<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Nuovo codice della Strada: stop ai 150 km/h | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Nuovo codice della Strada: stop ai 150 km/h

L'esempio statunitense mi pare poco calzante in quanto l'automobilista medio americano è molto diverso da quello nostrano.
Negli USA calcolare il tempo necessario per percorrere una strada è facilissimo: si divide la distanza da percorrere per la velocità massima ammessa, dato che là tutti viaggiano alla medesima velocità. Non è raro affrontare viaggi lunghi stando sempre in coda alla stessa vettura.... cosa da noi impensabile.
150km/h o 130km/h non mi paiono una questione di primaria importanza: sarebbe ben più utile lavorare da una lato sulla cultura automobilistica (punendo seriamente i colpevoli, non adottando un sistema che punisce a casaccio tramite semafori taroccati ed imboscate-autovelox) e adll'altro adottando una viabilità degna di un Paese industrializzato
 
fabiologgia ha scritto:
Io il differenziale lo vedo come problema in caso di eventuali rallentamenti improvvisi e, soprattutto, in caso di incidenti.
Saluti
No, qui il problema non è il differenziale, qui il problema è il mancato rispetto della distanza di sicurezza! Se stai attaccato al tir che ti sta davanti o vai a 110 o a 130 rischi di appiccicartici. Ferri ha fatto la fine che si merita perché anche se avevo solo 12 anni e avevamo un alfa33 e non certo una Ferrari si vedeva benissimo che il traffico scorreva molto di meno. I 110 erano così assurdi che lo scrissero pure sui giornali che lo stesso Ferri venne beccato a superare i limiti da lui imposti (pensa che stupido che era)
Prorpio perché i 110 per la 126 e la UNO 45 erano troppi, subito dopo l'incubo Ferri, si decise inizialmente proprio per un limite differenziato per le auto sotto ai 1100 cm3, e di 130 per le auto sopra ai 1100. Ai porti navali ancora ci sono i cartelli con questi limiti per l'ingresso in Italia (vedi porto di Giulianova).
E fin qui sarei anche d'accordo. Ma da qui ad obbligare tutti ad andare a 110 ce ne passa, sarebbe assurdo. Un viaggio di 5 ore ti dura 6 ore e mezza. Ti pare poco? La maggiore stanchezza nella guida non rappresenta un pericolo?
E' inutile dire "prendi il treno"... io l'ho preso il treno da Venezia a Pescara... ci ha messo quasi 8 ore (escluso trasferimento in stazione).. ero distrutto. Molto meglio l'auto. Sono andato su e giù a Venezia e stavo come un fiore. Ma sono andato a 130 però.
Da quanto ho capito dal tuo discorso stiamo passando dal bocciare i 150 a bocciare pure i 130 per riappisolarci ai 110. Se a 130 non ti senti sicuro vai pure a 110, nessuno ti obbliga, ma non puoi "lumachizzare" un'intera nazione.

alkiap ha scritto:
L'esempio statunitense mi pare poco calzante in quanto l'automobilista medio americano è molto diverso da quello nostrano.
ma non solo... c'è chi diceva "pensa hanno i limiti così bassi e sono la prima potenza mondiale". Io credo che lo siano per altri motivi, altrimenti la Sardegna che non ha autostrade sarebbe la regione più ricca d'Italia, oppure si potrebbe rispondere che la Germania è la nazione più ricca d'Europa perché ha i limiti di velocità più alti. Gli USA, come ha detto proprio Fabiologgia, hanno più sviluppati altri sistemi di trasporto altrimenti sarebbe impossibile affrontare viaggi (specie se di lavoro) con distanze così enormi a velocità così basse. L'Italia (sicuramente per interessi economici di grandi imprese) ha scelto di potenziare il trasporto su gomma, ormai la frittata è fatta e un abbassamento del limite a 110 non migliorerebbe una virgola il problema
 
