<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> C.V.D - VW non è sola | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

C.V.D - VW non è sola

gallongi ha scritto:
Si potrebbe simulare un percorso misto secondo voi?

Intendi al banco? Certo che si può simulare basta impostare le giuste coppie resistenti sui rulli e lo simuli tranquillamente.

Non è tanto questione di banco o strada (IMHO meglio il banco per l'uniformità), quanto di essere seri nella prova.
C'è tutta la possibilità. Basta volerlo.
 
renatom ha scritto:
U2511 ha scritto:
renatom ha scritto:
La prova la devi fare al banco per forza per renderla uniforme e ripetibile.
Si può renderla seria anche al banco, se si vuole.
In realtà la puoi fare bene anche su strada ed il futuro prossimo sarà così. Diverse case usano già il Pems per calibrare i modelli. Si può fare, e sotto la spinta di questi eventi, lo si farà forse ancora prima del 2017.

Ma allora la devi fare su una strada vuota, con i semafori già previsti etc.
A quel punto, rispetto ad una prova al banco non è che cambi molto.

Insomma, quello che intendo dire è che la prova deve avere uno standard ben preciso; non è che un giorno c'è più traffico oppure becchi tutti rossi e ti falsa la prova.
I valori finali sono espressi come un range min-max.

Considera che 4R non usa il banco (potrebbe) ma preferisce il test vero e poi corregge in base ai dati meteo.
 
renatom ha scritto:
gallongi ha scritto:
Si potrebbe simulare un percorso misto secondo voi?

Intendi al banco? Certo che si può simulare basta impostare le giuste coppie resistenti sui rulli e lo simuli tranquillamente.

Non è tanto questione di banco o strada (IMHO meglio il banco per l'uniformità), quanto di essere seri nella prova.
C'è tutta la possibilità. Basta volerlo.
Concordo con te.
Secondo me e' quasi d'obbligo che i test vengano effettuati in laboratorio per poter essere perfettamente riproducibili, ma bisogna incrementare i livelli di accelerazione e le velocita' e bisogna far arrivare i motori a numeri di giri piu' elevati anche per evitare che le valvole EGR lavorino molto di piu' del normale.
Sara inoltre necessario prevedere l'utilizzo del condizionatore, limitare al massimo le soste al minimo con lo start stop che spegne tutto e vietare tutti gli assurdi trucchetti, quali staccare l'alternatore, sigillare la carrozzeria etc. etc. di cui si e' parlato piu' volte. Inoltre bisognerebbe vietare anche di testare le versioni base, che spesso sono prive di accessori essenziali favorendo l'esito delle prove.
 
U2511 ha scritto:
danilorse ha scritto:
Riassumo quello che ho capito di questa faccenda :
I limiti USA sono piu' restrittivi di quelli europei e vengono misurati con una tipologia di percorso piu' realistica. Vw per ottenere l'omologazione utilizza questo famoso software che riconosce questo ciclo e pertanto interviene solo in questa situazione alterando i parametri della centralina per rientrare nei limiti . Al momento e' l'unica accusata.
In Europa i limiti sono meno restrittivi, ma soprattutto il ciclo in cui vengono rilevati in laboratorio sui rulli non e' assolutamente rappresentativo dell'utilizzo che si fa sulle strade normali, pertanto praticamente tutti i costruttori hanno delle mappature ottimizzate per il ciclo di omologazione ma che possono essere utilizzate anche su strade se si riesce a circolare con carichi minimi di accelleratore.
Quindi in Europa penso che non venga violata nessuna norma, fermo restando che il ciclo di omologazione e' una presa in giro, ma e' un problema di regolamenti e non di truffa come invece e' stato accertato negli USA.
No Danilo, per Renault Hyundai e Volvo si parla di produzione Eu omologata Eu solo grazie al tuning sw. E siamo.appena ai primi test, perché c'erano poche Euro 6 disponibili nel 2014
Secondo me questo test e' stato fatto utilizzando un ciclo diverso da quello di omologazione europeo.
Pero' ripeto e' necessario che qualcuno a livello istituzionale intervenga rapidamente per far chiarezza su tutto il sistema di omologazione e soprattutto necessita attivare sistemi di controllo per verificare il rispetto delle norme.
 
Si suppone dunque che saranno in arrivo nuovi metodi di test per prove fumi / inquinamento ecc ecc giusto?

