DareAvere(exTDI89) ha scritto:Quoto di nuovo. Quando i sindacati si oppongono a riforme, a volte purtroppo necessarie, che vanno a ridurre le tutele dei lavoratori, il loro potere d'acquisto, le loro certezze vengono definiti irresponsabili e depositari di ideologie superate. Quando si propongono liberalizzazioni che vanno a toccare sacche di inefficienza e rendite di posizione bisogna ascoltare le categorie interessate e procedere con cautela, per giungere a riforme complessive. Il risultato? I lavoratori in vent'anni hanno accettato l'abolizione della scala mobile, cinque riforme previdenziali, cancellazione di ogni tutela per i giovani e presto superamento dell'articolo 18, ma le farmacie non si possono liberalizzare.renatom ha scritto:belpietro ha scritto:renatom ha scritto:OK, pur di non fare un favore, tra i tanti, anche alla Coop, teniamoci il sovrapprezzo anche in questo settore.
Poi ci lamentiamo il paese non è competitivo e non cresce.
Se continuiamo a salvaguardare tutte le rendite di posizione...
Non è questione di fare dispetti a qualcuno, è questione che la concorrenza si fa a parità di condizioni.
Si stava parlando solo di liberalizzare i farmaci in fascia C e già la lobby ha ricacciato tutto indietro.
IMHO, ogni volta che una concessione che viene data gratuitamente, o quasi, vale una cifra qualsiasi x>0, vuol dire che c'è qualcosa che non va, che assicura una rendita di posizione indebita.
Chi mi spiega perché nella professione di farmacista c'è questa particolarità che non vale per ingegneri, architetti, commercialisti, avvocati, medici etc.?
Sembrano tutte stupidaggini: ma che fa se aprire una società costa un po' di più, o che prendere un mutuo o un finanziamento costa qualcosa in più, o che la benzina costi qualcosa in più, o il medicinale, o il latte, o che il taxi sia un po' più caro etc? Poi, alla fine, tutto si somma e il paese non riesce a competere.
Non sono un difensore dei sindacati dei lavoratori dipendenti che hanno 1001 difetti, ma voglio fare un'altra considerazionene relativa alle accuse che gli si fanno di impedire qualsiasi riforma: contro i sindacati le riforme si fanno tranquillamente, contro alcune lobby non si riesce realmente a fare nulla.
Nel caso che qualcuno faccia qualcosa, si trova subito il governo successivo ch si rimangia tutto.
E lo dico, pur non condividendo molte delle posizioni dei sindacati stessi.
Faccio solo considerazioni relative al potere effettivo.
.....e retribuzioni inchiodate da anni