<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> autovelox mobili...evitano o creano incidenti?!? | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

autovelox mobili...evitano o creano incidenti?!?

Stato
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Dovrebbero farle in primis al proprietario della strada in secondo al sindaco. Terzo al comandante dei vigili.

Non è con le sanzioni che si educa l'utenza. Si puo' fermare la persona con un coppia di vigili successivi e far capire l'errore che l'utente stava commettendo e del perchè quella strada necessitasse di essere percorsa a 40 km/ora. Non serve la sanzione ma l'educazione. Se si comminano sanzioni , non si fa nient'altro che instillare l'odio e la rivolta.


In ultima analisi, ho una pessima abitudine, procedo oltre i limiti, mi accorgo dell'autovelox, passo e pace. Mi deve arrivare la sanzione?
Pace anche per quello. Ho fatto qualcosa di pericoloso per la circolazione? Diciamo di no e resto sereno.
Vuol dire che quando arriva la sanzione mangerò pane e cipolla per due settimane.
 
E' evidente che esiste un fossato incolmabile tra chi in strada ci vive (oltre 50.000 km all'anno) e in strada ci va saltuariamente o percorre solo e sempre i pochi km tra casa e lavoro. Purtroppo le decisioni in materia di viabilità vengono prese sovente da questa seconda categoria...
Purtroppo (per quelli che la pensano a questo modo, per gli altri invece fortunatamente) la strada non è solo di chi "ci vive" come dici tu. E se anche la quantità di km annuali "facesse curriculum" per poter mettere bocca nelle decisioni in materia di viabilità (cosa che non è o comunque non necessariamente né incontrovertibilmente) varrebbe sempre il principio di privilegiare e proteggere l'utente debole, e non quello "pro".

A chi dice che la municipale non si alza la mattina per estorcere denaro rispondo che può essere vero nella maggior parte dei casi; ma se aveste visto certi appostamenti con nascondiglio su certi tratti stradali.....
Art. 142 CdS: Limiti di Velocità
(...)
6-bis. Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all'impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi, conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice. Le modalità di impiego sono stabilite con decreto del Ministro dei Trasporti, di concerto con il Ministro dell'Interno.

Quello a cui ti riferisci è storia vecchia. La legge è chiara, e se la postazione non è segnalata e/o ben visibile si può ricorrere e fare annullare la sanzione.
 
Nessuno, di norma, al comando della municipale si alza la mattina col segreto e unico scopo di estorcere denaro ai poveri cittadini incolpevoli, e la mancanza di una parte della documentazione tecnica prova solo la scarsità di mezzi e risorse, non il dolo nell'installazione ed esercizio dell'apparato.

Hai ragione non avviene così, ma avviene in altro modo.

Generalmente parte dal bilancio del comune che è sempre in rosso. Il comandante dei vigili viene invitato dal sindaco a cercare di racimolare una certa somma minima per contribuire al bilancio del comune. A questo punto il comandante dei vigili crea all'interno del corpo una piccola gara interna con incentivi e premi alla pattuglia più meritevole che raccogliera' il maggior numero di sanzioni.
Il singolo vigile personalmente non ha colpa alcuna, se non l'aver accettato tale compromesso, pena il fatto di essere inviso al comandante e al resto del corpo, in quanto voce fuori dal coro.
 
In ultima analisi, ho una pessima abitudine, procedo oltre i limiti, mi accorgo dell'autovelox, passo e pace. Mi deve arrivare la sanzione?
Pace anche per quello. Ho fatto qualcosa di pericoloso per la circolazione? Diciamo di no e resto sereno.
Vuol dire che quando arriva la sanzione mangerò pane e cipolla per due settimane.
Il tema non è la sanzione ma la sottrazione dei punti, perpetrata allo stesso modo di un fatto di criminalità anche a chi costituzionalmente non ne ha colpa, come ad esempio il proprietario dell'auto, laddove non si riescano a conoscere esattamente le generalità del guidatore. Si punisce meno lo spacciatore, il ladro, il drogato.
 
Hai ragione non avviene così, ma avviene in altro modo.

