U2511 ha scritto:
L'esperienza pratica però ha dimostrato che dove passa il maglioncino non restano che ruderi e macerie con sopra quintali di sale sparso ad impedire ogni futura ricrescita.
"esperienza pratica"?
giusto per parlare di cose concrete e non delle mezze stagioni che non ci sono più:
situazione pre Marchionne - 2004 (dal Corriere)
" Per farsene un' idea può essere utile partire dalla distruzione di ricchezza che è avvenuta dalla seconda metà del 1998 quando, al termine della presidenza di Cesare Romiti, gli Agnelli hanno deciso di riprendere in mano le redini e non hanno rinnovato il patto di sindacato che li legava a Mediobanca, Generali e Deutsche Bank. Ebbene, in questo periodo contrassegnato dall' eredità romitiana e dalle scelte dei successori, ma ancor più dalle incertezze di una famiglia colpita dalle malattie e lutti, la Fiat ha bruciato ricchezza per 21,4 miliardi di euro, quasi 40 mila miliardi di lire. E' il risultato al quale si arriva confrontando il costo cumulato dell' investimento in Fiat con il valore di mercato odierno della società.
Al 30 giugno 2004, il gruppo Fiat dichiara debiti per 22 miliardi e brucia cassa per oltre un miliardo su base annua."
la situazione post- Marchionne è lì da vedere.
che possa non essere simpatico, è un fatto oggettivo.
da lì a pensare che l'azionista che fino a ieri ha tenuto lì Montezemolo lo voglia togliere per lo sfizio di rovinare il proprio gioiello, o anche solo che Montezemolo abbia il potere di contrastare le scelte dell'azionista, ce ne corre parecchio.