PanzerClio ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Io il differenziale lo vedo come problema in caso di eventuali rallentamenti improvvisi e, soprattutto, in caso di incidenti.
Saluti
No, qui il problema non è il differenziale, qui il problema è il mancato rispetto della distanza di sicurezza! Se stai attaccato al tir che ti sta davanti o vai a 110 o a 130 rischi di appiccicartici. Ferri ha fatto la fine che si merita perché anche se avevo solo 12 anni e avevamo un alfa33 e non certo una Ferrari si vedeva benissimo che il traffico scorreva molto di meno. I 110 erano così assurdi che lo scrissero pure sui giornali che lo stesso Ferri venne beccato a superare i limiti da lui imposti (pensa che stupido che era)
Prorpio perché i 110 per la 126 e la UNO 45 erano troppi, subito dopo l'incubo Ferri, si decise inizialmente proprio per un limite differenziato per le auto sotto ai 1100 cm3, e di 130 per le auto sopra ai 1100. Ai porti navali ancora ci sono i cartelli con questi limiti per l'ingresso in Italia (vedi porto di Giulianova).
E fin qui sarei anche d'accordo. Ma da qui ad obbligare tutti ad andare a 110 ce ne passa, sarebbe assurdo. Un viaggio di 5 ore ti dura 6 ore e mezza. Ti pare poco? La maggiore stanchezza nella guida non rappresenta un pericolo?
E' inutile dire "prendi il treno"... io l'ho preso il treno da Venezia a Pescara... ci ha messo quasi 8 ore (escluso trasferimento in stazione).. ero distrutto. Molto meglio l'auto. Sono andato su e giù a Venezia e stavo come un fiore. Ma sono andato a 130 però.
Da quanto ho capito dal tuo discorso stiamo passando dal bocciare i 150 a bocciare pure i 130 per riappisolarci ai 110. Se a 130 non ti senti sicuro vai pure a 110, nessuno ti obbliga, ma non puoi "lumachizzare" un'intera nazione.

Non auspico assolutamente i 110, ci mancherebbe! A me i 130 vanno benissimo e mi andrebbe ancora meglio poterli fare davvero ovunque e sempre, cosa che invece è ben lungi dall'essere reale. Dai 110 di Ferri sono passati 22 anni nei quali è cambiato il parco auto, sono cambiate le strade (non molto e non sempre in meglio) e sono cambiati anche gli automobilisti.
I 150 però non mi convincono ancora, perchè si tratterebbe, di fatto (per come ragiona l'italiano medio), di legalizzare i 175 tachimetrici, velocità che ritengo decisamente eccessiva.
Quanto al discorso che fai sulla stanchezza non lo condivido per nulla, un viaggio di 250 o 300 km più o meno chiunque lo può fare tutto d'un fiato senza patire troppo la stanchezza, in quel viaggio (di poco meno di due ore) il limite di 150 anzichè 130 ti farebbe risparmiare esagerando, ma proprio esagerando, 10 minuti (in pura teoria si risparmia un'ora ogni 1000 km). Se invece parliamo di viaggi lunghi, quelli che dici tu di 5 o 6 ore, beh in quei viaggi è d'obbligo per chiunque almeno una sosta, vuoi per il pieno, vuoi per il pranzo/cena, vuoi per la vescica e la stanchezza si abbatte. Non solo, ti dirò di più, se è vero che la velocità troppo bassa e troppo costante facilita l'assopimento (ed è vero), è anche vero che all'aumentare della velocità deve aumentare il grado di attenzione e quindi aumenta lo stress.

