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Perché non acquisto un'auto elettrica. Frasi dette e ridette in forum

Dal mio punto di osservazione posso dire che la transizione è solo una enorme mangiatoia.
Ho visto il boom dell'idrogeno, con lo sviluppo di tanti progetti per produzione con elettrolizzatori. Durato tre anni, adesso non se ne parla più.
Oggi va di moda la Carbon Capture, ma solo a livello progettuale. Vediamo per quanto andrà avanti
C'è una vita oltre l'economia e la finanza, se non aria, acqua e cibo che ci fai coi denari?
 
C'è una vita oltre l'economia e la finanza, se non aria, acqua e cibo che ci fai coi denari?
Cinicamente posso dire che mi va anche bene. Lavoro per una società di consulenza ingegneristica e, fra tradizionale e green, non abbiamo mai avuto tanto lavoro come adesso. Ma fra i tanti progetti che facciamo, vedono la realizzazione sul campo solo quelli del tradizionale oil&gas. Il green resta solo carta.
 
Stiamo continuando a tappare lo spiffero sotto la finestra con costosissimi para spifferi di lana pregiata e facciamo finta di non vedere i portoni spalancati che potrebbero essere chiusi con migliori effetti e minori costi sociali.
In linea di massima sono d'accordo.
Ma occorre dire che di solito si inizia con le cose che si possono fare.
La mobilità elettrica sarà pure ininfluente, ma in tanti casi attuabile senza grossi traumi.
L'efficientamento energetico degli edifici è un altro campo dove ci si sta muovendo, non senza difficoltà.
Siamo prossimi al 50% di produzione elettrica da rinnovabile.
Direi che, tutto sommato, le azioni verso una "graduale" decarbonizzazione siano molteplici, seppure si possa disquisire se i risultati siano congrui con le somme stanziate.
Si continua ad obiettare che è inutile far sacrifici qua quando la bruciano carbone e petrolio come non mai.
Vero, ma ci dovrà pur essere qualcuno che traccia la linea e che, anzi, dovrebbe essere talmente lungimirante da trarre, in futuro, i frutti delle proprie innovazioni.
Anche da un punto di vista economico.

Chiudo, al solito, con un esempio che mi riguarda personalmente.
Stiamo pianificando la ristrutturazione di una casa di famiglia per mia figlia ed il suo compagno.
Risale ai primi anni '90, senza grosse accortezze costruttive pe quanto riguarda l'efficienza energetica.
Probabilmente interverremo, laddove possibile, con cappotto interno, valuteremo la possibilità di un pavimento radiante, sostituiremo gli infissi e, senz'altro, andremo verso una soluzione no gas.
Il tetto ha una cattiva esposizione ed è sempre in ombra, per cui niente FV.
Al limite penseremo ad un pergolato nel giardino.
O, perché no, aderiremo ad una CER che dovrebbe nascere nel Comune.
Conti alla mano, l'ammortamento delle maggiori spese previste per l'efficientamento energetico supererà abbondantemente i 10 anni.
Ne varrà la pena?
Forse no, ma il solo pensiero di potersi rendere potenzialmente indipendenti da un punto di vista energetico non ci fa esitare.

In attesa della pubblicazione del prossimo conto termico, prevista entro gennaio...
 
Penso di interpretare il pensiero di U2511 affermando (cosa che vado ripetendo da sempre) che non siamo noi europei a doverci tritare gli attributi "Tafazzi style", dato che se si osservano i principali indicatori le nostre emissioni inquinanti sono in calo da almeno 5 decenni. Ergo, se di investimenti si doveva parlare, essi andavano dirottati verso i principali inquinatori del Pianeta che, adottando anche semplici accorgimenti quali noi siamo già abituati come civiltà, avrebbero sicuramente dato un maggiore e assai più significativo contributo all'abbattimento delle emissioni.
 
Stiamo continuando a tappare lo spiffero sotto la finestra con costosissimi para spifferi di lana pregiata e facciamo finta di non vedere i portoni spalancati che potrebbero essere chiusi con migliori effetti e minori costi sociali.
Vorrei poter concordare, ma la politica è vietata e mi astengo da valutazioni attinenti, mi limito ai dati climatologici.
 
Non io. Io non sono un esperto climstologo. Faccio il mio mestiere, non quello altrui.
L'affermazione era tua, comunque anch'io faccio il mio mestiere....
Stiamo continuando a tappare lo spiffero sotto la finestra con costosissimi para spifferi di lana pregiata e facciamo finta di non vedere i portoni spalancati che potrebbero essere chiusi con migliori effetti e minori costi sociali.
Chiedo i diritti d'autore per la metafora del paraspifferi.... :p
 
L'affermazione era tua, comunque anch'io faccio il mio mestiere...
Affermo quanto la scienza certifica, da questo discende che esistono commissioni tecnico scientifiche che poi vengono intepellate da chi prende le decisioni in ambito di democrazia rappresentativa. E lì mi fermo per non prendere viottoli non consentiti. Paripari come le normative limitative del traffico, velocità, alcooltest etc. Mi limito ai dati di fatto.
 
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