<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1457 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 6 26,1%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 2 8,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 3 13,0%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 11 47,8%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 34,8%

  • Total voters
    23
Io direi che c'era già una discussione sul tema e magari si poteva portare avanti quella.
Al momento non è decifrabile quel che sarà. L'ipotesi di, almeno, un rallentamento mi pare sia sul tavolo.
 
Il green deal non deve essere accompagnato alla porta, perché è necessaria una inversione di rotta netta e condivisa a livello mondiale delle politiche ambientali.

Quello che bisogna cambiare assolutamente invece, sono le modalità adottate per applicare i cambiamenti necessari a proteggere l'ambiente

Come sembra si stia recependo anche nelle alte spere, i programmi e le azioni intraprese per portare avanti la transizione, devono essere studiati e strutturati per venire incontro alle esigenze dell'industria e delle popolazioni. Impossibile continuare a pensare che sia fattibile stabilire regole ed obiettivi a tavolino ed imporle forzatamente
 
Credo è spero che nel 2026 ci sarà quel doveroso momento di revisione del green deal che permetterà di rivedere alcuni aspetti e alcune tempistiche, ma non il mettere alla porta questo percorso per noi importante.
Spero che in questo anno si riuscirà a togliere tutte le sovrastrutture ideilogiche che hanno compresso il new deal, sia l'averlo fatto diventare per alcuni un totem ma anche per altri l'origine di tutti i mali
 
(....) Spero che in questo anno si riuscirà a togliere tutte le sovrastrutture ideilogiche che hanno compresso il new deal, sia l'averlo fatto diventare per alcuni un totem ma anche per altri l'origine di tutti i mali
Hai detto niente..... quella è forse la cosa più complicata di tutte, di fatto probabilmente quasi impossibile.
 
Hai detto niente..... quella è forse la cosa più complicata di tutte, di fatto probabilmente quasi impossibile.

Bisogna lavorare su quel probabilmente

Hai detto giusto, è una cosa complicata, ma bisogna provarci, e magari le nuove generazioni, osservando il mondo da una angolazione a noi preclusa, riusciranno a trovare delle soluzioni efficaci
 
Il green deal nasce, come noto, da un motu proprio politico. E da questo mi tengo alla larga. Poi, autonomamente, le case costruttrici hanno visto l'opportunità di fare affari. Ed hanno, chi più, chi meno, declinato i propri piani industriali il quel senso. Ora ci sono ripensamenti? Difficile pensare di ririconvertire la produzione nel 2025, che non si attua commutando un interruttore, ma coinvolge filiere complesse, per poi rispegnere tutto per il 2035. Non siamo né USA né Cina o paesi in via di sviluppo. Abbiamo già un parco auto strutturato e più che bastevole. Però il settore ha bisogno di muovere capitali, che noi si mantengano in strada auto datate, non gioca al gioco degli affari... la politica giocherà il suo ruolo, qualunque sia la linea da mantenere o modificare. E con queste incertezze... il mercato stagna.
 
Secondo me, il futuro è elettrico, anche senza imposizioni.
Scenderanno i prezzi delle batterie e diventerà conveniente, aumenterannole potenze di ricarica, oltre ad altri innegabili vantaggi della trazione elettrica.
L'errore è forzare la transizione quando la tecnologia non è ancora matura.
anche per me un "determinato tipo" di veicolo elettrico sarà il futuro.....

non andrà pero' a sopperire ai "grandi" diesel almeno per le prossima decade ed oltre....

sono dubbioso che nel nostro paese ci sia , come e' stato nel dopoguerra , la possibilità di strutturare una rete elettrica all'altezza , visti i fiaschi "vuoti" da qualche decennio a questa parte sull'ultimo miglio delle infrastrutture.

sicuramente ci saranno aree di serie "a" e aree di serie "z"....
 
Secondo me, il futuro è elettrico, anche senza imposizioni.
Scenderanno i prezzi delle batterie e diventerà conveniente, aumenterannole potenze di ricarica, oltre ad altri innegabili vantaggi della trazione elettrica.
L'errore è forzare la transizione quando la tecnologia non è ancora matura.
Forse sì. Ma ribadisco per l'ennesima volta che necessita un cambio di paradigma della mobilità. Meno individuale, meno ad capocchiam, più organizzata ed ordinata, in funzione anche della capacità delle strutture ed infrastrutture, sopratutto urbane e metropolitane. Non disgiunto, beninteso, da un nuovo paradigma industriale ed energetico. Altrimenti sarà tutto inutile, se non nocivo.
 
Secondo voi il green deal per l'automotive rimarrà o si avvia al capolinea? In america lo salutano, in Cina nonostante la grande libertà di quel mercato le elettriche sono ferme al 30%. Da noi se ne parla tanto ma nessuno le vuole.
a mio avviso in nessun Paese si farà un sostanziale passo indietro.. US compresi.
Auspico come detto da altri che in Europa si gestisca la transizione con maggiore flessibilità.
Riguardo la Cina direi che il 30% di penetrazione è un risultato notevole.. non è che si può parlare di successo solo a maggioranze bulgare
 
Secondo voi il green deal per l'automotive rimarrà o si avvia al capolinea? In america lo salutano, in Cina nonostante la grande libertà di quel mercato le elettriche sono ferme al 30%. Da noi se ne parla tanto ma nessuno le vuole.
Dipende, il green deal europeo per come è stato fatto è semplicemente un suicidio dell'Europa, o un attacco dall'interno, che stiamo vedendo da anni su tutti i fronti. Se e quando questi attacchi o tendenze suicide verranno contrastati con successo si tornerà indietro, altrimenti ci si schianterà come pianificato
 
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Domanda: Il green deal per l'automotive è al capolinea?
Risposta: No, a mio avviso no.
Svolgimento: In questo momento l'organizzazione politica ed economica nella UE ha problemi di attuazioneun po' su tutto, come evidenziato dal rapporto Draghi (che ha evidenziato problemi e soluzioni che molti già percepivano o preconizzavano), e questo pone l'accento sul green deal che è una delle politiche sociali ed economiche più ampie fra quelle europee ma non lo inficia. Inoltre, anche se può sembrare il contrario, tutto il primo mondo (e anche parte del secondo) sta andando in quella direzione. Magari la strada potrà essere modificata, ma la direzione è quella.
 
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