<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tutor: la panacea di tutti i mali? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Tutor: la panacea di tutti i mali?

stratoszero ha scritto:
skamorza ha scritto:
due cose:
la prima è questa; se è vero che il tutor ove installato ha contribuito a diminuire gli incidenti dovuti all'alta velocità, per quale strano motivo le multe per eccesso di velocità nella stessa tratta sono in costante aumento? non è forse gia questa una contraddizione?
la seconda invece; perchè non dicono che gli incidenti tra autotreni sono in continuo aumento proprio nelle tratte coperte da tutor con conseguente blocco parziale, spesso totale della circolazione ed incremento dei feriti gravi e dei morti tra i camionisti che è di gran lunga superiore ai feriti/morti evitati (?) grazie al tutor? ci sono vittime di serie A e vittime di serie B? oppure come sembra nella realtà la diminuzione degli incidenti è si reale tra le vetture, ma non è dovuta al tutor (dato che le infrazioni rilevate sono in costante aumento) quanto ad altri fattori. ricordo infatti che la mortalità nel suo complesso è fortunatamente in diminuzione, anche e soprattutto al di fuori delle autostrade visto che la diminuzione è di qualche migliaio di morti e che la maggior parte degli incidenti mortali avviene in città ed in ambito extraurbano.
insomma se non è una bufala è una mezza verità manipolata ad arte.

La prima ha una spiegazione semplicissima: con il tutor sono sanzionati comportamenti che prima non erano sanzionati.
La seconda è più complessa. Innanzi tutto, non so da dove viene questa notizia che sarebbero aumentati gli incidenti tra autotreni, con un incremento dei feriti e dei morti superiore a quelli evitati dal tutor: allora ci danno dei dati "lordi" e non "netti"? E' chiaro che ci possono essere diversi fattori che influiscono sul numero di incidenti, sui vari tipi di strade. Ma un dato come -50%, concentrato nei tratti del tutor e riferito alla differenza fra prima e dopo della loro introduzione, mi sembra un argomento forte e indicativo di una efficacia specifica, anche se qualche punto percentuale dovesse essere ascrivibile ad altre concause.

non credo. il numero delle sanzioni è in costante crescita dal tutor in poi, dunque possiamo dedurre che le autovetture che infrangono il limite sono in costante aumento. come dimostrare quindi che gli incidenti sono diminuiti grazie al tutor? se i verbali fossero in calo sarebbe semplice, essendo invece in aumento diviene meno semplice rendergli merito.
quanto al numero dei decessi basta poter leggere i quotidiani locali che riportano praticamente ogni giorno di tratti bloccati sulla A4 per incidenti che coinvolgono i mezzi pesanti, molto spesso con uno dei conducenti i mezzi coinvolti deceduto. particolarmente nel tratto da palazzolo a peschiera, ed in questo tratto il tutor è pressochè ininterrotto.
a mio parere hanno preso i dati della mortalità su tutta la A4 , ed hanno spacciato la diminuzione dei morti dovuta al tutor che però copre solo un 40% della tratta (ad esempio nel veneto è attiva una sola postazione da quest'anno). inoltre gran parte degli incidenti sono diminuiti nel tratto a 4 corsie, nessuno ha mai detto che grazie alla corsia in più sono diminuiti gli incidenti, ma chi può dire il contrario?
 
arhat ha scritto:
mafalda ha scritto:
L'Italiano è mediamente così: esige che GLI ALTRI rispettino le regole. Lui però non le vuole rispettare.
Ogni volta che fiocca una multa, si palra di truffa.
Ogni volta che c'è un morto, si esige rigore e controllo.
se i tutor fanno tante mmulte, la colpa è del tutor o di chi si gfa 15 Km a 220 di media...?

Se li faccio io è del tutor, se li fai tu è colpa tua.

Presumo sia sufficientemente semplice. :D

Beh, pensa che da quando hanno installato il tutor, ho preso ben 0 multe. E' colpa del tutor o è colpa mia?
 
stratoszero ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
in quei tratti gli incidenti mor­tali si sono ridotti del 50%. Quelli con feriti sono diminu­iti di un quarto. E sono scesi anche quelli senza sangue, meno tragici per le vittime, ma altrettanto deleteri per gli altri automobilisti costret­ti a subire lunghe code e in­colonnamenti. Complessiva­mente, dunque, si registrano il 22% in meno di incidenti.

