<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> zona invenzioni The Frog | Page 58 | Il Forum di Quattroruote

zona invenzioni The Frog

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
kaponord ha scritto:
Thefrog ha scritto:
kaponord ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Title: scelta dell'intervallo di temperatura ammessa dal climatizzatore

Un'anello attorno alla manopola centrale del clima permette di stabilire qual'e' l'intervallo di temperature che il climatizzatore sceglie come intervallo proprio. Facciaoun'esempio invernale ed un esempio estivo.

Inverno:
La temperatura selezionata e' di 28°. Con l'anello si scelgie un'intervallo di 7°. Questo significa che raggiunti i 28° il climatizzatore si spegne e fino a quando l'abitacolo non raggiunge i 21° il climatizzatore non rientre in funzione.

Estate:
La temperatura selezionata e' di 25°. Con l'anello si sceglie un'intervallo di 7°. Questo significa che raggiunti i 25° il climatizzatore si sspegne e non rientra in funzione fino a quando l'abitacolo non raggiunge la temperatora di 32°.

Se infine l'anello viene posizionato in posizione "automatica" ecco che i gradi del differenziale di temperatura sono 5.

Opinioni in merityo sono gradite.
Regards,he frog

A me sembra eccezionale. Si impostano 25 gradi in estate e poi non appena fai la sauna a 32 riparte il condizionatore. Se sei fortunato ti prendi anche una polmonite.

TROMBA che almeno ti scarichi un pò

regardme a soreta

Come al solito le tue riusposte sono altamente maleducate, ma questa volta anche in malafede. Basta regolare con l'anello il differenziale di temperatura a tre gradi e cosi' ti sei liberato dagli impicci.

Naturalmente senza regads,
The frog

Le mie risposte non sono maleducate, sono consigli e uno lo reitero: tromba. Semmai il maleducato sei tu che, nonostante i continui rilievi, continui ad imperversare con idee improbabili ed arrogandoti il potere (avallato da chi?) di avere spazi personali utilizzati come pseudo analisi.

Per rispondere alla tua ennesima castroneria, sai come funziona un termostato? In genere ha una tolleranza di circa 2 gradi. E tutto questo ingegno per 1 grado se va bene? Tromba e regardme a soreta.

Oggi esistono comuni termometri elettronici che si possono comperare in farmacia che sono velocissimi e inoltre sono precisi al decimo di grado. Non credo proprio che, all'occorrenza, non si possa fabbricare un termostato di pari precisione.

Ovviamente senza regards,
The frog
 
a_gricolo ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Title: tergicristalli a velocita' proporzionale

Oggi i tergicristalli offrono solo velocita' a scatti predeterminati. Io penso che il primo scatto possa rimanere (quello secondo cui i tergicristalli si attivano circa ogni due secondi), ma poi ritengo che per quanto riguarda gli scatti in velocita' maggiori si possa fare meglio. Mi spiego. Il primo scatto e' per i tergicristalli che si muovono a intervalli, ma poi non vi siano altri scatti della rondella, bensi' la rondella continua a girarsi con continuita' aumentando di pari passo con continuita' le velocita' degli stessi. In questo modo per ogni pioggia e per ogni velocita' del veicolo si puo' trovare la regolazione piu' adatta per quanto concerne la velocita' dei tergicristalli.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog

Usque tandem abutere, Ranocchius, patientia nostra? Hac inventionem proposuisti quidem bis in hoc foro.....

...no, non sono in preda a un'overdose di prosecco, voglio vedere se cambiando lingua capisce qualcosa.....

smprem avutum bruttissimim rapportum con latinorum( vengo da un i.t.c.)
 
Thefrog ha scritto:
kaponord ha scritto:
Thefrog ha scritto:
kaponord ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Title: scelta dell'intervallo di temperatura ammessa dal climatizzatore

Un'anello attorno alla manopola centrale del clima permette di stabilire qual'e' l'intervallo di temperature che il climatizzatore sceglie come intervallo proprio. Facciaoun'esempio invernale ed un esempio estivo.

Inverno:
La temperatura selezionata e' di 28°. Con l'anello si scelgie un'intervallo di 7°. Questo significa che raggiunti i 28° il climatizzatore si spegne e fino a quando l'abitacolo non raggiunge i 21° il climatizzatore non rientre in funzione.

Estate:
La temperatura selezionata e' di 25°. Con l'anello si sceglie un'intervallo di 7°. Questo significa che raggiunti i 25° il climatizzatore si sspegne e non rientra in funzione fino a quando l'abitacolo non raggiunge la temperatora di 32°.

