<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tutor: la panacea di tutti i mali? | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Tutor: la panacea di tutti i mali?

99octane ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
È nato tre anni fa ma ha già centrato l?obiet­tivo europeo di dimezzare i morti negli incidenti strada­li. È il tutor.

FALSO

Strumento me­no insidioso dell?autovelox ma più implacabile nel colpi­re chi preme troppo l?accele­ratore. Lo rivelano gli ultimi dati sulle multe emesse. So­no state 168mila dall?inizio del 2009 ad aprile. Se l?anda­mento dovesse rimanere ta­le, a fine anno si superereb­be il mezzo milione di verba­li. Un netto aumento rispetto ai 419.084 verbali del 2008, già superiori ai 137.000 del 2007 e agli 11.050 del 2006.

Il 45% degli incidenti mortali avviene venerdi' e sabato notte per guida in stato mentale alterato e colpo di sonno.
In Italia si fanno in merito 200.000 controlli.
In Spagna 20 MILIONI.

Il tutor è un?apparecchiatu­ra complessa computerizza­ta, formata da sensori a spira­le, montati nell?asfalto, che al passaggio dell?auto fanno scattare le telecamere in gra­do di rilevare violazioni del li­mite medio di 130 chilome­tri orari. Concausa principa­le dei decessi in autostrada: sei incidenti mortali su 10 av­vengono ad alta velocità. Lo ha inventato un ingegnere italiano e dal 2006 a oggi è stato installato su 2093 chilo­metri della rete Autostrade per l?Italia che entro il 2009 diventeranno 2500, per un totale di 237 portali. E in quei tratti gli incidenti mor­tali si sono ridotti del 50%.

Cosa significa ridotto del 50%?
Significa che in autostrada si verifica una percentuale MINIMA degli incidenti mortali, che avvengono quasi totalmente su statali e in citta'.
Una spesa ENORME a fronte di un risultato del tutto marginale. Con la stessa spesa in pattuglie stradali e miglioramento infrastrutture si sarebbe potuto fare MOLTO di piu', e cio' e' DIMOSTRATO dalle statistiche, che accertano che la guida in stato mentale alterato, il mancato rispetto della distanza di sicurezza, le condizioni delle infrastrutture sono cause molto piu' rilevanti della velocita' di incidente mortale.
Se la lavatrice butta acqua perche' il filtro e' intasato, e il rubinetto gocciola, SI RIPARA IL FILTRO, NON IL RUBINETTO.
E certamente non si spende IL PREZZO DI UNA LAVATRICE NUOVA PER RIPARARE IL RUBINETTO.

Quelli con feriti sono diminu­iti di un quarto. E sono scesi anche quelli senza sangue, meno tragici per le vittime, ma altrettanto deleteri per gli altri automobilisti costret­ti a subire lunghe code e in­colonnamenti. Complessiva­mente, dunque, si registrano il 22% in meno di incidenti.

Per ogni incidente, c'e' il 30% (TRENTA PER CENTO) di probabilita' che ne avvenga uno in direzione opposta per curiosi. Cominciamo a sanzionare con multe SALATISSIME questi, e gia' si ottiene un risultato migliore.

Inutili, oltre che penosi, i tentativi di eluderlo da parte dei furbetti del volante. Viag­giare a cavallo delle corsia per sfuggire alla rilevazione non serve: il tutor «vede» tut­ta la carreggiata. Ancor più dannoso marciare sulla cor­sia di emergenza. Lì il tutor si avvale della collaborazio­ne di un altro apparecchio, il Minosse, che filma l?infrazio­ne e fa scattare l?immediato ritiro della patente per aver intralciato senza motivo la corsia dedicata ai soccorsi. Guai poi a camuffare la tar­ga, magari con lo scotch: è già accaduto, ma negli accer­tamenti la polizia stradale rie­sce a risalire lo stesso, attra­verso il modello, il colore del­l?auto e le targhe simili al pro­prietario del vero veicolo che, a quel punto, viene accu­sato del reato penale di falso. A differenza dell?autove­lox il tutor non sanziona l?ec­cesso di velocità in un pun­to, ma la velocità media supe­riore ai limiti in un tratto più lungo.
FALSO
Il Tutor rileva anche la velocita' istantanea. Puo' funzionare in uno dei due modi (velocita' istantanea, come un comune autovelox) o velocita' media, o anche entrambi contemporaneamente (come e' di solito).

