<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Stellantis ha chiesto ai suoi operai italiani di andare a lavorare in Serbia | Page 11 | Il Forum di Quattroruote

Stellantis ha chiesto ai suoi operai italiani di andare a lavorare in Serbia

Non comprendo perché se con 1000 euro vivi bene, fatichino a trovare dipendenti locali pagandoli 800 euro.
Alzare un po' la proposta? Oppure manca proprio manovalanza con un minimo di qualifica?
Le risposte sono varie:
Innanzitutti molti sono emigrati verso situazioni remunerative migliori, e chi emigra di solito (perdona la generalizzazione) è migliore di chi resta ... senza contare che gli operai italiani sono piuttosto bravi e capaci.

Poi considera che 800 euro è già una paga relativamente alta, spesso sono paghe da 600 euro. Ora, un conto è avere i 1.000 euro al mese per vivere da trasfertista ed altri 2.500-2.700 che si aggiungono mesilmente al tuo conto corrente in Italia, un altro sbarcare il lunario di una intera famiglia con 600 o anche 800 euro

Aggiungo una considerazione perfida: lato datore (che in questo caso si chiama Stellantis, ma potrebbe essere chiunque) è preferibile "strapagare" (si fa per dire) un piccolo numero di trasfertisti per alcuni mesi che non aumentare strutturalmente gli stipendi dell'intera forza lavoro.
 
ecco appunto 5 mesi, mica uno e mezzo. Per chi ha famiglia direi che difficilmente accetterà.
io penso che anche uniformare tutti i cassaintegrati come gente che se ne sta in panciolle sia riduttivo.
Non ho uniformato, anzi ho messo i dovuti distinguo.
Poi se chi non ha nulla da perdere preferisce il divano al lavoro, beh è scelta loro.
 
Ribadisco, hanno aperto in Serbia solo per risparmio fiscale e di costi... poi però non riescono a produrre e ci rimettono nel mercato... allora tornano comodi quelli che facevano andare le linee che hanno stoppato per portare la produzione in Serbia... geniale no?
 
Ribadisco, hanno aperto in Serbia solo per risparmio fiscale e di costi... poi però non riescono a produrre e ci rimettono nel mercato... allora tornano comodi quelli che facevano andare le linee che hanno stoppato per portare la produzione in Serbia... geniale no?
La fabbrica in Serbia mi pare nacque grazie a generosi incentivi serbi ai tempi della 500L.
Probabile che siano tornati a produrre li perchè hanno ricevuto nuovamente grossi incentivi.
 
La fabbrica in Serbia mi pare nacque grazie a generosi incentivi serbi ai tempi della 500L.
Probabile che siano tornati a produrre li perchè hanno ricevuto nuovamente grossi incentivi.
La storia di Fiat in Serbia anzi all’epoca Jugoslavia è molto più antica. Poi ci furono i mega incentivi di Belgrado per la 500L (che gli operai serbi non erano in grado di acquistare).
 
Esistono app di traduzione simultanea con cui puoi risolvere il problema della lingua differente.
Che con gli anni sono decisamente migliorate.
E al telefono come fai? E poi non tutti fra i 50 e i 65 anni sono disposti ad avventurarsi in app. Se i 3 operai che dividono l'auto a noleggio restano in panne con l'auto in mezo al nulla della campagna serba, usano l'app secondo te per chiamare il soccorso stradale serbo?
 
Peccato che li inentivi non facciano andare le linee... è industria non finanza.
Dipende se sono incentivi all’acquisto o alla produzione. Quando una grossa azienda deve scegliere dove impiantare uno stabilimento, si fa sempre a trattare le condizioni con il governo (centrale o locale, dipende dai casi).
Kragujevac era deperita in seguito al naturale calo di vendite della 500L, non adeguatamente rinnovata e aggiornata.
 
Ho fatto l'esempio dei collaboratori, ma quei paesi li ho visitati diverse volte pure per svago. E anche fuori dai percorsi classici, non mi sono mai trovato in una situazione in cui dicessi A e mi rispondessero B.
Però sarò stato fortunato io
Io invito a distinguere tra visitare o viaggiare per turismo o brevi trasferte di lavoro, dal vivere stabilmente per mesi in un posto in cui non si parla la lingua e avere a che fare quotidianamente con i locali che non capisci.
 
Le risposte sono varie:
Innanzitutti molti sono emigrati verso situazioni remunerative migliori, e chi emigra di solito (perdona la generalizzazione) è migliore di chi resta ... senza contare che gli operai italiani sono piuttosto bravi e capaci.

Poi considera che 800 euro è già una paga relativamente alta, spesso sono paghe da 600 euro. Ora, un conto è avere i 1.000 euro al mese per vivere da trasfertista ed altri 2.500-2.700 che si aggiungono mesilmente al tuo conto corrente in Italia, un altro sbarcare il lunario di una intera famiglia con 600 o anche 800 euro

Aggiungo una considerazione perfida: lato datore (che in questo caso si chiama Stellantis, ma potrebbe essere chiunque) è preferibile "strapagare" (si fa per dire) un piccolo numero di trasfertisti per alcuni mesi che non aumentare strutturalmente gli stipendi dell'intera forza lavoro.


Appunto....
 
Se gli argomenti sono molto tecnici, magari ci si capisce. Ricordo che con mio suocero, ingegnere elettrotecnico, slovacco di Bratislava, anche i primi tempi, quando con la figlia, ora mia moglie, parlavo in inglese, con lui bene o male ci intendevamo se parlavamo di tecnica. Poi piano piano ho iniziato a masticare lo slovacco, e dopo quasi trent'anni, me la cavicchio quanto basta per conversare.
 
Buon per te ti invidio.
Conversazione tra amici, eh..non conferenze. Avendo fatto latino per tre anni alle medie e cinque al liceo, una certa dimestichezza sull' uso dei casi delle declinazioni c'è, visto che la lingua slovacca ad esempio non prevede gli articoli. Poi sforzarsi di parlare, anche sparando svarioni e sgrammaticature, è importantissimo. Concordo con te che se si ha bisogno di parlare in banca, in un ufficio postale, a me è capitato pure con uffici tecnici, serve la conoscenza della lingua locale soprattutto se poi si ha bisogno di documenti.
Dufam, že sa uvìdime niekedy v Bratislave. Ahoj
 
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