Generalmente parte dal bilancio del comune che è sempre in rosso. Il comandante dei vigili viene invitato dal sindaco a cercare di racimolare una certa somma minima per contribuire al bilancio del comune. A questo punto il comandante dei vigili crea all'interno del corpo una piccola gara interna con incentivi e premi alla pattuglia più meritevole che raccogliera' il maggior numero di sanzioni.
Il singolo vigile personalmente non ha colpa alcuna, se non l'aver accettato tale compromesso, pena il fatto di essere inviso al comandante e al resto del corpo, in quanto voce fuori dal coro.
Altra attività disdicevole, sicuramente, ma:
1) non riduce di un micron la responsabilità e la colpa di chi procede oltre i limiti.
2) per quanto i solerti vigili possano impegnarsi nella gara a chi eleva più sanzioni, se non superi i limiti la sanzione non arriva.
3) non tutti sanno che la più potente macchina da multe italiana, il SICVE-TUTOR, viene volontariamente tenuto INATTIVO gran parte del tempo. Questo non perché, come molti immaginano (sbagliando) il sistema non sia in grado di reggere carichi prolungati o pesanti di lavoro, ma principalmente perché se lo si lasciasse sempre attivo farebbe strage di patenti e portafogli. Se davvero si volesse solo fare cassa.....
 
Altra attività disdicevole, sicuramente, ma:
1) non riduce di un micron la responsabilità e la colpa di chi procede oltre i limiti.
2) per quanto i solerti vigili possano impegnarsi nella gara a chi eleva più sanzioni, se non superi i limiti la sanzione non arriva.
3) non tutti sanno che la più potente macchina da multe italiana, il SICVE-TUTOR, viene volontariamente tenuto INATTIVO gran parte del tempo. Questo non perché, come molti immaginano (sbagliando) il sistema non sia in grado di reggere carichi prolungati o pesanti di lavoro, ma principalmente perché se lo si lasciasse sempre attivo farebbe strage di patenti e portafogli. Se davvero si volesse solo fare cassa.....
Su questo hai perfettamente ragione, anche se manca il principio principe di creare una vera educazione stradale. Quanto al tutor a me sembra l'unico strumento democratico in quanto non limita la tua libertà individuale di sforare momentaneamente il limite di velocità per dovute necessità per un sorpasso o altro e offrirti la possibilità di autoregolarti durante la guida, calcolando solo la velocità media da realizzarsi all'interno di un lungo tratto di percorso.
 
Se fossi io il legislatore avrei legiferato per costituzione di pattuglie a controllo di velocità congrue sulla viabilità, senza applicazioni di sanzioni in modo da educare l'utenza a una corretta circolazione. Inoltre imporrei la creazione di una segnaletica veritiera che tenga effettivamente conto della percorribilità delle strade e nell'ipotesi di dolo da parte degli organi competenti alla manutenzione delle medesime, ecco si in questo caso applicare sanzioni a tali organi.
 
scusate eh, magari me lo sono perso, ma giusto per curiosità e contestualizzare meglio la situazione, dove è successo il tutto? su che tratto di strada e in che punto?

comunque per tutta la diatriba concordo sostanzialmente con PanDemonio pur non essendo nemmeno io un santo.. il problema è che in Italia la colpa è sempre degli altri, la responsabilità degli altri, i doveri degli altri, i diritti i miei e c'è sempre qualcosa di più importante a cui bisognerebbe prestare attenzione..
 
E' all'autore del thread che devi chiedere informazioni più dettagliate. iI e pandemonio stiamo discutendo sulla legislazione inerente i limiti di velocità e la loro attuazione.
La mia posizione è di contestazione alla legge, per come è stata strutturata e per come viene applicata, che a mio avviso non risponde alla esigenza di educare l'utenza stradale in maniera corretta, ma instilla odio verso le forze dell'ordine.
 
Ultima modifica:
questa discussione a me sembra trita e ritrita e personalmente non vedo alcun accanimento da parte delle forze dell'ordine nel utilizzo degli autovelox, ovviamente nella media generale e per l'esperienza che vivo io quotidianamente.
Ovviamente come già indicato l'utilizzo degli autovelox deve essere effettuato al di dentro di quello che indica la legge , su questo non ci piove, e sempre ovviamente e a mio modesto avviso non è con quelli che fai educazione stradale, ma questo non deve neanche essere una scusa per chi invece ritiene che un automobilista abbia il diritto e la capacita di poter decidere il limite giusto nel tratto di strada che sta percorrendo come spesso invece si legge.
 
Dormire mezz'ora in più? Un'ora al giorno di tempo libero? Su 100 km tra andata e ritorno? Neanche se avessi avuto un elicottero. Abito a 50 km dall'università in cui ho studiato e che dopo la laurea è diventata il mio lavoro, e faccio su e giù in macchina dal 1980. Quando avevo tutte le mie diottrie e mezzo etto di capelli in testa avevo il "piede pesante", poi, complice l'età, una famiglia che aspetta a casa, la patente a punti e il gasolio a un euro e settanta, mi sono accorto che andare 20 km/h più piano fa solo bene, e costa al massimo quei cinque minuti che puoi guadagnare o perdere al primo semaforo. Tanto che non faccio più neanche l'autostrada, mi fermo al bar a fare colazione e arrivo giusto lo stesso, e i soldi del pedaggio me li bevo in tazza grande....