In corrispondenza del primo varco vengono regi­strate le targhe di tutte le au­to di passaggio. Al termine del tratto che, in media, è lungo tra i 10 e i 25 chilome­tri, scatta la seconda rileva­zione delle targhe e il calcolo della velocità media tenuta. Se il limite è rispettato i dati vengono cancellati. Altrimen­ti tutto viene girato per l?ac­certamento e la verbalizzazio­ne automatica alla polizia stradale che ha messo a pun­to, assieme ad Autostrade per l?Italia l?intero sistema, e ora lo coordina con sapien­za.

Il costo di tutto l'apparato? Centinaia di milioni di Euro.
Solo il tratto sperimentale e il primo varco costarono diverse decine di milioni.

I varchi in sequenza posso­no essere abbinati in modo vario, modificando di volta in volta il tratto controllato. L?automobilista non sa in quale tratto potrà essere sor­preso. Sbagliato ritenere che una sosta all?autogrill con­senta un?accelerata oltre il li­mite: il tratto sotto controllo non contiene mai distributo­ri o autogrill. È sempre un tratto omogeneo.

Risultato netto (di sistemi simili adottati in altri paesi, o di fitta presenza di velox istantanei)?
Aumento degli incidenti per distrazione o colpo di sonno.

È proprio questa la difficol­tà di montare il tutor al di fuori delle autostrade. Tutta­via è ritenuto talmente utile che l?Anas sta progettando di allargare questo tipo di rile­vazione alle strade statali e al­le autostrade gratuite. Entro il 2009 i tutor compariranno sulla Romea, sull?Aurelia e sulla Domiziana. Spiega Mas­simo Schintu, segretario ge­nerale Aiscat (Associazione italiana società concessiona­rie e trafori): «L?effetto im­portante del tutor è il riordi­no del traffico. Diminuendo gli incidenti diminuiscono anche le strozzature del flus­so. E quindi le code. In più dà la sensazione di una pre­senza continua del controllo e questo influisce sul com­portamento di guida dando luogo a un ravvedimento operoso».
Fonte: Corsera

Risultato MIGLIORE si otterrebbe POTENZIANDO le pattuglie della Stradale, che inoltre possono rilevare i comportamenti che VERAMENTE CREANO PERICOLO quali
- mancato rispetto della distanza di sicurezza
- guida pericolosa
- guida in stato mentale alterato
- condizioni a rischio delle infrastrutture

e che inoltre possono fermare IMMEDIATAMENTE chi rappresenta DAVVERO un pericolo, prima che sia troppo tardi (laddove il TUTOR serve a una sola cosa: fare cassa).

Senza contare che da sempre le pattuglie possono prestare aiuto o anche soccorso in caso di problemi al mezzo, malore, incidente o altro.

Invece le pattuglie sono state quasi DIMEZZATE.
Tanto c'e' il Tutor.
I risultati si vedono.
Chi viaggia a 150 su una strada deserta e' condannato e non ha scampo: deve procedere ad andature pericolose in quanto soggette a cali d'attenzione e sonnolenza.
Chi invece zigzaga nel traffico, occupa le corsie a velocita' di lumaca, non guarda gli specchietti provocando intasamenti del traffico, guida ubriaco, eccede veramente con la velocita' (come i pazzi che zigzagano a 180 nel traffico a 120) si comporta in generale in modo pericoloso e' libero di nuocere e nessuno lo puo' fermare.
Buona strada a tutti e... occhi aperti.

