<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> LANCIA THESIS ? IL VERDETTO FINALE | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

LANCIA THESIS ? IL VERDETTO FINALE

NEWsuper5 ha scritto:
lele7 ha scritto:
Parliamoci chiaro,
primo: il cliente maturo (sui 50), vuole un' auto dal look classico ma sportiveggiante. Non vuole un auto dal design classico ma chiaramente da pensionato.
Questo la ha capito da sempre la bmw (e la serie 5 di Bangle sara' stata eccentrica, ma ha fatto sfracelli nelle vendite), lo ha capito la Jaguar, che ha tirato fuori dalla XF e dalla XJ delle linee molto piu' moderne e giovani, ed ha abbandonato le linee classiche dell S-Type e vecchia XJ, e lo ha capito addirittura la Mercedes.

secondo: il mercato per questo tipo di vetture esige un 3.0 diesel 6 cilindri. La Lancia non lo aveva. Rest in Peace, qualsiasi merketing manager degno del suo stipendio avrebbe dovuto saperlo.

Terzo: per il mercato estero serve un cambio automatic 6 marce con selezione manuale. La lancia non lo aveva.

Detto tutto questo, la Vel Satis ha tutti i difetti sopra citati, ma e' offerta ad un mercato estremamente sciovinista, per cui in Francia ha venduto. In Italia , un'auto italiana per aver successo deve o costare molto meno della concorrenza, o avere dei punti di vantaggio rispetto alla concorrenza.

In Francia, auto appena inferiori alla concorrenza vendono perche' francesi
la vel satis aveva un 3000 v6 Tdiesel. con cambio automatico dapprima a 5 e poi a sei rapporti.
oltre a questo un ben più venduto 2000 dci da 150 e 175cv.
e facendo un pò di conti sui numeri e usando l'occhiometro mi sa che in italia girano più vel satis che thesis.

i francesi saranno anche sciovinisti, ma lì si suddividono equamente tra C6, vel satis e 607 ben tre concorrenti di un solo stato.
dubito che vendano così tante ammiraglie, e poi anche lì vendono le tedesche, e bene quanto in italia.

qua di ammiraglia italiana elegante c'era solo la thesis. l'alternativa era la 166, ma non se la passava molto meglio...................

Vero,
pero' il successo della triade francese giocata in casa dimostra lo sciovinismo intrinseco francese. In nessun altro Paese una 607 gode di tale successo, e avendola guidata, non mi sorprende: sembra una Chevrolet impala, da tanto e' impacciata e sottosterzante.

Non ho ancora deciso se preferisco l'esterofilia allo sciovinismo: sono entrambe due brutte bestie affamate di ignoranza.

Ciao dall' Alabama (dove le auto sono giocattoli e ci si diverte!)

Daniele
 
G5 ha scritto:
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
Comunque siete qui a dire che non era male di qua, non era male di la ...... un flop del genere non ammette dubbi sulle qualità e potenzialità reali del mezzo.

Un flop non è necessariamente dovuto alla qualità e alle potenzialità del prodotto, ma può benissimo dipendere da errori di marketing e dal peso di un immagine compromessa da cazzate precedenti.

Non è stato solo quello .... dopo il buon inizio, le opinioni di chi ci aveva speso dei bei soldoni non erano minimamente adeguate al rango cui aspirava. I primi clienti sono rimasti insoddisfatti e l'opinione negativa è dilagata.
La Thesis non l'avrebbero mai venduta come la Punto ed ha una clientela ben diversa, esigente.
Mi domando perchè quei clienti non abbiano comprato Toyota? :rolleyes:
 
NEWsuper5 ha scritto:
lsdiff ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
lavedi120d ha scritto:
I volumi di vendita iniziali prevedevano circa 13.000 esemplari l'anno e si stimava di salire fino a 25.000 autovetture annue a pieno regime ma alla fine la povera Thesis, prodotta in soli 16.000 esemplari fra il 2.002 e il 2009.....
comunque, flop per flop, la Vel Satis è stata prodotta in oltre 62mila esemplari negli stessi anni.
...e quella sì che era veramente ripugnante.
per certi aspetti era molto più proporzionata.

tra il muso della thesis e quella del vel satis era una sfida apertissima..........

in coda, era la thesis a perdere.sembrava una cassapanca coi led :D
Come frontale la Thesis era almeno maestosa anche se bruttina, la VelSatis era solamente anonima e sgraziata.
I posteriori erano troppo diversi per paragonarli.
 
