<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tutor: la panacea di tutti i mali? | Il Forum di Quattroruote

Tutor: la panacea di tutti i mali?

È nato tre anni fa ma ha già centrato l?obiet­tivo europeo di dimezzare i morti negli incidenti strada­li. È il tutor. Strumento me­no insidioso dell?autovelox ma più implacabile nel colpi­re chi preme troppo l?accele­ratore. Lo rivelano gli ultimi dati sulle multe emesse. So­no state 168mila dall?inizio del 2009 ad aprile. Se l?anda­mento dovesse rimanere ta­le, a fine anno si superereb­be il mezzo milione di verba­li. Un netto aumento rispetto ai 419.084 verbali del 2008, già superiori ai 137.000 del 2007 e agli 11.050 del 2006.

Il tutor è un?apparecchiatu­ra complessa computerizza­ta, formata da sensori a spira­le, montati nell?asfalto, che al passaggio dell?auto fanno scattare le telecamere in gra­do di rilevare violazioni del li­mite medio di 130 chilome­tri orari. Concausa principa­le dei decessi in autostrada: sei incidenti mortali su 10 av­vengono ad alta velocità. Lo ha inventato un ingegnere italiano e dal 2006 a oggi è stato installato su 2093 chilo­metri della rete Autostrade per l?Italia che entro il 2009 diventeranno 2500, per un totale di 237 portali. E in quei tratti gli incidenti mor­tali si sono ridotti del 50%. Quelli con feriti sono diminu­iti di un quarto. E sono scesi anche quelli senza sangue, meno tragici per le vittime, ma altrettanto deleteri per gli altri automobilisti costret­ti a subire lunghe code e in­colonnamenti. Complessiva­mente, dunque, si registrano il 22% in meno di incidenti.

Inutili, oltre che penosi, i tentativi di eluderlo da parte dei furbetti del volante. Viag­giare a cavallo delle corsia per sfuggire alla rilevazione non serve: il tutor «vede» tut­ta la carreggiata. Ancor più dannoso marciare sulla cor­sia di emergenza. Lì il tutor si avvale della collaborazio­ne di un altro apparecchio, il Minosse, che filma l?infrazio­ne e fa scattare l?immediato ritiro della patente per aver intralciato senza motivo la corsia dedicata ai soccorsi. Guai poi a camuffare la tar­ga, magari con lo scotch: è già accaduto, ma negli accer­tamenti la polizia stradale rie­sce a risalire lo stesso, attra­verso il modello, il colore del­l?auto e le targhe simili al pro­prietario del vero veicolo che, a quel punto, viene accu­sato del reato penale di falso. A differenza dell?autove­lox il tutor non sanziona l?ec­cesso di velocità in un pun­to, ma la velocità media supe­riore ai limiti in un tratto più lungo. In corrispondenza del primo varco vengono regi­strate le targhe di tutte le au­to di passaggio. Al termine del tratto che, in media, è lungo tra i 10 e i 25 chilome­tri, scatta la seconda rileva­zione delle targhe e il calcolo della velocità media tenuta. Se il limite è rispettato i dati vengono cancellati. Altrimen­ti tutto viene girato per l?ac­certamento e la verbalizzazio­ne automatica alla polizia stradale che ha messo a pun­to, assieme ad Autostrade per l?Italia l?intero sistema, e ora lo coordina con sapien­za.

I varchi in sequenza posso­no essere abbinati in modo vario, modificando di volta in volta il tratto controllato. L?automobilista non sa in quale tratto potrà essere sor­preso. Sbagliato ritenere che una sosta all?autogrill con­senta un?accelerata oltre il li­mite: il tratto sotto controllo non contiene mai distributo­ri o autogrill. È sempre un tratto omogeneo.

È proprio questa la difficol­tà di montare il tutor al di fuori delle autostrade. Tutta­via è ritenuto talmente utile che l?Anas sta progettando di allargare questo tipo di rile­vazione alle strade statali e al­le autostrade gratuite. Entro il 2009 i tutor compariranno sulla Romea, sull?Aurelia e sulla Domiziana. Spiega Mas­simo Schintu, segretario ge­nerale Aiscat (Associazione italiana società concessiona­rie e trafori): «L?effetto im­portante del tutor è il riordi­no del traffico. Diminuendo gli incidenti diminuiscono anche le strozzature del flus­so. E quindi le code. In più dà la sensazione di una pre­senza continua del controllo e questo influisce sul com­portamento di guida dando luogo a un ravvedimento operoso».


