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Conseguenze del conflitto in Ucraina (e di altre guerre) sui prezzi dei carburanti

Stato
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Non tornano i conti. Intanto non è detto che il gettito risparmiato dalle accise vada in consumi, non ci va di certo il gettito delle accise dei mezzi commerciali. Inoltre gli eventuali soldi spesi in consumi costituirebbero solo l'iva, ovvero il 20% scarso dei consumi. Provate, invece di scrivere concetti astratti, a mettere giù delle cifre prese dal bilancio preventivo 2022.
Certo , non sono un ragioniere dello stato e nemmeno lontanamente un economista , so tuttavia che alcuni studiosi affermano che in materia fiscale "tutto è possibile , basta farlo bene"
Diminuire le accise in favore dei consumi , se coniugato con una diminuzione di tasse dirette agli autonomi e allargamento del cuneo fiscale per i dipendenti , potrebbe , se modulato bene , avere effetti positivi sull'economia ? Bisognerebbe metter giù - come dici - dati concreti , tenendo tuttavia conto che lo Stato qualche cosa dovrà spendere per contrastare - come detto da Draghi- l'aumento della spesa energetica delle famiglie a basso reddito
 
Ultima modifica:
non è detto che il gettito risparmiato dalle accise vada in consumi
...ma non è neanche detto che non ci vada.
mettere giù delle cifre prese dal bilancio preventivo 2022.
I bilanci preventivi sono per definizione fatti sulla base di previsioni, e visti i soggetti che le formulano sono portato ad attribuire loro più o meno la stessa attendibilità di quelle di Nostradamus. Inoltre, quand'anche fossero dati scolpiti su lastre di granito, gente che ne capisce mi dice che ai numeri che compongono le voci dei bilanci si possono far fare quelli che i miei sapienti antenati definivano i versi del simioto. Pertanto, solo chi ha materialmente scritto il file "bilancio2022.docx" sa cosa c'è di vero e cosa di ....realistico.
Ciò premesso, preferisco fare le statistiche su bilanci che conosco bene, ossia quello di casa mia, e non credo serva un dottorato alla Bocconi per intuire che se, a parità di entrate la parte delle uscite destinata alle tasse aumenta, ne resta meno per le altre spese, quindi per far girare l'economia, come si dice (però gira qualcos'altro, e vorticosamente....). Peraltro, la vicenda del superbollo, già che siamo su un certo tipo di forum, ha già ampiamente dimostrato (ma evidentemente non ai sapienti che scrivono i bilanci di previsione) che una tassazione applicata con una parte anatomica lontana dalla scatola cranica si traduce in danni surmoltiplicati, sia diretti per l'erario, sia indiretti per l'indotto economico.
 
Comunque da non economista credo che questi che stiamo discutendo noi siano temi che la scienza economica avrà disossato a sufficienza nell'ultimo secolo, non credo che sia materia nuova capire se conviene o meno abbassare le tasse o viceversa per rilanciare l'economia di un paese, insomma immagino che ci sia poco da inventarsi se non calare le teorie economiche nel contesto storico attuale.
L'unica cosa che mi sento di dire è che , come per altri discorsi, purtroppo occorre anche in materia energetica usare la parolina, programmazione, poi si sà che per mille motivi quella parola fa venire l'orticaria a tanti italiani ma non penso che a parte in un periodo emergenziale si possa andare avanti sempre a sussidi, anche perchè i soldi spesi non sono quelli del monopoli e la storia insegna che i sussidi franano proprio la programmazione e lo svilluppo
 
Purtroppo vi devo contraddire. Sebbene io sia, di principio, a favore di una riduzione generalizzata delle accise sui carburanti, che non a caso in Italia costano più che altrove, in questo momento non è possibile dare luogo alle vostre proposte.
Anzitutto, la riduzione delle accise implica una significativa riduzione delle entrate fiscali: poniamo di 5 miliardi di euro. Per farla occorre tagliare la spesa pubblica per un importo equivalente oppure intervenire altrove (aumentando iva, Irpef o altro ancora). Tertium non datur. È vero che una riduzione della pressione fiscale può comportare un aumento del reddito pro capite e un conseguente aumento dei consumi, ma non vi è quasi mai un automatismo. Se riduco le accise e perdo 5 miliardi di gettito fiscale, detto altrimenti, non è detto che recuperi la medesima cifra con il gettito iva.
Medesimo discorso per l'iva. Non è possibile abbassare le aliquote pensando di bilanciare il mancato introito fiscale con i maggiori consumi, che sono del tutto eventuali. Si tratta di misure onerose che, in quanto tali, necessitano di coperture e che solo nel lungo periodo possono generare un incremento del PIL e un conseguente gettito fiscale.
Vi faccio notare, infine, che le misure per bilanciare l'aumento di energia elettrica e gas sono già state introdotte e che, peraltro, negli ultimi anni il carico fiscale che grava su famiglie e imprese è stato ridotto (cuneo fiscale prima e aliquote Irpef adesso)
 
Le regole dell'economia sono cambiate, o meglio si sono "regolate" in maniera oserei dire autonoma.

Il lato negativo è che queste nuove regole stanno spiazzando tutti, sia gli esperti ed anche molti speculatori.