EdoMC ha scritto:
Maxetto ha scritto:
EdoMC ha scritto:
lsdiff ha scritto:
De gustibus sputacchiandum non est.

Francamente a me la Thesis piaceva, aveva però un look molto fuori dagli schemi (molto più armonico, comunque, di certe cagate di Chris Bangle), mentre all'epoca le tedesche puntavano su un design classico e pulito.

I motori non eran male e comunque all'epoca non è che anche i tedeschi offrissero chissà che. Quanto ai benzina, per me l'unico che aveva una sua dignità, pur consumando parecchio, era proprio il V6 Busso: nell'insieme la Thesis 3.0 V6 si guidava da Dio.

Il problema è, secondo me, che arrivava dopo troppi anni di sistematico sputtanamento del marchio. Dai quali ci vuole un sacco di tempo per risollevarsi. E non certo una singola auto.

Concordo in pieno. Io ci sono salito diverse volte da passeggero, poichè il padre di un mio amico la possiede (comprata usata ad una pipa di tabacco...). Come comodità è di molto sopra la media, anche per quanto riguarda il divano posteriore, e, ora bestemmio, gli interni mi sembrano pari a quelli delle blasonate tedesche. Al colpo d'occhio, cme design, a mio parere anche superiori, soprattutto in virtù della finitura in legno che percorre tutto il cruscotto per continuare sulle portiere (ripresa, in posizione diversa, sulla nuova Jaguar XJ) a mio parere una finezza. Sottotono, invece, la plastica della plancia. Una chiccheria l'apertura del vano portaoggetti con pulsante, dettaglio ripreso dala Ferrari FF. Secondo me la qualità c'era tutta, i materiali erano pregiati, i motori erano di sufficiente potenza, contando che si tratta comunque di una macchina senza alcuna vocazione sportiva. Il mercato l'ha bocciata, io la promuoverei, anzi, cercassi una macchina usata, con quello che costa, la prenderei sicuramente in considerazione.
C'erano anche le sospensioni Skyhook.
Non vorrei dire eresie, ma mi pare che la Skyhook equipaggino anche la Quattroporte.
Si appunto, inoltre altre componenti della Thesis finirono sulla Quattroporte..
 
NEWsuper5 ha scritto:
lele7 ha scritto:
Parliamoci chiaro,
primo: il cliente maturo (sui 50), vuole un' auto dal look classico ma sportiveggiante. Non vuole un auto dal design classico ma chiaramente da pensionato.
Questo la ha capito da sempre la bmw (e la serie 5 di Bangle sara' stata eccentrica, ma ha fatto sfracelli nelle vendite), lo ha capito la Jaguar, che ha tirato fuori dalla XF e dalla XJ delle linee molto piu' moderne e giovani, ed ha abbandonato le linee classiche dell S-Type e vecchia XJ, e lo ha capito addirittura la Mercedes.

secondo: il mercato per questo tipo di vetture esige un 3.0 diesel 6 cilindri. La Lancia non lo aveva. Rest in Peace, qualsiasi merketing manager degno del suo stipendio avrebbe dovuto saperlo.

Terzo: per il mercato estero serve un cambio automatic 6 marce con selezione manuale. La lancia non lo aveva.

Detto tutto questo, la Vel Satis ha tutti i difetti sopra citati, ma e' offerta ad un mercato estremamente sciovinista, per cui in Francia ha venduto. In Italia , un'auto italiana per aver successo deve o costare molto meno della concorrenza, o avere dei punti di vantaggio rispetto alla concorrenza.