Fonte: Corsera
 
I varchi in sequenza posso­no essere abbinati in modo vario, modificando di volta in volta il tratto controllato. L?automobilista non sa in quale tratto potrà essere sor­preso. Sbagliato ritenere che una sosta all?autogrill con­senta un?accelerata oltre il li­mite: il tratto sotto controllo non contiene mai distributo­ri o autogrill. È sempre un tratto omogeneo.
Come fanno a sradicare un autogrill da un tratto? Mettono il tutor prima e dopo l'autogrill?
Diciamo, per essere educato, che quest'affermazione mi lascia perplesso.

Ciao.
 
chiaro_scuro ha scritto:
I varchi in sequenza posso­no essere abbinati in modo vario, modificando di volta in volta il tratto controllato. L?automobilista non sa in quale tratto potrà essere sor­preso. Sbagliato ritenere che una sosta all?autogrill con­senta un?accelerata oltre il li­mite: il tratto sotto controllo non contiene mai distributo­ri o autogrill. È sempre un tratto omogeneo.
Come fanno a sradicare un autogrill da un tratto? Mettono il tutor prima e dopo l'autogrill?
Diciamo, per essere educato, che quest'affermazione mi lascia perplesso.

Ciao.
Semplicemente non installano il tutor in tratti ove si trova l'autogrill.
Se per esempio l'area di sosta è al chilometro 30, il tutor esserva fra il 31 ed il 50.
 
Il tutor è lo strumento con il quale si riuscirà a combattere la fame nel mondo, eliminare la criminalità organizzata e sradicare definitivamente il conacnro in tutte le sue forme e finalmente trovare l'antidoto del HIV e l'influenza suina!.

che si vergongnasserpo a diffondere ste cavolate!!!! e la gente ci crede pure!!!

:evil:
 
L'Italiano è mediamente così: esige che GLI ALTRI rispettino le regole. Lui però non le vuole rispettare.
Ogni volta che fiocca una multa, si palra di truffa.
Ogni volta che c'è un morto, si esige rigore e controllo.
se i tutor fanno tante mmulte, la colpa è del tutor o di chi si gfa 15 Km a 220 di media...?
 
mafalda ha scritto:
L'Italiano è mediamente così: esige che GLI ALTRI rispettino le regole. Lui però non le vuole rispettare.
Ogni volta che fiocca una multa, si palra di truffa.
Ogni volta che c'è un morto, si esige rigore e controllo.
se i tutor fanno tante mmulte, la colpa è del tutor o di chi si gfa 15 Km a 220 di media...?

Se li faccio io è del tutor, se li fai tu è colpa tua.

Presumo sia sufficientemente semplice. :D
 
arhat ha scritto:
mafalda ha scritto:
L'Italiano è mediamente così: esige che GLI ALTRI rispettino le regole. Lui però non le vuole rispettare.
Ogni volta che fiocca una multa, si palra di truffa.
Ogni volta che c'è un morto, si esige rigore e controllo.
se i tutor fanno tante mmulte, la colpa è del tutor o di chi si gfa 15 Km a 220 di media...?

Se li faccio io è del tutor, se li fai tu è colpa tua.

Presumo sia sufficientemente semplice. :D
Vicino casa mia negli ultimi anni ci sono stati 3 incidenti pazzeschi, 2 su v.le I. Newton (uomo investito da bus e scontro frontale causato da salto di carreggiata) ed uno a Ponte Galeria, vicino Fiumcino (madri e figlie falciate alla fermata del bus). in tutti e tre i casi è partito il piagnisteo mediatico "ci vorrebbero gli autovelox". Grottesco in una nazione specializzata nelle contestazioni delle infrazioni stradali.
e per quanto riguarda v.le isacco newton gli autovelox mobili c'erano, è stato fatto di tutto affinché la municipale non si piazzasse più lì....
 
mafalda ha scritto:
arhat ha scritto:
mafalda ha scritto:
L'Italiano è mediamente così: esige che GLI ALTRI rispettino le regole. Lui però non le vuole rispettare.
Ogni volta che fiocca una multa, si palra di truffa.
Ogni volta che c'è un morto, si esige rigore e controllo.
se i tutor fanno tante mmulte, la colpa è del tutor o di chi si gfa 15 Km a 220 di media...?

