<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Farmacisti... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Farmacisti...

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
belpietro ha scritto:
renatom ha scritto:
OK, pur di non fare un favore, tra i tanti, anche alla Coop, teniamoci il sovrapprezzo anche in questo settore.

Poi ci lamentiamo il paese non è competitivo e non cresce.

Se continuiamo a salvaguardare tutte le rendite di posizione...

Non è questione di fare dispetti a qualcuno, è questione che la concorrenza si fa a parità di condizioni.

miiiiiiiiiiiiiiiii5.55
in partenza :?: :?: ;)
P:s. sui libri ....forse
 
Premesso che nessuno piange per i farmacisti , almeno sino ad ora, c''è da chiedersi se preferiamo , visto che viviamo in regime di capitalismo , che tutti i profitti vadano sempre e comunque a grandi gruppi ,holding e cartelli , fra i quali annoveriamo in buona posizione le coop rosse , oppure qualchecosa di questi profitti legittimi, in quanto -ripeto- viviamo in regime capitalistico , possano restare alle piccole imprese a carattere familiare quali sono sino ad ora in buona maggioranza le farmacie italiane. Tali imprese a carattere familiare rappresentano o dovrebbero rappresentare l'ossatura di una società liberale , se possono vivere accanto alle grandi imprese ,mentre la formazione esclusiva di monopoli , holding e trust ne rappresentano invece , a mio modesto parere, l'evoluzione in senso liberistico , ma non precisamente democratico.
Il volere a tutti i costi ostacolare l'iniziativa privata , corrisponde ad una precisa ideologia neo-moralistica , fiscalista e fintamente egualitaria che nei fatti privilegia i grandi gruppi privati e le holding , coop comprese e fa leva sugli istinti più bassi della pubblica opinione che spesso preferisce si arricchiscano ignoti azionisti e soci o il magnate di riferimento , piuttosto che il vicino di casa si sia guadagnato lavorando qualchecosa più di loro.
 
key-one ha scritto:
Premesso che nessuno piange per i farmacisti , almeno sino ad ora, c''è da chiedersi se preferiamo , visto che viviamo in regime di capitalismo , che tutti i profitti vadano sempre e comunque a grandi gruppi ,holding e cartelli , fra i quali annoveriamo in buona posizione le coop rosse , oppure qualchecosa di questi profitti legittimi, in quanto -ripeto- viviamo in regime capitalistico , possano restare alle piccole imprese a carattere familiare quali sono sino ad ora in buona maggioranza le farmacie italiane. Tali imprese a carattere familiare rappresentano o dovrebbero rappresentare l'ossatura di una società liberale , se possono vivere accanto alle grandi imprese ,mentre la formazione esclusiva di monopoli , holding e trust ne rappresentano invece , a mio modesto parere, l'evoluzione in senso liberistico , ma non precisamente democratico.
Il volere a tutti i costi ostacolare l'iniziativa privata , corrisponde ad una precisa ideologia neo-moralistica , fiscalista e fintamente egualitaria che nei fatti privilegia i grandi gruppi privati e le holding , coop comprese e fa leva sugli istinti più bassi della pubblica opinione che spesso preferisce si arricchiscano ignoti azionisti e soci o il magnate di riferimento , piuttosto che il vicino di casa si sia guadagnato lavorando qualchecosa più di loro.

Premesso che una delle rendite di posizione più oziose di questo paese è proprio quella delle farmacie che vanno oltre il senso del ridicolo, mi sembra che tu parlando di economia liberale ti riferisci invece di fatto a un habitat da stato corporativo fascista.
Ti invito ad andare nel tempio del laissez faire cioè a Londra a vedere se qualcuno dice alla boots healthcare di impedire di esercitare perché la farmacia di Mr. Wilson sennò si trova in difficoltà.
Quanto alla sterile propaganda anti-coop (che io personalmente non amo troppo lungi dall'esserne socio) son sicuro che caprotti e l'Slunga saranno felici di aprire il loro negozietto di aspirine vibratori e altre simili oggetti salvavita anche il I maggio e a capodanno.
Saluti einaudiani e auguri per un 2012 un po' meno medievale per tutti.
 
renatom ha scritto:
OK, pur di non fare un favore, tra i tanti, anche alla Coop, teniamoci il sovrapprezzo anche in questo settore.