In Francia, auto appena inferiori alla concorrenza vendono perche' francesi
la vel satis aveva un 3000 v6 Tdiesel. con cambio automatico dapprima a 5 e poi a sei rapporti.
oltre a questo un ben più venduto 2000 dci da 150 e 175cv.
e facendo un pò di conti sui numeri e usando l'occhiometro mi sa che in italia girano più vel satis che thesis.

i francesi saranno anche sciovinisti, ma lì si suddividono equamente tra C6, vel satis e 607 ben tre concorrenti di un solo stato.
dubito che vendano così tante ammiraglie, e poi anche lì vendono le tedesche, e bene quanto in italia.

qua di ammiraglia italiana elegante c'era solo la thesis. l'alternativa era la 166, ma non se la passava molto meglio...................
Però, se non sbaglio, eredi le francesi non ne hanno. Almeno la Peugeot.
 
lavedi120d ha scritto:
La vettura in esame ha soddisfatto le aspettative del cliente? Ha tenuto alto il valore dell?usato? Ha riscosso il ritorno di immagine necessario a consolidare il simbolo della casa? Risposte a queste e ad altre domande ci consentiranno di Stilare (?.) un verdetto finale in modo da poter sentenziare ( ! ) la fatidica e sperata PROMOZIONE oppure l?indesiderata BOCCIATURA.
Alla fine degli anni ?90, stanco di subire gli umilianti insulti causati dagli innumerevoli flop del gruppo, l?avvocato Gianni Agnelli prese la decisione di un investimento senza precedenti per restituire immagine alla sua compagine automotive: ?Settimana scovsa evo in vegata con lo Stealth insieme a mio nipote Lapo? navigavamo le coste degli States e fva una cosa e l?altva il discovso è scivolato sulla Lancia e su suo consiglio ho deciso di chiamave un suo amico amevicano pev disegnave la nuova ammivaglia del gvuppo?. In realtà lo statunitense Mike Robinson (che aveva conosciuto Lapo durante un party a Miami e gli aveva raccontato che la sua passione era quella di disegnare automobili) non aveva mai fatto il designer per una casa automobilistica ?.ma, trovandosi disoccupato, decise di accettare l?incarico piovuto dal cielo e di trasferirsi a Torino.
Le prime bozze furono molto controverse ed oggetto di interminabili discussioni. L?avvocato, molto stanco, iniziò a nutrire qualche dubbio sul consiglio di suo nipote Lapo, e perfino sul nipote Lapo stesso?.Ancora più stanco l?avvocato decise di sottoporre il prototipo Dialogos al giudizio dell?unica persona al mondo ritenuta insindacabile e super partes : Papa Giovanni Paolo II.
Il numero di Quattroruote di maggio 2001 racconta dell?incontro fra l?avvocato e il Papa avvenuto in Vaticano: ?Allova?..Santità?.cosa ne pensa ? E? una vettuva impovtante e ci vuole il giudizio di una pevsona impovtante?----- ?Figlio di Dio?è indubbiamente un?auto lucente ma occorrerà presentarla anche in edizione Papamobile affinchè Noi stessi possiamo gioirne?.? --- in realtà al Papa l?auto non era piaciuta, ma nonostante la grande forza d?animo, il Santo non aveva avuto il coraggio di mortificare quella delegazione dicendo la verità?.
Il vertice aveva così fugato ogni dubbio e rapidamente il prototipo fu tramutato in auto di serie con annessa realizzazione di Papamobile poi regalata al Papa (mai utilizzata perché Woytila , non fidandosi, continuò a preferire la sua solita sicurissima papamobile derivata dal tank militare Wolf ? a sua volta derivato da Mercedes classe G ).
450 milioni di ? di investimento per un?auto dal pianale addirittura inedito e dalle motorizzazioni stereotipate: 2.4 jtd da 163cv, 2.4 jtd da 175 cv e tante inutili quanto misteriose versioni benzina: 2.0 turbo benzina da 150 cv, 2.4 benzina da 143 cv + il solito budellone campione mondiale di consumi Alfa Basso 3.0 V6 da 215cv?.
Il gruppo purtroppo non disponeva di un consono 3.0 td e dopo aver abbandonato la folle trattativa per una partita di propulsori 3.0 td Isuzzu destinati ai furgoni giapponesi, la costrizione rimaneva quella di scegliere a caso in base alle disponibilità fra i due lentissimi e impropriamente simili 2.4 jtd?. A caso si sceglievano poi anche le versioni visto che nessuno mai comprese quali fossero le reali differenze fra Emblema, Executive o Business?
Le prime Thesis messe in giro come auto aziendali dai dirigenti del gruppo furono subito investite dai pessimi giudizi degli esperti e del pubblico stesso: un design talmente osceno e sconclusionato da rendere inutili successivi pareri sulla meccanica, sui motori, sugli interni ecc.ecc.
I volumi di vendita iniziali prevedevano circa 13.000 esemplari l'anno e si stimava di salire fino a 25.000 autovetture annue a pieno regime ma alla fine la povera Thesis, prodotta in soli 16.000 esemplari fra il 2.002 e il 2009 (a fronte di 450 mln di investimento !!) finì appioppata nelle seguenti percentuali: 50% come flotta aziendale per dirigenti e funzionari dell?indotto, 15% come dono a cardinali, abati, vescovi e parroci facoltosi, 35% (come finanziamento a fondo perduto dallo stato) a politici e politicanti nella versione ?appesantita? denominata pateticamente ?protecta? realizzata in acciaio balistico B4 o B5.
?L'ammiraglia Thesis nasce come l'erede della precedente Lancia K, berlina sfortunata.? recita Wikipedia introducendo quest? ammiraglia ancora più sfortunata che verrà ricordata come uno dei più grossi disastri della storia automobilistica italiana?.

