AntonioS
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Pilota, gasato non è un termine dispregiativo. Oggi si direbbe nerd più che grande appassionato ma il senso è quello. Diciamo petrolhead se riferito ai motori, va bene?Sono considerazioni che hai ripetuto cento volte su questo stesso topic. Non c'è bisogno di ripeterle ancora, alle stesse persone, perchè la maggioranza di quelli che seguono questo topic sono sempre gli stessi.
Le soluzioni tecniche delle Alfa pre-Stellantis, interessavano e interessano agli intenditori di meccanica, non a "qualche gasato".
Capisco che oggi gli intenditori che acquistano automobili sono molto meno che in passato, questo è vero e hai ragione su questo, ma trattarli da smanettoni sbarbatelli non è rispettoso, anche perchè in gran parte sono persone con i capelli bianchi.
Si può amare la bella meccanica e la bella guida anche senza fare i facinorosi sulle strade statali. Ci sono le strade di montagna, ci sono eventualmente le piste, e c'è anche solo il piacere di sentire un sound come si deve e di stringere un volante con un marchio prestigioso, montato su una cremagliera da Alfa Romeo. E una Giulia si può comprare anche (poco) usata...
Inoltre una macchina non è quella che “viene considerata” dalla maggioranza parlante, ma quella che è, e c’è anche una maggioranza silenziosa (chi parla spesso “sparla”).
Le Alfa non sono mai state “robaccia”, te lo dice uno che ne ha avute 8, quasi tutte dell’era Fiat, e ne ha conosciute centinaia (v, decine di raduni). Tra l’altro anche questa delle robacce Alfa è una tiritera che hai ripetuto fino alla nausea.
Mi dispiace contraddirti ma il sentimento comune attorno all'auto italiana è quello. Sentimento comune non è verità fattuale ma conta più di quella. Io che di auto made in Italy ne ho pure troppe posso confermare che molto di quello che si dice sulle italiane è ormai leggenda e affonda le radici ai tempi delle Alfasud, delle Beta eccetera ma ha attecchito soprattutto fuori all'Italia. L'opinione delle persone non la cambi semplicemente mostrando un grafico di difettosità, chi va in concessionaria i grafici non li vede e decide in base a l'opinione che si è formata grazie al passaparola, a quello che legge/vede e a tutto quello che forma la reputazione. Ci vorranno due decenni di primi posti nelle varie classifiche JD Powers per convincere il cliente medio (in America) che le cose son cambiate, ci vorranno tante macchine sulle strade che lo rassicureranno che si, non butta i soldi a comprare un'italiana, pardon, francese. Tutte cose che adesso non ci sono e che è difficile pensare possano avverarsi nel medio futuro (Tavers docet: marchio da piccoli numeri).
Dico, tutto noi abbiamo amici e conoscenti non petrolhead: chiediamo loro che ne pensano delle auto italiane e se, allo stesso prezzo, comprerebbero un'Alfa o una tedesca. Facciamola questa statistica della serva e poi vediamo. Io, fra tutti quelli che conosco (tanti) in quattro continenti non ne ho trovato uno disposto a spendere i suoi soldi in una FCA - tutti i marchi. Motivo: secondo loro si rompono, senza che ne abbiano mai avuta una per dimostrarlo. Reputazione zero
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