<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> E con questo siamo al delirio.... | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

E con questo siamo al delirio....

speed64 ha scritto:
Tra un po' aboliranno pure il Natale per non offendere qualcuno......Povera Italia ! :cry: :twisted:

Tu lo dici per scherzo, ma se vogliono togliere i crocefissi toglieranno anche Pasqua e Natale. Se laico deve essere che laico sia. Ci deve essere una sommossa popolare, si deve scendere in piazza se no CIAO.
 
Ma dopo tutto stò chiaccherare, lo sapete che tra i dieci comandmenti ce n'è uno che viene disatteso da circa 1500 anni?

Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.

Comunque: un simbolo che dovrebbe essere di pace stà scatenando una guerra. Ed è un falso problema visto che molte scuole non ce l'hanno e nessuno pare nemmeno essersene accorto.
Le religioni sono da SEMPRE causa di divisioni e di conflitti ed è fondamentale che lo stato sia LAICO al 100% per stroncare sul nascere ogni focolaio di fondamentalismo, di guerre o altro. Uno stato civile deve garantire uguali diritti a tutti i cittadini. Gli Stati Uniti sono un esempio di come persone di 100 culture e religioni diverse vivono insieme senza problemi.
 
Mi piacerebbe che la qustione religione fosse vissuta con maggior distacco da tutti. In tanti interventi leggo la stessa impostazione estremista di quelli che tanto engono rifiutati perché estremisti. Siamo nel 2009 e le ragioni delle fede devono sposarsi con quelle del raziocinio. Non vedo il problema ne nella presenza dei simboli ne nella loro eventuale assenza. E' cmq possibile (meglio necessario) vivere la propria fede e religiosità anche lontano da usi e consuetudini nati negli ultimi 100 anni. A messa o in chiesa ci si va per pregare non per fare presenza. A cosa serve un parroco all'inaugurazione di un cinema? A niente l'importanete è attribuire importanza a strutture che di suo non dovrebbero averne fuori dalle loro mura. La società laica non necessita delle intrusioni ecclesiastiche. Poi vorrei che ognuno di noi si facesse la sua autocritica e si domandasse se certe operazioni (anhe mediatiche) non siano più di facciata (ipocrisia) che non di convincimento e sentimento.
 
Purtroppo al di là del discorso religioso mi duole segnalare che cmq l'atteggiamento denigratorio degli immigrati verso i nostri costumi è sistematico.

Tempo fà nella ns comitiva si aggregò un egiziano che stava con una ns amica italiana.

Ebbene una sera in un pub il tizio egiziano non ordinò nulla e se ne stava lì con l'aria disgustata a guardare noi che mangiavamo piadina con prosciutto e birra.

Va bene che tu non puoi mangiare prosciutto e bere birra ma allora cosa cavolo vieni a fare nel pub?

Sono razzista io?

Disprezzano le ragazze aperte e libere nei costumi ma poi se le sposano per cambiarle.
A volte io noto proprio una sorta di arroganza da parte di alcuni immigrati mentre noi siamo qui a preoccuparci di essere aperti e rispettosi degli altri.
 
silverrain ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
QUI si parla di edifici pubblici. Il mondo islamico è abbastanza teocratico....

La tunisia del tuo esempio è parecchio laica... :)
E sul fatto che il tizio sia sbattezzato etc etc, nulla cambia.
La legge è uguale per tutti e o la si applica correttamente o la si cambia.