già nella descrizione c'è una smentita dell'efficacia del tutor: se la causa degli incidenti è l'alta velocità per il 60%, il tutor elimina l'alta velocità (perchè 130 non è veloce con le auto di oggi, forse con quelle di 15 anni fa si, ma di oggi no, e qua si apre un altro discorso sui limiti non attuali), perchè allora gli incidenti mortali sono diminuiti del 50%? e quelli non mortali del 25%?
Mi spiego.
Se prima su 100 incidenti mortali, 60 eran causati dall'alta velocità, e 40 da altre cause, ora sono 10 causati dalla velocità e 40 da altre cause. L'altro dato mi dice che anche prima del tutor solo il 25% degli incidenti erano dovuti alla velocità elevata!!!
Per non parlare di tutti gli altri morti o incidenti che non avvengono nelle zone tutor!
Non è la velocità che causa incidenti (entro limiti decenti, e in ogni caso non in valore assoluto), ma condizioni stradali, comportamenti, manovre all'ultimo, stressamento di maroni esagerato, che causano, inducuno, incidenti.

Io credo che il limite di velocità non possa esistere in termini assoluti, perchè ci sono almeno tre fattori che influenzano:
-abilità e condizioni del pilota
-condizioni atmosferiche
-tipo di auto

Se per le prime due si puo far poco o niente (secondo me si potrebbe eccome, ma non si vuole) per l'ultima invece non è affatto difficile stilare una serie di parametri. Credo sia chiaro a tutti che fare uno 100-0 con un maserati, o con una punto 1 serie non sia la stessa cosa.
 
Gli incidenti sono diminuiti perchè il livello medio dell'auto è aumentato. Quasi tutte le auto sono dotate di ABS, ebd, bla bla... questo fa si che vengano evitati molti incidenti. La tecnologia si è evolta in modo tale che l'auto assorba gran parte dell'energia dell'urto distruggendosi, cosi da salvare i passeggeri.

Questi fattori in primis hanno portato ad una diminuzione degli incidenti, e soprattutto quelli mortali.

La scusa della velocità è da sempre utilizzata per fare cassa, perchè quando succede una volta che sia davvaro la causa, se ne fanno manifesti, perchè è facile da punire, e perchè ha un ritorno economico.
 
benassistefano ha scritto:
"Se vale l?affermazione 1), non vale la 2, perché le regole possono anche essere messe in discussione, soprattutto se sbagliate. Diciamo che l?affermazione 2) non ha espresso correttamente il tuo pensiero, che hai chiarito nel post successivo. "

Non c'è contraddizione visto che io non ho mai detto che l'Italia sia un paese civile. Allora, laddove c'è civiltà, i cittadini rispettano le regole. E, laddove c'è civiltà, i cittadini hanno strumenti per fare cambiare le regole che il sentimento comune reputa sbagliate.

Attento: lo stridore delle tue unghie sugli specchi potrebbe causare danni all'udito! :D :D :D
 
benassistefano ha scritto:
Il dialogo costruttivo? Discorsi integralisti?
Non è che stiamo perdendo di vista che 13 persone al giorno muoiono perché qualcuno ha deciso di prendersi la libertà di bere un bicchiere in più o di ignorare un limite di velocità perché serve solo a fare cassa?
Continuando a dare giustificazioni improprie alla nostra voglia di farci le regole a modo nostro, non facciamo altro che alimentare e crescere una inciviltà di fondo che sulla strada comincia davvero ad essere pesante.

Ho provato ad avere un dialogo costruttivo, ma invano.
Comunque, ti sfido a trovare una sola frase del sottoscritto in cui sono scritte le cazzate di cui parli.
E senza stridore di unghie, grazie.
Se la trovi, chiederò scusa umilmente a te e a tutto il forum.
Ciao, e buona ricerca! :twisted:
 
benassistefano ha scritto:
...Se poi ti riconosci nei comportamenti che, a mio giudizio, sono da ascrivere agli imbecilli, pazienza...
Questo mi pare un modo come un altro di dare dell'imbecille ad una persona.
Forse più... elegante e sottile di altri, ma sostanzialmente analogo se non addirittura peggiore.

...Continuano le sensazioni. E se i veicoli sono trentasette? Quale fai fermare? Quale è il limite del possibile e del ragionevole?...
Non credo proprio che qualche secondo sia sufficiente a far passare 37 veicoli; non mi sembra un esempio non integralista. Comunque, supponendo che essi camminino a 50km/h, che siano lunghi 4m ciascuno e che vi siano 8m tra uno e l'altro, il tempo necessario affinché passino tutti è di almeno mezzo minuto, molto di più del tempo di cui io parlavo nel mio esempio.

