<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1459 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Così vicino, così lontano... da come evolve il clima, sempre più velocemente e sempre più incrementando l'accelerazione, sono preoccupato della vivibilità... oltre che della eventuale età pensionabile e relativa indigenza
Proprio per questo continuo a pensare che incaponirsi a investire enormi risorse (non infinite, anzi tutt'altro) nelle auto elettriche invece che su azioni di prevenzione e contrasto degli effetti sia un'operazione su cui evito di esprimermi in quanto appena reintegrato.
 
Il green deal non deve essere accompagnato alla porta, perché è necessaria una inversione di rotta netta e condivisa a livello mondiale delle politiche ambientali.
Perdonami, il Green "Disaster" Deal va decisamente messo alla porta, perché fa rima con "deindustrializzazione". Casomai chi deve correggere la rotta (ma non invertirla, perché "invertire" significa appunto decrescere) sono i "paesi-schifezza". Non certo i virtuosi, che vanno bene così e sono (erano) da esempio. Iniziare un discorso di insediamento, come quello che ho sentito nel dicembre 2019, ponendo come obbiettivo primario di un Continente unicamente la riduzione dell'anidride carbonica, a mio avviso dovrebbe essere considerato un reato. Un vero "attentato" alla civiltà occidentale, per come è stato posto. E infatti i risultati non si sono fatti attendere. Intendiamo perseverare quando tutto il mondo va altrove?
 
Secondo me, il futuro è elettrico, anche senza imposizioni.
Secondo un personaggio che prima veniva osannato da una certa fazione con una venerazione quasi settaria per conoscere il "verbo" dell'elettrificazione automotive, ma ora misteriosamente no... il futuro non è assolutamente elettrico (e non occorre uno scienziato per dirlo). Ma lo sarà per circa il 30% del settore (auto). Nell'industria è ancora un altro paio di maniche...
 
Alla fine il nostro comportamento sul clima non sta avendo effetti, è normale la grandine a Gennaio, i temporali estivi su Firenze a Gennaio.
Quindi avanti a tutta forza per la stessa strada dell'ultimo secolo.

Non diamo la colpa alle vetture termiche però... su questa terra siamo in troppi, questo è il primo problema da risolvere.... tante persone, tanti consumi, tanto inquinamento.
Altro che far figli per pagare le pensioni...
 
Perdonami, il Green "Disaster" Deal va decisamente messo alla porta, perché fa rima con "deindustrializzazione". Casomai chi deve correggere la rotta (ma non invertirla, perché "invertire" significa appunto decrescere) sono i "paesi-schifezza". Non certo i virtuosi, che vanno bene così e sono (erano) da esempio. Iniziare un discorso di insediamento, come quello che ho sentito nel dicembre 2019, ponendo come obbiettivo primario di un Continente unicamente la riduzione dell'anidride carbonica, a mio avviso dovrebbe essere considerato un reato. Un vero "attentato" alla civiltà occidentale, per come è stato posto. E infatti i risultati non si sono fatti attendere. Intendiamo perseverare quando tutto il mondo va altrove?

Se leggi perf intero il mio messaggio, che riporto di seguito per completezza, noterai che sono d'accordo con te; in linea genera ovviamente senza avere posizioni drastiche come le tue nei confronti di altre realtà mondiali, che hanno (e creano) sicuramente problemi ambientali

Il green deal non deve essere accompagnato alla porta, perché è necessaria una inversione di rotta netta e condivisa a livello mondiale delle politiche ambientali.

Quello che bisogna cambiare assolutamente invece, sono le modalità adottate per applicare i cambiamenti necessari a proteggere l'ambiente

Come sembra si stia recependo anche nelle alte spere, i programmi e le azioni intraprese per portare avanti la transizione, devono essere studiati e strutturati per venire incontro alle esigenze dell'industria e delle popolazioni. Impossibile continuare a pensare che sia fattibile stabilire regole ed obiettivi a tavolino ed imporle forzatamente

Bisogna cambiare rotta e trovare nuove strade, anche quelle che la nostra generazione non riesce a vedere per questioni culturali.
La differenza tra il mio pensiero ed il tuo si potrebbe sintetizzare nel fatto che tutto il globo si deve impegnare a ridurre le emissioni.

Non sono assolutamente per la deindustrializzazione che trovo come concetto anacronistico.
I paesi emergenti devono trovare il modo per essere meno impattanti, e noi dobbiamo quanto meno impegnarci per non aumentare il nostro impatto

Detto questo concordo che la strada intrapresa sia non quella corretta
 
Non diamo la colpa alle vetture termiche però... su questa terra siamo in troppi, questo è il primo problema da risolvere.... tante persone, tanti consumi, tanto inquinamento.
Altro che far figli per pagare le pensioni...
Diamo la colpa anche alle vetture termiche, dato che bruciano combustibili fossili ed ad ogni km percorso emettono degli inquinanti e dei clima alteranti.
 
Credo è spero che nel 2026 ci sarà quel doveroso momento di revisione del green deal che permetterà di rivedere alcuni aspetti e alcune tempistiche, ma non il mettere alla porta questo percorso per noi importante.
Spero che in questo anno si riuscirà a togliere tutte le sovrastrutture ideilogiche che hanno compresso il new deal, sia l'averlo fatto diventare per alcuni un totem ma anche per altri l'origine di tutti i mali

Un cambiamento di rotta e necessario, ma la destinazione (o meglio l'obiettivo) deve essere sempre quella; lasciare alle future generazioni un mondo, se non migliore, almeno decente
 
Non voglio fare la predica alle generazioni passate però in questo modo imho non si lascia un mondo migliore alle nuove generazioni bensì il compito di rimediare agli errori del passato.
Io considero generazioni future anche la mia e quella dei ragazzi che oggi sono adolescenti e che di responsabilità per la situazione attuale ne hanno poca.
In pratica è come dire abbiamo passato 100 anni a fare nodi alla corda e voi adesso ne avete 10 per sbrogliarli.
 
Diamo la colpa anche alle vetture termiche, dato che bruciano combustibili fossili ed ad ogni km percorso emettono degli inquinanti e dei clima alteranti.

Certamente, ma è direttamente proporzionale alla popolazione mondiale, tanta gente, tante vetture, poca gente, poche vetture.
Visto che a nessuno viene in mente di mandare tutti a piedi per il bene del pianeta....
 
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