<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1875 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 26,7%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,0%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 13,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 14 46,7%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 9 30,0%

  • Total voters
    30
purtroppo, io non mi fido piu' di nessuno che occupi una poltrona di potere.
quindi, posso solo pensare male.
quando casca un aereo, devi trovare la scatola nera, decifrare ed analizzare tutto, ci vuole tempo, ma non anni.
e se non te lo dicono, e' perche' non vogliono dirtelo.

quando siamo restati al buio noi, non ci han messo sei mesi, a dirci che si era interrotta una linea con la svizzera.
saremo mica piu' bravi degli spagnoli?
 
Anche per trovare la causa dei disastri aerei ci vogliono mesi di indagini.
In genere è così solo quando non si vogliono dire le cose come stanno ... se tutto accade in modo naturale le notizie arrivano nel giro di pochi giorni ... tempo di trovare le scatole nere o riascolare/rileggere le varie registrazioni strumentali.
 
Il Blackout in Spagna ha origini abbastanza chiare anche se tendono a metterle sotto il tappeto.
In prima battuta c'è una combo formidabile tra linee e impianti obsoleti che mal si sposano con la produzione elettrica non stabilizzata delle rinnovabili. In seconda battuta c'è un problema di dislocamento degli impianti di produzione che sovraccaricano alcune aree mentre altre restano scariche poiché prive di impianti.

L'unica soluzione per ridurre l'eventualità di avere a che fare con reti ballerine è rifarle da capo e provare a meglio organizzare anche la dislocazione delle rinnovabili realizzando anche delle mega batterie di accumulo per stabilizzare la rete. Strategia adottata dal Portogallo questa.

Serviranno decine di miliardi ...
 
Penso che anche organizzando con grandi centrali di accumulo (che hanno costi e rischi) ad oggi non si può dipendere oltre certe % da eolico e fotovoltaico in quanto producono tanta energia in determinati momenti e condizioni, può succedere in una particolare situazione ci sia una richiesta maggiore, di conseguenza serva qualche fonte energetica che possa modificare in modo relativamente rapido la produzione di energia e ad oggi è solo con combustibile.
 
Penso che anche organizzando con grandi centrali di accumulo (che hanno costi e rischi) ad oggi non si può dipendere oltre certe % da eolico e fotovoltaico in quanto producono tanta energia in determinati momenti e condizioni, può succedere in una particolare situazione ci sia una richiesta maggiore, di conseguenza serva qualche fonte energetica che possa modificare in modo relativamente rapido la produzione di energia e ad oggi è solo con combustibile.
Per come la vedo io, affidare l'intera produzione elettrica solo alle rinnovabili, con tutte le rogne che si tirano dietro in termini di imprevedibilità e discontinuità è un azzardo che sconfina nell'incoscienza. Una cosa è incoraggiare al massimo la generazione diffusa per l'autoconsumo delle famiglie, quello anzi dovrebbe essere parte integrante della politica energetica degli Stati (e se non si fosse ancora capito, è lì che dovrebbero essere indirizzati gli investimenti, altro che click day per le Leapmotor....). Ma se scaliamo il tutto ai grandi utilizzatori di energia, secondo me senza una solida baseline nucleare non andiamo da nessuna parte. E per come siamo messi, siamo in ritardo di decenni.
IMHO.
 
Il Blackout in Spagna ha origini abbastanza chiare anche se tendono a metterle sotto il tappeto.
In prima battuta c'è una combo formidabile tra linee e impianti obsoleti che mal si sposano con la produzione elettrica non stabilizzata delle rinnovabili. In seconda battuta c'è un problema di dislocamento degli impianti di produzione che sovraccaricano alcune aree mentre altre restano scariche poiché prive di impianti.

L'unica soluzione per ridurre l'eventualità di avere a che fare con reti ballerine è rifarle da capo e provare a meglio organizzare anche la dislocazione delle rinnovabili realizzando anche delle mega batterie di accumulo per stabilizzare la rete. Strategia adottata dal Portogallo questa.

Serviranno decine di miliardi ...
Non aggiungo altro perché non è il mio campo, ma le spiegazioni date da chi ha dati di prima meno divergono abbastanza dalle credenze che si leggono qui.
 
purtroppo, io non mi fido piu' di nessuno che occupi una poltrona di potere.
quindi, posso solo pensare male.
quando casca un aereo, devi trovare la scatola nera, decifrare ed analizzare tutto, ci vuole tempo, ma non anni.
e se non te lo dicono, e' perche' non vogliono dirtelo.

quando siamo restati al buio noi, non ci han messo sei mesi, a dirci che si era interrotta una linea con la svizzera.
saremo mica piu' bravi degli spagnoli?
In quel caso la causa è stata facile da trovare, un albero troppo vicino manda giù la linea svizzera Italia e non c’era stata una pronta reazione da parte degli svizzeri.
È cosa abbastanza nota, e non c’entra essere più o meno bravi degli spagnoli.
 
Comunque è stata accelerata in sede UE la revisione delle norme che prevedono lo stop nel 2035. Possibile un ripensamento.
 
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