Mi pare ovvio che ogni automobilista possa pensare che il pedone può aspettare. Ovvio, ma non necessariamente ragionevole e quindi condivisibile; se vedo che dietro a me c'è una consistente fila di altri veicoli e non mi fermo alle strisce pedonali, quello che si comporta in maniera irragionevole sono io e non certo il pedone. Per quanto imbecille, non pretendo certo che ci sia un algoritmo a variabili multiple (numero dei veicoli, velocità media, coefficiente di importanza del motivo per cui si vuole attraversare la strada...) in base al quale il pedone aspetti o meno prima di attraversare. Dico soltanto che sempre più spesso assito a situazioni paradossali, che in quanto tali nulla hanno a che vedere con il più elementare buon senso.
Ieri sera sono andato a fare due passi nel centro di una vicina cittadina. Ad un certo punto, in una piazza adibita a parcheggio, devo attraversare una delle stradine che separano le varie aree del parcheggio quasi vuoto; vedo arrivare una automobile e penso di attraversare non appena essa è passata, per cui rallento leggermente il passo: prima passa lui, poi passo io, nessuno dei due perde tempo, nessuno dei due corre rischi. Invece no, il tizio si blocca davanti alle strisce e non si muove fino a che io non ho attraversato. Ecco, a me è sembrata una situazione grottesca e assurda. Indubbiamente ci siamo comportati entrambi in maniera legale, ma ciò nulla ha tolto alla ridicolaggine della scena.

Per quanto riguarda il kamikaze, posso assicurare che ne ho visto più di qualcuno di persona, molto spesso tra i giovani e giovanissimi, che evidentemente assorbono molto bene l'educazione che ricevono in materia, passando dal marciapiede alle strisce senza nemmeno guardare, tanto i veicoli devono fermarsi. Quando parlo di fiondarsi, infatti, non mi riferisco alla velocità (come altri frequentatori del forum, forse perché affetti anch'essi da imbecillità, hanno capito immediatamente).

...Episodi di stupidità amministrativa come quello che hai citato sono proprio quelli cui mi riferisco quando parlo di regole da cambiare. Ma, per rimanere al tuo esempio, ora che il limite è stato abbassato, non è che puoi andare lo stesso a 90 perché a tua sensazione è meglio così...

Non posso andare a 90, ma so benissimo che la regola che me lo vieta è indiscutibilmente insulsa, ipocrita, ingiusta ecc. ecc. Esattamente come mille altri obblighi e divieti di cui le nostre strade sono ogni giorno più infarcite grazie ad innumerevoli episodi di stupidità (o esuberanza o esagerazione o propaganda o ignoranza o superficialità) amministrativa.
Il che ci riporta pari pari al senso ultimo di tutti i miei interventi: siamo sempre più immersi nell'isteria normativa, sempre più costretti a comportarci in maniera sempre più lontana dalla ragionevolezza e sempre più sottoposti al rischio di essere pesantemente multati quando nulla di male facciamo (il rischio che correrei io, ad es., se andassi a 90 all'ora su quella strada).
Alla fine dei conti, cosa ho scritto di diverso da questo?
 
benassistefano ha scritto:
...Non è che stiamo perdendo di vista che 13 persone al giorno muoiono perché qualcuno ha deciso di prendersi la libertà di bere un bicchiere in più o di ignorare un limite di velocità perché serve solo a fare cassa?...
Ecco, appunto.
Per non rischiare di scivolare nell'integralismo (ammesso che la cosa interessi), secondo me a questo proposito bisognerebbe sapere quante di quelle 13 morti sono provocate da gente che ha bevuto uno o due bicchieri (in tutto) oppure da gente che ha superato di 10 o 20 km/h un limite di velocità di quelli (numerosissimi a livello locale) palesemente esagerati, magari in condizioni di traffico scarso o nullo (le condizioni in cui sono più alte le probabilità di prendere multe).
 
