tvrgb ha scritto:-
ci sono inesattezze:
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gli utli sono delle azioni, ergo comprati un'azione e anche tu avrai gli stessi diritti degli altri azionisti (la differenza è che gli agnelli hanno più azioni, non diritti diversi)
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i soldi degli incentivi vanno in tasca, in primis, a chi cambia auto, anche se non fiat. ovvio che le case in questo modo vendono di più, ma il vantaggio principale lo prende il consumatore: una matiz a 5.900 euro non è un prezzo regolare, è un prezzo incentivato, senza gli incentivi il cliente la pagherebbe di più, esattamente come una panda, una twingo o un'agila.
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quindi, gli incentivi non sono fatti per fiat ma per i produttori di automobili
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e se fiat produce auto in polonia, con gli stessi incentivi si comprano auto fatte in tutto il resto del mondo, sempre con i soliti incentivi, non altri.
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e premesso che degli operai non gliene frega niente a nessuno, in quanto nessuno decide il proprio modello di automobile in base alla sede degli stabilimenti, se no avremmo tutti grande punto e y (compresi quelli che a priori comprano straniero, i quali non so perchè cercano sempre le famiglie degli operai italiani, visto che non acquisteranno mai un prodotto fatto da loro), nessuno si lamenta del fatto che con gli incentivi fatt con soldi pubblici italiani si foraggiano operai francesi, tedeschi e spagnoli?
Perdonami, ma io trovo qualche inesattezza anche qui. Quello che sta dietro agli incentivi nonè l'interesse ad aiutare il consumatore, ma in primo luogo quello a sostenere l'industria nazionale e l'occupazione che vi sta dietro. Vero che i soldi finiscono incidentalmente in tasca al consumatore, ma solo perchè la casa automobilistica glieli gira. Infatti non potrebbe mai praticare quel prezzo al cliente, se lo Stato non iniettasse soldi in ogni contrattazione.
Altrimenti, se la finalità è quella di aiutare il consumatore in un periodo di crisi, qualcuno legittimamente potrebbe chiedersi perchè quelle migliaia di Euro per ogni auto non vengano elargite in forma di assegno familiare a sorreggere le famiglie con figli piccoli, tanto per dirne una, o alle coppie che vogliano comprarsi una casa, tanto per dirne due. Ovvio: perchè il destinatario delle attenzioni è il costruttore di automobili.
Faccio peraltro notare, che proprio in Italia, gli incentivi sono stati legati alle emissioni, il che guarda caso va a tagliare fuori tutta una fetta di mercato automobilistico, delle over 2 litri, in cui Fiat ovviamente non opera, e quindi non ha interessi da tutelare. Perfettamente legittimo, nulla da dire. Quindi, se non si può dire che gli incentivi siano stati tagliati su misura per Fiat , perchè vi rientrano anche altri costruttori di auto piccole, comunque un aiutino in più di altri glielo abbiamo dato.
Infatti è interessante notare che ci sono nazioni dove gli incentivi vengono elargiti su basi ancora più democratiche che da noi: ovvero su qualsiasi auto, di qualsiasi cilindrata, lasciando che poi vengano applicati in maniera molto più naturale, senza strane forzature. Anche perchè va da sè che l'acquirente di una Bentley difficilmente si gioverà di 3000 Euro di sconto, e difficilmente invece si presenterà dal concessionario Bentley rottamando la 127 scassata della nonna.