Se li faccio io è del tutor, se li fai tu è colpa tua.

Presumo sia sufficientemente semplice. :D
Vicino casa mia negli ultimi anni ci sono stati 3 incidenti pezzaschi, 2 su v.le I. Newton (uomo investito da bus e scontro frontale causato da salto di carreggiata) ed uno a Ponte Galeria, vicino Fiumcino (madri e figlie falciate alla fermata del bus). in tutti e tre i casi è partito il piagnisteo mediatico "ci vorrebbero gli autovelox". Grottesco in una nazione specializzata nelle contestazioni delle infrazioni stradali.
e per quanto riguarda v.le isacco newton gli autovelox mobili c'erano, è stato fatto di tutto affinché la municipale non si piazzasse più lì....

Chettedevodì, "Raglia raglia povera italia" : solo questo è rimasto.

mai nessuno che arrivi ad ammettere, che se transita il dove che ce pò ésse l'autoveloxé e procede entro il limite imposto, nessuno gli emette prescrizione ..... troooppo difficile.
 
matteomatte1 ha scritto:
È nato tre anni fa ma ha già centrato l?obiet­tivo europeo di dimezzare i morti negli incidenti strada­li. È il tutor.

FALSO

Strumento me­no insidioso dell?autovelox ma più implacabile nel colpi­re chi preme troppo l?accele­ratore. Lo rivelano gli ultimi dati sulle multe emesse. So­no state 168mila dall?inizio del 2009 ad aprile. Se l?anda­mento dovesse rimanere ta­le, a fine anno si superereb­be il mezzo milione di verba­li. Un netto aumento rispetto ai 419.084 verbali del 2008, già superiori ai 137.000 del 2007 e agli 11.050 del 2006.

Il 45% degli incidenti mortali avviene venerdi' e sabato notte per guida in stato mentale alterato e colpo di sonno.
In Italia si fanno in merito 200.000 controlli.
In Spagna 20 MILIONI.

Il tutor è un?apparecchiatu­ra complessa computerizza­ta, formata da sensori a spira­le, montati nell?asfalto, che al passaggio dell?auto fanno scattare le telecamere in gra­do di rilevare violazioni del li­mite medio di 130 chilome­tri orari. Concausa principa­le dei decessi in autostrada: sei incidenti mortali su 10 av­vengono ad alta velocità. Lo ha inventato un ingegnere italiano e dal 2006 a oggi è stato installato su 2093 chilo­metri della rete Autostrade per l?Italia che entro il 2009 diventeranno 2500, per un totale di 237 portali. E in quei tratti gli incidenti mor­tali si sono ridotti del 50%.

Cosa significa ridotto del 50%?
Significa che in autostrada si verifica una percentuale MINIMA degli incidenti mortali, che avvengono quasi totalmente su statali e in citta'.
Una spesa ENORME a fronte di un risultato del tutto marginale. Con la stessa spesa in pattuglie stradali e miglioramento infrastrutture si sarebbe potuto fare MOLTO di piu', e cio' e' DIMOSTRATO dalle statistiche, che accertano che la guida in stato mentale alterato, il mancato rispetto della distanza di sicurezza, le condizioni delle infrastrutture sono cause molto piu' rilevanti della velocita' di incidente mortale.
Se la lavatrice butta acqua perche' il filtro e' intasato, e il rubinetto gocciola, SI RIPARA IL FILTRO, NON IL RUBINETTO.
E certamente non si spende IL PREZZO DI UNA LAVATRICE NUOVA PER RIPARARE IL RUBINETTO.

Quelli con feriti sono diminu­iti di un quarto. E sono scesi anche quelli senza sangue, meno tragici per le vittime, ma altrettanto deleteri per gli altri automobilisti costret­ti a subire lunghe code e in­colonnamenti. Complessiva­mente, dunque, si registrano il 22% in meno di incidenti.

Per ogni incidente, c'e' il 30% (TRENTA PER CENTO) di probabilita' che ne avvenga uno in direzione opposta per curiosi. Cominciamo a sanzionare con multe SALATISSIME questi, e gia' si ottiene un risultato migliore.