VOTO COMPLESSIVO VETTURA: 2
VOTO TENUTA DEL VALORE NEL TEMPO: 3
VOTO RETE DI ASSISTENZA: 4
VERDETTO FINALE: B O C C I A T A

Naaaaaaaaaaaaaa non ci credo. Il mitico lavedi è tornato!!!!!!
Per chi non ne avesse mai sentito parlare ricordo che era uno dei protagonisti del leggendario forum italia vs germania, che era uno dei più frequentati e combatuti fra quelli di quattroruote nei primi anni 2000.
Oltre che uno dei massimi esponenti della fazionei anti fiat lo ricordo autore di alcuni capolavori umoristici, come i thread sul connect-nav dell'alfa o quello sulla multipla.
Esimio lavedi bentornato. Ma occhio a quello che scrivi, all'epoca i forum non erano moderati, oggi a calcare troppo la mano si rischia di finire dietro la lavagna.
 
Man In Black ha scritto:
lavedi120d ha scritto:
La vettura in esame ha soddisfatto le aspettative del cliente? Ha tenuto alto il valore dell?usato? Ha riscosso il ritorno di immagine necessario a consolidare il simbolo della casa? Risposte a queste e ad altre domande ci consentiranno di Stilare (?.) un verdetto finale in modo da poter sentenziare ( ! ) la fatidica e sperata PROMOZIONE oppure l?indesiderata BOCCIATURA.
Alla fine degli anni ?90, stanco di subire gli umilianti insulti causati dagli innumerevoli flop del gruppo, l?avvocato Gianni Agnelli prese la decisione di un investimento senza precedenti per restituire immagine alla sua compagine automotive: ?Settimana scovsa evo in vegata con lo Stealth insieme a mio nipote Lapo? navigavamo le coste degli States e fva una cosa e l?altva il discovso è scivolato sulla Lancia e su suo consiglio ho deciso di chiamave un suo amico amevicano pev disegnave la nuova ammivaglia del gvuppo?. In realtà lo statunitense Mike Robinson (che aveva conosciuto Lapo durante un party a Miami e gli aveva raccontato che la sua passione era quella di disegnare automobili) non aveva mai fatto il designer per una casa automobilistica ?.ma, trovandosi disoccupato, decise di accettare l?incarico piovuto dal cielo e di trasferirsi a Torino.
Le prime bozze furono molto controverse ed oggetto di interminabili discussioni. L?avvocato, molto stanco, iniziò a nutrire qualche dubbio sul consiglio di suo nipote Lapo, e perfino sul nipote Lapo stesso?.Ancora più stanco l?avvocato decise di sottoporre il prototipo Dialogos al giudizio dell?unica persona al mondo ritenuta insindacabile e super partes : Papa Giovanni Paolo II.
Il numero di Quattroruote di maggio 2001 racconta dell?incontro fra l?avvocato e il Papa avvenuto in Vaticano: ?Allova?..Santità?.cosa ne pensa ? E? una vettuva impovtante e ci vuole il giudizio di una pevsona impovtante?----- ?Figlio di Dio?è indubbiamente un?auto lucente ma occorrerà presentarla anche in edizione Papamobile affinchè Noi stessi possiamo gioirne?.? --- in realtà al Papa l?auto non era piaciuta, ma nonostante la grande forza d?animo, il Santo non aveva avuto il coraggio di mortificare quella delegazione dicendo la verità?.
