più assicurazioni e licenze commerciali, questi sono settori in cui un po' di benefici sono arrivati.
Questo direi che è evidente, sopratutto nelle zone di confine, come la tua, dove si evidenzia il gap con i prezzi dei paesi confinanti. Fatico però ad immaginare soluzioni alternative ai prezzi imposti del passato. Anche gli amici negli States mi hanno confidato che un prezzo al gallone imposto sarebbe educativo per un popolo notoriamente sprecone.
È proprio quello che emerge coi rialzi a molte pompe ben maggiore dell'entità delle accise reintrodotte. Non prova nulla, ma insospettisce, come le inchieste poi dimostrano.
No, certamente, dipende anche dalla destinazione degli incoming delle accise. Io però mi riferivo ai prezzi sfavorevoli rispetto a tutti i paesi confinanti.
Non basta il prezzo industriale è influenzato da altri parametri locali. Il mio sospetto, che non è solo mio, è che queste ultime variazioni di prezzo, ma non solo queste, sembrano un po' ricaricare più di quanto sia l'entità delle accise reintrodotte.
Scarica la tabella "Fiscalità sui carburanti nei Paesi UE- congiunturali"
Infatti da me, dove c'è una concorrenza pesantissima, i rialzi sono stati assolutamente in linea con l'aumento delle imposte, senza altri incrementi. In questo senso, facendo ovviamente la tara all'incidenza fiscale, hai ragione quando dici che nelle zone di confine emergono più facilmente certe differenze