marimasse ha scritto:
benassistefano ha scritto:
...Non è che stiamo perdendo di vista che 13 persone al giorno muoiono perché qualcuno ha deciso di prendersi la libertà di bere un bicchiere in più o di ignorare un limite di velocità perché serve solo a fare cassa?...
Ecco, appunto.
Per non rischiare di scivolare nell'integralismo (ammesso che la cosa interessi), secondo me a questo proposito bisognerebbe sapere quante di quelle 13 morti sono provocate da gente che ha bevuto uno o due bicchieri (in tutto) oppure da gente che ha superato di 10 o 20 km/h un limite di velocità di quelli (numerosissimi a livello locale) palesemente esagerati, magari in condizioni di traffico scarso o nullo (le condizioni in cui sono più alte le probabilità di prendere multe).

Sono d'accordo. Vediamo da cosa sono provocati gli incidenti. E poi ne riparliamo.

Se mi dite:
1) 10 su 13 sono provocati dalla velocità autostradale sopra i limiti
2) che il tutor impedisce che la gente vada a quella velocità
La conseguenza ovvia sarebbe che non ci dovrebbero essere piu quei 10 incidenti... facciamo anche 8 o 9... ma non pare esser così, o sbaglio?

Facciamo una prova al contrario: una settimana si provano i limiti nuovi (innalzati). Vediamo se succedono stragi... o se non cambia niente.

Credo che in italia la gente vada alla velocità che ritiene opportuna perchè sa che i limiti sono ridicoli. Se così non fosse, allora si potrebbe cominciare a rispettarli
 
Gully- ha scritto:
...Facciamo una prova al contrario: una settimana si provano i limiti nuovi (innalzati). Vediamo se succedono stragi... o se non cambia niente...
Una simile prova a nulla servirebbe, perché ci sarebbero sempre da un lato quelli che guidano in maniera spericolata (addirittura "ringalluzziti" dal pensiero di rischiare sanzioni meno pesanti) e dall'altro quelli pronti ad usare qualunque incidente provocato dai suddetti come "dimostrazione" del fatto che i limiti più alti ne sono stati la causa. Due categorie di persone per certi aspetti molto simili tra loro.

...Credo che in italia la gente vada alla velocità che ritiene opportuna perché sa che i limiti sono ridicoli...
Sempre per evitare integralismi, sarebbe meglio dire che molta gente non rispetta alla lettera determinati limiti di velocità perché sa che sono assurdi.

Si dice da ogni parte che gli automobilisti italiani sono campioni di indisciplina e che in massima parte non rispettano i limiti. I dati dicono anche, però, che la stragrande maggioranza di loro circola ogni giorno su strade tra le peggiori di europa (in quanto a segnaletica, fondo stradale, densità di traffico pesante...) senza provocare alcun incidente. Ciò vuol dire, mi sembra, che evidentemente molti di coloro che non rispettano i limiti dei cartelli rispettano comunque i limiti imposti dal buon senso, quell'antico strumento che una volta si insegnava ad usare per adeguare di volta in volta la propria velocità alle reali condizioni della strada, del veicolo e del traffico.

Indubbiamente, come accade in tutte le circostanze in cui ci sono delle regole imposte (famiglia, scuola, posto di lavoro...), la presenza di regole esasperate ed esagerate o incoerenti mai produce buoni e durevoli risultati.

Altrettanto indubbiamente, però, ci sono in giro per le strade molti individui che si comportano sistematicamente in maniera pericolosa, maleducata, arrogante. Peccato che il grande circo Obblighi/Divieti/Multe non sembri affatto interessato ad individuarli e punirli, preferendo puntare il mirino verso altri bersagli, assai più facili da colpire e redditizi.
 
"...Il che ci riporta pari pari al senso ultimo di tutti i miei interventi: siamo sempre più immersi nell'isteria normativa, sempre più costretti a comportarci in maniera sempre più lontana dalla ragionevolezza e sempre più sottoposti al rischio di essere pesantemente multati quando nulla di male facciamo (il rischio che correrei io, ad es., se andassi a 90 all'ora su quella strada).
Alla fine dei conti, cosa ho scritto di diverso da questo?"