La tunisia era solo perchè ci sono stato.
Il fatto che si sia sbattezzato cambia, eccome! L'atteggiamento dell'UAAR nei confronti della religione è fondamentalista quanto quello di un ayatollah. Basta leggere sul loro sito i commenti alla sentenza in questione. Praticamente per loro l'ateismo è.... una religione. Infatti, a che serve mettere banchetti nelle piazze per propagandare lo "sbattezzo"? Cosa cambia nella tua vita di razionalista agnostico il fatto che quella volta ti hanno lavato la testa e acceso una candela? Se domani l'essere battezzati comportasse una quota da pagare mi sbattezzerei anch'io, ma finchè è gratis.... A parte che i banchetti in piazza contro la religione li possono mettere in Italia; provassero a fare lo stesso in Iran finirebbero appesi a una gru dopo dieci minuti.
Altro dettaglio: il ragazzo dell'articolo afferma "In classe, alle medie, c?erano tre crocifis­si. Ovunque ti giravi, ti sentivi osservato". Beh, per un agnostico razionalista duro e puro sentirsi "osservato" da una statuetta non è una gran prova di razionalità..... Secondo me, ed è un'opinione del tutto personale, ad attribuire una tale ossessiva importanza nel negare l'esistenza di qualcosa in cui non si crede finisce per dare l'impressione che invece ci si creda eccome, tanto da averne paura. Ripeto, posso sbagliarmi, ma la mia opinione è questa.
 
G5 ha scritto:
....E' cmq possibile (meglio necessario) vivere la propria fede e religiosità anche lontano da usi e consuetudini nati negli ultimi 100 anni. A messa o in chiesa ci si va per pregare non per fare presenza. .....

Se non sbaglio ha detto qualcosa del genere anche quel tipo vestito da hippy che girava per la Palestina tra il 30 e il 33 d.C......
 
a_gricolo ha scritto:
L'atteggiamento dell'UAAR nei confronti della religione è fondamentalista quanto quello di un ayatollah. Basta leggere sul loro sito i commenti alla sentenza in questione. Praticamente per loro l'ateismo è.... una religione.

lo è.

qualsiasi affermazione sul divino, positiva o negativa, è religiosa.

chi nega l'esistenza del divino fa un affermazione di fede, di verso opposto ma di natura uguale di colui che sostiene l'esistenza del divino.

l'ateismo è una religione; e anche lì, ci sono i credenti "laici" e gli integralisti.

ma non è quello il punto della sentenza della corte dei diritti dell'uomo.
la sentenza non dice se sia opportuno o inopportuno che nei luoghi (laici) di pubblica istruzione ci siano simboli religiosi;
quello compete alle norme nazionali, le quali dicono che si può (infatti i signori hanno perduto tutta la trafila dei ricorsi nazionali)
per quanto riguarda le norme italiane, e la loro compatibilità con il sistema di laicità dello Stato, il Consiglio di Stato aveva deciso che fosse un «simbolo idoneo a esprimere l'elevato fondamento dei valori civili».
discutibile, ma ragionevole.

la sentenza dice che mantenere dei simboli religiosi (e poi vorrò vedere come la impagliano con la bandiera d'Inghilterra o di Danimarca e le derivate varie eccetera) in spazi pubblici costituisce lesione dei diritti fondamentali dell'uomo.
cioè la equipara, non come gravità ma come concetto, alla tortura o alla riduzione in schiavitù.

il che è abbastanza ridicolo.
 
a_gricolo ha scritto:
Se non sbaglio ha detto qualcosa del genere anche quel tipo vestito da hippy che girava per la Palestina tra il 30 e il 33 d.C......

E' stato un rivoluzionario! Divisione fra Stato e Chiesa, religione di cuore e non di riti, lottare per le proprie convinzioni senza violenza, accettare le diversità altrui, non giudicare....
E se ogni tanto si rileggessero le Sue parole invece di fare la coda a comprare una boccetta di acqua santa o a pregare madonne piangenti...
 