Il vertice aveva così fugato ogni dubbio e rapidamente il prototipo fu tramutato in auto di serie con annessa realizzazione di Papamobile poi regalata al Papa (mai utilizzata perché Woytila , non fidandosi, continuò a preferire la sua solita sicurissima papamobile derivata dal tank militare Wolf ? a sua volta derivato da Mercedes classe G ).
450 milioni di ? di investimento per un?auto dal pianale addirittura inedito e dalle motorizzazioni stereotipate: 2.4 jtd da 163cv, 2.4 jtd da 175 cv e tante inutili quanto misteriose versioni benzina: 2.0 turbo benzina da 150 cv, 2.4 benzina da 143 cv + il solito budellone campione mondiale di consumi Alfa Basso 3.0 V6 da 215cv?.
Il gruppo purtroppo non disponeva di un consono 3.0 td e dopo aver abbandonato la folle trattativa per una partita di propulsori 3.0 td Isuzzu destinati ai furgoni giapponesi, la costrizione rimaneva quella di scegliere a caso in base alle disponibilità fra i due lentissimi e impropriamente simili 2.4 jtd?. A caso si sceglievano poi anche le versioni visto che nessuno mai comprese quali fossero le reali differenze fra Emblema, Executive o Business?
Le prime Thesis messe in giro come auto aziendali dai dirigenti del gruppo furono subito investite dai pessimi giudizi degli esperti e del pubblico stesso: un design talmente osceno e sconclusionato da rendere inutili successivi pareri sulla meccanica, sui motori, sugli interni ecc.ecc.
I volumi di vendita iniziali prevedevano circa 13.000 esemplari l'anno e si stimava di salire fino a 25.000 autovetture annue a pieno regime ma alla fine la povera Thesis, prodotta in soli 16.000 esemplari fra il 2.002 e il 2009 (a fronte di 450 mln di investimento !!) finì appioppata nelle seguenti percentuali: 50% come flotta aziendale per dirigenti e funzionari dell?indotto, 15% come dono a cardinali, abati, vescovi e parroci facoltosi, 35% (come finanziamento a fondo perduto dallo stato) a politici e politicanti nella versione ?appesantita? denominata pateticamente ?protecta? realizzata in acciaio balistico B4 o B5.
?L'ammiraglia Thesis nasce come l'erede della precedente Lancia K, berlina sfortunata.? recita Wikipedia introducendo quest? ammiraglia ancora più sfortunata che verrà ricordata come uno dei più grossi disastri della storia automobilistica italiana?.

VOTO COMPLESSIVO VETTURA: 2
VOTO TENUTA DEL VALORE NEL TEMPO: 3
VOTO RETE DI ASSISTENZA: 4
VERDETTO FINALE: B O C C I A T A

Naaaaaaaaaaaaaa non ci credo. Il mitico lavedi è tornato!!!!!!
Per chi non ne avesse mai sentito parlare ricordo che era uno dei protagonisti del leggendario forum italia vs germania, che era uno dei più frequentati e combatuti fra quelli di quattroruote nei primi anni 2000.
Oltre che uno dei massimi esponenti della fazionei anti fiat lo ricordo autore di alcuni capolavori umoristici, come i thread sul connect-nav dell'alfa o quello sulla multipla.
Esimio lavedi bentornato. Ma occhio a quello che scrivi, all'epoca i forum non erano moderati, oggi a calcare troppo la mano si rischia di finire dietro la lavagna.

