<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 77 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Forse è vero o forse no, sinceramente non sono mai stato bravo a mettermi lì con la calcolatrice a fare i conti.
Posso dire che venerdì scorso ho ricevuto dal GSE
un bonifico di 300 euri per l’energia in eccesso dei pannelli rimessa in rete, cifra che ha coperto per un buon 80% la bolletta pagata a maggio.
Purtroppo non ho l’accumulo, errore da principiante in fase di acquisto della casa nuova, quando si potrà rimedieremo…

Anche se non è facile calcolarlo se l'energia in eccesso che ti hanno pagato 300 euro invece fosse stata energia consumata,più tutti i vari oneri e robe varie,quanto sarebbe costata?

Perchè se è vero che c'è una discrepanza molto forte tra il prezzo di un kw consumato e il valore di un kw prodotto mi sembra sconveniente.
A sto punto se l'obiettivo e utilizzare energia pulita invece di anticipare 20000 euro per i pannelli e poi continuare a comprare energia dall'enel e vendere la propria forse conviene fare un contratto di fornitura con un produttore di energia pulita che se anche facesse un prezzo superiore rispetto a enel ora che si spendono 20000 euro...
 
Perchè se è vero che c'è una discrepanza molto forte tra il prezzo di un kw consumato e il valore di un kw prodotto mi sembra sconveniente.
Teniamo presente che il privato produttore che immette in rete non ha l'onere di mantenere e gestire la rete di distruzione elettrica nazionale, dalle centrali attraverso le dorsali fino all'utlimo miglio, e non ha nemmeno da pagare i costi dello smantellamento delle centrali atomiché né le indennità per anticipata cessaizone delle stesse ...

A sto punto se l'obiettivo e utilizzare energia pulita invece di anticipare 20000 euro per i pannelli e poi continuare a comprare energia dall'enel e vendere la propria forse conviene fare un contratto di fornitura con un produttore di energia pulita che se anche facesse un prezzo superiore rispetto a enel ora che si spendono 20000 euro...
Il FV non è affatto pulito, anzi, è sporchissimo. Solo che l'inquinamento (anche da CO2) viene spostato nel luogo di produzione dei pannelli (e lungo il trasporto a destinazione) e non lo vedi in fase di produzione di energia elettrica. In ogni caso i kWh fotovoltaici te li ritira il GSE non le varie Enel, A2A etc etc
 
Teniamo presente che il privato produttore che immette in rete non ha l'onere di mantenere e gestire la rete di distruzione elettrica nazionale, dalle centrali attraverso le dorsali fino all'utlimo miglio, e non ha nemmeno da pagare i costi dello smantellamento delle centrali atomiché né le indennità per anticipata cessaizone delle stesse ...

Il FV non è affatto pulito, anzi, è sporchissimo. Solo che l'inquinamento (anche da CO2) viene spostato nel luogo di produzione dei pannelli (e lungo il trasporto a destinazione) e non lo vedi in fase di produzione di energia elettrica. In ogni caso i kWh fotovoltaici te li ritira il GSE non le varie Enel, A2A etc etc

Si è vero,forse non è nemmeno logico aspettarsi parità tra quello che si paga e quello che si riceve per l'energia prodotta.
Ma nemmeno differenze di prezzo così drastiche,

Poi l'inquinamento dovuto alla produzione dei pannelli è paragonabile a quello dovuto alla produzione dei macchinari per estrarre i combustibili fossili o per realizzare le centrali alimentate da tali combustibili.
La differenza dovrebbe essere sul lungo periodo,ogni pannello dovrebbe ammortizzare il proprio impatto ambientale producendo negli anni energia pulita.
 
In questo ultimo anno la rete di ricarica è cresciuta del 32% e li può essere una notizia positiva ma :
Il 57% delle colonnine è al Nord, il 23% al Centro, il 20% Sud e Isole, e ciliegina sulla torta l'11% delle colonnine non funzionano perchè non ancora allacciate alla rete o ferme per problemi burocratici.
Quanto manca al 2035 ? 12 anni ? Poco molto poco....
 
fammi capire, considerano le colonnine non collegate, nell'aumento percentuale?
dei geni!
tra un po' faranno che metterle finte, come i bidoni dei velox arancioni.
e ci diranno che ci sono colonnine per tutti.
magari gonfiabili, cosi' le puoi spostare dove servono :D
 