In buona sostanza in questa fase non ci sta capendo una radica di tutumaia quasi nessuno ...
 
ritornando al gas a livello domestico si può sostituire con l'energia elettrica, i fornelli a induzione, il forno elettrico, il climatizzatore a pompa di calore, lo scaldabagno, oppure un bel camino a legna con serpentina che manda l'acqua calda all'impianto dei termosifoni, ci sono pure le stufe a pellet.....insomma se il problema fosse questo le alternative si trovano. Per le industrie è diverso, se hanno bisogno di gas difficilmente trovano combustibili alternativi.
 
ritornando al gas a livello domestico si può sostituire con l'energia elettrica, i fornelli a induzione, il forno elettrico, il climatizzatore a pompa di calore, lo scaldabagno, oppure un bel camino a legna con serpentina che manda l'acqua calda all'impianto dei termosifoni, ci sono pure le stufe a pellet.....insomma se il problema fosse questo le alternative si trovano

...basta pagare....
 
Tornando al tema carbone, si legge sulla Stampa di oggi: "Il Consiglio dei ministri approverà un decreto che in casi di emergenza consentirà ai produttori di energia elettrica, Enel, A2a e tutti gli altri, di differenziare le fonti fossili con cui produrre elettricità. Per prevenire eventuali problemi si potrà insomma utilizzare anche il carbone, in quantità maggiori di quello impiegato oggi, mentre invece le norme in vigore indicano come fonte prioritaria il gas. Oggi le sei centrali a carbone ancora attive in Italia e destinate ad essere spente nel 2025 (4 dell'Enel, una di A2a e una dei cechi di Eph) garantiscono in media il 5% dell'elettricità che si consuma, ma avendo una potenza installata attorno ai 7mila megawatt possono arrivare a coprire anche al 15% nei momenti di maggior consumo".

https://www.lastampa.it/economia/2022/02/28/news/italia_a_caccia_di_gas-2864632/
 
sempre considerando che si deve fare programmazione per il futuro, per l'immediato se occorre credo che sia giusto ricorre a forme energetiche anche 'obsolete', certo sarebbe auspicabile che sia l'estrema ratio e che contemporaneamente si attuino politiche per abbassare il consumo energetico cosi da utilizzare questa produzione solo per il necessario
 
e che contemporaneamente si attuino politiche per abbassare il consumo energetico cosi da utilizzare questa produzione solo per il necessario

Giustissimo ma secondo me non si farà.
I consumi maggiori penso che non siano quelli domestici e le aziende se non sono tonte avranno già fatto il possibile per ridurre i propri consumi.
Ma ci sono attività che consumano un sacco di energia e non ci possono fare molto.
Si potrebbe intervenire sui consumi domestici che sono quelli imho non assolutamente necessari ma come?
Non è possibile andare in casa delle persone a controllare che temperatura tengono o se lasciano accese le luci.
Purtroppo almeno nella cerchia delle mie conoscenze l'interesse per la questione dei consumi energetici sostenibili rasenta lo zero,paradossalmente anche tra le persone che non navigano nell'oro e quindi quando arriva una bolletta salata fanno fatica a pagarla.
Certo se le bollette aumentassero ancora un minimo di sensibilità sul tema indirettamente ci sarebbe ma ripeto quanto ho scritto poco tempo fa.
Io finora di persone che sentendo parlare di aumenti da tutte le parti hanno iniziato a tagliare i propri consumi non ne conosco.
Una cosa che si potrebbe fare in un mondo utopico è gestire meglio gli ascensori nei condomini.
Vivi al terzo piano?Usi l'ascensore.
Vivi al primo e non hai problematiche fisiche?Fai le scale.
Anche perchè immagino che il consumo sia enorme,nel mio condominio il contatore a cui è collegato l'ascensore è da 16 kw.
 
Il problema grosso, IMHO, è che tutti i discorsi su pianificazione a lungo termine e tutto quello che ci va dietro sono sacrosanti, ma purtroppo la gente il problema delle bollette ipertrofiche e della benzina a due euro ce l'ha adesso, non tra dieci anni.
 
Vivi al terzo piano?Usi l'ascensore.
Vivi al primo e non hai problematiche fisiche?Fai le scale.
Anche perchè immagino che il consumo sia enorme,nel mio condominio il contatore a cui è collegato l'ascensore è da 16 kw.
senza chiavi sarebbe difficile, e scomodo per ospiti, e soprattutto chi abita al terzo piano che già paga parecchio di spese per l'ascensore, le fisse contano almeno da me ben più dell'energia, pagherebbe ancora di più, con molte polemiche. Imho credo si paghi tanto per la potenza necessaria come fisso, ma non così tanto per i consumi.
 
Il problema grosso, IMHO, è che tutti i discorsi su pianificazione a lungo termine e tutto quello che ci va dietro sono sacrosanti, ma purtroppo la gente il problema delle bollette ipertrofiche e della benzina a due euro ce l'ha adesso, non tra dieci anni.

Hai ragione, ora si devono mettere in atto misure straordinarie ma che tali devono restare sempre considerando che ci vuole l'impegno di tutti e che qualche sacrificio forse occorre farlo, intanto si mettono le basi per un futuro energetico differente
 
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