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Non ho più l'età...

Quando facevo colazione al circolo ufficiali di Udine la sequenza era cappuccio, cornetto, caffè e sgnappetta per sgrassare, h7:30, poi via per ispezione, adunata, alzabandiera e giornata addestrativa al fresco mattutino friulano. Ah, e prima corsetta, esercizi e doccia...

Per ufficiali e sottufficiali. Per la truppa sbobba in mensa. Meno male che in caserma c'ero poco, sempre in uscita per un motivo o per un altro.
 
I casi singoli fanno casistica antologica, non statistica.

Churchill era obeso, diabetico, fumava, mangiava e beveva senza alcuna misura. Eppure è campato molto più di tanti salutisti sportivi. Ma non c'entra niente con la tendenza.


La famosa nonna
-non era diabetica
-non fumava
-non mangiava ne' beveva, se non per la sua eta'
( la conoscevo abbastanza visto che ogni tanto ci teneva l' erede....
Oltre la cena di Natale e compleanni vari )
Qualche medicastro evidentemente, le aveva detto del liquorino e per fortuna sua, funziono'

https://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/alcol2.html

Leggere LA NOTA
all' altezza del disegno del fegato e del calice che gli sgocciola sopra

https://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/alcol2.html

gli effetti su bevitori moderati e sani.

Forse il medicastro di cui sopra, si e' basato su questo
 
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A livello di salute non posso lamentarmi.
Tra pochi giorni faccio 35 anni e non ho praticamente mai visto un medico.

E ci credo, sei ancora giovane!
(hai esattamente 20 anni meno di me, e io mi sento ancora adesso giovane, figurati...)
Alla tua età è normale sentirsi bene (se non si hanno patologie congenite), anche senza fare assolutamente niente in favore di uno stile di vita salutare.
Il problema è il dopo. Una buona salute dopo i 50 si costruisce fin da giovani, anche perché man mano che passano gli anni è sempre più difficile cambiare abitudini.
Di questo sono convinto fin da quando avevo vent'anni o giù di lì, e ora, alla mia età, non posso che confermare.
E considera che tra i miei parenti c'è una certa predisposizione a problemi cardiovascolari. Mio nonno materno morì intorno ai 50 di infarto, un mio carissimo cugino di primo grado è morto a 44 anni dopo 3 mesi di coma in seguito a un infarto notturno, e l'anno scorso una mia cugina di secondo grado intorno ai 50 è morta all'improvviso anch'essa di infarto in seguito a uno sforzo (si era messa a tagliare un po' di legna).

P.s. per fortuna mio nonno paterno invece è morto a 98 anni senza aver mai avuto particolari patologie. Spero di aver preso un po' da lui.
 
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Mica vero, consumavo i pasti in mensa truppa quando ero di servizio, e non era affatto male. E non era male neanche lo spaccio. Nella mia caserma.

A pranzo era mangiabile il primo, sempre al dente e condito bene. ma la sera ............c'erano gli avanzi del giorno, era commestibile ma non più di questo. Ho ancora nelle narici l'odore di wurstel e aceto ( chissà come cavolo li riscaldavano ). La colazione non me la ricordo.....................Probabilmente spesso la saltavo e andavo allo spaccio ma spesso non ero nemmeno in casema.
La caserma era ( è stata demolita qualche anno fà ) quella di Vacile.
 
Io ho fatto il CAR a Diano Castello e il cibo era IMMANGIABILE. C'erano gli scarafaggi in cucina e si lavavano le pentole con le scope (sì, le SCOPE per ramazzare) e acqua fredda, accanto ai bidoni dell'immondizia che facevano un tanfo insopportabile.
Per un mese ho mangiato solo pane e insalata a pranzo. Cena fuori.
Trasferito poi a Cremona, è andata meglio, ma la colazione era té e gallette. Pranzo e cena.... insomma, così così. Ce lo facevamo andare bene.
Per chi era ufficiale sicuramente la storia era molto diversa.
 
Io ho fatto il CAR a Diano Castello e il cibo era IMMANGIABILE. C'erano gli scarafaggi in cucina e si lavavano le pentole con le scope (sì, le SCOPE per ramazzare) e acqua fredda, accanto ai bidoni dell'immondizia che facevano un tanfo insopportabile.
Per un mese ho mangiato solo pane e insalata a pranzo. Cena fuori.
Trasferito poi a Cremona, è andata meglio, ma la colazione era té e gallette. Pranzo e cena.... insomma, così così. Ce lo facevamo andare bene.
Per chi era ufficiale sicuramente la storia era molto diversa.

Fatta la famosa puntura, io che da sempre mangiavo poco ( infatti pesavo poco più di 60kg quando sono partito), per 2 mesi mangiavo per 3. Non guardavo nemmeno quello che avevo nel piatto spazzolavo qualsiasi cosa. Facevo la fila anche 3 volte a mensa.
Chissà cosa cavolo ci mettono dentro.....................
 
CAR a Barletta, nel 1983, mensa vergognosa. Riuscii a sopravvivere un mese andando a cena in trattoria ogni sera e rientrando in caserma portandomi un panino imbottito per il pranzo seguente.
Quando fui punturato e non poteii uscire, tre giorni a pane e acqua.
Viceversa, gli undici mesi alla "Macao" di Roma furono quasi un successo: il cibo della mensa era decoroso e assortito.. qualcosa di valido si trovava sempre.
 
CAR a Barletta, nel 1983, mensa vergognosa. Riuscii a sopravvivere un mese andando a cena in trattoria ogni sera e rientrando in caserma portandomi un panino imbottito per il pranzo seguente.
Quando fui punturato e non poteii uscire, tre giorni a pane e acqua.
Viceversa, gli undici mesi alla "Macao" di Roma furono quasi un successo: il cibo della mensa era decoroso e assortito.. qualcosa di valido si trovava sempre.


A vini....
??
 
Quando ho fatto il militare, il mangiare non era certo la prima preoccupazione.
Al CAR a Viterbo (Aeronautica Militare), a febbraio, un freddo cane nelle camerate, tanto che pur dormendo con la famosa superpippo non ci si scaldava mai, neanche dopo ore, neanche al mattino. E la marce sulla neve... sì, ho dovuto fare pure quelle.
E, dopo i 2 mesi a Viterbo, 4 mesi di guardie all'aeroporto di Ciampino, con turni di 4 ore (che non passavano mai) anche la notte.
I restanti 6 mesi, per fortuna, molto meglio: cerimonie di accoglienza in Sala VIP, dove appunto passavano tutti i VIP politici e militari del pianeta*.

Come si mangiava? Boh, non me lo ricordo...
Si mangiava e basta.

* Da programmatore in erba quale ero (avevo appena terminato un corso professionale quando mi arrivò la chiamata) gli feci un programmino per gestire gli arrivi e le partenze dei voli, che continuarono a usare per parecchio tempo dopo che terminai la leva.
 
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Quando ho fatto il militare, il mangiare non era certo la prima preoccupazione.
Al CAR a Viterbo (Aeronautica Militare), a febbraio, un freddo cane nelle camerate, tanto che pur dormendo con la famosa superpippo non ci si scaldava mai, neanche dopo ore, neanche al mattino. E la marce sulla neve... sì, ho dovuto fare pure quelle.
E, dopo i 2 mesi a Viterbo, 4 mesi di guardie all'aeroporto di Ciampino, con turni di 4 ore (che non passavano mai) anche la notte.

Hai temprato il fisico :emoji_grin:
 
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