In questo ultimo anno la rete di ricarica è cresciuta del 32% e li può essere una notizia positiva ma :
Il 57% delle colonnine è al Nord, il 23% al Centro, il 20% Sud e Isole, e ciliegina sulla torta l'11% delle colonnine non funzionano perchè non ancora allacciate alla rete o ferme per problemi burocratici.
Quanto manca al 2035 ? 12 anni ? Poco molto poco....
Il trend è comunque positivo
https://www.google.com/amp/s/inside...ine-auto-elettriche-italia-report-motuse/amp/
E siamo in una situazione di scarsità di chip che ha rallentato la produzione di qualunque aggeggio elettronico. E mettiamoci la burocrazia italiana ( pensate alla provincia di Belluno quante colonnine ha)
 
A proposito di transizione...
Leggo ora l'articolo sulla nuova Astra station wagon. Sembra davvero niente male, ok, ma tra i prezzi di versione termica e plugin c'è un abisso: "a partire da 25.900 euro nella versione a benzina, e da 37.700 per la variante ibrida plug-in"....
https://www.quattroruote.it/news/pr...rezzi_interni_bagagliaio_guida_su_strada.html
Mi sembra sia prevista in futuro una versione completamente elettrica, se già la plugin costa quasi il 50% più della base a benzina, immagino che la elettrica sarà molto più in alto. Ma quale transizione si spera di fare qui in Italia?
Poi qualcuno si meraviglia vedendo gente che guida station wagon segmento C-D di qualche anno fa e per cambiarle col nuovo va a vedere la Dacia Jogger a gpl anche se come categoria è due (o tre) scalini più in basso. Altro che full electric, se hai uno stipendio nella norma.
 
La transizione adesso non tocca più solo l'aspetto tecnico ma sta incominciando ad intaccare anche l'aspetto socio-aziendale.
Anche Volvo, dopo Stellantis, ha deciso di lasciare l'ACEA l'associazione dei costruttori europei perchè ritiene "superati" i fondamenti della stessa essendosi esposta ad un rinvio al bando del 2035.
Adesso staremo a vedere se altri faranno la stessa decisione sciogliendo di fatto l'associazione stessa.
 
gif-eating-popcorn-48.gif


Vada come deve andare, noi in ogni caso non ci possiamo fare niente se non influenzare il mercato con le nostre scelte.
Mi siedo e aspetto......................
 
Supponiamo per ipotesi di ricaricare sempre a costo zero alle colonnine gratuite finché durano oppure a una presa elettrica sul posto di lavoro (se l'azienda lo consente). Mettiamo un consumo medio di 6 litri per 100 km la versione termica che, a 2 euro al litro, fanno 12 euro per 100km quindi 120€ ogni mille km.
Occorrerebbero 100 mila km percorsi tutti in questo modo per pareggiare la differenza di prezzo. È fattibile? Forse per qualche fortunato. Ricaricando a casa già i costi non sono affatto zero, se poi si carica alle colonnine si spende ancora di più anche se comunque meno che andare a benzina, certo.
A questo bisogna aggiungere i km fatti col motore termico cioè ogni volta che la batteria di trazione si esaurisce.
In un utilizzo medio temo si vada sui 200 mila e più km per pareggiare il maggior costo iniziale.
In pratica: occorre avere una forte disponibilità economica per l'acquisto, un utilizzo compatibile con la modalità plugin ( entro i 50km giorno di percorrenza abituale), la possibilità di caricare a casa.
Una transizione "per pochi" già con le plugin, figurarsi con le elettriche.
 
Supponiamo per ipotesi di ricaricare sempre a costo zero alle colonnine gratuite finché durano oppure a una presa elettrica sul posto di lavoro (se l'azienda lo consente). Mettiamo un consumo medio di 6 litri per 100 km la versione termica che, a 2 euro al litro, fanno 12 euro per 100km quindi 120€ ogni mille km.
Occorrerebbero 100 mila km percorsi tutti in questo modo per pareggiare la differenza di prezzo. È fattibile?
Devi tenere conto che io per esempio ogni 15 mila km devo fare il tagliando che su una elettrica non avresti, come la riparazione di eventuali guasti motoristici.
Quindi su l'intera vita di un'auto, diciamo 200 mila km un bel 2000-2200 euro in tagliandi ti partono. Le Plug-in ancora peggio, costano di più e devi fare pure il tagliando.
 
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