GRANDISSIMA verità.
Si può dimostrare con i calcoli, ma la pratica è ancora più chiara.
Per lavoro a volte faccio un percorso di 120km andata 120km ritorno, un vero "misto" (città + autostrada + extraurbano + montagna). Sono con altri colleghi, di cui uno dal piede pesante (e, per carità, molto abile) e l'altro, come me, piuttosto tranquillo. Ci alterniamo a guidare.
Tempo "record" in assenza di traffico di quello che va più forte : 1h e 25 minuti, diciamo 1h e 30.
Tempo tipico di noialtri polentoni: 1h e 40, 1h e 45 al massimo.
In presenza di traffico: 2h entrambi, ma francamente un po' più di ansia per quello che tende a tallonare e a cercare i sorpassi.
Ne vale la pena?
Teniamo poi conto che a volte ci fermiamo al bar, abbiamo qualcosa da caricare-scaricare, aspetta fermati al distributore etc. etc. alla fine ogni trasferimento richiede quasi 2h e 15, 2h e 20 in tutto. E allora penso che la differenza di 15 minuti di percorso su una giornata lavorativa di 11-12 ore non significa proprio nulla, la cosa più importante è lavorare con serenità.

La velocità è sopravvalutata, soprattutto ora che anche la macchina meno potente in commercio (la Panda) permette comunque di tenere velocità autostradali a limite del codice per lunghi periodi. Magari negli anni '70 quando in autostrade senza limiti con la 500 facevi 90 all'ora e con l'Alfa 180, allora la differenza si sentiva..


Altra cosa: da questo post sono nate incredibili provocazioni e asprezze. Ma ne vale la pena? Perchè tutti così nervosetti?
 
e, per carità, molto abile

concordo sul tuo intervento, ma in merito all'abilità mi sento di dire che secondo me non è un motivo per avere più diritto ad andare veloce o tenere un comportamento più 'sportivo'. In una strada aperta al pubblico può essere abile quanto vuoi ma ci sono delle variabili che non può gestire, cosa che in pista invece in linea di massima può fare, e queste variabili difficilmente le supplisci con la capacità che hai.
 
Come principio sono certamente d'accordo e ritengo che le multe che ti arrivano a casa mesi dopo, senza esser stati fermati, non siano affatto educative. Rimane però il fatto che senza "pena" non si riesce nemmeno ad educare: se ti fermo perché vai troppo forte e ti dico solo "fai il bravino, vai più pianino", tu riparti e vai come prima perché tanto sai che non ti fanno nulla. L'educazione parte da più lontano, fin da giovani (ma questo in generale). Purtroppo non siamo educati a rispettare le regole, e questo è un fatto assodato. C'è sempre un motivo per cui le regole sono ingiuste e, forti di una nostra condizione speciale (che autocertifichiamo), ci sentiamo in diritto di non rispettarle. Intendiamoci, non che le regole siano sempre giuste, ma negli altri paesi si rispettano e nel mentre si cerca di cambiarle.

Tornando alla guida, certamente molti dubbi si eviterebbero con corsi di guida sicura obbligatori o quasi: molti di noi non hanno proprio percezione del pericolo, non capiscono cosa significhi, ai fini della sicurezza, assumere certi comportamenti.

Se fossi io il legislatore avrei legiferato per costituzione di pattuglie a controllo di velocità congrue sulla viabilità, senza applicazioni di sanzioni in modo da educare l'utenza a una corretta circolazione. Inoltre imporrei la creazione di una segnaletica veritiera che tenga effettivamente conto della percorribilità delle strade e nell'ipotesi di dolo da parte degli organi competenti alla manutenzione delle medesime, ecco si in questo caso applicare sanzioni a tali organi.
 
Ultima modifica:
Tornando alla guida, certamente molti dubbi si eviterebbero con corsi di guida sicura obbligatori o quasi

quoto e riquoto...l'assurdità secondo della cosa sta nel fatto che mediamente nel corso di una vita automobilistica si spendono decine di migliaia di euro , se non centinaia , nell'acquisto delle vetture e in linea di massima 0 euri nella formazione alla guida.
 
Il tema non è la sanzione ma la sottrazione dei punti, perpetrata allo stesso modo di un fatto di criminalità anche a chi costituzionalmente non ne ha colpa, come ad esempio il proprietario dell'auto, laddove non si riescano a conoscere esattamente le generalità del guidatore. Si punisce meno lo spacciatore, il ladro, il drogato.

Se non dichiari chi guidava paghi una ulteriore sanzione e non ti levano i punti, ma di questo tema ne abbiamo parlato anche troppo e non torniamoci più, che ai moderatori, penso, ne abbiano le scatole piene....
 
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