Saluti
 
Viaggiado in autostrada molte volte mi inbatto in signori che procedono a 110/120 sulla corsia di mezzo, mentre quella di destra è completamente sgombra, e necessario quindi se si va a 130 impegnare la corsia di sorpasso. questione di educazione stradale
 
alkiap ha scritto:
L'esempio statunitense mi pare poco calzante in quanto l'automobilista medio americano è molto diverso da quello nostrano.
Negli USA calcolare il tempo necessario per percorrere una strada è facilissimo: si divide la distanza da percorrere per la velocità massima ammessa, dato che là tutti viaggiano alla medesima velocità. Non è raro affrontare viaggi lunghi stando sempre in coda alla stessa vettura.... cosa da noi impensabile.
E infatti hanno uno dei tassi di incidente per colpo di sonno piu' alti al mondo. ;)

150km/h o 130km/h non mi paiono una questione di primaria importanza: sarebbe ben più utile lavorare da una lato sulla cultura automobilistica (punendo seriamente i colpevoli, non adottando un sistema che punisce a casaccio tramite semafori taroccati ed imboscate-autovelox) e adll'altro adottando una viabilità degna di un Paese industrializzato

Diciamo che, prima di tutto, andrebbero sistemate le strade statali, che sono ferme agli anni 50 nel caso migliore, e a Giulio Cesare nei peggiori.
Ma i 150 sarebbero un provvedimento utile per quando le autostrade sono sgombre e si possono sfruttare per quel che sono.
Di fatto, non dovrebbe esserci alcun limite, se non in casi come il tratto appenninico della A1 e simili.
 
fabiologgia ha scritto:
PanzerClio ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Io il differenziale lo vedo come problema in caso di eventuali rallentamenti improvvisi e, soprattutto, in caso di incidenti.
Saluti
No, qui il problema non è il differenziale, qui il problema è il mancato rispetto della distanza di sicurezza! Se stai attaccato al tir che ti sta davanti o vai a 110 o a 130 rischi di appiccicartici. Ferri ha fatto la fine che si merita perché anche se avevo solo 12 anni e avevamo un alfa33 e non certo una Ferrari si vedeva benissimo che il traffico scorreva molto di meno. I 110 erano così assurdi che lo scrissero pure sui giornali che lo stesso Ferri venne beccato a superare i limiti da lui imposti (pensa che stupido che era)
Prorpio perché i 110 per la 126 e la UNO 45 erano troppi, subito dopo l'incubo Ferri, si decise inizialmente proprio per un limite differenziato per le auto sotto ai 1100 cm3, e di 130 per le auto sopra ai 1100. Ai porti navali ancora ci sono i cartelli con questi limiti per l'ingresso in Italia (vedi porto di Giulianova).
E fin qui sarei anche d'accordo. Ma da qui ad obbligare tutti ad andare a 110 ce ne passa, sarebbe assurdo. Un viaggio di 5 ore ti dura 6 ore e mezza. Ti pare poco? La maggiore stanchezza nella guida non rappresenta un pericolo?
E' inutile dire "prendi il treno"... io l'ho preso il treno da Venezia a Pescara... ci ha messo quasi 8 ore (escluso trasferimento in stazione).. ero distrutto. Molto meglio l'auto. Sono andato su e giù a Venezia e stavo come un fiore. Ma sono andato a 130 però.
Da quanto ho capito dal tuo discorso stiamo passando dal bocciare i 150 a bocciare pure i 130 per riappisolarci ai 110. Se a 130 non ti senti sicuro vai pure a 110, nessuno ti obbliga, ma non puoi "lumachizzare" un'intera nazione.

Non auspico assolutamente i 110, ci mancherebbe! A me i 130 vanno benissimo e mi andrebbe ancora meglio poterli fare davvero ovunque e sempre, cosa che invece è ben lungi dall'essere reale. Dai 110 di Ferri sono passati 22 anni nei quali è cambiato il parco auto, sono cambiate le strade (non molto e non sempre in meglio) e sono cambiati anche gli automobilisti.
I 150 però non mi convincono ancora, perchè si tratterebbe, di fatto (per come ragiona l'italiano medio), di legalizzare i 175 tachimetrici, velocità che ritengo decisamente eccessiva.
Quanto al discorso che fai sulla stanchezza non lo condivido per nulla, un viaggio di 250 o 300 km più o meno chiunque lo può fare tutto d'un fiato senza patire troppo la stanchezza, in quel viaggio (di poco meno di due ore) il limite di 150 anzichè 130 ti farebbe risparmiare esagerando, ma proprio esagerando, 10 minuti (in pura teoria si risparmia un'ora ogni 1000 km). Se invece parliamo di viaggi lunghi, quelli che dici tu di 5 o 6 ore, beh in quei viaggi è d'obbligo per chiunque almeno una sosta, vuoi per il pieno, vuoi per il pranzo/cena, vuoi per la vescica e la stanchezza si abbatte. Non solo, ti dirò di più, se è vero che la velocità troppo bassa e troppo costante facilita l'assopimento (ed è vero), è anche vero che all'aumentare della velocità deve aumentare il grado di attenzione e quindi aumenta lo stress.

