SIMObmw||| ha scritto:
reu.c.cio ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
franco58pv ha scritto:
SIMObmw||| ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
la componentistica è talmente "no - core", non strategica, insignificante e liberalmente esternalizzabile che ... basta vedere il casino successo in Germania quando Magna sembrava voler acquisire Opel ... qualcuno, quando dice che i Tedschi si affidano (=esternalizzano) a Bosch senza problemi, sembra dimenticare che Bosch è un'azienda Tedesca che fa parte del "sistema Germania" ... è come se la Trimurti + Opel (non so Ford) si fossero consorziate per delegare certe cose ad un fornitore unico che però ragiona "alla tedesca" ... e poi ci sono ragioni storiche ... qualcuno forse si dimentica che herr R. Bosch inventò la candela d'accensione e tanto lui quando i dirigenti che presero il comando della Fondazione Bosch misero oculatamente a frutto tutti i ricavi e generando innovazione su innovazione ... impietoso il confronto con chi si trovò in mano "in casa" il common rail ... ora non vorrei dire ... ma la logica del comando del multiair, o i cambi elettroattuati, o altro ancora che ignoro, li ha fatti il CRF o Marelli? (chiedo, non lo so proprio) Perché se li ha fatti Marelli è demenziale venderla, e se la vendi senza questi brevetti non vendi nulla o quasi, se li ha sviluppati il CRF allora Marelli è solo un marchio per vendere a terzi, ma allora il marchio ti serve comunque perché è impensabile che una vettura della concorrenza si veda messo su un faro marchiato "Fiat", Valeo o Marelli invece può andare bene.
O no?
Ciao Mauro,
il tuo discorso è molto sensato, ma si deve tenere conto che Fiat ha un disperato bisogno di cassa per esercitare l'opzione su Chrysler e iniziare a ripagare gli aiuti USA.
Per cui cosa fai? Vendi alcuni dei pochi asset che possono generare cassa (MM e Ferrari - in parte)
Poi sali al 55% in Chrysler, tieni gli investimenti a 0 in modo da avere un cashflow il più alto possibile, riduci i costi per lo stesso motivo e presenti al mercato una bella FGA leggera leggera.
A quel punto decidi cosa tenere e cosa vendere tra FGA e tutta la parte veicoli industriali. Io non avrei dubbi...
Ciao
PS. ovviamente sono considerazioni personali, ma a giudicare da come si muove il mercato ultimamente in base agli annunci di Fiat...
tutto vero purtroppo, quando si è con l'acqua alla gola si è costretti a scelte dolorose.
Che tristezza però ! gli altri paesi , vedi francia e germania, non solo si tengono le loro industrie ma si muovono con decisione per acquisirne altre in paesi terzi, qui si vendono gli asset e/o si terziarzza a tutto spiano in paesi dal basso costo del lavoro
I nodi purtroppo vengono al pettine. Quando l'operazione Chrysler prese corpo venne descritta come "a costo zero". Come mai allora nessun altro player si è proposto oltre Fiat?- si sono chiesti in tanti. Semplice, pusillanimi, perchè l'operazione viene pagata in tecnologia, e nessuno ha tanta tecnologia d'avanguardia da offrire come moneta di scambio quanto Fiat - fu la risposta.
Adesso viene fuori la risposta vera. Costo zero un fico secco. Prima di tutto era richiesta una quantità roboante di cash. E per tirarla fuori Fiat deve vendere i gioielli di famiglia italiani, per diventare sostanzialmente 'mmiricana.
E questo, o non era previsto, e quindi sono degli sprovveduti, o invece era previstissimo, ma si sono ben guardati dal dire per tempo utile che stavano scaricando l'Italia.
Solo in secondo luogo si può far funzionare il principio del fornire anche tecnologia ( oltre al cash ) quale pagamento. Con un problema però: la scarsità di progetti Chrysler cui applicarla. E qui si materializzano in tutta la loro chiarezza tutti i dubbi di chi fin dall'inizio vedeva l'operazione americana come sbagliata, megalomane e suicida.
Quando e se riusciranno a sfangare il problema finanziario per pagare ció che è dovuto ( il famoso costo zero

) dovranno cominciare a vendere auto valide. E lì so' cazzi.
Costo zero. Si, in dobloni d'oro. E mo so' cazzi: a Marchió...facce ride'!!!!
Opterei decisamente per la seconda. Per il resto condivido la tua analisi, e credo che Maglions, da uomo furbo qual'è, si sia già preparato la via di fuga, in modo da poter lasciare per tempo la barca che affonda

Io dico che paradossalmente se avessero preso pure Opel ce l'avrebbero potuta pure fare, così la vedo sempre più nera

speriamo di sbagliarci (speriamo per i lavoratori ovviamente, non per Serghio e Lapo :evil: )
Opel, imho, sarebbe stato un disastro epico per Fiat.
Due integrazioni da gestirecontemporaneamente? Fantascienza
A livello di offerta, di portafoglio prodotti, Opel e Fiat possiamo immaginarli come sostituti, Fiat e Chrysler invece come complementari: Opel e Fiat sono quindi concorrenti negli stessi segmenti di mercato, tuttavia (qui viene il bello) i punti di forza dell'una coincidono assai frequentemente con i punti deboli dell'altra.
Ad esempio, Opel non dispone di un moderno turbodiesel di dimensione medio piccola (il 1,7 Isuzu, per quanto valido e opportunamente aggiornato è ormai a fine carriera) al contrario di Fiat che propone sul mercato la seconda generazione dell'ottimo 1,6 m-jet. Allo stesso modo, Fiat al momento non ha di fatto un pianale valido da proporre nel seg D (il pianale della 300C è adatto a vetture di segmento superiore, proporlo in versione accorciata significa non aver capito la lezione della 159, e il C-Evo così com'è non è tecnicamente all'altezza); Opel invece dispone dell'Insignia, vettura eccellente, dotata tra l'altro di motorizzazioni interessantissime, come il benzina da circa 2,8 litri, un motore V6 di dimensioni assolutamente "europee" (soprattutto rispetto al Pentastar da 3,6l) sulla falsariga del famoso 6L di Martinelli ormai andato a farsi benedire

:evil: cui Fiat avrebbe potuto ricorrere condividendo in cambio, per esempio, il piccolo Twin-Air. Continuando con gli esempi, Opel ha appena lanciato sul mercato la nuova generazione della Meriva, sulla quale in Fiat certamente metterebbero volentieri le mani, modello che sarebbe certamente arricchito da un moderno doppia frizione, il TCT Fiat appunto. Si potrebbe andare avanti per parecchio, il punto è che Maglions, secondo me, voleva a tutti i costi Opel per creare con Fiat un gruppo molto forte nei seg. A B C e D (europeo) per generare dei forti utili atti a ripianare almeno in parte il debito di Chrysler, utilizzando poi il know how americano per ricavare modelli adatti a coprire gli altri segmenti e a integrare quelli già coperti (trazione integrale su pianale C-Evo per i SUV per esempio). Il fatto di non aver avuto Opel ha però scombinato i piani di Serghio, che quindi ora o vende pesantemente, leggasi Alfa, Magneti Marelli e Ferrari (e nemmeno così è detto ce la faccia a rimborsare i risparmiatori americani) o è meglio che si cerchi una via di fuga, in modo da lasciare ad altri la patata bollente! In ogni caso non lo invidio