La Giulietta versione base, 1.6 105 Cv, costa circa 19.000 euro ... considerando sconti, permuta mezzi usati ecc. si tratta di un prezzo a mio avviso giusto. Ma come uno punta su versioni più performanti o accessoriate, i costi lievitano enormemente. Tempo fa ho provato a configurarmi una Giulietta Jtdm da 150 Cv. exclusive .... mettendo i freni Brembo, il navigatore U-connect e qualche altro accessorio si arriva intorno ai 33.000 euro, che invece per una segmento "C"cominciano ad essere tanti. Quando c'era ancora, con quella cifra si poteva prendere la 159.
Il fenomeno si verifica anche con Bmw .... se uno prova a configurare una X1 o una serie 3 arriva facilmente a prezzi che lambiscono o superano la versione base del mezzo di categoria superiore, X 3 o serie 5, e così via. A quel punto almeno io mi chiedo se ne valga la pena.
E quindi ha ragione Mikuni: la strada è stretta, ma occorre fornire prodotti eccellenti ad un prezzo inferiore a quello della concorrenza, a costo di ridurre i margini di guadagno nel breve periodo. Certamente non bisogna fare prezzi troppo bassi, altrimenti si dà l'idea di un prodotto di scarsa qualità e si svaluta ulteriormente il marchio, ma necessariamente i prezzi devono essere più bassi di Audi, Bmw e Mercedes. Altrimenti, se la differenza è troppo poca, è chiaro che la gente punta sui marchi tedeschi. Se invece la differenza è sensibile, molti diranno "prendo un'auto italiana che è comunque di qualità, ma risparmio x euro" . Se poi l'auto italiana si rivela veramente di qualità e l'acquirente è soddisfatto, rimarrà anche in futuro e porterà nuovi clienti. In questo modo potrebbe essere possibile ricostruire anche in Europa l'immagine del marchio.
Alfa potrebbe anche pensare di valutare bene le auto straniere date in permuta. Mi spiego meglio ... quando uno dà indietro al concessionario l'auto usata per prenderne una nuova, mi risulta che l'auto usata venga valutata di più se è della stessa marca di quella che si prende nuova. In questo modo probabilmente si intende premiare la fedeltà .... se Tizio porta un'Alfa 159 per sostituirla con la futura Giulia, la 159 gli sarà valutata bene per indurlo a rimanere in Alfa. Ma qui occorre affrontare la sfida di convincere chi se ne è andato a ritornare, quindi occorrerebbe valutare le auto straniere date in permuta almeno quanto le auto italiane,
Cannoncino ha scritto: "P.S. Ricordiamo anche che la Bravo ha un pianale e la "Milano" ha un altro pianale. "
Dovrebbe essere così ( http://www.autoblog.it/post/23711/confronto-alfa-romeo-giulietta-fiat-bravo-e-lancia-delta ), ciò nonostante sulla Giulietta ha pesato sin dall'inizio l'accusa di essere una Bravo ricarrozzata. Io cinque anni fa non mi ero ancora appassionato di auto, nona vevo approfondito più di tanto le differenze tecniche e quando ho dovuto sostituire la Brava è stato il concessionario FIAT ad istigarmi a comprare la Bravo dicendomi che la Giulietta era uguale e che così risparmiavo 4 o 5000 euro!
Inoltre ALFA mi valutava molto meno la Brava di quanto non facesse la Fiat perchè mi dicevano che per loro era un'altra marca, fregandosene del fatto che ormai il gruppo è unico ....
Kren 2 ha scritto:" Il downsizing sta uccidendo il piacere di guida me ne rendo conto guidando un 1.4 turbo che tutto è fuorché piacevole da guidare. "
E io mi chiedo se il downsizing abbia ancora un senso .... infatti ormai sia le assicurazioni, che il fisco, con il nuovo redditometro, tartassano sulla base dei cavalli e non più della cilindrata. Per quanto riguarda le assicurazioni, l'anno scorso ho chiesto se un 1.4 benzina 120 Cv ed un 1.4 170 Cv pagavano lo stesso perchè la cilindrata era la stessa, e l'assicuratore mi ha detto che ormai tenevano conto anche dei Cv e non solo della cilindrata, quindi il 170 pagava molto di più. Il bollo che io sappia è sempre andato sulla base dei Cv. Quindi, se andava meglio, potevano fare benissimo un 1.6 o 1.8 da 170 CV invece di 1.4 .... forse cambia ancora qualcosa sotto il profilo dei consumi.