Saluti
non è che tu faccia ragionamenti troppo sbagliati, ma sei troppo fissato sulle tue sensazioni, che non valgono per tutti.
in primis dovemmo partire da un concetto, ovvero che una regola andrebbe rispettata, dunque il limite di 150 non dovrebbe consentire i 175 di tachimetro (tu viaggi ad oltre 150 oggi?).
secondo non tutti si sentono tesi a viaggiare a 150/160 orari, ti dirò che personalmente la mia attenzione alla guida è esattamente identica sia a 110 che a 170, stiamo parlando di velocità non da formula (andare ad esempio ad oltre 200 costringe chiunque ad una certa tensione), e da mantenere in caso di strada semilibera, dunque con rallentamenti e riprese conseguenti al traffico incontrato man mano.
inoltre rammento per l'ennesima volta che i limiti di velocità sono il massimo consentito, non il capitolato di progetto, dunque non è vietato a nessuno viaggiare anche parecchio al di sotto di quello, avendo solo l'accortezza di non circolare ad una velocità che intralci la circolazione altrui.
 
fabiologgia ha scritto:
...all'estero non ne vedi uno che non sia più che ligio alle regole...
Beh, io ho avuto in passato occasione di girare parecchio all'estero, ho anche vissuto (e guidato) per un certo periodo nei dintorni e nel centro di Londra. Devo dire che mai ho notato la mancanza di manovre spericolate e maleducate, né di incidenti provocati da comportamenti pericolosi e irresponsabili.

Per quanto riguarda il "rispetto delle regole", secondo me non bisogna dimenticare che le regole, per poter essere rispettate, devono innanzitutto essere rispettabili, in tutti i sensi del termine, ovvero devono essere razionali, coerenti, eque e prive di esasperazioni, estremismi, secondi fini più o meno meschini. Tanto più le regole si distanziano da ciò, tanto meno esse saranno rispettabili e rispettate, come si può verificare in qualsivoglia famiglia o scuola popolata da adolescenti. Negli stessi ambiti si può osservare anche che le regole esagerate e le punizioni isteriche producono praticamente sempre, come effetto collaterale, una tendenza alla disobbedienza generalizzata, anche nei confronti di eventuali regole ragionevoli. La favoletta "al lupo al lupo", nonostante l'età, sembra essere ancora lungi dall'aver insegnato qualcosa.

Certo, c'è l'effetto della paura, che può spingere le persone a rispettare qualsivoglia imposizione (come accade ad es. nelle dittature), ma quello non è "rispetto", tanto è vero che si tratta sempre di qualcosa che dura per un certo periodo e poi viene travolto da una più o meno vistosa reazione.
 
PanzerClio ha scritto:
Flameman ha scritto:
Pensa, con tutti questi limiti riescono lo stesso a essere la maggiore potenza industriale del mondo libero.
Secondo te se a qualcuno venisse in mente di mettere i 104 km/h di velocità massima qui in Italia quali sarebbero le conseguenze? Una riduzione degli incidenti? Credo proprio di no
Assolutamente si, ci sarebbe una riduzione degli incidenti IMHO.
 
stratoszero ha scritto:
...Sintetico (come giocoforza deve essere un post su un forum)...
Perché "deve essere"? C'è forse un qualche limite anche qui? Indubbiamente un messaggio molto lungo può essere pesante e noioso da leggere, ma non mi risulta si sia obbligati a leggerlo. Se una persona ritiene di scrivere più di un'altra per spiegare con maggiore chiarezza (per lo meno a suo parere) il proprio punto di vista, non vedo perché "non dovrebbe" farlo.