Se infine l'anello viene posizionato in posizione "automatica" ecco che i gradi del differenziale di temperatura sono 5.

Opinioni in merityo sono gradite.
Regards,he frog

A me sembra eccezionale. Si impostano 25 gradi in estate e poi non appena fai la sauna a 32 riparte il condizionatore. Se sei fortunato ti prendi anche una polmonite.

TROMBA che almeno ti scarichi un pò

regardme a soreta

Come al solito le tue riusposte sono altamente maleducate, ma questa volta anche in malafede. Basta regolare con l'anello il differenziale di temperatura a tre gradi e cosi' ti sei liberato dagli impicci.

Naturalmente senza regads,
The frog

Le mie risposte non sono maleducate, sono consigli e uno lo reitero: tromba. Semmai il maleducato sei tu che, nonostante i continui rilievi, continui ad imperversare con idee improbabili ed arrogandoti il potere (avallato da chi?) di avere spazi personali utilizzati come pseudo analisi.

Per rispondere alla tua ennesima castroneria, sai come funziona un termostato? In genere ha una tolleranza di circa 2 gradi. E tutto questo ingegno per 1 grado se va bene? Tromba e regardme a soreta.

Oggi esistono comuni termometri elettronici che si possono comperare in farmacia che sono velocissimi e inoltre sono precisi al decimo di grado. Non credo proprio che, all'occorrenza, non si possa fabbricare un termostato di pari precisione.
Ovviamente senza regards,
The frog

Magari solo per far contento te.

tromba2.jpg


salve dicere sorori
 
Title: segnale di pericolo per raffiche di vento laterali forti

1) Sensori di pressione sui bordi dei lati della carrozzeria

2) Sistema di controllo elettronico dello sterzo che rileva anche un piccolo grado di deviazione senza che ci sia l'azione del conducente (servosterzo privo di un qualunque carico diretto)

3) il tre non c'e' ma a me piace il dispari.

Dall'analisi elettronica (microchip) dell'azione congiunta di quanto scritto ecco che nasce l'identificazione della raffica laterale.

Risultato: segnalazione di pericolo di raffica (spia posta sul cruscotto) e indurimento immediato del servosterzo. Il tutto e' valido se l'elaborazione da parte del microchip e le relative conseguenze avvengono diciamo nel giro di meno di un decimo di secondo.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
 
The.Tramp ha scritto:
fii033.gif

=
Tieni meglio il volante.

:D

Con questa foto mi hai rovnato il topic. Adesso per leggere i vari topic bisognera' andare a destra ed a sinistra con la barra!
Temevo che ci sarebbe stato qualche pivello che prima o poi me l'avrebbe combinata.

Senza regards,
The frog
 
E' inmpossibile rvinare questo topic, posso solo migliorarlo.

E anche se potevo correggere ora non posso più perché tu sei stato pirla
abbastanza da quotare le foto.

Quindi fatti le tue conlusioni.
 
Ma come vi permettete di rovinare un così interessantissimo topic? Vorrei ricordarvi che molti scienziati si abbeverano alla fonte del ranocchio.

ciao ranocchio era un atto dovuto indi per cui salve dicere sorori
 
Title: patente con chip di idenbtificazione per l'accenzione del propulsore

Questo e' il remake riveduto e corretto di una mia idea di non tanto tempo fa. In quella sede avevo proposto che la patete fosse una tessara con chip da inserire in un'apposita fessura per far partire il motore. Naturalmente si fa il printing dal concessionario per l'utilizzo della patente per una data vettura.

Avevo anche proposto un printing di un massimo di cinque carte di patente, patenti atte a far partire e quindi utilizzare la vettura.

Ora questo mi sembra da un lato ridondante e dall'altro limitativo.

Piu' semplicemente la patente principale (che e' quella della persona a cui e' intestato l'autoveicolo) inserita nella fessura, premendo contestualmente il tasto "abilita" puo' abilitare l'uso alla successiva scheda di patente che vi viene introdotta. La successiva scheda di patente rimane attiva fino a quando la scheda originale non viene reintrodotta e preme il tasto "reset" (o se si vuole lo stesso tasto di abilita/disabilita).