Non vorrei essere uno di quelli che ha sfondato o proprio tolto il dpf...:D
 
benjopower ha scritto:
U2511 ha scritto:
Taurinense ha scritto:
Bene ora " il Vaso di Pandora" è stato scoperchiato, ne vedremo delle belle.
Eh, ma l'argomento così declinato è scomodo, come vedi. Fin che c'è da andare addosso a VAG, tutti leoni da tastiera, quando c'è da ragionare a 360 gradi, tutti in altre faccende addacendati :twisted:

(e pensa che non ho una VW né avevo in previsione di prenderla ... )

Ma scusa io non ho capito quali siano gli altri costruttori coinvolti.
Per ragionare a 360 come vorresti tu ci vorrebbero dati certi, e ad oggi l'unico è che il costruttore coinvolto è VW.
Non ho capito come si possa, ad oggi e in mancanza di prove o ammissioni di colpevolezza, coinvolgere altri costruttori.
Quoto! Inoltre per ragionare a 360° non bisognerebbe nascondere la propria identità.
 
Maxetto883 ha scritto:
benjopower ha scritto:
U2511 ha scritto:
Taurinense ha scritto:
Bene ora " il Vaso di Pandora" è stato scoperchiato, ne vedremo delle belle.
Eh, ma l'argomento così declinato è scomodo, come vedi. Fin che c'è da andare addosso a VAG, tutti leoni da tastiera, quando c'è da ragionare a 360 gradi, tutti in altre faccende addacendati :twisted:

(e pensa che non ho una VW né avevo in previsione di prenderla ... )

Ma scusa io non ho capito quali siano gli altri costruttori coinvolti.
Per ragionare a 360 come vorresti tu ci vorrebbero dati certi, e ad oggi l'unico è che il costruttore coinvolto è VW.
Non ho capito come si possa, ad oggi e in mancanza di prove o ammissioni di colpevolezza, coinvolgere altri costruttori.
Quoto! Inoltre per ragionare a 360° non bisognerebbe nascondere la propria identità.

Ma hai avuto la voglia di leggere i report dell'icct? Ci sono nomi di marche e modello cosa vuoi di più?

Circa poi l'identità cosa vorresti insinuare?
 
danilorse ha scritto:
Riassumo quello che ho capito di questa faccenda :
I limiti USA sono piu' restrittivi di quelli europei e vengono misurati con una tipologia di percorso piu' realistica. Vw per ottenere l'omologazione utilizza questo famoso software che riconosce questo ciclo e pertanto interviene solo in questa situazione alterando i parametri della centralina per rientrare nei limiti . Al momento e' l'unica accusata.
In Europa i limiti sono meno restrittivi, ma soprattutto il ciclo in cui vengono rilevati in laboratorio sui rulli non e' assolutamente rappresentativo dell'utilizzo che si fa sulle strade normali, pertanto praticamente tutti i costruttori hanno delle mappature ottimizzate per il ciclo di omologazione ma che possono essere utilizzate anche su strade se si riesce a circolare con carichi minimi di accelleratore.
Quindi in Europa penso che non venga violata nessuna norma, fermo restando che il ciclo di omologazione e' una presa in giro, ma e' un problema di regolamenti e non di truffa come invece e' stato accertato negli USA.
Penso la stessa cosa anche io.
 
U2511 ha scritto:
Ovvio che è diverso, è su strada. Ed è così che si scopre il giochino della doppia calibrazione...
E allora in EU, dove il test non è su strada, le auto non potrebbero rientrare nei limiti senza la necessità di un software beffardo?
 
Maxetto883 ha scritto:
U2511 ha scritto:
Ovvio che è diverso, è su strada. Ed è così che si scopre il giochino della doppia calibrazione...
E allora in EU, dove il test non è su strada, le auto non potrebbero rientrare nei limiti senza la necessità di un software beffardo?

Oh ma qua se non si leggono le cose si continua a parlare a vuoto: nel rapporto della icct è scritto palesemente che tali discrepanze tra test e utilizzo standard sono possibili solo tramite ottimizzazioni ad hoc che funzionano solo durante le condizioni di test. Hanno reso palese l'inutilità dei test di omologazione perchè troppo facilmente aggirabile.

Dire che sia un software apposito o che le centraline abbiano una mappatura specifica per le condizioni d'utilizzo durante il test è la stessa cosa ai fini di voler falsare il test stesso.