Inutili, oltre che penosi, i tentativi di eluderlo da parte dei furbetti del volante. Viag­giare a cavallo delle corsia per sfuggire alla rilevazione non serve: il tutor «vede» tut­ta la carreggiata. Ancor più dannoso marciare sulla cor­sia di emergenza. Lì il tutor si avvale della collaborazio­ne di un altro apparecchio, il Minosse, che filma l?infrazio­ne e fa scattare l?immediato ritiro della patente per aver intralciato senza motivo la corsia dedicata ai soccorsi. Guai poi a camuffare la tar­ga, magari con lo scotch: è già accaduto, ma negli accer­tamenti la polizia stradale rie­sce a risalire lo stesso, attra­verso il modello, il colore del­l?auto e le targhe simili al pro­prietario del vero veicolo che, a quel punto, viene accu­sato del reato penale di falso. A differenza dell?autove­lox il tutor non sanziona l?ec­cesso di velocità in un pun­to, ma la velocità media supe­riore ai limiti in un tratto più lungo.
FALSO
Il Tutor rileva anche la velocita' istantanea. Puo' funzionare in uno dei due modi (velocita' istantanea, come un comune autovelox) o velocita' media, o anche entrambi contemporaneamente (come e' di solito).

In corrispondenza del primo varco vengono regi­strate le targhe di tutte le au­to di passaggio. Al termine del tratto che, in media, è lungo tra i 10 e i 25 chilome­tri, scatta la seconda rileva­zione delle targhe e il calcolo della velocità media tenuta. Se il limite è rispettato i dati vengono cancellati. Altrimen­ti tutto viene girato per l?ac­certamento e la verbalizzazio­ne automatica alla polizia stradale che ha messo a pun­to, assieme ad Autostrade per l?Italia l?intero sistema, e ora lo coordina con sapien­za.

Il costo di tutto l'apparato? Centinaia di milioni di Euro.
Solo il tratto sperimentale e il primo varco costarono diverse decine di milioni.

I varchi in sequenza posso­no essere abbinati in modo vario, modificando di volta in volta il tratto controllato. L?automobilista non sa in quale tratto potrà essere sor­preso. Sbagliato ritenere che una sosta all?autogrill con­senta un?accelerata oltre il li­mite: il tratto sotto controllo non contiene mai distributo­ri o autogrill. È sempre un tratto omogeneo.

Risultato netto (di sistemi simili adottati in altri paesi, o di fitta presenza di velox istantanei)?
Aumento degli incidenti per distrazione o colpo di sonno.

È proprio questa la difficol­tà di montare il tutor al di fuori delle autostrade. Tutta­via è ritenuto talmente utile che l?Anas sta progettando di allargare questo tipo di rile­vazione alle strade statali e al­le autostrade gratuite. Entro il 2009 i tutor compariranno sulla Romea, sull?Aurelia e sulla Domiziana. Spiega Mas­simo Schintu, segretario ge­nerale Aiscat (Associazione italiana società concessiona­rie e trafori): «L?effetto im­portante del tutor è il riordi­no del traffico. Diminuendo gli incidenti diminuiscono anche le strozzature del flus­so. E quindi le code. In più dà la sensazione di una pre­senza continua del controllo e questo influisce sul com­portamento di guida dando luogo a un ravvedimento operoso».
Fonte: Corsera

Risultato MIGLIORE si otterrebbe POTENZIANDO le pattuglie della Stradale, che inoltre possono rilevare i comportamenti che VERAMENTE CREANO PERICOLO quali
- mancato rispetto della distanza di sicurezza
- guida pericolosa
- guida in stato mentale alterato
- condizioni a rischio delle infrastrutture

e che inoltre possono fermare IMMEDIATAMENTE chi rappresenta DAVVERO un pericolo, prima che sia troppo tardi (laddove il TUTOR serve a una sola cosa: fare cassa).

Senza contare che da sempre le pattuglie possono prestare aiuto o anche soccorso in caso di problemi al mezzo, malore, incidente o altro.

