<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Stellantis ha chiesto ai suoi operai italiani di andare a lavorare in Serbia | Page 13 | Il Forum di Quattroruote

Stellantis ha chiesto ai suoi operai italiani di andare a lavorare in Serbia

Sei stato comunque in posti in cui la qualita' della vita era buona, probabilmente anche meglio di Catania che avevi lasciato e, sia Lucca che Pisa, dei bei posti in cui vivere. Ma spostarsi in Italia e' ben diverso che andare all'estero e, come dice Kentauros, soprattutto se ti mandano in un posto che come direbbero in inglese e' "in the middle of nowhere". Andare a lavorare e vivere in un posto di cui non si conosce la lingua e per di piu' non particolarmente attraente per viverci, non e' una scelta facile. Non e' neanche minimamente paragonabile a quello che ho fatto io, sia perche' io conoscevo la lingua, ma soprattutto perche' Cork e' una bella cittadina, ha un suo aeroporto che fa tanto per spostarsi, servizi che funzionano, praticamente traffico inesistente rispetto a cosa c'e' a Palermo, ecc. Per me e' stato un salto di qualita' notevole rispetto a Palermo che gia' volevo lasciare di mio.

Non volevo fare alcun paragone, ma solo raccontare una storia di vita (in risposta a una giusta perplessità di mg27). Certamente le condizioni erano del tutto diverse.
 
Scusate, non per far polemica...
Ma se il subsahariano impara il dialetto bresciano alla svelta, siete così convinti che l'operaio italiano non impari il serbo in, relativo, poco tempo?

Io sono sempre stato del parere che... se il cinese impara l'italiano non capisco per quale deficit cognitivo, non potrei imparare il mandarino.

Riferito a soggiorni di diverso tempo sia inteso, non ai 15 gg. di vacanza, anche se qualcosa di base si impara comunque.

Tutto questo per dire che, se si ha la mente aperta e la "fame" non ci sono barriere linguistiche d'ostacolo se non i primi tempi, poi impari.... non credo che i migranti italiani in America, secolo scorso, arrivassero a Ellis island già "imparati"
 
Scusate, non per far polemica...
Ma se il subsahariano impara il dialetto bresciano alla svelta, siete così convinti che l'operaio italiano non impari il serbo in, relativo, poco tempo?

Io sono sempre stato del parere che... se il cinese impara l'italiano non capisco per quale deficit cognitivo, non potrei imparare il mandarino.

Riferito a soggiorni di diverso tempo sia inteso, non ai 15 gg. di vacanza, anche se qualcosa di base si impara comunque.

Tutto questo per dire che, se si ha la mente aperta e la "fame" non ci sono barriere linguistiche d'ostacolo se non i primi tempi, poi impari.... non credo che i migranti italiani in America, secolo scorso, arrivassero a Ellis island già "imparati"
insomma io conosco gente straniera che l'italiano distanza di anni non lo parla per niente bene...dipende quanto lo usi e se frequenti locali.
 
insomma io conosco gente straniera che l'italiano distanza di anni non lo parla per niente bene...dipende quanto lo usi e se frequenti locali.

Certo, non tutti assimilano, ma dipende più dalla voglia che hai di integrarti piuttosto che da altri impedimenti... certo che se sei in Serbia e parli sempre tra italiani...
 
Certo, non tutti assimilano, ma dipende più dalla voglia che hai di integrarti piuttosto che da altri impedimenti... certo che se sei in Serbia e parli sempre tra italiani...
Si secondo me dipende da quanto frequenti i locali. Poi è evidente che i bambini sono più sono piccoli e meglio imparano la lingua a differenza degli adulti a cui spesso rimane l'accento dopo anche svariati anni, ma quello è una piccola cosa in confronto nel parlare fluentemente la lingua.
 
Io credo che questa situazione della trasferta in Serbia la potrei applicare alla mia esperienza: credo di essere l'unico qua dentro che e' espatriato molti anni fa. Ebbene se io fossi un operaio di Stellantis di 36 anni, che e' l'eta' in cui me ne andai, senza famiglia mia e senza un'alternativa lavorativa, probabilmente ci andrei in Serbia piuttosto che restare a casa dei miei a fare qualche lavoretto in nero. L'unico aspetto che mi frenerebbe sarebbe la lingua, ma io partirei gia' con l'inglese fluente (cosi' come fu quando venni in Irlanda) e soprattutto senza soffrire il distacco da Palermo. Ora tornando alla mia esperienza reale: io me ne andai perche' avevo perso il lavoro al call centre (neanche gran cosa poi visto che era un part time a 20 ore) e avrei potuto continuare a lavorare come insegnante come facevo gia' allora part time, con la possibilita' forse di fare piu' ore di insegnamento (ma era scuola privata, anzi diplomificio come lo chiamavo io), e invece preferii troncare tutto. I miei ex colleghi di allora mi presero per pazzo perche' lo consideravano un salto nel buio: lasciare la propria citta', la famiglia, gli amici, ecc. per andare in un posto completamente nuovo senza legami, ne' appoggio logistico di nessun tipo. Anche se io pero' non partii all'avventura, nel senso che partii con un contratto di lavoro gia' in tasca con una multinazionale americana, non andavo a cercare lavoro a tentativi. Fra l'altro con tutto pagato: voli, bagaglio extra, pasti in aeroporto, taxi per l'albergo, albergo a Cork per i primi 10 giorni dall'arrivo (tranne il vitto). E io non ero nessuno e la mia famiglia penso' ad una truffa sicura. Oggi ringrazio il call centre di Palermo che mi licenzio' allora, perche' altrimenti non avrei mai avuto lo stimolo a cercare altro e ad andarmenene. E i mei ex colleghi di allora, oggi in gran parte sono in mezzo alla strada perche' Almaviva ha quasi completamente chiuso a Palermo, e loro ormai hanno famiglie, figli, mutui, ecc.