Diciamo la verità: per noi automobilisti è una rottura di scatole. :twisted:
Però dobbiamo ammettere che si è dimostrato un vero deterrente che ha portato, nei tratti in cui è stato utilizzato, una riduzione impensabile (almeno per il sottoscritto) degli incidenti e dei decessi. :p

Direi che basta questo. E tutto il resto xe ciacole........
Chi fa poi un crociata contro il tutor per farsi le corsette sulla strada pubblica è un potenziale assassino.......
 
mafalda ha scritto:
stratoszero ha scritto:
Diciamo la verità: per noi automobilisti è una rottura di scatole. :twisted:
Però dobbiamo ammettere che si è dimostrato un vero deterrente che ha portato, nei tratti in cui è stato utilizzato, una riduzione impensabile (almeno per il sottoscritto) degli incidenti e dei decessi. :p
è questo il motivo per cui il tutor è forse più odiato dell'autovelox!
L'autovelox sei ha il navigatore e conosci il percorso lo schivi, ed inoltre si può sempre insinuare il dubbio di una trappola (alcuni lo sono).
col tutor in auostrada tutti questi discorsi non si possono fare, e oltre i 140 Kmh tachimetrici te la rischi

Mica te lo ordina il dottore di andare oltre i 140 all'ora sotto il tutor........
Eccheminchia!
 
[Che rubare sia male e' oggettivo. La velocita' giusta e' soggettiva e arbitraria.[/quote]

Cacchio, questo pensiero profondo l'hai presa da Selezione del Riders Digest?
 
Il fatto che una legge (o un divieto, un obbligo, una tassa o altro) provochi un effetto positivo non significa automaticamente che si tratti di una legge giusta, equa, ben fatta, non esagerata, non dispotica ecc.

Tanto per fare un esempio volutamente esagerato, se si facesse una legge che vieta a chiunque abbia meno di 30anni di uscire di casa dalle ore 19.00 fino all'alba seguente, si otterrebbe senza il minimo dubbio una lunga serie di effetti positivi: morti giovanili sulla strada quasi azzerate, riduzione colossale di stupri, aggressioni, consumo di alcool ecc. ecc. Ciò però assolutamente nulla toglierebbe alla profonda assurdità ed ingiustizia di quella legge. Qualunque dittatore o despota può sempre trovare (e infatti regolarmente trova) con estrema facilità mille modi per "dimostrare" che le sue imposizioni sono benefiche per il popolo.

Se pretendere (o per lo meno lamentarsi del contrario) che le leggi siano non solo in qualche modo e da qualche punto di vista "efficaci" ma anche e soprattutto e prima di tutto eque e razionali significa dedicarsi alle ciàcole allora non solo mi considero un grande ciacolatore, ma ne sono addirittura un pochino orgoglioso.
 
sensodrive ha scritto:
stratoszero ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
in quei tratti gli incidenti mor­tali si sono ridotti del 50%. Quelli con feriti sono diminu­iti di un quarto. E sono scesi anche quelli senza sangue, meno tragici per le vittime, ma altrettanto deleteri per gli altri automobilisti costret­ti a subire lunghe code e in­colonnamenti. Complessiva­mente, dunque, si registrano il 22% in meno di incidenti.

Diciamo la verità: per noi automobilisti è una rottura di scatole. :twisted:
Però dobbiamo ammettere che si è dimostrato un vero deterrente che ha portato, nei tratti in cui è stato utilizzato, una riduzione impensabile (almeno per il sottoscritto) degli incidenti e dei decessi. :p

Direi che basta questo. E tutto il resto xe ciacole........
Chi fa poi un crociata contro il tutor per farsi le corsette sulla strada pubblica è un potenziale assassino.......
non sono un potenziale assassino, semmai il contrario. ciò non toglie che continuo a ritenere il tutor utilizzato non per la sicurezza stradale quanto a far cassa. solo il fatto che la velocità autostradale sia di 130 km/h sia su autostrade a due corsie, che a tre corsie che ancora a quattro corsie la dice lunga sull'equità di questo limite.
inoltre quando vedo il primo tutor posizionato sulla A1 tra firenze e bologna nel tratto a tre corsie (in precedenza è a due sole) ove il limite è di 90 orari (tratto rettilineo) mentre nel precdente a due corsie tutto curve è di 130 oppure 110, i dubbi aumentano.
sull'autostrada dei fiori il tutor viene messo ove tutte le uscite godono del fantastico limite di 80 orari (dai -500 ai + 500 metri dall'uscita) dunque si è costretti a frenare e riaccelerare senza soluzione di continuità (le uscite sono numerose) con grave e reale pericolo in quanto la maggior parte dei guidatori viaggia imperterrita intorno ai 110 costanti, dunque viene sorpassata e sorpassa d continuo innervosendosi, ma anche rischiando incidenti in quanto non si aspetta che chi rispetta i limiti (ma non sono tutti da rispettare? oppure solo quelli che ci aggradano perchè solitamente viaggiamo a velocità inferiori? ) rallenti vistosamente (passare da 130 ad 80 necèssita di un rallentamento evidente).
e questa sarebbe sicurezza stradale? ma avete mai guidato rispettando realmente i limiti previsti? oppure rispettate i limiti che vi sembrano quelli previsti? la differenza è notevole!
 