Infatti, ogni tanto riappare, e scrive le solite cacate con il solito tono, prive quasi totalmente di basi tecniche e di oggettivita'.
Non ho nemmeno letto il lungo commento sulla thesis, sapendo dove sarebbe andato a parare, ma voglio ricordare perle di saggeza quali:
la pelle che l'alfa da di serie fa schifo, e' tutta plastica (fatto salvo che la 147 aveva interni in pelle di ottima qualita', completamente in pelle, mentre le tedesche avevano parti in finta pelle)
e la migliore: la 159 tiene la strada PERCHE' E' PESANTE!!! ALL'ALFA FANNO LE AUTO PESANTI SOLO PER FARLE STARE IN STRADA!!
 
Maxetto ha scritto:
G5 ha scritto:
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
Comunque siete qui a dire che non era male di qua, non era male di la ...... un flop del genere non ammette dubbi sulle qualità e potenzialità reali del mezzo.

Un flop non è necessariamente dovuto alla qualità e alle potenzialità del prodotto, ma può benissimo dipendere da errori di marketing e dal peso di un immagine compromessa da cazzate precedenti.

Non è stato solo quello .... dopo il buon inizio, le opinioni di chi ci aveva speso dei bei soldoni non erano minimamente adeguate al rango cui aspirava. I primi clienti sono rimasti insoddisfatti e l'opinione negativa è dilagata.
La Thesis non l'avrebbero mai venduta come la Punto ed ha una clientela ben diversa, esigente.
Mi domando perchè quei clienti non abbiano comprato Toyota? :rolleyes:

Se ambissi ad una premium non comprerei Toyota ...... perché non le fa'!!
Magari penserei a Lexus che all'epoca con la GS non era troppo lontana dalla Thesis come listino ma vuoi mettere!?!?!
 
G5 ha scritto:
Maxetto ha scritto:
G5 ha scritto:
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
Comunque siete qui a dire che non era male di qua, non era male di la ...... un flop del genere non ammette dubbi sulle qualità e potenzialità reali del mezzo.

Un flop non è necessariamente dovuto alla qualità e alle potenzialità del prodotto, ma può benissimo dipendere da errori di marketing e dal peso di un immagine compromessa da cazzate precedenti.

Non è stato solo quello .... dopo il buon inizio, le opinioni di chi ci aveva speso dei bei soldoni non erano minimamente adeguate al rango cui aspirava. I primi clienti sono rimasti insoddisfatti e l'opinione negativa è dilagata.
La Thesis non l'avrebbero mai venduta come la Punto ed ha una clientela ben diversa, esigente.
Mi domando perchè quei clienti non abbiano comprato Toyota? :rolleyes:

Se ambissi ad una premium non comprerei Toyota ...... perché non le fa'!!
Magari penserei a Lexus che all'epoca con la GS non era troppo lontana dalla Thesis come listino ma vuoi mettere!?!?!

Lexus è un marchio che lavora divinamente, peccato che rinnovi la gamma troppo lenatamente e che la IS, teanto per fare un esempio usi il diesel Toyota 2.2 che è indietro di una o due generazioni.
 
Sono contrario alle gamme rinnovate ogni 4 anni. Il 2,2 dcat non è affatto indietro di 2 generazioni. Molti motori di quella classe vorrebbero essere suoi pari per le scelte ingegneristiche e per le raffinatezze tecniche.
 
G5 ha scritto:
Sono contrario alle gamme rinnovate ogni 4 anni. Il 2,2 dcat non è affatto indietro di 2 generazioni. Molti motori di quella classe vorrebbero essere suoi pari per le scelte ingegneristiche e per le raffinatezze tecniche.