E i dati raccolti tramite pems durante un utilizzo su strada sono stati normalizzati per poter renderli confrontabili con le condizioni d'uso standard di un ciclo di omologazione. Ossia hanno si verificato le emissioni istantanee, ovviamente maggiori in un impiego reale, ma le hanno corrette in base alle varie situazioni d'uso: ossia una determinata emissione prodotta in salita o con una determinata accelerazione veniva "corretta" in modo da poterla confrontare con un dato raccolto in pianura o con una accelerazione diversa. Questo proprio per poter capire il comportamento generale di un motore in termini di emissioni (che è poi quello che vorrebbe certificare un ciclo di omologazione). Normalizzando i parametri per poterli rendere omogenei in modo da ottenere un dato confrontabile con i dati ottenuti durante un test di omologazione secondo le norme euro6, hanno capito che la differenza riscontrata non poteva essere così enorme solo perchè corrispondente a condizioni d'uso palesemente diverse, e non potrebbe essere altrimenti, ma piuttosto per una diversa modalità di funzionamento del motore e dei vari dispositivi, attivi in mainiera più efficiente solo nelle condizioni di test.
 
gorillajr ha scritto:
Maxetto883 ha scritto:
U2511 ha scritto:
Ovvio che è diverso, è su strada. Ed è così che si scopre il giochino della doppia calibrazione...
E allora in EU, dove il test non è su strada, le auto non potrebbero rientrare nei limiti senza la necessità di un software beffardo?

Oh ma qua se non si leggono le cose si continua a parlare a vuoto: nel rapporto della icct è scritto palesemente che tali discrepanze tra test e utilizzo standard sono possibili solo tramite ottimizzazioni ad hoc che funzionano solo durante le condizioni di test. Hanno reso palese l'inutilità dei test di omologazione perchè troppo facilmente aggirabile.

Dire che sia un software apposito o che le centraline abbiano una mappatura specifica per le condizioni d'utilizzo durante il test è la stessa cosa ai fini di voler falsare il test stesso.

E i dati raccolti tramite pems durante un utilizzo su strada sono stati normalizzati per poter renderli confrontabili con le condizioni d'uso standard di un ciclo di omologazione. Ossia hanno si verificato le emissioni istantanee, ovviamente maggiori in un impiego reale, ma le hanno corrette in base alle varie situazioni d'uso: ossia una determinata emissione prodotta in salita o con una determinata accelerazione veniva "corretta" in modo da poterla confrontare con un dato raccolto in pianura o con una accelerazione diversa. Questo proprio per poter capire il comportamento generale di un motore in termini di emissioni (che è poi quello che vorrebbe certificare un ciclo di omologazione). Normalizzando i parametri per poterli rendere omogenei in modo da ottenere un dato confrontabile con i dati ottenuti durante un test di omologazione secondo le norme euro6, hanno capito che la differenza riscontrata non poteva essere così enorme solo perchè corrispondente a condizioni d'uso palesemente diverse, e non potrebbe essere altrimenti, ma piuttosto per una diversa modalità di funzionamento del motore e dei vari dispositivi, attivi in mainiera più efficiente solo nelle condizioni di test.
Vedi che il software truffaldino non è stato scoperto nè dai tedeschi, nè dagli americani.
Dopo il primo richiamo e tentativo di risolvere il problema senza riuscirci vag è stata messa con le spalle al muro e ha dovuto confessare come riusciva a fare il giochetto.
 
Maxetto883 ha scritto:
Vedi che il software truffaldino non è stato scoperto nè dai tedeschi, nè dagli americani.
A' maxè, se non si legge si rischia di fare la figura del cioccolataio :lol:
Il sw nascosto è stato scoperto proprio dal ramo tedesco di una ONG (ICCT - International Council for Clean Transportation) che è andata a vedere se i produttori di casa mantenevano davvero le promesse. I primi risultati sono stati talmente inaspettati (in senso negativo) che hanno chiesto aiuto ai loro omologhi d'oltre Oceano per ulteriori e più accurate verifiche. Da queste verifiche sorge il primo (inutile) richiamo "beneedetto" dall'Epa, che, pure lei, in un primo momento ipotizzava realmente un bug ed ha detto a VW "bravi che volete sistemare, vi autorizzo a caricare una nuova mappa su tutte le auto, anzi fatelo al più presto" ma ha anche aggiunto "occhio che dopo facciamo test a campione". Sui secondi test (riferiti alle sole tre vetture per il mercato Usa), VW è defnitivamente crollata.
In altre parole, i verificatori teutonici non hanno insabbiato nulla, ma sono andati fino in fondo ...
 
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