hpx ha scritto:Riporto qui quello che secondo me e ALGEPA rispecchia la situazione attuale:
ALGEPA wrote:
io credo che il problema sia la procedura certificata che probabilmente non si adatta ad un veicolo ibrido( senza andare a cercare cospirazioni o altre cose)
mentre con gli altri tipi di motori a prescindere dalla severità del test i dati sono molto più allineati con quello che poi l'utente riscontra nell'utilizzo di tutti i giorni.
Lo scopo di un test credo sia quello di indicare a chi legge quello che potrebbe riscontrare ascquistando quel veicolo e utilizzando , se per motivi inerenti alla procedura di certificazione questi dati sono molto lontani dalla reatà il test non raggiunge lo scopo.
Hpx wrote:
E' quello che ho sempre sostenuto, il metodo anche se certificato e rigoroso non permette di confrontare sullo stesso piano auto tradizionali e ibride. Cosa che invece accadrebbe se confrontate 2 auto ibride che pur dando risultati non attinenti nella realtà, gli scarti tra le 2 sarebbero altresi efficaci per stabilire le differenze dei 2 modelli.
E' come, se qualcuno mastica di fisica, mettere in relazione l'infinitesimamente grande, l'universo, descritto dalla relatività generale con l'infinitesimamente piccolo, a livello atomico, con la meccanica quantistica: impossibile.... per ora... sempre che qualcuno scopra una nuova teoria che funzioni e le metta in relazione spiegando così come viene "governato" il creato.
Qui stesso discorso, si deve trovare una "formula" che funzioni per entrambe e dia risultati pratici nel limite del possibile veritieri.
il succo è quello.
i protocolli devono essere precisi e replicabili, sul che mi pare non ci sia discussione, e devono anche rispecchiare una realtà riferibile all'uso concreto (se no diventano come i cicli di omologazione delle Case che sono largamente ottimistici).
lì comincia a nascere la difficoltà; per esempio ho letto sulla prova che i test sono incominciati a batterie cariche
il che potrebbe già essere un primo accorgimento, però discutibile; io utente potrei dire che è troppo favorevole, perché voglio sapere quanto consumo se giro la chiave e parto; un altro utente può rispondere che nessuno nella realtà (o quasi) compra una ibrida per usarla esattamente come una endotermica, e avrebbe ragione anche lui.
da una conversazione avuta in una visita al centro prove, ricordo che anche loro si erano posti la questione generale della costruzione di un protocollo realistico, e stavano cercando la soluzione migliore.
onestamente, io credo nella buona fede sia di chi dichiara consumi davvero ridotti, che del centro prove.
se non fosse per fiducia nella loro onestà, almeno per fiducia nel buon senso: se sbagliano in meglio nessuno può lamentarsi, ma se sbagliassero veramente in peggio si esporrebbero a una reazione che potrebbe davvero essere sgradevole.
credo sia una differenza proprio di approccio alla "modalità di guida".