E magari il coniuge nelle stesse condizioni
 
Certo, non tutti assimilano, ma dipende più dalla voglia che hai di integrarti piuttosto che da altri impedimenti... certo che se sei in Serbia e parli sempre tra italiani...
C'è anche da dire che le lingue slave sono più difficili, mia nonna tecnicamente era croata e studiava a scuola italiano e il Serbo, che diceva sempre essere difficilissimo....per questo gli slavi parlano così bene le lingue, perchè la loro è difficile.
 
Scusate, non per far polemica...
Ma se il subsahariano impara il dialetto bresciano alla svelta, siete così convinti che l'operaio italiano non impari il serbo in, relativo, poco tempo?

Io sono sempre stato del parere che... se il cinese impara l'italiano non capisco per quale deficit cognitivo, non potrei imparare il mandarino.

Riferito a soggiorni di diverso tempo sia inteso, non ai 15 gg. di vacanza, anche se qualcosa di base si impara comunque.

Tutto questo per dire che, se si ha la mente aperta e la "fame" non ci sono barriere linguistiche d'ostacolo se non i primi tempi, poi impari.... non credo che i migranti italiani in America, secolo scorso, arrivassero a Ellis island già "imparati"

A quanto dicono tanti non hanno imparato ancora adesso.
Probabilmente hanno frequentato poco i locali e si sono un po' chiusi nelle varie Little Italy inteso sia come quartiere che come cerchia di frequentazioni.

Per me ci sono persone e forse anche popolazioni più portate a imparare le lingue rispetto ad altre.
Se come penso quelli che accetteranno faranno gruppo e magari vivranno anche assieme potrebbero anche non essere costretti a imparare la lingua per una permanenza tutto sommato breve.
 
Scusate, non per far polemica...
Ma se il subsahariano impara il dialetto bresciano alla svelta, siete così convinti che l'operaio italiano non impari il serbo in, relativo, poco tempo?

Io sono sempre stato del parere che... se il cinese impara l'italiano non capisco per quale deficit cognitivo, non potrei imparare il mandarino.

Riferito a soggiorni di diverso tempo sia inteso, non ai 15 gg. di vacanza, anche se qualcosa di base si impara comunque.

Tutto questo per dire che, se si ha la mente aperta e la "fame" non ci sono barriere linguistiche d'ostacolo se non i primi tempi, poi impari.... non credo che i migranti italiani in America, secolo scorso, arrivassero a Ellis island già "imparati"


Intanto devi fare molto esercizio per arrivare all' alfabeto....
( Che poi un vero alfabeto non e' )
Poi comincia il bello.
Quello vero.

Un bel dettato

:emoji_wink: :emoji_wink:
 
Ultima modifica:
C'è anche da dire che le lingue slave sono più difficili, mia nonna tecnicamente era croata e studiava a scuola italiano e il Serbo, che diceva sempre essere difficilissimo....per questo gli slavi parlano così bene le lingue, perchè la loro è difficile.


Scusa, ma

Serbo e Croato non sono la stessa lingua,
con la differenza nell' uso di alfabeti diversi

??
 
Scusate, non per far polemica...


Tutto questo per dire che, se si ha la mente aperta e la "fame" non ci sono barriere linguistiche d'ostacolo se non i primi tempi, poi impari.... non credo che i migranti italiani in America, secolo scorso, arrivassero a Ellis island già "imparati"
certo....ma sempre per resta in tema poco piu' di 100 anni fa .....
durante l'impero a.a. era normale per le persone "spostarsi"....
quindi operai e contadini friulani o anche veneti era normale andare nelle varie provincie....
e poi magari ritornare.....

detto questo....
si tende sempre ad andare dove la "prospettiva" e' piu' rosea....

tanto e' vero che quest'anno per la stagione dell'uva e i "pomi" da noi , dall'"estero" inteso come est-europa arriveranno sempre meno....e magari andranno proprio in germania o resteranno a fare la stagione all'est.
 
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