Poi ci lamentiamo il paese non è competitivo e non cresce.

Se continuiamo a salvaguardare tutte le rendite di posizione...
Quoto, è pazzesco. In questo settore tra l'altro le scuse per evitare la liberalizzazione sono semplicemente ridicole. Dicono che i farmaci di fascia C con obbligo di ricetta non andrebbero liberalizzati perché così si compromette la salute dei cittadini. Prego?
Ma forse a questi signori non è chiaro che se io ho in mano la ricetta del mio medico, quello che pensa il farmacista sul farmaco che mi sta fornendo non mi interessa minimamente. Potrebbe fornirmelo pure uno con la quinta elementare o una macchinetta automatica del tipo di quelle che distribuiscono le sigarette.
Poi si dice che una quota di profitti potrebbe finire in mano alla grande distribuzione, causando qualche problema alle povere famiglie dei farmacisti, piccole imprese familiari degne di essere tutelate. Faremo una colletta a fine anno, a partire dal prossimo, ma liberalizzate queste cavolo di farmacie.
 
nella farmacia del mio paese lavorano 8 (otto) persone: il farmacista patriarca (che ha ereditato dal papà), le tre figlie (tutte folgorate dalla vocazione, suppongo) e quattro dipendenti. ovviamente sono una delle famiglie più abbienti del paese. mica male per una piccola attività familiare dai margini ridottissimi...

la "concorrenza" è costituita da una parafarmacia aperta da un paio d'anni da un giovane farmacista che, da solo, tiene aperto 9 ore al giorno per 6 giorni a settimana.

e sarebbe questo il modo di tutelare le piccole attività? a me pare il modo di tutelare i ricchi interessi di una piccola ma potente casta.
 
nun ce semo capiti..
NESSUNO dice che le farmacie se la passano male
penso siamo tutti d'accordo nel dire che siano una categoria privilegiata dal fatto che è sempre stata a numero chiuso e abbia sempre agito in regime di oligopolio

solo che OGGI liberalizzare equivale a mettere tutto nelle mani della grande distribuzione, e se per risparmiare sulla spesa, sulla maglietta, sul caffè, sull'aspirina ALLORA finisce che devo chiuder bottega e diventar commesso a 900? al mese non mi pare d'aver fatto un gran affare
 
dubbioso80 ha scritto:
nun ce semo capiti..
NESSUNO dice che le farmacie se la passano male
penso siamo tutti d'accordo nel dire che siano una categoria privilegiata dal fatto che è sempre stata a numero chiuso e abbia sempre agito in regime di oligopolio

solo che OGGI liberalizzare equivale a mettere tutto nelle mani della grande distribuzione, e se per risparmiare sulla spesa, sulla maglietta, sul caffè, sull'aspirina ALLORA finisce che devo chiuder bottega e diventar commesso a 900? al mese non mi pare d'aver fatto un gran affare

L' acquisto di farmaci viene fatto preferibilmente in farmacia
come quello di cosmetici in profumeria....
Basterebbe imporre alla GD il prezzo,
e concedere qualche licenza in piu' nelle grandi citta' per farmacie tradizionali
con vincolo di metratura
 
piccola premessa son favorevole alla liberlizazzione ma mi sorge una piccola domanda.

Siamo sicuri che cosi facendo le medicine le paghiamo di meno? Se non sbaglio sulla scatola ce gia scritto il prezzo
 
belpietro ha scritto:
renatom ha scritto:
OK, pur di non fare un favore, tra i tanti, anche alla Coop, teniamoci il sovrapprezzo anche in questo settore.

Poi ci lamentiamo il paese non è competitivo e non cresce.

Se continuiamo a salvaguardare tutte le rendite di posizione...

Non è questione di fare dispetti a qualcuno, è questione che la concorrenza si fa a parità di condizioni.

Si stava parlando solo di liberalizzare i farmaci in fascia C e già la lobby ha ricacciato tutto indietro.