Invece le pattuglie sono state quasi DIMEZZATE.
Tanto c'e' il Tutor.
I risultati si vedono.
Chi viaggia a 150 su una strada deserta e' condannato e non ha scampo: deve procedere ad andature pericolose in quanto soggette a cali d'attenzione e sonnolenza.
Chi invece zigzaga nel traffico, occupa le corsie a velocita' di lumaca, non guarda gli specchietti provocando intasamenti del traffico, guida ubriaco, eccede veramente con la velocita' (come i pazzi che zigzagano a 180 nel traffico a 120) si comporta in generale in modo pericoloso e' libero di nuocere e nessuno lo puo' fermare.
Buona strada a tutti e... occhi aperti.
 
Bene, siccome c'è di peggio dell'eccesso di velocità, allora il tutor non è un bene. anzi è un male. anzi, è colpa del tutor...
mah
 
mafalda ha scritto:
Bene, siccome c'è di peggio dell'eccesso di velocità, allora il tutor non è un bene. anzi è un male. anzi, è colpa del tutor...
mah

Lettura un po' per assurdo, non ti pare?
Il Tutor non e' un male in quanto tale. E' un male lo spreco di fondi per intervenire in un settore assolutamente marginale, invece che sui problemi reali e principali.
Come ben spiegato, riparare un rubinetto che perde non e' un male in se'. E' un male la SCELTA di farlo mentre un tubo aperto allaga la casa.
Anzi, non e' un male: e' da deficienti.
E siccome chi ci governa e' tutto tranne che deficiente, resta solo la malafede.
 
99octane ha scritto:
mafalda ha scritto:
Bene, siccome c'è di peggio dell'eccesso di velocità, allora il tutor non è un bene. anzi è un male. anzi, è colpa del tutor...
mah

Lettura un po' per assurdo, non ti pare?
Il Tutor non e' un male in quanto tale. E' un male lo spreco di fondi per intervenire in un settore assolutamente marginale, invece che sui problemi reali e principali.
Come ben spiegato, riparare un rubinetto che perde non e' un male in se'. E' un male la SCELTA di farlo mentre un tubo aperto allaga la casa.
Anzi, non e' un male: e' da deficienti.
E siccome chi ci governa e' tutto tranne che deficiente, resta solo la malafede.
Marginale non direi, visto che prima dell'era tutor io facevo la Rm-Na a 150 e stavo sempre sulla corsia di centro perché mi sorpassavano tutti. e prego evitiamo i discorsi letti lo scorso mese in stile "andare a 250 con una Ferrari non è poi così grave perché c'è chi va a 160 Kmh con la 600, ed è peggio". L'eccesso di velocità in Italia è un problema, sia per quantità, che per "qualità".
e siccome l'italiano non vuole rassegarsi ad andare un po' più piano, ecco pronta l'equazione autovelox/tutor = truffa. ed ecco pronti i fanta-ricorsi "contesto la multa perché l'autovelox non è segnalato" o peggio" il cartello c'era ma non era dello sfondo corretto". Su certi strambi limiti ok il cartello ci vuole, ma se in Italia da 20anni la vel max ammessa è 130, perché ci dovrebbe essere un cartello che segnala l'autovelox? chi va 160 sa al 100% che sta violando il codice della strada, e se ne dovrebbe assumere le responsabilità
come reagiremmo se i topi d'appartamento iniziassero a vincere simili ricorsi "si t'ho svaligiato la casa, ma ci doveva essere il cartello, e pure del colore giusto"?!?!?!??!?!?
Sul fatto che bisogna contrastare anche tutti gli altri comportamenti scorretti, tutti concordi: guida in stato d'ebrezza e droga, zig zag, distanza di scurezza etc etc etc
 
matteomatte1 ha scritto:
in quei tratti gli incidenti mor­tali si sono ridotti del 50%. Quelli con feriti sono diminu­iti di un quarto. E sono scesi anche quelli senza sangue, meno tragici per le vittime, ma altrettanto deleteri per gli altri automobilisti costret­ti a subire lunghe code e in­colonnamenti. Complessiva­mente, dunque, si registrano il 22% in meno di incidenti.

Diciamo la verità: per noi automobilisti è una rottura di scatole. :twisted:
Però dobbiamo ammettere che si è dimostrato un vero deterrente che ha portato, nei tratti in cui è stato utilizzato, una riduzione impensabile (almeno per il sottoscritto) degli incidenti e dei decessi. :p
 

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