Ma per piacere!!! HAi mai guidato l'Honda 2.2 o il boxer Subaru? Il Lexus è vuoto otto l'intervento del turbo, brusco nell'entrata in coppia e, nell'uso reale, consuma un buon 15 per cento in più! PEnsa che io la IS 220d l'avrei comprata volentieri, poi ho provato qulla di un mio amico e l'ho messa nella lista nera!
 
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
Sono contrario alle gamme rinnovate ogni 4 anni. Il 2,2 dcat non è affatto indietro di 2 generazioni. Molti motori di quella classe vorrebbero essere suoi pari per le scelte ingegneristiche e per le raffinatezze tecniche.

Ma per piacere!!! HAi mai guidato l'Honda 2.2 o il boxer Subaru? Il Lexus è vuoto otto l'intervento del turbo, brusco nell'entrata in coppia e, nell'uso reale, consuma un buon 15 per cento in più! PEnsa che io la IS 220d l'avrei comprata volentieri, poi ho provato qulla di un mio amico e l'ho messa nella lista nera!

certo che e' bello vedere pareri tecnici ( fossero sull' estertica, OK )
cosi' sovrapponibili :D
 
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
Sono contrario alle gamme rinnovate ogni 4 anni. Il 2,2 dcat non è affatto indietro di 2 generazioni. Molti motori di quella classe vorrebbero essere suoi pari per le scelte ingegneristiche e per le raffinatezze tecniche.

Ma per piacere!!! HAi mai guidato l'Honda 2.2 o il boxer Subaru? Il Lexus è vuoto otto l'intervento del turbo, brusco nell'entrata in coppia e, nell'uso reale, consuma un buon 15 per cento in più! PEnsa che io la IS 220d l'avrei comprata volentieri, poi ho provato qulla di un mio amico e l'ho messa nella lista nera!

oT
chiamasi rapportatura sbagliata
fine ot
 
jackari ha scritto:
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
Sono contrario alle gamme rinnovate ogni 4 anni. Il 2,2 dcat non è affatto indietro di 2 generazioni. Molti motori di quella classe vorrebbero essere suoi pari per le scelte ingegneristiche e per le raffinatezze tecniche.

Ma per piacere!!! HAi mai guidato l'Honda 2.2 o il boxer Subaru? Il Lexus è vuoto otto l'intervento del turbo, brusco nell'entrata in coppia e, nell'uso reale, consuma un buon 15 per cento in più! PEnsa che io la IS 220d l'avrei comprata volentieri, poi ho provato qulla di un mio amico e l'ho messa nella lista nera!

oT
chiamasi rapportatura sbagliata
fine ot

Sarei d'accordo se il motore toyota "tirasse da 3000 a 5000 giri, ma così non è: ha lo stesso range utile delle. altre, ma ti fa avvertire molto di più la mancanza del turbo sotto coppia. No, qui il cambio non c'entra (anche se una rapportatura diversa potrebbe in parte mascherare il problema). Il doscorso qui è che il tipo di turbina installata e la mappatura della centralina sono meno raffinati nella messa a punto rispetto alla concorrenza. E non parlo nemmeno di concorrenza recentissima ma di modelli che già circolano da un bel po'. Semplicemente Lexus fa ottimo prodotti, ma aspetta troppo a lungo per rinnovarliz.
 
Il motore giusto per la bella Lexus IS secondo me è il v6 a benzina (che su altri mercati esiste pure in versione 3.5 da 306 cv, macchina fantastica e da noi sconosciuta, insieme alle versioni a trazione integrale della IS 250 e della IS 350 anch'esse da noi non importate), purtroppo poco adatto al nostro mercato sia per la fiscalità che per il costo alla pompa. La motorizzazione a gasolio sulla Is mi sembra in questo caso un po' un compromesso (certo, di ottimo livello...) nato per il mercato europeo. Anch'io ero interessato concretamente alla macchina ma, documentandomi un po', ho trovato, a mio parere, l'accoppiamento di questo motore (forse, anche per il peso e la rapportatura) meno convincente sulla Is che su altri modelli del gruppo Toyota.
Ideale sarebbe stata per me una versione ibrida che però, a differenza del resto della gamma Lexus, sulla Is manca.
 
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