzarle.

In Cina, all'opposto, stanno correndo ai ripari in altro modo limitando ormai da anni la libertà privata, ma non per la supposta "transizione" bensì per difficoltà oggettive di circolazione in certe zone.
Voler pianificare un futuro in cui si obblighi la gente a spostarsi in determinati modi, vuol semplicemente dire applicare il modello cinese. Che non è esattamente di democrazia e libertà.
 
Io non vorrei vivere a Las Vegas dove,almeno stando a quello che fanno vedere nei programmi tipo Fast & Loud,c'è la libertà di comprarsi un mostro che emette una colonna di fumo nero manco fosse un treno a carbone.
Pensa che invece è esattamente il mio primo desiderio ogni mattina quando mi sveglio :emoji_stuck_out_tongue_closed_eyes:

...certo che se crediamo ancora a quello che si vede in TV per poi generalizzare, capisco molte cose.
 
Va anche considerato il concetto un po' demodè secondo cui la mia libertà termina dove inizia quella degli altri.
Io mi voglio poter comprare una vettura con motore termico e con uno scarico grosso come un cannone e nessuno me lo può impedire.
Però se il mio vicino di casa lavora di notte e lo scarico della mia auto di giorno gli impedisce di riposare forse il prezzo della mia libertà lo paga lui.
Noi oggi vorremmo poter entrare a Milano in auto senza che ci rompessero i maroni (io personalmente non lo vorrei è un esempio).
Però magari chi ci vive e ogni giorno sta delle ore in coda o per trovare parcheggio deve dire cinquanta madonne ogni volta potrebbe dire che la nostra libertà gli peggiora notevolmente la qualità della vita.
Un mio vicino di casa ha una Harley e onestamente la sua libertà sotto forma di rumore e puzzo dallo scarico a me non fa molto piacere.
Non gli posso dire niente?
Devo stare con le finestre chiuse in estate anche se fa caldo per colpa sua?

Certo in questo caso l'imposizione arriva dall'alto,come tutte le imposizioni in fondo.
Ed è molto radicale e drastica.
Quindi non essere entusiasti ci sta.
Ma considerando che,almeno da quando ho memoria io,di grossi cambiamenti positivi e di imposizioni che abbiano comportato più benefici che sacrifici non ce ne sono state molte mi sorprende un po' che solo stavolta ci sia l'alzata di scudi.
Ovviamente è una faccenda molto più seria rispetto ai sacchetti compostabili me ne rendo conto.
 
Pensa che invece è esattamente il mio primo desiderio ogni mattina quando mi sveglio :emoji_stuck_out_tongue_closed_eyes:

...certo che se crediamo ancora a quello che si vede in TV per poi generalizzare, capisco molte cose.

Era un esempio.
Qui certi veicoli non potrebbero nemmeno esistere
Diesel-Brothers.jpg

E tutto sommato forse è un bene.
 
Anche oggi non ti puoi comprare l'auto che vuoi.
Mah... finora l'ho sempre fatto... tieni conto che per me le auto a gasolio non esistono, non ne ho mai acquistata una in vita mia, quindi non ho problemi. Se acquisto una storica, posso girare per svago, se acquisto una moderna ormai sono tutte a norma...non vado a prendere certo un catorcio fumoso. Stiamo pontificando sul nulla...guidati da un'enorme ubriacatura collettiva che finirà per creare incalcolabili danni economici & sociali.
 
Sfortunatamente, pare essere così ovunque tranne in Europa... Ho degli amici appena tornati da un mese negli States: mi hanno riportato impressioni diverse su tutto...tante elettriche in California, meno altrove. L'ultima cosa che mi hanno detto è di aver percepito un qualsivoglia clima di ostilità verso l'auto. Stanno investendo tantissimo in infrastrutture di ricarica, ma non certo per "punire" le macchine, bensì per non penalizzarle.

In Cina, all'opposto, stanno correndo ai ripari in altro modo limitando ormai da anni la libertà privata, ma non per la supposta "transizione" bensì per difficoltà oggettive di circolazione in certe zone.
Voler pianificare un futuro in cui si obblighi la gente a spostarsi in determinati modi, vuol semplicemente dire applicare il modello cinese. Che non è esattamente di democrazia e libertà.

ma non è un discorso di clima ostile, è un discorso che le società son in costante mutamento, a me e te probabilmente l'automobile rappresenta qualcosa per tanti altri non rappresenta più quello, e quindi si teorizza un modo di vivere la società che è differente dal nostro e lo sarà sempre di più, che non vuol dire essere contro le automobili ma è trattarle alla stregua di altri mezzi di trasporto. Se uno si mette a recriminare a questi dicendo che l'auto rappresenta la libertà probabilmente si mettono a ridere perchè per loro la libertà è altro.
 
In Cina, all'opposto, stanno correndo ai ripari in altro modo limitando ormai da anni la libertà privata, ma non per la supposta "transizione" bensì per difficoltà oggettive di circolazione in certe zone.
Voler pianificare un futuro in cui si obblighi la gente a spostarsi in determinati modi, vuol semplicemente dire applicare il modello cinese. Che non è esattamente di democrazia e libertà.

Mi risulta però che anche in altre grandi città del mondo che non si trovano in paesi in cui c'è un regime si stia facendo più o meno lo stesso.
Tra tutte le cose di cui si può accusare il governo cinese onestamente l'ultima che mi verrebbe in mente è la gestione del traffico nelle mega aree urbane.
Come hai scritto tu si tratta di necessità oggettive che purtroppo ci sono anche nelle democrazie.
 
Gli States per me sono da lasciare da parte, sono complessi da comprendere , e ci devi viere anni per capirli, probabilmente spostando anche la residenza cosi da avere visioni differenti.
 
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