mafalda ha scritto:
99octane ha scritto:
mafalda ha scritto:
come reagiremmo se i topi d'appartamento iniziassero a vincere simili ricorsi "si t'ho svaligiato la casa, ma ci doveva essere il cartello, e pure del colore giusto"?!?!?!??!?!?
Sul fatto che bisogna contrastare anche tutti gli altri comportamenti scorretti, tutti concordi: guida in stato d'ebrezza e droga, zig zag, distanza di scurezza etc etc etc

Se in Italia prendessero i ladri con la stessa efficienza con cui si fanno le multe agli automobilisti, potremmo lasciare porte e finestre spalancate con gli ori in bella vista :D
 
sensodrive ha scritto:
[Che rubare sia male e' oggettivo. La velocita' giusta e' soggettiva e arbitraria.

Cacchio, questo pensiero profondo l'hai presa da Selezione del Riders Digest?[/quote]

Ne hanno sospeso l'edizione italiana ...
 
xander71 ha scritto:
[
ma è molto più comodo dare tutte le colpe alla veloctià, siamo alle solite!!

Come già detto, ci sono moltissimi altri comportamenti pericolosi e moltissime cose che si potrebbero fare per migliorare la sicurezza sulle strade.
Resta il fatto che sarebbe un po' strano "inventare" dati falsi solo per il tutor, mentre non si fa altrettanto per altri sistemi.
Se fosse per volere cavalcare l'onda della velocità, che per molti (ma molti chi?) pare sia la causa principale degli incidenti, si potrebbero inventare dati falsi anche per gli autovelox diversi dal tutor...
 
skamorza ha scritto:
non credo. il numero delle sanzioni è in costante crescita dal tutor in poi, dunque possiamo dedurre che le autovetture che infrangono il limite sono in costante aumento. come dimostrare quindi che gli incidenti sono diminuiti grazie al tutor? se i verbali fossero in calo sarebbe semplice, essendo invece in aumento diviene meno semplice rendergli merito.

Lascio stare il secondo dubbio, perchè la questione è complessa, e più la approfondiamo, più rischiamo di ... perderci.
tornando alla prima, bisognerebbe capire se sono aumentate le molte dei tutor (da quando è stato introdotto il tutor) nei singoli tratti (e in tal caso varrebbero le tue perplessità sull'effetto deterrente) o se sono aumentate complessivamente, in Italia (e questo potrebbe essere spiegato con la crescente estensione delle tratte coperte da tutor).
Io ritengo più probabile quest'ultima ipotesi: immagino che, in uno stesso tratto, ci sia più gente che non ci fa caso all'inizio, ma poi imho gli automobilisti (una volta scoperte le conseguenze del tutor, in termini di multe e punti) sarebbero molto più prudenti.
 
skamorza ha scritto:
sull'autostrada dei fiori il tutor viene messo ove tutte le uscite godono del fantastico limite di 80 orari (dai -500 ai + 500 metri dall'uscita) dunque si è costretti a frenare e riaccelerare senza soluzione di continuità (le uscite sono numerose) con grave e reale pericolo in quanto la maggior parte dei guidatori viaggia imperterrita intorno ai 110 costanti, dunque viene sorpassata e sorpassa d continuo innervosendosi, ma anche rischiando incidenti in quanto non si aspetta che chi rispetta i limiti (ma non sono tutti da rispettare? oppure solo quelli che ci aggradano perchè solitamente viaggiamo a velocità inferiori? ) rallenti vistosamente (passare da 130 ad 80 necèssita di un rallentamento evidente).
e questa sarebbe sicurezza stradale? ma avete mai guidato rispettando realmente i limiti previsti? oppure rispettate i limiti che vi sembrano quelli previsti? la differenza è notevole!

Di solito, i limiti in autostrada fra gli 80 e i 100 km/h (tranne quelli temporanei per cantieri) sono esageratemente bassi (tutor o non tutor), allo stesso modo di limiti di 60 su superstrade, ma questa è storia vecchia. :evil:
 
xander71 ha scritto:
Il tutor è lo strumento con il quale si riuscirà a combattere la fame nel mondo, eliminare la criminalità organizzata e sradicare definitivamente il conacnro in tutte le sue forme e finalmente trovare l'antidoto del HIV e l'influenza suina!.

che si vergongnasserpo a diffondere ste cavolate!!!! e la gente ci crede pure!!!