Nulla. Salvo che non hai detto di essere costretto a comportarti come non vorresti. Hai detto che ti comporti come il tuo buon senso ti suggerisce. Non è che sia proprio la stessa cosa.

Sul concetto generale, ho già detto che condivido. E' sulla soluzione che non ci siamo, secondo me. Anche quel tizio che ha ricevuto in dono 5 anni di sconto sulla pena di 10 avuta in primo grado per avere falciato due ragazzi su uno scooter pensava che, per sfogare la sua furia dopo una litigata con la fidanzata, quel semaforo fosse inutile.

E se quei due non si fossero trovati sulla sua traiettoria, si sarebbe risolto in un nulla la sua violazione. E la notte dopo l'avrebbe rifatta. E ancora, e ancora, fino a che la roulette russa colpiva qualcun altro.

Quotidianamente vedo assurdità di questo genere. Racconto l'ultima di oggi.
Sono fermo allo Stop su un piccolo ponticello che immette su una statale. Devo svoltare a sinistra. Il ponte è stretto, ma comunque a doppio senso. Dalla statale arriva una vettura alla mia sinistra che deve svoltare sul ponticello.
Indica regolarmente la manovra che deve eseguire con la "freccia" e si ferma per aspettare la mia uscita dal ponte. Tra l'altro, c'è pure un attraversamento pedonale in corrispondenza di dove questa vettura si ferma. A destra non arriva nessuno e inizio ad uscire sulla statale. Quando sono già dentro la carreggiata della statale, prima di completare la svolta, due imbecilli sorpassano la vettura ferma che deve effettuare la svolta. Solo una tempistica fortunosa ha evitato che mi centrassero.

Quei due hanno fatto una manovra che rappresenta un tale insieme di violazioni del codice che. con tutta probabilità, porterebbe al ritiro immediato della patente.

Sono convinto che non abbiano avuto la minima percezione della gravità di quello che hanno fatto. C'era da aspettare la mia uscita dal ponte, l'ingresso dell'altra vettura che ripartiva da ferma. Più sensato un colpo di acceleratore e via, in un attimo. Non ci siamo scontrati; evviva. Chi uccideranno al prossimo incrocio?
 
benassistefano ha scritto:
"...Il che ci riporta pari pari al senso ultimo di tutti i miei interventi: siamo sempre più immersi nell'isteria normativa, sempre più costretti a comportarci in maniera sempre più lontana dalla ragionevolezza e sempre più sottoposti al rischio di essere pesantemente multati quando nulla di male facciamo (il rischio che correrei io, ad es., se andassi a 90 all'ora su quella strada).
Alla fine dei conti, cosa ho scritto di diverso da questo?"

Nulla. Salvo che non hai detto di essere costretto a comportarti come non vorresti. Hai detto che ti comporti come il tuo buon senso ti suggerisce. Non è che sia proprio la stessa cosa.

Sul concetto generale, ho già detto che condivido. E' sulla soluzione che non ci siamo, secondo me. Anche quel tizio che ha ricevuto in dono 5 anni di sconto sulla pena di 10 avuta in primo grado per avere falciato due ragazzi su uno scooter pensava che, per sfogare la sua furia dopo una litigata con la fidanzata, quel semaforo fosse inutile.

E se quei due non si fossero trovati sulla sua traiettoria, si sarebbe risolto in un nulla la sua violazione. E la notte dopo l'avrebbe rifatta. E ancora, e ancora, fino a che la roulette russa colpiva qualcun altro.

Quotidianamente vedo assurdità di questo genere. Racconto l'ultima di oggi.
Sono fermo allo Stop su un piccolo ponticello che immette su una statale. Devo svoltare a sinistra. Il ponte è stretto, ma comunque a doppio senso. Dalla statale arriva una vettura alla mia sinistra che deve svoltare sul ponticello.
Indica regolarmente la manovra che deve eseguire con la "freccia" e si ferma per aspettare la mia uscita dal ponte. Tra l'altro, c'è pure un attraversamento pedonale in corrispondenza di dove questa vettura si ferma. A destra non arriva nessuno e inizio ad uscire sulla statale. Quando sono già dentro la carreggiata della statale, prima di completare la svolta, due imbecilli sorpassano la vettura ferma che deve effettuare la svolta. Solo una tempistica fortunosa ha evitato che mi centrassero.

