Premesso che nessuno piange per i farmacisti , almeno sino ad ora, c''è da chiedersi se preferiamo , visto che viviamo in regime di capitalismo , che tutti i profitti vadano sempre e comunque a grandi gruppi ,holding e cartelli , fra i quali annoveriamo in buona posizione le coop rosse , oppure qualchecosa di questi profitti legittimi, in quanto -ripeto- viviamo in regime capitalistico , possano restare alle piccole imprese a carattere familiare quali sono sino ad ora in buona maggioranza le farmacie italiane. Tali imprese a carattere familiare rappresentano o dovrebbero rappresentare l'ossatura di una società liberale , se possono vivere accanto alle grandi imprese ,mentre la formazione esclusiva di monopoli , holding e trust ne rappresentano invece , a mio modesto parere, l'evoluzione in senso liberistico , ma non precisamente democratico.
Il volere a tutti i costi ostacolare l'iniziativa privata , corrisponde ad una precisa ideologia neo-moralistica , fiscalista e fintamente egualitaria che nei fatti privilegia i grandi gruppi privati e le holding , coop comprese e fa leva sugli istinti più bassi della pubblica opinione che spesso preferisce si arricchiscano ignoti azionisti e soci o il magnate di riferimento , piuttosto che il vicino di casa si sia guadagnato lavorando qualchecosa più di loro.