:evil:

calmo
quante multe hai preso grazie al tutor.....?
 
stratoszero ha scritto:
...i limiti in autostrada fra gli 80 e i 100 km/h ... sono esageratamente bassi (tutor o non tutor), allo stesso modo di limiti di 60 su superstrade, ma questa è storia vecchia.
I limiti assurdi ci sono sempre stati, in autostrada (anche nei cantieri) e fuori. Così come ci sono sempre state, più o meno intensamente disseminate sul territorio, segnalazioni verticali e orizzontali incoerenti o esagerate o prive di senso in relazione alle circostanze. Si tratta di storia vecchia, concordo pienamente.

É invece storia nuova la pretesa che proprio tali segnalazioni vengano rispettate alla lettera, pena l'appioppaggio di grottesca sanzione. Cosa che trasforma in pratica qualunque guidatore, per quanto tranquillo e prudente e dotato di immacolata "fedina incidentale", in un colpevole costantemente soggetto al rischio di essere pesantemente castigato.
Anni fa, per esempio, il portatore di divisa lavorava osservando il comportamento degli automobilisti e fermando quelli che facevano manovre pericolose. Certo non tutti i portatori di divisa agivano così (lo "zelante" di turno si trova sempre), ma almeno ce n'erano parecchi. Oggi invece questi signori somigliano sempre più (come spesso loro stessi amano dichiarare) ad automi, non pensanti, esecutori automatici di qualsivoglia ordine di servizio.

Con il risultato, davvero assai difficile da mettere in dubbio se si vuole essere un po' obiettivi, che il rischio di prendere multe è diventato inversamente proporzionale alla effettiva pericolosità del proprio comportamento.
Tanto per fare un esempio tra mille, se si viaggia svegli e sobri a 160 in un tratto autostradale a tre corsie diritto e deserto (ben poco di concretamente pericoloso facendo) si è praticamente certi di beccarsi una "punizione" colossale, mentre se a 120, in condizioni di traffico mediamente intenso, ci si diletta nello slalom, nel lampeggio, nell'appoggio, nell'armeggio (cellulare, giornale, caricatore cd...), allora il rischio è mooolto più basso. Con buona pace degli ormai arcaici e superati concetti di razionalità, senso della misura, correttezza e così via.
 
marimasse ha scritto:
stratoszero ha scritto:
...i limiti in autostrada fra gli 80 e i 100 km/h ... sono esageratamente bassi (tutor o non tutor), allo stesso modo di limiti di 60 su superstrade, ma questa è storia vecchia.
I limiti assurdi ci sono sempre stati, in autostrada (anche nei cantieri) e fuori. Così come ci sono sempre state, più o meno intensamente disseminate sul territorio, segnalazioni verticali e orizzontali incoerenti o esagerate o prive di senso in relazione alle circostanze. Si tratta di storia vecchia, concordo pienamente.

É invece storia nuova la pretesa che proprio tali segnalazioni vengano rispettate alla lettera, pena l'appioppaggio di grottesca sanzione. Cosa che trasforma in pratica qualunque guidatore, per quanto tranquillo e prudente e dotato di immacolata "fedina incidentale", in un colpevole costantemente soggetto al rischio di essere pesantemente castigato.
Anni fa, per esempio, il portatore di divisa lavorava osservando il comportamento degli automobilisti e fermando quelli che facevano manovre pericolose. Certo non tutti i portatori di divisa agivano così (lo "zelante" di turno si trova sempre), ma almeno ce n'erano parecchi. Oggi invece questi signori somigliano sempre più (come spesso loro stessi amano dichiarare) ad automi, non pensanti, esecutori automatici di qualsivoglia ordine di servizio.

Con il risultato, davvero assai difficile da mettere in dubbio se si vuole essere un po' obiettivi, che il rischio di prendere multe è diventato inversamente proporzionale alla effettiva pericolosità del proprio comportamento.
Tanto per fare un esempio tra mille, se si viaggia svegli e sobri a 160 in un tratto autostradale a tre corsie diritto e deserto (ben poco di concretamente pericoloso facendo) si è praticamente certi di beccarsi una "punizione" colossale, mentre se a 120, in condizioni di traffico mediamente intenso, ci si diletta nello slalom, nel lampeggio, nell'appoggio, nell'armeggio (cellulare, giornale, caricatore cd...), allora il rischio è mooolto più basso. Con buona pace degli ormai arcaici e superati concetti di razionalità, senso della misura, correttezza e così via.
Questa è la tragica realtà delle strade italiane, ma guai a dirlo: i soliti benpensanti sono subito pronti a darti del pirata della strada, dell'incivile o del sovversivo
 
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