Diciamolo apertamente il crocifisso, con i dovuti rispetti, rappresenta un "conflitto di interessi" palese, specie nelle scuole inferiori, allorché in quelle stanze si svolgono ore di insegnamento di religione cattolica. Mi sono fatto tutta la trafila scolastica (anche se dalle superiori ho deciso di trascorrere l'ora di religione in biblioteca a leggere testi) e volevo evitarla a mio figlio che già a 3 anni dalla scuola materna si beccherà la sua oretta di religione. Potevo non fargliela fare ma dal punto di vista pedagogico secondo me avrei compiuto una discriminazione verso di lui diversificandolo dagli altri (come spiegargli certe cose ad un bimbo di 3 anni?). Questa condizione di impotenza mi duole molto e per questo mi devo convincere che alla fine gli daranno solo delle informazioni che tra qualche tempo deciderà se far sue o se tenerle buone come bagaglio di conoscenza. In quel bagaglio però vorrei che avesse la storia delle religioni e non il catechismo.
 
G5 ha scritto:
In quel bagaglio però vorrei che avesse la storia delle religioni e non il catechismo.

Ci credi che mia figlia, che frequenta una scuola media privata e cattolica, nell'ora di religione, dove la docente è una suora, sta facendo esattamente questo?
 
Ci credo benissimo. Se intendiamo la religione come materia da insegnare penso che un buon insegnante possa dare molto. Tuttavia mi riesce difficile immaginare i termini con cui la suora possa parlare di religioni politeiste o della fede islamica piuttosto che indù o buddista o perché non di Geova.
Ho qualche difficoltà ad immaginarla distaccata dal suo ruolo di sorella devota ad un qualche ordine religioso.
 
a_gricolo ha scritto:
Ci credi che mia figlia, che frequenta una scuola media privata e cattolica, nell'ora di religione, dove la docente è una suora, sta facendo esattamente questo?

Ci credo. Anch'io ho avuto un sacerdote teologo nel triennio delle superiori (istituto tecnico statale) che era molto "liberal", oltre ad essere una carogna a calcio! :D

Ma compensava il bigotto del biennio... ;)

io sono comunque dell'idea che la religione la "impari" al catechismo (o comunque si chiami per altre religioni) e che a scuola non ci dovrebbe essere: molto meglio un'ora di educazione civica.
 
G5 ha scritto:
Ci credo benissimo. Se intendiamo la religione come materia da insegnare penso che un buon insegnante possa dare molto. Tuttavia mi riesce difficile immaginare i termini con cui la suora possa parlare di religioni politeiste o della fede islamica piuttosto che indù o buddista o perché non di Geova.
Ho qualche difficoltà ad immaginarla distaccata dal suo ruolo di sorella devota ad un qualche ordine religioso.

Come hai detto prima, sarà compito dell'agropargola decidere cosa fare del bagaglio di informazioni ricevute.... Non ho scelto quella scuola perchè cattolica, ma per altre ragioni.
 
G5 ha scritto:
tra qualche tempo deciderà se far sue o se tenerle buone come bagaglio di conoscenza. In quel bagaglio però vorrei che avesse la storia delle religioni e non il catechismo.
Pur professando con convinzione la religione cattolica, non sono così sicuro che la presenza del crocefisso sia fondamentale nei luoghi pubblici; anche perchè noto a malincuore che questa crociata viene portata avanti per ragioni che poco hanno a che fare con la religione, ma collegate invece al discorso "ne ho le scatole piene di essere sopraffatto da usi e costumi degli stranieri".
E' innegabile che noi Occidentali ci stiamo sempre + allontanando dalla religione, salvo poi chiamarla in causa quando ci garba. Ammettiamo che nel mondo occidentale non sarebbe molto facile trovare una 20ina di persone disposte a morire per la fede; in Medio Oriente ci riescono quotidianamente.
Da noi ormai prevale la mentalità espressa con chiarezza nel post di G5 (parzialmente riportato sopra): do a mio figlio "un'infarinatura religiosa" generale, sarà poi lui a decidere.
Già.
E facciamo così in tutti i campi? No, solo in quelli di cui "ce ne frega poco".
In fondo quindi, siamo causa dei ns mali (se così li vogliamo chiamare); o torniamo a considerare -e professare - un po' + seriamente la nostra religione, o finiremo x dare ragione a Adel Smith, quando ha chiamato Cristo "corpicino inchiodato su due pezzetti di legno".
 
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