Quei due hanno fatto una manovra che rappresenta un tale insieme di violazioni del codice che. con tutta probabilità, porterebbe al ritiro immediato della patente.

Sono convinto che non abbiano avuto la minima percezione della gravità di quello che hanno fatto. C'era da aspettare la mia uscita dal ponte, l'ingresso dell'altra vettura che ripartiva da ferma. Più sensato un colpo di acceleratore e via, in un attimo. Non ci siamo scontrati; evviva. Chi uccideranno al prossimo incrocio?
perfetto. dimentichi che molto probabilmente i "due imbecilli" viaggiavano entro i limiti di velocità, dunque qusi certamente un tutor piuttosto che un autovelox non sarebbe servito a nulla, così come il limite di velocità stesso.
molto meglio educare i guidatori ai comportamenti corretti, pattuglie in strada anzichè in ufficio e limiti di velocità adeguati alla maggioranza dei guidatori civili. invece in italia si punscono questi ultimi lasciando che i pochi pirati della strada continuino ad infrangere le più elementari norme di sicurezza. 'notte.
 
benassistefano ha scritto:
...non hai detto di essere costretto a comportarti come non vorresti. Hai detto che ti comporti come il tuo buon senso ti suggerisce...
Non è proprio così. Ho detto che ci sono sempre più regole che ci impongono di comportarci in maniera estranea al buon senso e che comportandosi in base al buon senso non si è affatto al riparo da pesanti e roboanti sanzioni, anzi.
Per quanto mi riguarda, il più delle volte rispetto anche le regole insulse, non certo perché io le rispetti ma solo perché ho meschinamente paura di essere salassato con conseguente colossale frustrazione e giramento di sfere. In certi casi però il livello di insulsaggine è talmente elevato da far sì che la paura della multa sia meno forte del fastidio derivante dal senso del ridicolo.

...Anche quel tizio...pensava che, per sfogare la sua furia dopo una litigata con la fidanzata, quel semaforo fosse inutile ... Quando sono già dentro la carreggiata della statale, prima di completare la svolta, due imbecilli sorpassano la vettura ferma che deve effettuare la svolta. Solo una tempistica fortunosa ha evitato che mi centrassero...

Nessuno di questi due esempi mi sembra pertinente, perché in entrambi i casi, indipendentemente dalle regole del codice, i protagonisti si sono comportati in maniera molto imprudente e pericolosa.
Quelli che sono arrivati sorpassando al volo la macchina in attesa di svolta non hanno pensato, come il buon senso insegna, che dietro quella macchina, nascosta alla loro vista, ce ne potesse essere un'altra (o un pedone o altro) e non hanno, per lo meno, rallentato per essere pronti all'eventuale presenza.
Se il tizio passando con il rosso ha falciato delle persone allora è evidente che non si trattava di uno di quei casi in cui il semaforo è rosso a sproposito. Un caso che nulla ha a che fare con quelli cui io mi riferisco quando parlo di semafori che costringono a soste inutili, ottenendo tra l'altro come effetto collaterale un graduale e ovvio calo di rispetto nei confronti del semaforo rosso in generale, come la purtroppo dimenticata favoletta "al lupo al lupo" insegnerebbe.

Paradossalmente, ma neanche tanto, la moda di mettere un po' ovunque semafori e divieti esagerati si potrebbe benissimo includere tra le cause del graduale aumento delle manovre pericolose. Se, per ipotesi, dopo aver incontrato 100 passaggi a livello in cui il treno arriva 15 minuti dopo che le sbarre si sono abbassate una persona in bicicletta decidesse di passare sotto le sbarre subito dopo che si sono abbassate, non credo proprio che si potrebbe accusarla di comportamento incosciente e suicida.
Per non parlare del caso in cui il passaggio a livello fosse addirittura privo di strada ferrata (mai incontrato qualcuno dei sempre più diffusi e trendy semafori senza incrocio?)
 

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