IMHO, ogni volta che una concessione che viene data gratuitamente, o quasi, vale una cifra qualsiasi x&gt0, vuol dire che c'è qualcosa che non va, che assicura una rendita di posizione indebita.

Chi mi spiega perché nella professione di farmacista c'è questa particolarità che non vale per ingegneri, architetti, commercialisti, avvocati, medici etc.?

Sembrano tutte stupidaggini: ma che fa se aprire una società costa un po' di più, o che prendere un mutuo o un finanziamento costa qualcosa in più, o che la benzina costi qualcosa in più, o il medicinale, o il latte, o che il taxi sia un po' più caro etc? Poi, alla fine, tutto si somma e il paese non riesce a competere.

Non sono un difensore dei sindacati dei lavoratori dipendenti che hanno 1001 difetti, ma voglio fare un'altra considerazionene relativa alle accuse che gli si fanno di impedire qualsiasi riforma: contro i sindacati le riforme si fanno tranquillamente, contro alcune lobby non si riesce realmente a fare nulla.
Nel caso che qualcuno faccia qualcosa, si trova subito il governo successivo ch si rimangia tutto.
E lo dico, pur non condividendo molte delle posizioni dei sindacati stessi.
Faccio solo considerazioni relative al potere effettivo.
 
crusader79 ha scritto:
piccola premessa son favorevole alla liberlizazzione ma mi sorge una piccola domanda.

Siamo sicuri che cosi facendo le medicine le paghiamo di meno? Se non sbaglio sulla scatola ce gia scritto il prezzo

E' consentito fare sconti che, infatti, dopo le famose "lenzuolate", avevano iniziato a praticare anche le farmacie tradizionali per poi rimangiarseli successivamente.
 
renatom ha scritto:
crusader79 ha scritto:
piccola premessa son favorevole alla liberlizazzione ma mi sorge una piccola domanda.

Siamo sicuri che cosi facendo le medicine le paghiamo di meno? Se non sbaglio sulla scatola ce gia scritto il prezzo

E' consentito fare sconti che, infatti, dopo le famose "lenzuolate", avevano iniziato a praticare anche le farmacie tradizionali per poi rimangiarseli successivamente.

Ma...ragazzi siamo pazzi? :D
Bello il tdm...
 
arizona77 ha scritto:
L' acquisto di farmaci viene fatto preferibilmente in farmacia
come quello di cosmetici in profumeria....
Basterebbe imporre alla GD il prezzo,
e concedere qualche licenza in piu' nelle grandi citta' per farmacie tradizionali
con vincolo di metratura
imporre un prezzo?? :shock:
e CHI lo impone?

p.s. strano che nessuno abbia ancora consigliato di ridurre l'uso dei farmaci(fascia c)
 
dubbioso80 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
L' acquisto di farmaci viene fatto preferibilmente in farmacia
come quello di cosmetici in profumeria....
Basterebbe imporre alla GD il prezzo,
e concedere qualche licenza in piu' nelle grandi citta' per farmacie tradizionali
con vincolo di metratura
imporre un prezzo?? :shock:
e CHI lo impone?

p.s. strano che nessuno abbia ancora consigliato di ridurre l'uso dei farmaci(fascia c)

Il prezzo e' scritto sulle confezioni,
se ci sono riusciti coi giornali a impedire sconti
 
arizona77 ha scritto:
dubbioso80 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
L' acquisto di farmaci viene fatto preferibilmente in farmacia
come quello di cosmetici in profumeria....
Basterebbe imporre alla GD il prezzo,
e concedere qualche licenza in piu' nelle grandi citta' per farmacie tradizionali
con vincolo di metratura
imporre un prezzo?? :shock:
e CHI lo impone?

p.s. strano che nessuno abbia ancora consigliato di ridurre l'uso dei farmaci(fascia c)

Il prezzo e' scritto sulle confezioni,
se ci sono riusciti coi giornali a impedire sconti
se imponi il prezzo che senso hanno le liberalizzazioniperfarcirisparmiare?
 
Resta il fatto che un libero cittadino, in possesso dei requisiti (laurea, tirocinio, esame di stato, iscrizione all'Ordine ecc.) e dei mezzi economici non può liberamente aprire una farmacia. Non lo trovo del tutto democratico.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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