<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Riscaldamento : ma è davvero indispensabile ? | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Riscaldamento : ma è davvero indispensabile ?

Anni fa a delle persone che conosco che vivono in un condominio con riscaldamento centralizzato è capitato che il tecnico andasse ad accendere la caldaia senza informare nessuno,forse l'amministratore.
Quindi sono state una settimana con la caldaia che lavorava e i caloriferi con le valvole chiuse quindi consumavano e pagavano,anche se poco,senza avere alcun beneficio.
Mi auguro che la situazione quest'anno sia diversa.
Parlano di ritardare l'accensione dei riscaldamenti di una settimana e anticiparne lo spegnimento in primavera.
Ma per me ai primi freddi i sindaci daranno il via libera per non inimicarsi la popolazione.
Imho se non entriamo nell'ordine di idee di ridurre un po' i consumi potremmo avere invece di un interno inverno al fresco un inizio di inverno come al solito e la fine al freddo totale.
 
Cari signori, sul tema aumenti "luce-gas" ci sono già almeno 4 argomenti aperti.

Vi preghiamo di non aprirne più e la moderazione sta meditando l'eventuale fusione di tutti quelli in essere.
Tra l'altro diventa difficile anche per noi seguirli, anche perchè ci sono valanghe di commenti.
 
Noi vista l'estate siccitosa ci dobbiamo augurare che sia un inverno piovoso,ma freddo e umidità almeno nella mia zona rendono il riscaldamento assolutamente indispensabile altrimenti è facile che si formi la muffa sulle pareti.
 
bhè cavoli, 6 gradi sono pochi.
Io non possiedo il termometro domestico, ma immagino che si possa vivere in una casa con 15 gradi, se ci si copre bene, anziché averne 21 - 22 ed andare in giro in camiciuola.
No è dura.
Quando gestivo la casa di mia zia in ospizio, tenevo per riparmiare il riscaldamento al minimo [zona prealpi] e per casa c'erano appunto fra i 14° ed i 15°. In certe giornate di primavera soleggiate era meglio aprire la finestra. Se devi fare un lavoro stando fermo (i gestivo fatture e corrispondenza) si fa molta fatica.

Dormire direi un non problema, anche perché in casa, coi termosifoni accesi, già abbiamo nelle stanze 16/17°
 
Ma per disincentivare gli sprechi e non lasciare in braghe di tela i meno abbienti non potrebbero applicare tariffe diverse a seconda del consumo?
Tenendo conto dell'area geografica e delle dimensioni degli immobili per esempio fatturare i primi 200 metri cubi di gas a un prezzo accessibile e rialzarlo una volta superata quella soglia.
In modo che tenere 18-19 gradi in casa sia alla portata di tutti e solo che vuole avere temperature molto più confortevoli si trovi costretto a pagare di più.
 
Ma per disincentivare gli sprechi e non lasciare in braghe di tela i meno abbienti non potrebbero applicare tariffe diverse a seconda del consumo?
Tenendo conto dell'area geografica e delle dimensioni degli immobili per esempio fatturare i primi 200 metri cubi di gas a un prezzo accessibile e rialzarlo una volta superata quella soglia.
In modo che tenere 18-19 gradi in casa sia alla portata di tutti e solo che vuole avere temperature molto più confortevoli si trovi costretto a pagare di più.
La tassazione sul gas naturale segue esattamente questa logica: l'Iva è al 10 per cento per i primi 480 Smc e poi sale al 22 per cento.
Chiaramente questa è l'aliquota ordinaria, in quanto da diversi mesi l'Iva è stata ridotta al 5 per cento per contrastare il caro bollette
 
No è dura.
Quando gestivo la casa di mia zia in ospizio, tenevo per riparmiare il riscaldamento al minimo [zona prealpi] e per casa c'erano appunto fra i 14° ed i 15°. In certe giornate di primavera soleggiate era meglio aprire la finestra. Se devi fare un lavoro stando fermo (i gestivo fatture e corrispondenza) si fa molta fatica.

Dormire direi un non problema, anche perché in casa, coi termosifoni accesi, già abbiamo nelle stanze 16/17°

In camera da letto, normalmente, tengo sempre spento, ma, chiaramente, arriva calore dalle altre stanze.
 
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