Il fenomeno si verifica anche con Bmw .... se uno prova a configurare una X1 o una serie 3 arriva facilmente a prezzi che lambiscono o superano la versione base del mezzo di categoria superiore, X 3 o serie 5, e così via. A quel punto almeno io mi chiedo se ne valga la pena.
E quindi ha ragione Mikuni: la strada è stretta, ma occorre fornire prodotti eccellenti ad un prezzo inferiore a quello della concorrenza, a costo di ridurre i margini di guadagno nel breve periodo. Certamente non bisogna fare prezzi troppo bassi, altrimenti si dà l'idea di un prodotto di scarsa qualità e si svaluta ulteriormente il marchio, ma necessariamente i prezzi devono essere più bassi di Audi, Bmw e Mercedes. Altrimenti, se la differenza è troppo poca, è chiaro che la gente punta sui marchi tedeschi. Se invece la differenza è sensibile, molti diranno "prendo un'auto italiana che è comunque di qualità, ma risparmio x euro" . Se poi l'auto italiana si rivela veramente di qualità e l'acquirente è soddisfatto, rimarrà anche in futuro e porterà nuovi clienti. In questo modo potrebbe essere possibile ricostruire anche in Europa l'immagine del marchio.
Alfa potrebbe anche pensare di valutare bene le auto straniere date in permuta. Mi spiego meglio ... quando uno dà indietro al concessionario l'auto usata per prenderne una nuova, mi risulta che l'auto usata venga valutata di più se è della stessa marca di quella che si prende nuova. In questo modo probabilmente si intende premiare la fedeltà .... se Tizio porta un'Alfa 159 per sostituirla con la futura Giulia, la 159 gli sarà valutata bene per indurlo a rimanere in Alfa. Ma qui occorre affrontare la sfida di convincere chi se ne è andato a ritornare, quindi occorrerebbe valutare le auto straniere date in permuta almeno quanto le auto italiane,
Cannoncino ha scritto: "P.S. Ricordiamo anche che la Bravo ha un pianale e la "Milano" ha un altro pianale. "
Dovrebbe essere così ( http://www.autoblog.it/post/23711/confronto-alfa-romeo-giulietta-fiat-bravo-e-lancia-delta ), ciò nonostante sulla Giulietta ha pesato sin dall'inizio l'accusa di essere una Bravo ricarrozzata. Io cinque anni fa non mi ero ancora appassionato di auto, nona vevo approfondito più di tanto le differenze tecniche e quando ho dovuto sostituire la Brava è stato il concessionario FIAT ad istigarmi a comprare la Bravo dicendomi che la Giulietta era uguale e che così risparmiavo 4 o 5000 euro!
Inoltre ALFA mi valutava molto meno la Brava di quanto non facesse la Fiat perchè mi dicevano che per loro era un'altra marca, fregandosene del fatto che ormai il gruppo è unico ....
Kren 2 ha scritto:" Il downsizing sta uccidendo il piacere di guida me ne rendo conto guidando un 1.4 turbo che tutto è fuorché piacevole da guidare. "
E io mi chiedo se il downsizing abbia ancora un senso .... infatti ormai sia le assicurazioni, che il fisco, con il nuovo redditometro, tartassano sulla base dei cavalli e non più della cilindrata. Per quanto riguarda le assicurazioni, l'anno scorso ho chiesto se un 1.4 benzina 120 Cv ed un 1.4 170 Cv pagavano lo stesso perchè la cilindrata era la stessa, e l'assicuratore mi ha detto che ormai tenevano conto anche dei Cv e non solo della cilindrata, quindi il 170 pagava molto di più. Il bollo che io sappia è sempre andato sulla base dei Cv. Quindi, se andava meglio, potevano fare benissimo un 1.6 o 1.8 da 170 CV invece di 1.4 .... forse cambia ancora qualcosa sotto il profilo dei consumi.