Dopo il reset l'unica scheda di patente ammessa e' solo quella principale, corrispondente a quella del proprietario del veicolo.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
Title: patente con chip di idenbtificazione per l'accenzione del propulsore

Questo e' il remake riveduto e corretto di una mia idea di non tanto tempo fa. In quella sede avevo proposto che la patete fosse una tessara con chip da inserire in un'apposita fessura per far partire il motore. Naturalmente si fa il printing dal concessionario per l'utilizzo della patente per una data vettura.

Avevo anche proposto un printing di un massimo di cinque carte di patente, patenti atte a far partire e quindi utilizzare la vettura.

Ora questo mi sembra da un lato ridondante e dall'altro limitativo.

Piu' semplicemente la patente principale (che e' quella della persona a cui e' intestato l'autoveicolo) inserita nella fessura, premendo contestualmente il tasto "abilita" puo' abilitare l'uso alla successiva scheda di patente che vi viene introdotta. La successiva scheda di patente rimane attiva fino a quando la scheda originale non viene reintrodotta e preme il tasto "reset" (o se si vuole lo stesso tasto di abilita/disabilita).

Dopo il reset l'unica scheda di patente ammessa e' solo quella principale, corrispondente a quella del proprietario del veicolo.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog

Comodissimo per gli autonoleggi e le auto aziendali usate da molte persone............
 
Title: Distanzionetro e massa totale -in ordine di marcia- della vettura

Abbiamo piu' volte trattato l'argomento del distanziometro e della velocita'. Il punto pero' e' che fino ad ora non abbiamo mai messo in relazione la distanza di sicurezza con la massa totale effettiva della vettura. Mi spiego meglio: una vettura priva di carico nel bagagliaio e con il solo conducente a boro ha una massa significativamente differente rispetto ad una vettura con cinque persone e bagagliaio carichissimo a bordo.

Dunque la frenata limite, ad una data velocita', varia in maniera significativa a seconda delle condizioni di carico della vettura (una vettura a pieno carico, cosi' come e' stata descritta puo' variare la massa anche di 400Kg rispetto ad una vettura con il soo conducente a bordo e con poco carico nel bagagliaio).

Ecco che allora il distanziometro deve tenere conto di questo ulteriore fattore fondamentale. Per la misura del carico e' presto detto, in quanto questa si basa sulla contrazione delle molle delle sospensioni.

Dunque ecco che, calcolati il peso, la velocita' della vettura e infine la massa della stessa e' facilmente possibile ricavare lo spazio di frenata necessario, nonche' dunque la distanza di sicurezza da mantenere rispetto all'autoveicolo che precede la vettura in questione.

Solite spie sul cruscotto verde, giallo e rosso, oppure la proiezionesull'HUD della distanza di sicurezza da mantenere.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
 
Per permettere alla gente di leggere meglio:

Thefrog ha scritto:
Title: Distanzionetro e massa totale -in ordine di marcia- della vettura

Abbiamo piu' volte trattato l'argomento del distanziometro e della velocita'. Il punto
pero' e' che fino ad ora non abbiamo mai messo in relazione la distanza di sicurezza
con la massa totale effettiva della vettura. Mi spiego meglio: una vettura priva di carico nel
bagagliaio e con il solo conducente a boro ha una massa significativamente differente
rispetto ad una vettura con cinque persone e bagagliaio carichissimo a bordo.

Dunque la frenata limite, ad una data velocita', varia in maniera significativa a seconda
delle condizioni di carico della vettura (una vettura a pieno carico, cosi' come e' stata
descritta puo' variare la massa anche di 400Kg rispetto ad una vettura con il soo
conducente a bordo e con poco carico nel bagagliaio).

Ecco che allora il distanziometro deve tenere conto di questo ulteriore fattore fondamentale.
Per la misura del carico e' presto detto, in quanto questa si basa sulla contrazione delle molle delle sospensioni.

Dunque ecco che, calcolati il peso, la velocita' della vettura e infine la massa della stessa
e' facilmente possibile ricavare lo spazio di frenata necessario, nonche' dunque
la distanza di sicurezza da mantenere rispetto all'autoveicolo che precede la vettura in questione.

Solite spie sul cruscotto verde, giallo e rosso, oppure la proiezionesull'HUD della distanza di sicurezza da mantenere.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog

Non potevi arrivarci da solo, Frog? :)
 
E la pioggia?

E la Neve?

E il ghiaccio?

E la strada srucciolevole?

E l'asperità dell'alfalto?

E Le gomme (nuove, usate, sgonfie)?

E il tempo di reazione del guidatore?

E gli amortizzatori?

Tutte cose che possono variare la distanza di sicurezza. :rolleyes:
 
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