...non mi risulta che gli italiani trasferitisi all'estero facciano quello che gli pare alla guida...
Parecchi anni fa io mi trasferii all'estero per un certo periodo (coda per il permesso di soggiorno all'ufficio immigrazione con documenti che provassero che avevo una residenza e un lavoro a tempo indeterminato ecc.) e andando anche, per lavoro, parecchio in giro per la strade.
Notai senz'altro delle differenze, vistose, che mi fecero parecchio effetto. Una volta fui fermato avendo lasciato a casa la patente e il poliziotto mi disse che per legge avevo 24 ore di tempo per presentarmi a un comando di polizia mostrando il documento, altrimenti sarebbe scattata la multa. I cantieri stradali erano organizzati, nelle strade importanti, sempre in maniera tale da arrecare meno intralcio possibile alla circolazione. Le riparazioni del manto stradale si vedevano con gli occhi ma non si sentivano sotto lo sterzo. La prima volta che affrontai una "curva pericolosa" (stando al segnale) senza particolare precauzione, abituato alla nostrana abitudine di piazzare tale segnale un po' dappertutto, quasi uscii di strada e imparai così che la logica era ben diversa: se c'era il segnale la curva era pericolosa davvero. Quando, dopo quasi un anno, dovetti tornare in patria ponendo ufficialmente fine alla mia condizione di immigrato residente, nel giro di 6 mesi ricevetti un assegno con cui mi veniva restituita la quasi totalità dei contributi versati.

...Che poi spesso le regole vengano imposte in modo scorretto ... è un altro discorso, che "amplifica" la nostra tendenza a fregarcene...
Secondo me non è un altro discorso, la cosa è un po' più complessa.
Secondo me non solo amplifica quella tendenza, ma anche e soprattutto ha contribuito e contribuisce in maniera determinante a farla nascere.
 
fabiologgia ha scritto:
...procurò al ministro Ferri un'impopolarità che ne rovinò per sempre la carriera politica...
Però gli procurò senza dubbio un seggio in paradiso e un posto d'onore nella memoria di tanti illuminati individui (specie tra i non guidatori).
Bisognerebbe anche vedere come lui effettivamente viaggiava in quel periodo, guidando personalmente a 109 oppure facendosi gli affari suoi alle spalle di un autista, magari dopo avergli detto di "fare presto".
 
contel ha scritto:
...mi imbatto in signori che procedono a 110/120 sulla corsia di mezzo, mentre quella di destra è completamente sgombra...
Puoi stare certo che quei signori mai verranno multati; rispettano il limite e, quindi, sono bravi e buoni e saggi.
Anzi, forse quel loro comportamento, che oggi appare a moltissime persone assurdo o maleducato, sarà un domani obbligatorio per legge. La cosa si è infatti già verificata, ad esempio, per l'illuminata idea di viaggiare in pieno giorno con i fari notturni accesi.
 
Flameman ha scritto:
...ci sarebbe una riduzione degli incidenti...
Che sarebbe ancora più vistosa se il limite venisse portato a 80 e che diventerebbe ancora maggiore con il limite a 55. Se poi le autostrade venissero chiuse il numero degli incidenti sarebbe certamente azzerato, producendo il più entusiasmante dei risultati.

Ciò però non renderebbe intelligenti o praticamente sensate simili mosse. O sbaglio?
 
Quello che differenzia le chiacchiere da bar (o da forum) dalle scelte politiche serie sono le valutazioni oggettive, 110, 120, 130, 150, no limits, che decida chi ha gli strumenti culturali per farlo. D'altronde ogni Paese, Germania a parte, ha posto limiti alla velocità sulle autostrade, suppongo a seguito di valutazioni approfondite.
 
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